martedì 2 agosto 2016

Summerslam 1993 (30 agosto 1993)

Summerslam 1993
30 agosto 1993 da Auburn Hills (Michigan)
Durata show: 2:46:59

Quarto pay per view del 1993, disputato al lunedì sera. Con una buona costruzione, è facile pensare che sia stato creato con maggiori rifiniture rispetto a Wrestlemania IX. Può essere un punto di svolta per la WWE, con l’ottima scelta di puntare su Lex Luger come wrestler di punta per contrastare Yokozuna invece di partire subito con un rematch titolato fra il “giapponese” e Bret Hart. Al tavolo di commento Vince McMahon e Bobby “The Brain” Heenan.

Razor Ramon vs. Ted DiBiase
Un buon match per dar vita all’evento, almeno sulla carta, con la prima sfida in pay per view di Razor Ramon dopo il passaggio fra i buoni, pur mantenendo la nomea di The Bad Guy. La psicologia dietro al match è valida, ma la lentezza generale (il migliore DiBiase è quello dei match di coppia con IRS) risulta spiacevole, senza che la sfida riesca ad entrare nel vivo. Ramon chiude dopo la Razor’s Edge per concludere con una vittoria sul rivale dopo 7 minuti e 32 secondi. 5/10, con il pubblico dalla sua parte il Bad Guy ottiene un successo che lo lancia dopo mesi di difficoltà dovute alla rivalità con 1-2-3 Kid, anche se si tratta di un match inefficace.

WWF World Tag Team Title Match: The Steiner Brothers (Rick Steiner & Scott Steiner) (c) vs. The Heavenly Bodies (Jimmy del Ray & Tom Prichard) (w/James E. Cornette)
Questo è un match classico, che ricorda le ottime sfide della categoria tag team della WCW a fine anni ’80 e inizio ’90. Gli Heavenly Bodies sono il nuovo team della federazione e combattono al meglio contro gli Steiner, mai così motivati come in questa sfida. A sorpresa, visto il focus sui rivali, è Scott Steiner a chiudere con la Frankensteiner, portando la vittoria al suo team in 9 minuti e 28 secondi. 8/10, un match quasi sorprendente perché era da un po’ che non si vedevano grandi cose dalla categoria tag team in WWE. Non passa alla storia ma è facile apprezzarlo, anche grazie al lavoro di Cornette.

WWF Intercontinental Title Match: Shawn Michaels (w/Diesel) (c) vs. Mr. Perfect
Ho la sensazione che questo match avvenga mesi dopo il suo momento ideale. La rivalità fra i due si è persa senza mai concretizzarsi dopo le fasi iniziali. Chiaramente con la capacità atletica dei due lottatori la sfida risulta godibile, con scambi veloci e parecchie prese a terra. Diesel è co-protagonista, intervenendo tante volte e spingendo HBK a vincere per conteggio fuori quando Perfect non riesce a tornare sul ring in tempo dopo 11 minuti e 20 secondi. 6.5/10, non il migliore match che poteva uscire, però a questi livelli va ancora bene e questa è un’altra tappa importante nel regno intercontinentale di Shawn Michaels.
Dopo il match Mr. Perfect si vendica di Diesel, ma lui lo mette KO e si vanta al microfono di aver mantenuto la cintura.

Irwin R. Schyster vs. The 1-2-3 Kid
Kid arriva al match con il pieno della popolarità, sfruttando ancora la scia delle vittorie su Razor Ramon e Ted DiBiase. IRS invece combatte uno fra i suoi peggiori match, pare affaticato e svogliato. La storia è semplice da seguire: Kid cerca di schienare l’avversario a sorpresa più volte, IRS sfrutta la maestria tecnica. Arriva un Moonsault ma non basta, Schyster connette con la Clothesline e vince via schienamento in soli 5 minuti e 44 secondi. Risultato deludente per Kid, che interrompe il periodo positivo con una bruciatura evidente. 6-/10, qualcosa di buono c’è ma nel complesso è un match scadente che non risulta mai piacevole, con diversi errori sul ring dovuti all’inesperienza di Kid.

