martedì 8 ottobre 2019

Recensione Hell In A Cell 2019 (06 ottobre 2019)


Recensione WWE Hell In A Cell 2019
06 ottobre 2019 da Sacramento (California)
Durata show: 3:17:30

Il 2019 finora non è stato un anno memorabile per quanto riguarda gli eventi in ‘pay per view’. Questo è stato costruito di fretta, nel senso che fino a pochi giorni fa si sapevano soltanto alcune sfide dell’evento, e non c’è stata una costruzione completa, ma solo per poche rivalità.

WWE RAW Women's Title: Becky Lynch (c) vs. Sasha Banks [Hell In A Cell Match]
Voto: 8/10. Devo essere sincero, avrei voluto apprezzare molto di più questa sfida e considerarla imperdibile. Piazzarla all’inizio dello show non sembra la scelta migliore, proprio perché comunque è un buon match, combattuto fino in fondo, ma con diverse pause che tendono a renderlo eccessivamente duraturo per ciò che offre. L’introduzione è tutta fuori dalla gabbia… da quando abbassano la gabbia a sfida già iniziata? Comunque c’è un grande impegno delle due lottatrici, con qualche spot abbastanza pericoloso. Becky Lynch vince per sottomissione dopo 21 minuti e 50 secondi. Il risultato pare confermare il buon regno di Becky.

Daniel Bryan & Roman Reigns vs. Erick Rowan & Luke Harper [Tornado Tag Team Match]
Voto: 7.5/10. Anche la seconda sfida è di ottimo livello, specialmente pare funzionare bene l’accoppiata Roman e Bryan. Forse a mia sorpresa, Daniel Bryan è rimasto leale al compagno, e ha subito duri colpi dai rivali. Nel finale abbiamo il tipico Roman che distrugge tutto e schiena Luke Harper in 16 minuti e 45 secondi. Un ottimo livello, non manca l’intensità e risulta un match piacevole da seguire.

Daniel Bryan e Roman Reigns cercano di riappacificarsi e questo tentativo si conclude con un abbraccio.

Ali vs. Randy Orton
Voto: 6.5/10. Mi dispiace che Ali non riesca mai a catturare l’interesse da parte del pubblico nei negli eventi principali, sta facendo un grande lavoro, ma per Randy Orton è una sfida come tante, senza quel mordente necessario per lanciare un giovane talento. Il finale è prevedibile, RKO e vittoria per schienamento di Orton dopo 12 minuti e 10 secondi. Credo che sia stata un’occasione sprecata per un match di livello più alto, ma la qualità è più che sufficiente.

WWE Women's Tag Team Titles: Alexa Bliss & Nikki Cross (c) vs. The Kabuki Warriors (Asuka & Kairi Sane)
Voto: 7-/10. Anche questa sfida di coppia è piacevole da seguire, ottimo lavoro da parte di entrambi i team. Credo che ormai Alexa e Nikki abbiano creato delle dinamiche di squadra interessanti, mentre Asuka e Kairi Sane sembrano fenomenali in team. Non è un livello qualitativo elevato ma si tratta di un buon match, esattamente ciò che serve. Nel finale Asuka schiena Nikki dopo 10 minuti e 25 secondi, conquistando le cinture di coppia con Kairi Sane. Conclusione un po’ meno ad affetto che guasta leggermente la sfida.

Braun Strowman & The Viking Raiders (Erik & Ivar) vs. The OC (AJ Styles, Karl Anderson & Luke Gallows)
Voto: 5.5/10. Una sfida senza la minima costruzione, con Strowman ed AJ Styles che sembrano fuori dal loro ruolo ideale. Personalmente non mi ha entusiasmato questo 3 contro 3, perché non sembra dare una direzione precisa ma è un riempitivo per dare spazio ai sei lottatori. Il finale è pessimo perché gli OC si fanno squalificare in 8 minuti e 15 secondi dopo una fase di dominio di Strowman. Ci si perde nel midcarding a poco più di metà evento.

AJ Styles cerca di infierire su Strowman ma viene respinto.

