Recensione WWE Clash of Champions 2019
15 settembre 2019 da Charlotte
(North Carolina)
Durata show: 3:27:24
Dopo quasi un mese da Summerslam, ci sono solo match
titolati, e questa è una buona cosa. Nel Kickoff ci sono due match, Drew Gulak
difende il Cruiserweight Title contro Humberto Carrillo e Lince Dorado, mentre
AJ Styles mantiene il titolo americano contro Cedric Alexander. Per quanto
riguarda la card, la mia attesa in particolare era rivolta alla gestione di
Braun Strowman e Seth Rollins, impegnati in due sfide, sia come alleati che
come rivali, oltre a un interessante ultimo (si spera) capitolo fra Kofi Kingston
e Randy Orton. Come al solito ignoro la situazione riguardo al titolo 24/7
perché è più un inserimento comico durante l’evento che qualcosa da valutare.
WWE RAW Tag Team Titles: Braun Strowman & Seth Rollins (c) vs. Dolph
Ziggler & Robert Roode
Voto: 7+/10. Si parte con un buon match, che regala qualche
soddisfazione. Non arriva il tanto temuto split fra i campioni, e questo evita
uno fra i più grandi cliché. Ziggler e Roode non mi danno ancora l’impressione
di essere un team con molta esperienza, ma Roode può far squadra con chiunque
senza sfigurare. Arriva nel finale un inatteso colpo di scena quando Roode schiena Rollins dopo 9 minuti e 40 secondi, portando la vittoria agli sfidanti.
Strowman non prende bene la sconfitta ma nemmeno aggredisce il futuro rivale.
WWE SmackDown Women's Title: Bayley (c) vs. Charlotte Flair
Voto: 4/10. Dovrei dare ‘senza voto’, ma in realtà è chiaro
che questa sfida è quasi una farsa. Charlotte domina, nel senso che è veramente
in controllo della sfida. Bayley però è passata fra i ‘cattivi’ e infatti
rimuove la protezione all’angolo e far sbattere la testa a Charlotte,
schienandola in 3 minuti e 45 secondi. Nemmeno il pubblico prende bene la
sfida, che non fa nemmeno bene a Bayley, invece di rinforzarla la rende ancora
più vulnerabile.
WWE SmackDown Tag Team Title: The New Day (Big E & Xavier Woods) (c)
vs. The Revival (Dash Wilder & Scott Dawson)
Voto: 7/10. Anche qui la categoria di coppia non delude e si
assiste a un match solido, non particolarmente lungo, dove i Revival sembrano
finalmente competere a livello alto. Arriva una vittoria che si potrebbe
definire un po’ sleale proprio da parte loro in 10 minuti e 15 secondi, e anche
qui ci sono dei nuovi campioni di coppia. Credo che mancasse un po’ di enfasi
alla sfida, altrimenti sarebbe stata ancora migliore.
WWE Women's Tag Team Title: Alexa Bliss & Nikki Cross (c) vs. Fire
& Desire (Mandy Rose & Sonya Deville)
Voto: 6.5/10. Nikki Cross sembra la protagonista assoluta
della sfida, è lei a gestire il ritmo, a intervenire e fare il bello e il
cattivo tempo. Le Fire & Desire sono buone sfidanti e hanno una valida
chimica di squadra ma non basta quando alla fine è proprio Nikki Cross a
vincere per schienamento dopo 9 minuti e 5 secondi.
WWE Intercontinental Title: Shinsuke Nakamura (w/Sami Zayn) (c) vs. The
Miz
Voto: 7-/10. Devo dire la verità. A me questo abbinamento fra
Nakamura e Zayn piace moltissimo, sembra aver riportato entrambi come star del
roster, e questo è fondamentale, mentre The Miz è stato offuscato dalla
rivalità con Shane McMahon, non uscendone benissimo. La sfida non è
spettacolare, e il protagonista è Sami Zayn che all’esterno del ring tifa per
Nakamura ma viene continuamente attaccato da Miz. Nakamura schiena l’avversario
dopo 9 minuti e 35 secondi grazie alle tante interferenze.
