Recensione In Your House 13: Final Four
16 febbraio 1997 da
Chattanooga (Tennessee)
Durata show: 1:43:46
Soltanto tre giorni prima dell’evento, Shawn Michaels ha reso
vacante il titolo mondiale WWF e quindi l’evento lo deve riassegnare nel main
event.
Leif Cassidy vs. Marc Mero (w/Sable)
Voto: 7/10. Una sfida d’apertura ben lottata, sicuramente il
match meno atteso dal pubblico, ma che rimane facile da apprezzare. Marc Mero
vince per schienamento in 9 minuti e 30 secondi dopo uno dei suoi soliti ottimi
match.
Filmato di riepilogo sul forfeit di Shawn Michaels, tutto già
visto nella puntata precedente di Raw.
Sycho Sid attende di sapere chi sarà il campione da
affrontare la sera seguente a Raw.
Bart Gunn, Flash Funk & Goldust (w/Marlena) vs. The Nation Of
Domination (Crush, Faarooq & Savio Vega) (w/Clarence Mason, D-Lo Brown, JC
Ice & Wolfie D)
Voto: 6/10. La Nation of Domination appare la forza dominante
sul ring, ha un team decisamente più compatto che sa come comportarsi per
arrivare alla vittoria per schienamento in 6 minuti e 30 secondi. Passa in
secondo piano ma porta avanti lo sviluppo di una fazione importante nel ’97.
Intervista a Stone Cold Steve Austin, che come vincitore
della Royal Rumble sente che sarebbe dovuto andare direttamente nel main event
di Wrestlemania, invece dovrà affrontare tre lottatori per prendersi il titolo
mondiale.
WWF Intercontinental Title: Rocky Maivia (c) vs. Hunter Hearst Helmsley
Voto: 6.5/10. A livello tecnico è un buon match, ma Rocky
deve ancora migliorare molto la gestione della sfida, tant’è che viene
addormentata un po’ troppe volte. Nel finale interviene Goldust a distrarre HHH
così Rocky lo schiena dopo 12 minuti e 30 secondi, rimanendo campione.
Al termine della sfida, fa il suo debutto Chyna (ancora senza
nome), che aggredisce Marlena dagli spalti dell’arena.
Intervista a Vader, anche lui come i sfidanti pronto a
combattere, con Paul Bearer a parlare con la sua voce acuta.
WWF World Tag Team Titles: Owen Hart & The British Bulldog
(w/Clarence Mason) (c) vs. Doug Furnas & Philip LaFon
Voto: 6.5/10. Sfida divertente per i problemi interni dei
campioni di coppia, che si ostacolano per tutto il tempo e addirittura si
attaccano fra loro. Owen Hart si fa squalificare dopo 10 minuti e 30 secondi,
mantenendo così le cinture con un compagno con cui ormai ha troppi contrasti.
Undertaker è sintetico e avverte i suoi avversari che
riposeranno in pace.
Bret Hart si sente sicuro di vincere il match a quattro
lottatori e diventare campione.
WWF World Heavyweight Title: Bret Hart vs. Steve Austin vs. The
Undertaker vs. Vader (w/Paul Bearer) [Final Four Battle Royal]
Voto: 9/10. Con la cintura WWF vacante, la sfida assume maggiore
valore storico. Vader si ferisce all’occhio ma continua a combattere. Quello
che preferisco della sfida è che non ci sono eliminazioni nei primi minuti
della sfida, ma la prima arriva dopo 18 minuti quando Bret Hart elimina Steve
Austin. Stone Cold però torna a infierire su Bret Hart, ma Undertaker elimina
Vader dopo 23 minuti. Austin continua a stare a bordo ring per distrarre i
lottatori e Hart se ne approfitta per eliminare Undertaker in 24 minuti e 5
secondi, riconquistando la cintura mondiale dopo una grande sfida.
Bret Hart festeggia la vittoria ma arriva Sycho Sid sul ring
per un faccia a faccia negli ultimi secondi dell’evento.
Voto finale: 7.5/10, un evento con una
sola sfida di alto livello, un match intenso e spettacolare di quasi 25 minuti
che decide il nuovo campione mondiale della federazione. Le rivalità si
intrecciano e risulta un match appassionante, che ha un risultato importante.
Il resto dell’evento è sopra la sufficienza, nulla di imperdibile ma nessuna
delusione. In particolare, c’è da dire che Rocky Maivia contro HHH è una sfida
che ha del valore storico essendo uno dei loro primi confronti, almeno un anno
prima del loro successo come lottatori. Questo In Your House mi è piaciuto
particolarmente perché inverte la rotta per Wrestlemania XIII e comincia a dare
nuove direttive, come il coinvolgimento di Steve Austin. Un evento di passaggio
che costruisce più di quanto ci si aspettasse.
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