martedì 30 gennaio 2018

Recensione Royal Rumble 2018 (28 gennaio 2018)

Recensione WWE Royal Rumble 2018
28 gennaio 2018 da Philadelphia (Pennsylvania)
Durata show: 4:13:05

Per la prima volta nella storia ci sono due Royal Rumble match nello stesso evento, una maschile e una femminile, la quale è alla prima edizione assoluta.

WWE Title: AJ Styles (c) vs. Kevin Owens & Sami Zayn [Two On One Handicap Match]
Voto: 7.5/10. Si parte con uno fra i match più attesi, dove AJ Styles è da solo contro due sfidanti che al momento attuale in singolo sarebbero stati meno credibili, il loro obiettivo è infatti di diventare i co-campioni WWE. Anche con la difficoltà dei due rivali, AJ Styles riesce ad essere competitivo e non pare così sfavorito, infatti riesce poi a vincere schienando Kevin Owens in 15 minuti e 51 secondi.

WWE SmackDown Tag Team Titles: The Usos (Jey Uso & Jimmy Uso) (c) vs. Chad Gable & Shelton Benjamin [Best Two Out Of Three Falls Match]
Voto: 7/10. Il match è ben combattuto e risulta divertente da seguire, Gable e Benjamin non sono gli sfidanti più credibili ma sono abili sul piano tecnico. Gli Uso riescono a vincere per 2-0 in 13 minuti e 51 secondi, arrivando a due punti a breve distanza fra loro. Come al solito gli Uso riescono a fare una sfida di buon livello per la divisione di coppia.

Nota: le descrizioni dei due Royal Rumble match contengono spoiler nel caso che non abbiate ancora visto l’evento.
Men's Royal Rumble Match
Adam Cole vs. Aiden English vs. Andrade Almas vs. Apollo Crews vs. Baron Corbin vs. Big E vs. Bray Wyatt vs. Cesaro vs. Dolph Ziggler vs. Elias vs. Finn Balor vs. Goldust vs. Heath Slater vs. Jinder Mahal vs. John Cena vs. Kofi Kingston vs. Matt Hardy vs. Randy Orton vs. Rey Mysterio vs. Rhyno vs. Roman Reigns vs. Rusev vs. Sami Zayn vs. Seth Rollins vs. Sheamus vs. Shinsuke Nakamura vs. The Hurricane vs. The Miz vs. Titus O'Neil vs. Xavier Woods
Durata Rumble: 65 minuti e 30 secondi.
Primo e secondo ingresso: Rusev / Finn Balor
Numero 30: Dolph Ziggler
Debutti/Ritorni a sorpresa: Cien Almas (NXT), Adam Cole (NXT), The Hurricane (ritorno), Rey Mysterio (ritorno)
Wrestler principali: Finn Balor (2), Shinsuke Nakamura (14), Jinder Mahal (17), John Cena (20), Randy Orton (24), The Miz (26), Rey Mysterio (27), Roman Reigns (28), Dolph Ziggler (30)

A sorpresa il match è a metà evento, sicuramente una delle due sfide più attese insieme alla Royal Rumble femminile (ma sinceramente io aspettavo di più questa).

