Recensione WWE Hell In A Cell 2019
06 ottobre 2019 da Sacramento
(California)
Durata show: 3:17:30
Il 2019 finora non è stato un anno memorabile per quanto
riguarda gli eventi in ‘pay per view’. Questo è stato costruito di fretta, nel
senso che fino a pochi giorni fa si sapevano soltanto alcune sfide dell’evento,
e non c’è stata una costruzione completa, ma solo per poche rivalità.
WWE RAW Women's Title: Becky Lynch (c) vs. Sasha Banks [Hell In A Cell
Match]
Voto: 8/10. Devo essere sincero, avrei voluto apprezzare
molto di più questa sfida e considerarla imperdibile. Piazzarla all’inizio
dello show non sembra la scelta migliore, proprio perché comunque è un buon
match, combattuto fino in fondo, ma con diverse pause che tendono a renderlo
eccessivamente duraturo per ciò che offre. L’introduzione è tutta fuori dalla
gabbia… da quando abbassano la gabbia a sfida già iniziata? Comunque c’è un
grande impegno delle due lottatrici, con qualche spot abbastanza pericoloso.
Becky Lynch vince per sottomissione dopo 21 minuti e 50 secondi. Il risultato
pare confermare il buon regno di Becky.
Daniel Bryan & Roman Reigns vs. Erick Rowan & Luke Harper
[Tornado Tag Team Match]
Voto: 7.5/10. Anche la seconda sfida è di ottimo livello,
specialmente pare funzionare bene l’accoppiata Roman e Bryan. Forse a mia
sorpresa, Daniel Bryan è rimasto leale al compagno, e ha subito duri colpi dai
rivali. Nel finale abbiamo il tipico Roman che distrugge tutto e schiena Luke
Harper in 16 minuti e 45 secondi. Un ottimo livello, non manca l’intensità e
risulta un match piacevole da seguire.
Daniel Bryan e Roman Reigns cercano di riappacificarsi e
questo tentativo si conclude con un abbraccio.
Ali vs. Randy Orton
Voto: 6.5/10. Mi dispiace che Ali non riesca mai a catturare
l’interesse da parte del pubblico nei negli eventi principali, sta facendo un
grande lavoro, ma per Randy Orton è una sfida come tante, senza quel mordente
necessario per lanciare un giovane talento. Il finale è prevedibile, RKO e
vittoria per schienamento di Orton dopo 12 minuti e 10 secondi. Credo che sia
stata un’occasione sprecata per un match di livello più alto, ma la qualità è
più che sufficiente.
WWE Women's Tag Team Titles: Alexa Bliss & Nikki Cross (c) vs. The
Kabuki Warriors (Asuka & Kairi Sane)
Voto: 7-/10. Anche questa sfida di coppia è piacevole da
seguire, ottimo lavoro da parte di entrambi i team. Credo che ormai Alexa e
Nikki abbiano creato delle dinamiche di squadra interessanti, mentre Asuka e
Kairi Sane sembrano fenomenali in team. Non è un livello qualitativo elevato ma
si tratta di un buon match, esattamente ciò che serve. Nel finale Asuka schiena
Nikki dopo 10 minuti e 25 secondi, conquistando le cinture di coppia con Kairi
Sane. Conclusione un po’ meno ad affetto che guasta leggermente la sfida.
Braun Strowman & The Viking Raiders (Erik & Ivar) vs. The OC (AJ
Styles, Karl Anderson & Luke Gallows)
Voto: 5.5/10. Una sfida senza la minima costruzione, con
Strowman ed AJ Styles che sembrano fuori dal loro ruolo ideale. Personalmente
non mi ha entusiasmato questo 3 contro 3, perché non sembra dare una direzione
precisa ma è un riempitivo per dare spazio ai sei lottatori. Il finale è
pessimo perché gli OC si fanno squalificare in 8 minuti e 15 secondi dopo una
fase di dominio di Strowman. Ci si perde nel midcarding a poco più di metà
evento.
AJ Styles cerca di infierire su Strowman ma viene respinto.
Chad Gable vs. King Corbin
Voto: 4/10. Un match pesante, praticamente non voluto
da nessuno, accompagnato dai cori ‘boring, boring’, che sono inevitabili.