Jerry Lawler si presenta con le stampelle, non in condizioni per combattere e se la prende con la famiglia Hart e i fan dell’arena. Poi decide che sarà Doink The Clown a sostituirlo. Quello fra Hart e Lawler è considerato uno dei migliori feud dell’anno o uno dei peggiori in base al recensore. Per quanto mi riguarda, è un’ottima rivalità per far crescere al massimo la popolarità del canadese.

Bret Hart vs. Doink (w/Jerry Lawler)
Finalmente un match che rispetta le aspettative, nemmeno doveva esserci Doink, ma il clown al servizio di Lawler è una buona idea e la sfida risulta tecnica con Bret Hart che ne esce bene e riesce a dominare parte della sfida. Lawler usa una stampella per colpire Hitman, svelando di stare bene. Conclusione dopo 9 minuti e 5 secondi. 8-/10, grande atmosfera con il pubblico dalla parte di Bret Hart che vuole vederlo in azione.
Dopo il match, Lawler e Doink se ne vanno, ma il presidente Jack Tunney costringe The King a competere altrimenti verrà cacciato.

Bret Hart vs. Jerry Lawler
La sfida per decretare l’unico Re della federazione, dopo la vittoria del King of the Ring da parte di Bret Hart che ha solo scatenato la collera di Lawler. Il match è buono, era atteso e non ha deluso le aspettative, con Hitman che riesce a sottomettere il rivale alla Sharpshooter, ma non la lascia e continua ad applicarla, costringendo l’arbitro a cambiare la decisione e dare la vittoria a Lawler, quindi è lui a potersi vantare della nomea di The King dopo 6 minuti e 32 secondi. 8+/10, seguito della sfida precedente, con una grande gestione di Bret Hart, che nonostante la sconfitta è lanciato come il numero 1 della federazione. I meriti di Jerry Lawler sono evidenti, la sua capacità di provocare e mettersi contro il pubblico lo rende anni luce più maturo della maggior parte degli heel dell’epoca.

Ludvig Borga vs. Marty Jannetty
Marty Jannetty fa il possibile ancora una volta contro avversari improponibili. Borga ha un fisico che può fargli avere successo, ma sul ring è acerbo e con poche possibilità di migliorare. Ovviamente è lui a gestire la sfida e dominarla visto che il periodo migliore dell’ex Rocker è ormai passato da tempo. La Torture Rack conclude la sfida, con Borga lanciato in un pessimo match durato 5 minuti e 15 secondi. 4.5/10, è spiacevole vedere Jannetty usato in questa maniera, ma lo è ancora di più assistere a un match di pochi minuti che sembra durarne tanti.

Giant Gonzalez (w/Harvey Wippleman) vs. The Undertaker [Rest In Peace Match]
Se vi aspettate una vera stipulazione, sappiate che è solo una sfida senza squalifica, di certo non avrebbero usato il termine Hardcore nel 1993. Mr. Hughes ha tenuto l’urna rubata ad Undertaker per settimane, ma stavolta è il manager Wippleman a tenerla e aiutare Gonzalez. Il match, come prevedibile visto quanto successo a Wrestlemania IX, è terribile, forse anche peggio del precedente. La consolazione è un finale pulito in cui Paul Bearer recupera l’urna di Undertaker e gli dona i ‘poteri’ con cui può sconfiggerlo con una Clothesline dalla terza corda in 8 minuti e 4 secondi. Purtroppo Gonzalez non può subire una manovra come la Tombstone visto il fisico. 0/10, un altro candidato a peggior match dell’anno insieme al precedente.

Bam Bam Bigelow & The Headshrinkers (Fatu & Samu) (w/Afa & Luna Vachon) vs. Tatanka & The Smoking Gunns (Bart Gunn & Billy Gunn)
Non c’era da aspettarselo, ma questa sfida 3 contro 3 funziona bene e risulta divertente. Bam Bam Bigelow è una forza della natura ed è ancora in un buon periodo dove riesce a ritagliarsi il suo spazio, anche se a dar vita alle azioni migliori sono i due samoani, uno fra i migliori team della federazione. Nel finale arriva un triplo Diving Headbutt su Tatanka, ma lui si sposta e chiude con uno Small Package su Fatu (o forse Samu, non si vede bene dall’inquadratura), portando la vittoria alla squadra dopo 11 minuti e 15 secondi. 8+/10, un buon match, di quelli inattesi per la qualità. Sa divertire e ci sono buone manovre di Wrestling.