Fase iniziale: sufficiente, non parte benissimo, gran parte di quei lottatori che non hanno possibilità di arrivare alle fasi finali sono proprio all’inizio, l’unico a distinguersi lì è Finn Balor, mentre Cien Almas, il campione NXT, sorprende tutti con la sua partecipazione. Ci sono diverse eliminazioni ma la sfida non sale mai di livello, rimanendo negli standard tipici, con alcuni segmenti divertenti in mezzo.
Fase centrale: buona, qui l’interesse sale sempre di più, fra i favoriti alla vittoria ci sono Nakamura con il 14, Cena con il 20 e Orton con il 24. Diverse rivalità si incrociano fra loro e ci sono alcune eliminazioni d’impatto. Addirittura Bray Wyatt e Woken Matt Hardy collaborano fra loro nonostante la rivalità in corso. C’è il ritorno a sorpresa di The Hurricane, che cerca di eseguire una Chokeslam su John Cena, citando quanto aveva provato a fare in passato con Undertaker in una vecchia Rumble. Fra momenti divertenti e buone fasi lottate, la Rumble entra nel vivo e risulta aperta a diversi scenari.
Fase finale: ottima, sinceramente credo che questa sia una fase finale veramente incredibile! Dal numero 26 arrivano altri fra i favoriti alla vittoria, The Miz, Rey Mysterio (ritorno a sorpresa), Roman Reigns e per ultimo Dolph Ziggler (non conto Goldust perché era più una partecipazione per fare statistica). Finn Balor diventa il lottatore più resistente del match, raggiungendo le fasi finali. Sembra tutto davvero grandioso, quando rimangono in sei si formano due scenari, la nuova generazione rappresentata da Balor, Nakamura e Roman, e la vecchia generazione rappresentata da Cena, Orton e Rey Mysterio. Ci sono varie alleanze e alla fine rimangono a giocarsi la vittoria Cena, Roman, Nakamura e Balor. Cena elimina Finn Balor, poi Nakamura fa fuori anche Cena. Roman e Nakamura si giocano la vittoria, Raw contro Smackdown. Il pubblico per tutto il match ha dato contro a Roman e Cena, e quindi supporta fortemente il giapponese, che compie un’impresa epica, fra le migliori mai viste in una Royal Rumble, arrivando ad eliminare Roman Reigns e vincere il match nel boato generale dell’arena di Philadelphia.
Voto Rumble: 9+/10. Sono sincero, mi aspettavo di non provare grande interesse quest’anno, a livello personale sono rimasto deluso dalle edizioni degli anni precedenti, nel 2017 ha vinto Randy Orton che per me era una scelta valida ma non fra i miei preferiti, anche perché non c’era nulla di davvero nuovo. La rincorsa di Shinsuke Nakamura alla vittoria non è solo un risultato fondamentale per lui, ma è anche il match che lo lancia in maniera definitiva dopo mesi passati a Smackdown senza un supporto forte come nei primi mesi. Insomma, tutti volevano vederlo vincere anche se i favoriti erano Roman Reigns e John Cena, i due lottatori più tifati contro dal pubblico. La fase finale è costruita a perfezione, e fosse solo per quella darei anche 10 al match, ma devo ammettere che almeno per diversi minuti mi ha annoiato o almeno ho smesso di provare forte coinvolgimento. Ma alla fine c’è davvero tanto da apprezzare, al di là del tifo personale di ognuno di noi, la Final Six è epica, con un confronto generazionale. In tutto questo John Cena è stato abilissimo ad inserirsi e muovere avanti questa storia, mentre il ritorno di Rey Mysterio sembra davvero ben riuscito. Dolph Ziggler è ancora difficile da inquadrare, aveva chiuso la carriera per poi rientrare qui dopo poco più di un mese, facendo una grande prestazione. Che dire… un grande match, che risulta anche utile a lanciare un talento nel main event.


Il vincitore del Royal Rumble match annuncia che ha già scelto quale campione affrontare a Wrestlemania… il WWE Champion AJ Styles!

WWE RAW Tag Team Titles: Jason Jordan & Seth Rollins (c) vs. Cesaro & Sheamus
Voto: 6/10. Non è stata una buona idea di fare il match a 30 uomini maschile, così atteso ed emozionante, a metà evento. Il pubblico non ha il minimo interesse per questa sfida di coppia che altrimenti sarebbe stata più apprezzata. Nulla di fuori dall’ordinario, continuo a trovare il team di Rollins e Jordan fuori luogo. Cesaro e Sheamus vincono per schienamento dopo 12 minuti e 45 secondi, conquistando nuovamente le cinture di coppia.

WWE Universal Title: Brock Lesnar (w/Paul Heyman) (c) vs. Braun Strowman vs. Kane [Triple Threat Match]
Voto: 6.5/10. Penso che un match singolo fra Brock Lesnar e Braun Strowman sarebbe risultato più interessante (anche se non sarebbe stata la prima volta), Kane in questo periodo non è così ben inserito nella rivalità e risulta quasi un elemento di disturbo. La sfida è intensa sul piano fisico e breve se si considera che è per l’Universal Title… comunque lo scorso anno c’era Goldberg che finiva i match in meno di un minuto! Niente di speciale ma almeno c’è tanta fisicità. Brock Lesnar chiude per schienamento su Kane e ormai andrà verso Wrestlemania con un anno di regno proprio in quel periodo.

Ospiti speciali del match sono Stephanie McMahon nel ruolo di commentatrice, la campionessa di Raw Alexa Bliss e quella di Smackdown Charlotte Flair a seguire da bordo ring (anche se avrei preferito veder partecipare pure loro).

Women's Royal Rumble Match
Asuka vs. Bayley vs. Becky Lynch vs. Beth Phoenix vs. Brie Bella vs. Carmella vs. Dana Brooke vs. Ember Moon vs. Jacqueline vs. Kairi Sane vs. Kelly Kelly vs. Lana vs. Lita vs. Liv Morgan vs. Mandy Rose vs. Michelle McCool vs. Mickie James vs. Molly Holly vs. Naomi vs. Natalya vs. Nia Jax vs. Nikki Bella vs. Ruby Riott vs. Sarah Logan vs. Sasha Banks vs. Sonya Deville vs. Tamina vs. Torrie Wilson vs. Trish Stratus vs. Vickie Guerrero
Ho deciso di evitare di fare la struttura tipica delle recensioni dei Royal Rumble match per questa sfida, ad esempio parlare di ritorni è un po’ esagerato perché è pieno di camei e sorprese, dall’inizio alla fine. Tutto è fatto per rendere l’evento importante, dandogli appunto lo spazio di chiusura dell’evento.