Corbin sta facendo un buon lavoro come personaggio, ma sul ring rimane ancora
inguardabile e un ultra-tecnico come Gable non pare la scelta ideale da
mandargli contro. Infatti è un brutto match, che si conclude con un Roll-up ai
danni di Corbin dopo 12 minuti e 40 secondi. Di sicuro non è una sfida che
aiuta a migliorare la resa dell’evento.
WWE SmackDown Women's Title: Bayley (c) vs. Charlotte Flair
Voto: 7/10. Immagino che tornare a vedere un match di
Wrestling sia qualcosa di positivo dopo la piega che ha preso questo evento. Le
due lottatrici si impegnano in una sfida piuttosto breve, con Charlotte che
sottomette Bayley dopo 10 minuti e 15 secondi. Trovo triste che sia durato meno
del match precedente.
King Corbin attacca Chad Gable nel backstage, vendicandosi
della sconfitta subita.
WWE Universal Title: Seth Rollins (c) vs. The Fiend [Hell In A Cell
Match]
Voto: 0/10. Non volevo crederci perché era la sfida che mi
interessava di più di tutto l’evento, ma è stato un disastro. Non un 4/10 che
significa 0 stelle, ma proprio un DISASTRO. The Fiend dopo questo match rischia
di essere il nuovo lancio bruciato di Bray Wyatt. La sfida è un’idea ancora
peggiore, luci arancioni per creare un’atmosfera inquietante e la riduzione di
Seth Rollins ad attore di serie Z per stare al gioco del suo avversario. Mi
chiedo come abbiano potuto dare l’okay alle idee presentate in questa sfida!
Sentirete parlare male di questo match, ma ci crederete solo guardandolo!
Quando dico che è ridicolo, credo che lo sarebbe stato pure nel periodo buffo
del ’95, e oggi non è di certo migliore. Non verrà rivalutato fra 10 anni come
un match non compreso… no, è pessimo. The Fiend non sembra subire danno da
nessuna mossa e il pubblico pare perfino apprezzare nei primi minuti, ma poi
tutti si rivoltano contro la sfida. La situazione prosegue in modo ridicolo,
The Fiend si riprende da TUTTO… al solo conto di uno! Come se non bastasse, la
sfida termina in No Contest dopo 17 minuti e 30 secondi perché l’arbitro perde
la pazienza quando Rollins usa il martellone (lo Sledgehammer). Insomma… non ha
senso! Le reazioni del pubblico sono furiose.
The Fiend in realtà non ha subito danni e applica la Mandible
Claw a Seth Rollins, nonostante tutti i danni subiti in precedenza. Ottimo
ingresso e accettabile post-match ma la sfida è un’esperienza traumatica.
Voto finale: 3.5/10, non credevo che
questo evento sarebbe stato così brutto. Voglio dire… quei pochi match annunciati
sembravano promettere bene, e in effetti c’è qualcosa che è perfettamente
riuscito, ma c’è così tanto che rende Hell in a Cell 2019 un disastro. Cito
subito i lati positivi, ovvero un buonissimo match nella gabbia fra Sasha Banks
e Becky Lynch, una di quelle sfide che pare sprecata in apertura, o forse per
alcuni è un’ancora di salvezza per evitare tutto il resto. In realtà pure il
match seguente con la storia di Roman Reigns e Daniel Bryan è molto buono,
anche grazie a un buon lavoro da parte di Rowan e Harper. Da questo momento,
tutto va calando, Ali contro Orton e la sfida per i titoli femminili sono più
che accettabili in realtà, non c’è davvero nulla di pessimo in loro. Purtroppo
Braun Strowman e AJ Styles sembrano sprecati in un 3 contro 3 senza mordente,
dal finale pessimo. Chad Gable contro King Corbin è disastroso, di una lentezza
tremenda, mentre il buon Bayley contro Charlotte non pare aiutare a recuperare
l’atmosfera. Si arriva a un main event davvero atteso, dove si può avere un
giudizio sul personaggio di The Fiend, ben differente dal vecchio Bray Wyatt.
Il giudizio è purtroppo molto negativo! Il main event è un disastro, l’ho
spiegato nei dettagli nella recensione. Perciò sconsiglio fortemente Hell In A
Cell 2019, o almeno guardate soltanto le sfide migliori, di sicuro quella
iniziale. Nel frattempo io cercherò di dimenticarmi di un pessimo match che mi
tornerà in mente ogni volta che sentirò parlare di Hell In A Cell.
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