WWF World Heavyweight Title Match: Yokozuna (w/James E. Cornette & Mr. Fuji) (c) vs. Lex Luger
L’intero main event è la celebrazione dei valori americani, questo è un match ad alto contenuto patriottico, perciò per uno spettatore non americano potrebbe risultare eccessivo (ci sono un paio di cartelli razzisti di cui uno con un maiale con la bandiera giapponese), perché i fan americani non sanno il confine fra patriottismo e razzismo. Detto questo, il match è deludente perché finché è Luger ad attaccare va tutto bene, ma le fasi d’attacco di Yokozuna distruggono la sfida. Dura pure più di quanto dovrebbe e si conclude con una vittoria di Luger per Count-out in 17 minuti e 58 secondi. Il lottatore festeggia il trionfo ma non ottiene la cintura, festeggiando con altri wrestler americani e “Macho Man” Randy Savage. 6.5/10, atmosfera calda, ma il match non riesce mai a regalare grandi momenti, oltre a vedere Luger accontentarsi di vincere in quel modo, rinunciando alla cintura.

In conclusione dello show, Luger festeggia con altri americani questo successo parziale, ma arriva Ludvig Borga a dire di non essere impressionato dalla vittoria e che lo schiaccerà. Inizio di una nuova rivalità per Lex Luger, che a questo punto pare del tutto fuori dal giro titolato.


Segmenti e considerazioni:
  • -          Breve intervista a Shawn Michaels prima del suo match, con la guardia del corpo Diesel che rimane in silenzio.
  • -          Per Mr. Perfect si tratta del suo ultimo match in pay per view, nonostante questo riesce comunque a uscire a testa alta dalla sfida con Shawn Michaels.
  • -          1-2-3 Kid ammette di essere teso prima di salire sul ring contro IRS, ma non lo teme.
  • -          Owen Hart viene intervistato prima della sfida del fratello Bret, non apprezza che Jerry Lawler abbia coinvolto la famiglia Hart nei suoi discorsi.
  • -          Ludvig Borga mostra la sua provenienza, una città in rovina con delle crepe sui muri. Allora perché entra con un brano di pianoforte ad esaltarlo come se fosse un nobile?
  • -          A far funzionare Gonzalez sul ring ci aveva provato prima la WCW che lo aveva “scoperto”, ma nemmeno in squadra con Sting era riuscito a farsi valere. Poi nei panni del gigante dal vestito ridicolo ha fatto anche peggio, risultando uno fra i peggiori avversari della storia di Undertaker… e ne avrà tanti altri di pessimo valore nei prossimi anni.
  • -          Intervista all’autista del bus di Lex Luger, il Lex Express. Anche lui fa il tifo per l’americano e ne parla bene. Non credo che si sentisse il bisogno di intervistare l’autista personale di un lottatore.
  • -          Prima del main event, viene cantato l’inno giapponese da un cantante stonato e insopportabile, mentre quello americano è cantato bene da un cantante non di mia conoscenza.
  • -          Viene mostrato un video dedicato a Lex Luger prima della chiusura, c’è una grande festa nell’arena per il suo successo dell’americano.
  • -          Il regno di Yokozuna prosegue con una difesa non efficace, non sono nemmeno sicuro che dopo aver subito un Bodyslam in precedenza e poi una sconfitta del genere sia facile vederlo come il degno campione mondiale WWF.



Voto finale: 6/10, la parte migliore di Summerslam ’93 è sicuramente l’intero segmento e match fra Bret Hart e Jerry “The King” Lawler, gestito a perfezione. Lex Luger contro Yokozuna è deludente e quasi grottesco per come viene fatta passare una vittoria a metà per un trionfo intero. Luger ovviamente è andato a prendere un ruolo che doveva essere di Hulk Hogan, diventando l’eroe americano in cui il pubblico poteva identificarsi. Il meglio sul ring arriva dal match di coppia e dal 3 contro 3, che sono delle vere sorprese. L’evento è qualitativamente inferiore a King of the Ring ’93, con Bret Hart ancora una volta nel ruolo del migliore lottatore, ma decisamente migliore di Wrestlemania IX. È sufficiente, ma c’è da aspettarsi di essere delusi in alcune parti, main event compreso.

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