Recensione WWE Summerslam
2019
12 agosto 2019 da Toronto
(Canada)
Durata show: 3:27:47
Summerslam si presenta con una card dal potenziale
medio-alto, tutto sommato il mio interesse riguardava la maggior parte dei
match presenti. La sorpresa è in una durata inferiore a quella che mi
aspettavo, stavolta non ci si avvicina nemmeno alle 4 ore.
WWE RAW Women's Title: Becky Lynch (c) vs. Natalya [Submission Match]
Voto: 7/10. Sfida di sottomissione che mette a confronto due
lottatrici che sembrano aver preso direzioni diverse in carriera. Natalya fa
del suo meglio, e si vede una sfida combattuta e interessante. Nonostante
questo ha dei cali di ritmo ed è abbastanza breve, con la vittoria di Becky per
sottomissione dopo 12 minuti e 35 secondi. Purtroppo questo regno di Becky non
ha lo spazio che meriterebbe, non è nella posizione migliore come sfida di
apertura di Summerslam.
Dolph Ziggler vs. Goldberg
Squash. Okay, Ziggler ci ha provato! Dopo
qualche insulto ricevuto, Goldberg arriva, subisce un Superkick e annienta
subito Dolph in 1 minuto e 50 secondi. Finita qui? Certo che no! Ziggler
rincara la dose e subisce una nuova Spear. Poi avviene lo stesso segmento e
stavolta Da Man lo finisce con una terza Spear. Nessuna pietà per Ziggler in
questa sfida.
WWE United States
Title: AJ Styles (w/Karl Anderson & Luke Gallows) (c) vs. Ricochet
Voto: 7.5/10. Anche se non c’è la stessa qualità della loro
sfida precedente a luglio, questo è un ottimo match! Lo spettacolo è assicura
con manovre riversate e un buon lavoro seppure classico di Anderson e Gallows a
bordo ring. Devo ammettere che il nuovo vestiario di Ricochet distrae un po’
perché dà troppo nell’occhio, ma si arriva a quello spettacolo che questi due
wrestler sanno regalare. AJ vince per schienamento in 13 minuti, rimanendo
campione. Il finale è ottimo e di grande impatto.
WWE SmackDown Women's Title: Bayley (c) vs. Ember Moon
Voto: 6.5/10. Non sono colpito in alcun modo dalla sfida
nonostante abbia sempre apprezzato Ember Moon e sono felice di vederla in lotta
per il titolo. Bayley stavolta riesce a vincere senza troppi dubbi dopo 9
minuti e 57 secondi. Okay, anche se è una sfida nel mezzo dell’evento,
facilmente dimenticabile.
Kevin Owens vs. Shane McMahon
Voto: 5/10. Mi è difficile valutare una sfida che
è più un segmento che un match. Elias è lo Special Enforcer (talvolta pure
arbitro speciale) in modo da favorire Shane, ma Owens resiste alle scorrettezze
e riesce comunque a stordire McMahon con la Stunner e vincere per schienamento
in 9 minuti e 20 secondi. Comprendo benissimo che questa è una vittoria che
valorizza Owens, però non è piacevole da seguire anche se il finale è appagante
e stavolta non ci sono amarezze o colpi scorretti.
Charlotte Flair vs. Trish Stratus
Voto: 8/10. Trovo eccellente Trish pure oggi, non
appare fuori forma, anzi, è ancora competitiva e spinge Charlotte a dare il
meglio di sé. Infatti questo è davvero un buon match, epico e con un buon uso
della psicologia del ring, con le avversarie che fanno di tutto per trionfare
anche a costo di mettere in crisi la rivale. Charlotte vince per schienamento
dopo 16 minuti e 40 secondi. Finora questa è la sfida più adatta per essere a
Summerslam, perché anche fra altri 5 o 10 anni sarà sempre piacevole da rivedere.
WWE Title: Kofi Kingston (c) vs. Randy Orton
Voto: 5.5/10. Ero felice di vedere Kofi in cima alla
federazione a Wrestlemania, ma oggi mi chiedo se un regno lungo per lui sia
davvero la scelta più adatta. Non ci sono stati match veramente buoni in pay
per view da quando è diventato campione e la maggior parte delle volte sembra
faticare tantissimo anche solo per apparire come un degno campione. Questa
sfida poi ha il problema di essere troppo lunga, non è una questione di
minutaggio ma di lentezza generale. Si arriva a un match sufficiente ma
deludente, che non ha quella marcia in più che ci si aspetterebbe in un grande
evento. Il finale mi porta a valutarlo meno di quanto meritava in precedenza,
perché si conclude con un doppio conteggio fuori dopo 16 minuti e 45 secondi quando
Kofi perde la pazienza e aggredisce Orton all’esterno. Purtroppo è davvero una
conclusione pessima per evitare un vincitore al loro primo match per il titolo,
il pubblico critica fortemente tutto questo.
Kofi Kingston attacca Randy Orton con una Kendo Stick per
debilitarlo.
Finn Balor vs. The Fiend/Bray Wyatt
Squash. Bray Wyatt debutta sul ring come The Fiend… ed è
inquietante! Al momento sembra davvero un’idea riuscita. Lui arriva, annienta
Balor e lo sottomette in 3 minuti e 25 secondi. I fan urlano “that was awesome”
in segno di apprezzamento, in effetti è la parte migliore di Summerslam finora.
WWE Universal Title: Brock Lesnar (w/Paul Heyman) (c) vs. Seth Rollins
Voto: 7.5/10. Intensità è la parola chiave della sfida. Tante
manovre risolutive, colpi duri, una Frog Splash di Rollins sul tavolo esterno
al ring. Insomma, non manca la distruzione e c’è pure lo spettacolo, anche se
essendo così frenetica viene a mancare un po’ di psicologia. Però a compensare
ci sono le facce divertite di Heyman, talvolta quelle preoccupate. Questo è un
grande momento per Seth Rollins, che schiena Brock Lesnar in modo pulito dopo
13 minuti e 25 secondi, conquistando nuovamente la cintura universale. Main
event riuscito ma non indimenticabile, per fortuna piacevole quanto serve per
essere considerato più che buono.
Voto finale: 6.5/10, con sole due sfide
sotto la sufficienza e un solo “Must See” fra Trish Stratus e Charlotte Flair,
Summerslam 2019 è un evento sufficiente, o anche qualcosa in più di questo,
capace di divertire ma in alcuni momenti anche di far imbestialire i fan
nell’arena di Toronto, specialmente durante il match fra Randy Orton e Kofi
Kingston con una conclusione che non è stata apprezzata da nessuno. Invece il
match fra Brock Lesnar e Seth Rollins è molto buono e rappresenta l’unico
cambio di titolo di tutto l’evento. Stranamente Summerslam non appare
risolutivo su questo, generalmente è un evento dove i cambi di titolo hanno il
loro peso, ma qui ce n’è uno solo, nel match più importante. Il ritorno di
Goldberg è gestito in modo accettabile, sempre meglio che farlo lottare per più
di 10 minuti. La versione The Fiend di Bray Wyatt è un successo, AJ Styles
contro Ricochet risulta buono ma non a pieno potenziale. Fra le delusioni c’è
di sicuro Kevin Owens contro Shane McMahon, o forse non ha mai avuto una chance
di essere un match interessante.
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