Fase iniziale: buona, si parte con Sasha Banks (1) e Becky Lynch (2), poi c’è Lita con il numero 5. La partenza è ben fatta e riscalda l’arena, che aveva bisogno di tornare ad appassionarsi all’evento. Sicuramente entra in gioco il fattore del talento delle lottatrici, che qui è davvero importante e messo in primo piano.
Fase centrale: buona, ci sono molti ritorni, per citarne alcuni Molly Holly, Torrie Wilson, Kelly Kelly, Michelle McCool, Jacqueline, Beth Phoenix e… Vickie Guerrero! Pure la ex General Manager arriva e si fa notare urlando contro tutte, ma viene eliminata presto. Sicuramente questa fase è duratura e rende bene l’idea di un match dove tutte vogliono partecipare ed essere parte della prima Rumble femminile.
Fase finale: buona, fra gli ultimi ingressi ci sono la rientrante Mickie James (26), Nikki Bella (27), Brie Bella (28), Bailey (29) e per finire Trish Stratus (30), forse la lottatrice più rappresentativa della divisione femminile che ha ottenuto grandi traguardi in carriera. Fra i momenti migliori ci sono citazioni alla rivalità fra Trish e Mickie James più la collaborazione delle gemelle Bella. Sasha Banks rimane in gara nelle ultime quattro pur essendo partita con il numero 1, insieme a lei le due gemelle Bella e Asuka. Banks viene eliminata, poi Nikki butta fuori la sorella Brie, giocandosi la vittoria ma è Asuka a vincere il match dopo 59 minuti.
Voto Rumble: 8/10, un’edizione importante, viene fatto di tutto per sottolineare quanto sia prestigioso questo match per le lottatrici della federazione, e penso che diventerà una consuetudine annuale. Il pubblico ironizza un po’ troppo e sembra più interessato a fare baldoria che a godersi la sfida, ma a parte questo tutto procede bene. La qualità è alta, anche se non c’è mai la stessa enfasi del match precedente. A mio parere è un match da vedere per la sua importanza ma risulta piacevole e questo vale anche per i fan di vecchia data che possono apprezzare i tanti ritorni.

Asuka è sul ring con Charlotte Flair e Alexa Bliss, deve scegliere chi affrontare a Wrestlemania… ma fa il suo debutto la lottatrice della UFC e stella sportiva Ronda Rousey, che si unisce in WWE, prova a dare una stretta di mano ad Asuka (senza successo) e punta il dito verso il logo di Wrestlemania. In qualche modo anche lei sarà parte dell’evento.


Voto finale: 8.5/10, di questo evento avevo aspettative basse, ero partito con la convinzione che il Royal Rumble match femminile non sarebbe stato più così bello da seguire ma si sarebbe perso in un calderone di partecipanti, e quello maschile avrebbe avuto un esito fastidioso come spesso accade negli ultimi anni. Invece sono stato smentito da un’edizione di Royal Rumble in cui entrambi i match a 30 lottatori (e lottatrici!) risultano appassionanti, anche se devo dire che quello maschile è incredibile nelle fasi finali. Il match del lancio definitivo, si spera, di Shinsuke Nakamura, e quello che corona Asuka come la lottatrice da battere. Due giapponesi vincono i match principali e saranno fra le figure chiave di Wrestlemania. Purtroppo il resto dei match non risulta a questi livelli ma non bisogna dimenticarsi della buona sfida per il titolo WWE con AJ Styles, Kevin Owens e Sami Zayn che regalano spettacolo… tre stelle delle federazioni indipendenti che hanno trovato successo anche qui, e a livelli molto alti. Non c’è nulla di deludente, ma tenere i due Royal Rumble match distanti fra loro non è la strategia migliore perché due match importanti vengono sacrificati. Ancora una volta, Brock Lesnar continua il suo regno da part-timer, ma con il carisma di Paul Heyman come manager e l’intensità di certe sfide può anche andare bene, peccato per Braun Strowman, che ha dimostrato di meritare molto nell’ultimo anno. Poteva essere l’edizione da “incubo” con la vittoria di nomi quasi scontati come Roman Reigns e John Cena, e invece è stata piena di sorprese e grandi momenti. Il 2018 si apre molto bene… spero che il resto dell’anno sia all’altezza del suo primo pay per view.

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