venerdì 16 febbraio 2018

Recensione NXT episodio 145 (28 novembre 2012)

Recensione NXT 145
28 novembre 2012 da Full Sail University, Winter Park (Florida)
Durata show: 44:35

Daniel Bryan apre lo show dicendo che lui è I CAMPIONI di coppia, non considerando il suo compagno Kane il vero campione… ma Kane compare e insiste che è lui I CAMPIONI. Sì-no-sì-no… Questa era praticamente la storia del team Hell No nel 2012.

Leo Kruger vs. Trent Barreta
Voto: 5.5/10. La sfida è un po’ lenta nel ritmo ma risulta accettabile. Leo Kruger arriva alla vittoria per schienamento in 4 minuti e 42 secondi. Ancora una volta Kruger appare credibile nella sua offensiva.

Memo Montenegro vs. Xavier Woods
Squash. Xavier Woods entra danzando, sul ring non ha grossi problemi con un avversario privo di offensiva, poi vince per schienamento in 3 minuti e 17 secondi.

Audrey Marie vs. Emma
Voto: 4/10. Se volete un esempio di pessima gestione della sfida, scarso talento e pochissimo tempo a disposizione, questo match dimostra che non c’era ancora alcun tentativo di valorizzare la divisione femminile nello show. Audrey Marie vince per schienamento dopo 2 minuti e 46 secondi.

Dovrebbe esserci un’intervista a Roman Reigns ma lui è così impegnato da non presentarsi. Ed era appena un debuttante!

Michael Cole presenta il faccia a faccia fra Seth Rollins e Jinder Mahal. Nel frattempo Rollins ha già debuttato nel roster principale come parte dello Shield, ma qui è ancora il “bravo ragazzo” che piace al pubblico visto che le registrazioni sono precedenti. Il campione crede di essere stato attaccato da un uomo disperato e codardo che sa di non poterlo battere. Mahal gli dà del perdente in modi un po’ banali per farsi fischiare, poi i due si scambiano qualche altra provocazione, ma Cole li tiene separati, finché Mahal non attacca nuovamente Rollins e lo lascia a terra.

WWE Tag Team Titles: Team Hell No (Daniel Bryan & Kane) (c) vs. Johnny Curtis & Michael McGillicutty
Voto: 6-/10. Questa è l’ultima apparizione di Johnny Curtis con questo nome, infatti prossimamente diventerà Fandango, debuttando nel roster principale, ma è ancora abbastanza strano perché qui balla su un brano hip hop durante l’ingresso. Devo ammettere che il team di Daniel Bryan e Kane nel 2012 era sensazionale e molto importante per la carriera del wrestler barbuto, mentre fuori contesto è un po’ meno appagante da vedere in azione. Il pubblico si gasa con la presenza degli ospiti ed è la ragione per cui la sfida va bene, anche se nel contesto di NXT aggiunge poco o niente. Sono i campioni di coppia a vincere per schienamento in 7 minuti e 2 secondi.

Kane e Daniel Bryan si abbracciano in chiusura di show, mostrando ancora difficoltà ad accettarsi come campioni di coppia e come una squadra.


Voto finale: 4/10, quello che desidero vedere da NXT è lo sviluppo di talenti che in futuro possono scrivere la storia della WWE. Quando nel main event c’è un match focalizzato su stelle principali della federazione allora c’è qualcosa che non va. Non ho nulla contro la partecipazione del Team Hell No a NXT, ma a che pro? Curtis e McGillicutty non fanno nemmeno una buona figura. Il segmento fra Seth Rollins e Jinder Mahal funziona anche se lo scambio di parole è fra i più classici, senza alcuna invettiva. Leo Kruger contro Trent Barreta e la pessima sfida femminile non aggiungono niente allo show, mentre il match di Xavier Woods è breve e poco ispirato. Un’altra settimana ininfluente per NXT, che rischia di rimanere intrappolato in una formula efficace solo in rari casi.

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