martedì 9 agosto 2016

Raw episodio 44 (20 dicembre 1993)

Raw 44
20 dicembre 1993 da White Plains (New York)
Durata show: 46:28

Lo show è stato registrato a novembre e faceva parte del blocco precedente alla scorsa puntata. Lo spiego giusto per collocare questi show che sono facilmente intercambiabili. Altra puntata con sei match, quindi altro inferno di sfide squash, siete avvisati!

Jeff Jarrett vs. PJ Walker
Debutto per Double J a Raw, per fortuna sul ring è un wrestler migliore di quanto non lo sia al microfono e la sfida risulta più che accettabile. Jarrett chiude con una DDT dopo 4 minuti e 9 secondi. 2/10, debutto che introduce un wrestler atipico dopo settimane di preparazione.

Barry Hardy & Dwayne Gill vs. Men On A Mission (Mabel & Mo) (w/Oscar)
Tremenda performance dei Men on a Mission, non do colpe a Mabel che svolge il suo ruolo, ma tende a essere una sfida pesante da seguire, oltre agli orrendi “rap” (se così si possono definire) di Oscar. Big Splash di Mabel dalle corde e chiusura in 2 minuti e 47 secondi. 0.5/10, al limite della sopportazione, per fortuna non dura troppo.

Ludvig Borga vs. Tatanka
Non avevo aspettative su questa sfida ed è stata un po’ meglio del previsto. Tatanka cerca di vendicarsi dei torti subiti ma Borga risulta un avversario tosto. Intervengono Yokozuna e Mr. Fuji a causare la squalifica di Borga per aggredire il nativo americano dopo 4 minuti e 44 secondi, ma Lex Luger arriva a salvare Tatanka e atterra Yokozuna con un Bodyslam. 4/10, lo sviluppo delle rivalità è più importante della sfida stessa, perciò almeno il match diventa guardabile.

Adam Bomb (w/Harvey Wippleman) vs. Mark Thomas
Nuovo manager per Adam Bomb, che dopo aver iniziato con Johnny Polo ora ha Wippleman, forse il peggiore manager in circolazione perché è totalmente privo di carisma. Adam Bomb per fortuna non ha bisogno di una guida e sa come distruggere l’avversario in 1 minuto e 42 secondi di potenza pura. 2/10, sempre convincente nei suoi match squash, Bomb meriterebbe più spazio ma capisco che quel ruolo ormai è conteso da altri lottatori come Diesel.

Mike Bell vs. Owen Hart
Continua il periodo in cui Owen imita il fratello Bret, si veste come lui e ha uno stile simile in tutto quello che fa, a parte i fischi che riceve. Arriva la Sharpshooter che chiude il match per sottomissione dopo 3 minuti e 1 secondi. 3/10, anche qui c’è il discorso della storia a rendere più interessante questa sfida a senso unico. Owen vuole il rispetto che ha Bret e non riesce ancora a ottenerlo.

Jerry Seavey & Phil Apollo vs. The Headshrinkers (Fatu & Samu) (w/Afa)
Chiusura con il tipico match dei due samoani, che distruggono gli avversari in 3 minuti e 6 secondi di divertimento… non tanto per chi subisce le mosse! 2/10, altro squash, per fortuna era l’ultima sfida.

Segmenti e considerazioni:
  • -          Tatanka è pronto a tornare sul ring e prendersi la sua rivincita su Ludvig Borga che gli ha portato via l’imbattibilità.
  • -          Shawn Michaels, chiamato Undisputed Intercontinental Champion anche senza essere il vero campione intercontinentale, è al tavolo di commento con Vince McMahon. La ragione è sempre la solita: Jim Cornette è arrivato nel blocco di registrazioni seguenti, ma la messa in onda dell’episodio è arrivata la settimana prima.
  • -          Royal Rumble Report con la spiegazione del Royal Rumble match e alcuni nomi svelati che parteciperanno alla sfida a 30 lottatori.
  • -          Promo di un pilota della Nascar chiamato Plugg… ehi, ma è Hardcore Holly!
  • -          Interviste separate a Owen e Bret Hart, il clima all’interno della famiglia non è dei migliori.
  • -          Paul Bearer introduce Undertaker mentre prepara con le sue mani una bara per Yokozuna. È un segmento quasi identico a uno fatto in passato con Kamala, ma risulta sempre di forte impatto e approfondisce l’idea che Undertaker nella vita di tutti i giorni è un becchino, almeno fino alla gimmick seguente da Deadman, ma ci arriveremo più avanti.



Voto finale: 3.5/10, sul piano lottato lo show è inesistente, ma c’è qualcosa di positivo. Shawn Michaels al tavolo di commento parla poco ma risulta efficace e ha battute per ogni lottatore, The Undertaker riesce a impressionare nel segmento di preparazione alla bara. Purtroppo questi momenti positivi sono contenuti in pochi minuti di uno show dispersivo dove tutto quello che conta è continuare a ripetere “buon Natale” senza particolari sforzi creativi. Il 1993 si avvia a una conclusione dimenticabile con questa serie di registrazioni facilmente evitabile.

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