Chad Gable vs. King Corbin
Voto: 4/10. Un match pesante, praticamente non voluto da nessuno, accompagnato dai cori ‘boring, boring’, che sono inevitabili. Corbin sta facendo un buon lavoro come personaggio, ma sul ring rimane ancora inguardabile e un ultra-tecnico come Gable non pare la scelta ideale da mandargli contro. Infatti è un brutto match, che si conclude con un Roll-up ai danni di Corbin dopo 12 minuti e 40 secondi. Di sicuro non è una sfida che aiuta a migliorare la resa dell’evento.

WWE SmackDown Women's Title: Bayley (c) vs. Charlotte Flair
Voto: 7/10. Immagino che tornare a vedere un match di Wrestling sia qualcosa di positivo dopo la piega che ha preso questo evento. Le due lottatrici si impegnano in una sfida piuttosto breve, con Charlotte che sottomette Bayley dopo 10 minuti e 15 secondi. Trovo triste che sia durato meno del match precedente.

King Corbin attacca Chad Gable nel backstage, vendicandosi della sconfitta subita.

WWE Universal Title: Seth Rollins (c) vs. The Fiend [Hell In A Cell Match]
Voto: 0/10. Non volevo crederci perché era la sfida che mi interessava di più di tutto l’evento, ma è stato un disastro. Non un 4/10 che significa 0 stelle, ma proprio un DISASTRO. The Fiend dopo questo match rischia di essere il nuovo lancio bruciato di Bray Wyatt. La sfida è un’idea ancora peggiore, luci arancioni per creare un’atmosfera inquietante e la riduzione di Seth Rollins ad attore di serie Z per stare al gioco del suo avversario. Mi chiedo come abbiano potuto dare l’okay alle idee presentate in questa sfida! Sentirete parlare male di questo match, ma ci crederete solo guardandolo! Quando dico che è ridicolo, credo che lo sarebbe stato pure nel periodo buffo del ’95, e oggi non è di certo migliore. Non verrà rivalutato fra 10 anni come un match non compreso… no, è pessimo. The Fiend non sembra subire danno da nessuna mossa e il pubblico pare perfino apprezzare nei primi minuti, ma poi tutti si rivoltano contro la sfida. La situazione prosegue in modo ridicolo, The Fiend si riprende da TUTTO… al solo conto di uno! Come se non bastasse, la sfida termina in No Contest dopo 17 minuti e 30 secondi perché l’arbitro perde la pazienza quando Rollins usa il martellone (lo Sledgehammer). Insomma… non ha senso! Le reazioni del pubblico sono furiose.

The Fiend in realtà non ha subito danni e applica la Mandible Claw a Seth Rollins, nonostante tutti i danni subiti in precedenza. Ottimo ingresso e accettabile post-match ma la sfida è un’esperienza traumatica.

Voto finale: 3.5/10, non credevo che questo evento sarebbe stato così brutto. Voglio dire… quei pochi match annunciati sembravano promettere bene, e in effetti c’è qualcosa che è perfettamente riuscito, ma c’è così tanto che rende Hell in a Cell 2019 un disastro. Cito subito i lati positivi, ovvero un buonissimo match nella gabbia fra Sasha Banks e Becky Lynch, una di quelle sfide che pare sprecata in apertura, o forse per alcuni è un’ancora di salvezza per evitare tutto il resto. In realtà pure il match seguente con la storia di Roman Reigns e Daniel Bryan è molto buono, anche grazie a un buon lavoro da parte di Rowan e Harper. Da questo momento, tutto va calando, Ali contro Orton e la sfida per i titoli femminili sono più che accettabili in realtà, non c’è davvero nulla di pessimo in loro. Purtroppo Braun Strowman e AJ Styles sembrano sprecati in un 3 contro 3 senza mordente, dal finale pessimo. Chad Gable contro King Corbin è disastroso, di una lentezza tremenda, mentre il buon Bayley contro Charlotte non pare aiutare a recuperare l’atmosfera. Si arriva a un main event davvero atteso, dove si può avere un giudizio sul personaggio di The Fiend, ben differente dal vecchio Bray Wyatt. Il giudizio è purtroppo molto negativo! Il main event è un disastro, l’ho spiegato nei dettagli nella recensione. Perciò sconsiglio fortemente Hell In A Cell 2019, o almeno guardate soltanto le sfide migliori, di sicuro quella iniziale. Nel frattempo io cercherò di dimenticarmi di un pessimo match che mi tornerà in mente ogni volta che sentirò parlare di Hell In A Cell.

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