sabato 20 agosto 2016

Recensione Wrestlemania X (20 marzo 1994)

Wrestlemania X
20 marzo 1994 da New York (New York)
Durata show: 2:43:47

Decima edizione del leggendario evento annuale, che si apre proprio celebrando l’anniversario. 10 anni di Wrestlemania (dall’85 al ’94). I commentatori sono Vince McMahon e Jerry “The King” Lawler.

Bret Hart vs. Owen Hart
La migliore rivalità dell’evento è proprio questa, una costruzione perfetta, iniziata a Survivor Series ‘93. E il match riflette questa condizione, non ricordo un altro match d’apertura così d’impatto e capace di regalare spettacolo per oltre 20 minuti. La sfida è tecnica ed accesa, i due fratelli garantiscono un match senza momenti lenti, con un’incertezza generale. Dopo un dominio di Bret, Owen gli applica la Sharpshooter, ma Hitman si libera, poi sale sulle spalle del fratello usando l’angolo, ma lui riversa il suo tentativo di schienamento, pressandolo a terra per chiudere con uno schienamento dopo 20 minuti e 21 secondi. A sorpresa, Bret Hart viene sconfitto! 10/10, non ci sono parole per descrivere questa sfida, uno fra i migliori match di Wrestlemania e della storia del Wrestling. Non è un’esagerazione, è un match incredibile che ancora oggi rimane memorabile, con una sorpresa finale che permette a Owen di avere maggiore visibilità.

Bam Bam Bigelow & Luna Vachon vs. Dink & Doink
A differenza della rivalità precedente, questa è stata tremenda. Il povero Bam Bam ha perso la sua popolarità a causa del clown e del suo midget Dink. Per fortuna il match non riflette la pessima storia e in realtà è abbastanza divertente, con fasi distinte dove Doink combatte Bigelow e Dink si occupa di Luna. Nel finale, Bam Bam connette con il suo Diving Headbutt e va a chiudere per schienamento su Doink in 6 minuti e 9 secondi. 5+/10, quello che poteva essere il peggiore match dell’evento risulta un match guardabile e con intrattenimento semplice e funzionale.

Crush (w/Mr. Fuji) vs. Randy Savage [Falls Count Anywhere 60 Second Count Match]
Questa stipulazione è strana e vista al giorno d’oggi ha poco senso. A ogni schienamento ci sono 60 secondi (un’infinità) per ritornare sul ring o essere pronti a entrare in azione. Crush ottiene uno schienamento attaccando a tradimento Macho Man durante il suo ingresso e lui rischia davvero di impiegare tutto quel tempo per tornare sul ring, poi è Savage a ottenere il secondo schienamento, ma anche Crush riesce a rientrare. L’azione si sposta di nuovo all’esterno, dove Savage ottiene un altro schienamento e poi appende Crush per i piedi a una struttura usando una corda, vittoria di Macho Man dopo 9 minuti e 49 secondi. 5.5/10, non è terribile però la stipulazione non è delle migliori e a ogni schienamento trascorre un minuto che praticamente va perso nel vuoto. Il carisma di Macho Man è sufficiente per dare uno sguardo alla sfida, ma Crush svolge un lavoro orrendo.

WWF World Women's Title Match: Alundra Blayze (c) vs. Leilani Kai
La cintura femminile non ha mai avuto valore dal suo ritorno, così anche questo match non è altro che un veloce intermezzo dove Blayze riesce a vincere con un Suplex in 3 minuti e 20 secondi. 5-/10, poco da dire, nessuna costruzione, o volontà di tirar fuori una sfida buona.

WWF World Tag Team Title Match: The Quebecers (Jacques & Pierre) (w/Johnny Polo) (c) vs. Men On A Mission (Mabel & Mo) (w/Oscar)
Non ho nulla contro Mabel, qui ancora nella fase iniziale della carriera, perciò inesperto, ma i Men on a Mission mi sono sempre sembrati uno spreco di tempo, a partire dall’accompagnatore (che non è un manager) Oscar, che dovrebbe essere un rapper ma ripete le stesse cose in continuazione. I Quebecers ormai qui sono nella fase di dominio della divisione tag team e anche questa sfida dimostra che sono migliori di avversari del genere. Tuttavia la sfida termina per conteggio fuori dopo 7 minuti e 41 secondi a favore degli sfidanti, che non vincono le cinture ma festeggiano. 4+/10, buone cose dai Quebecers, mentre Mo è un wrestler indegno. Purtroppo i Men on a Mission sono sgradevoli da vedere.

WWF World Heavyweight Title Match: Yokozuna (w/James E. Cornette & Mr. Fuji) (c) vs. Lex Luger [Special Referee: Mr. Perfect]
Questo doveva e poteva essere un match di altissimo livello. In realtà è atroce e deludente, Yokozuna rallenta la sfida, poi Luger riesce a connettere con un Bodyslam, ma Mr. Perfect si rifiuta di contare. Turn heel dell’arbitro che alla fine squalifica l’americano per averlo toccato leggermente dopo 14 minuti e 40 secondi. 4.5/10, c’era molta attesa e il pubblico si aspettava parecchio dalla sfida, ma è uscito un match orrendo di cui si salva solo l’atmosfera. Ci sarebbe del potenziale se il comportamento di Mr. Perfect portasse a una rivalità con Luger, invece il wrestler ha scelto di andarsene dalla federazione, privando di significato questo gesto.