WWE RAW Women's Title: Becky Lynch (c) vs. Sasha Banks
Voto: 8/10. Ecco una sfida di alto livello, che si distingue
chiaramente rispetto alle altre anche perché coinvolge il pubblico, con le due
lottatrici che nella prima parte si affrontano in un match tecnico, e nella
seconda si scatenano ovunque nell’arena, per poi tornare sul ring dove avviene
la parte meno buona, ovvero la squalifica di Becky per aver usato una sedia per
potenziare la sua manovra risolutiva dopo 20 minuti. Devo dire che è stato
parecchio intenso e Sasha ne è uscita benissimo anche senza prendere la
cintura. Fra i tanti match terminati per squalifica, questo è uno dei migliori
in assoluto, ed è un match che raccomando di vedere.
WWE Title: Kofi Kingston (c) vs. Randy Orton
Voto: 6.5/10. Un match lungo ma parecchio noioso, che non mi
ha divertito per niente. Mi aspettavo di vedere una rivalità accesa, non dico
ai livelli di Orton contro Foley del 2004, ma almeno con Kingston pronto a
ricorrere a tutto pur di vincere. E niente, non è andata così, per la maggior
parte è stato un match di Wrestling nella norma, con tanti rallentamenti e un
finale più che accettabile in cui Kingston schiena Orton dopo 20 minuti e 50
secondi. Penso che si potesse fare molto di più pure qui.
Roman Reigns vs. Rowan [No Disqualification Match]
Voto: 6/10. La sfida ha dei momenti buoni, non lo nego, ma a
lungo andare diventa pesante da seguire. In realtà Rowan non appare nemmeno più
così pericoloso ora che si rivela il suo alleato… Luke Harper! Già, i due sono
tornati dalla stessa parte ed è Harper ad aiutarlo a vincere per schienamento
in 17 minuti e 25 secondi. Purtroppo lo scopo di questa sfida e di questo
finale sembra quello di dare a Roman due avversari da annientare nel prossimo
periodo, non trovo nemmeno troppo utile questa vittoria di Rowan, perché non è
arrivata con le sue forze.
WWE Universal Title: Seth Rollins (c) vs. Braun Strowman
Voto: 7/10. I fan dell’arena tifano Braun Strowman? Chi l’avrebbe
detto? In realtà è così da circa un mese, sarà che Strowman non ha ancora vinto
il titolo Universal nonostante sia in competizione da due anni pieni. Qui posso
dire che si vede l’impegno dei due lottatori, un po’ provati dal fatto di aver
già combattuto in precedenza nello show, ma questo non pesa poi così tanto.
Rollins vince per schienamento in 11 minuti. Sarebbe tutto migliore se non
fosse fischiato in quel modo dal pubblico, anche perché si tratta di una
vittoria pulita da parte di un campione leale. Come main event non lascia il
segno, lo considero buono, ma non eccellente.
Le luci si spengono e The Fiend fa la sua comparsa,
applicando la Mandible Claw su Seth Rollins. Ora sappiamo chi sarà il prossimo
sfidante al titolo!
Voto finale: 6/10, Clash of Champions
2019 ha alcuni ottimi momenti ma risulta nel complesso un evento perfino troppo
standard. L’inizio è promettente, con i cambio di campioni di coppia per
entrambi gli show, ma poi si perde l’opportunità di un evento davvero significativo,
e pare quasi una ‘sfilata’ dei campioni, molto spesso con finali sporchi come
la squalifica di Becky Lynch contro Sasha Banks, l’intervento di Luke Harper a
favore di Rowan e le tante interferenze di Sami Zayn contro The Miz. Insomma,
lo show non riesce a mostrare la stessa lucidità dei primi match nelle sue
ultime sfide, e questo abbassa la qualità intera. Di certo ci sono buoni match,
Becky contro Sasha è raccomandato da parte mia, così come il match iniziale con
Seth Rollins e Braun Strowman, anche se la loro sfida nel main event non
risulta poi così valida. Kofi Kingston contro Randy Orton è pesante, 21 minuti
lenti e psicologici, ma senza quella giusta carica. Purtroppo questo vale per
gran parte del regno titolato di Kofi Kingston, ero felice quando ha vinto il
titolo ma tutte le sue difese sono state faticose e in condizioni simili, senza
le stesse emozioni della conquista. Il breve match fra Bayley e Charlotte è il
peggiore dello show, non apprezzo per niente il modo in cui si è concluso, il
completo dominio di Charlotte in precedenza, mentre il mio momento favorito è
il successo di Nakamura su The Miz. Devo dire che la sufficienza a Clash of
Champions è piena, ma non vado oltre a questa.
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