Adam Bomb (w/Harvey Wippleman) vs. Earthquake
Si parte con un battibecco fra Wippleman e il ring announcer Howard Finkle, e la sfida nemmeno inizia che già si conclude. Earthquake si getta con un Big Splash su Bomb e lo schiena in 32 secondi. Squash, assurdo, sicuramente Adam Bomb non meritava di subire un trattamento del genere.

WWF Intercontinental Title: Razor Ramon (c) vs. Shawn Michaels (w/Diesel) [Ladder Match]
Anche qui la preparazione è stata eccellente, mesi di costruzione per avere un campione reale (Ramon) e uno ‘indiscusso’ a cui la cintura era stata strappata d’ufficio (Michaels). Si arriva a una sfida innovativa, il primo Ladder match in WWE, che pare perfetto per i due lottatori, che sono in grado di rendere memorabile il match. Diesel viene espulso presto dalla sfida per le sue interferenze, poi Shawn Michaels compie il suo Splash dalla scala che viene mostrato tante volte nei filmati celebrativi di Wrestlemania. La sfida prosegue senza mai calare di tono, mostrando uno stile di lotta fino a quel momento non conosciuto dal pubblico della WWE, che sembra apprezzarlo. Alla fine è Razor Ramon a recuperare la cintura e rimanere l’unico vero campione intercontinentale dopo 18 minuti e 47 secondi. 10/10, così come Bret vs Owen Hart, anche questo match è leggendario, non solo per essere il primo Ladder match, ma anche uno fra i migliori di sempre, che tanti hanno provato a imitare. L’intensità della sfida è a livelli insani per il 1994.

WWF World Heavyweight Title Match: Yokozuna (w/James E. Cornette & Mr. Fuji) (c) vs. Bret Hart [Special Referee: Roddy Piper]
Per il secondo anno di fila è questo il main event di Wrestlemania. L’anno precedente è stato un match orrendo con un finale deludente, è servito l’arrivo a sorpresa di Hulk Hogan per salvare la situazione, ma stavolta spetta a Bret Hart compiere l’impresa di rendere decente un match di Yokozuna. E ci riesce grazie alla presenza di Jim Cornette all’esterno e Roddy Piper come arbitro speciale. Quello che più apprezzo del match è che si cerca di mostrare modi per contrastare Yokozuna, ritenuto imbattibile per via del fisico e della potenza. Nel finale, infatti, non è una mossa a fare la differenza, ma una tattica. Bret Hart muove le corde mentre l’avversario sta per eseguire il Banzai Drop e lui perde l’equilibrio, cadendo al tappeto, così Hitman lo schiena dopo 10 minuti e 38 secondi e conquista la cintura mondiale per la seconda volta in carriera. 6.5/10, sono sorpreso di dare un voto sopra la sufficienza a un match di Yokozuna, ma è stato preparato perfettamente, tutto sembra avere senso e risulta una sfida che dà soddisfazioni agli spettatori.

L’evento si chiude con la grande festa di Bret Hart, arriva prima Lex Luger a congratularsi, poi si aggiungono anche gli altri buoni a festeggiare. Owen Hart cerca di rovinare la festa ma viene tenuto alla distanza.

Segmenti e considerazioni:
  • -          In un dark match, gli Heavenly Bodies sconfiggono i Bushwhackers, sono contento che la sfida non sia stata trasmessa in chiaro.
  • -          A cantare “America The Beautiful” è Little Richard. Una versione eccezionale! Quando è salito sul ring però l’ho scambiato per Johnny B. Badd (Marc Mero) che lo ha imitato per anni.
  • -          Owen Hart dopo la vittoria contro Bret viene intervistato e si considera il migliore al mondo.
  • -          In una fra le trovate più orrende, hanno preso un sosia del presidente Clinton a fare l’ospite, con IRS al piano sopra di lui per renderlo ancora meno simpatico. Ci sono diversi segmenti e non mi pare il caso di raccontarli perché sono una perdita di tempo.
  • -          Shawn Michaels è nella zona interviste a provarci con una VIP (dovrebbe essere un personaggio televisivo), ma arriva Burt Reynolds a scacciarlo per essere lui al centro della scena.
  • -          Jim Cornette festeggia la vittoria di Yokozuna contro Lex Luger ed è certo che finirà così anche contro Bret Hart.
  • -          Un gruppetto di heel, capitanato da Jeff Jarrett, si lamenta dell’esclusione dai match dell’evento.



Voto finale: 8.5/10, un’edizione di Wrestlemania con due match a cinque stelle non si trova facilmente e mi sa che bisogna aspettare fino a Wrestlemania XVII, sette anni dopo, per un altro evento memorabile. In realtà c’è un grande distacco fra i due match migliori e gli altri, con un main event poco più che sufficiente grazie alla preparazione e all’attesa nel vedere Yokozuna terminare il suo pessimo regno mondiale. Personalmente, trovo che l’innovazione portata dal Ladder match sia stata fondamentale a indirizzare la federazione nel provare a staccarsi dai soliti canoni dei match tradizionali. Inoltre, un match ultra tecnico come Bret vs Owen permette comunque di assistere a una sfida talmente buona che non se ne vedevano da anni. L’evento ha funzionato bene, ha le sue falle come un paio di sfide orrende (Lex Luger vs Yokozuna è deludente sotto ogni punto di vista). Se il primo regno mondiale di Bret Hart non è sembrato una vera coronazione per via della ‘competizione’ e del ritiro di Ric Flair, questo è arrivato al momento ideale. La migliore edizione di Wrestlemania fino al 1994, decisamente raccomandata.

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