venerdì 6 agosto 2021

Recensione TNA Final Resolution 2006 (15 gennaio 2006)

 Recensione TNA Final Resolution 2006

15 gennaio 2006 da Orlando (Florida)

 

Dopo l’ottimo Turning Point 2005, arriva Sting a lottare in TNA, una vera leggenda del Wrestling.

 

Chris Sabin, Matt Bentley & Sonjay Dutt (w/Traci) vs. Alex Shelley, Austin Aries & Roderick Strong

Voto: 6.5/10. Okay, ci sono degli ottimi lottatori qui dentro ed è un discreto match della X-Division, senza però avere dei veri punti di forza. Lo spettacolo non manca ma non c’è nulla di eccellente, nel finale è Alex Shelley a schienare Matt Bentley con un Roll-up dopo 9 minuti e 55 secondi. Forse si poteva fare di più ma va bene così per aprire l’evento. Da notare l’ottima prestazione di Chris Sabin.

 

The James Gang (BG James & Kip James) vs. Diamonds In The Rough (David Young & Elix Skipper)

Voto: 5/10. BG e Kip James formano uno dei team più famosi della storia (i New Age Outlaws) ma questo è poco più che un match introduttivo della loro riunione ora che non esistono più i 3 Live Kru. I Diamonds in the Rough sono ben noti per essere avversari facili e infatti Kip James porta lo schienamento vincente al team dopo 7 minuti e 43 secondi. Sicuramente non ha nulla di interessante, senza nemmeno avere una continuazione della rivalità fra BG e Konnan.

 

AJ Styles vs. Hiroshi Tanahashi

Voto: 7.5/10. Credo che Hiroshi Tanahashi non abbia bisogno di presentazioni, è una stella della NJPW e se nel 2006 non era ancora uno dei nomi al top, era comunque un lottatore eccellente. Non aspettatevi un classico e non vi deluderà, è una sfida più sullo stile americano della X-Division che in quello tipico dei match NJPW. Purtroppo il finale è rovinato dall’intervento di Shannon Moore, che colpisce Tanahashi per errore e AJ Styles vince per schienamento in 11 minuti e 22 secondi. Terribile scelta di far vincere AJ in maniera sporca perché è ancora un idolo del pubblico. Shannon Moore è uno di quei lottatori che non sentivo il bisogno di rivedere in azione.

 

Larry Z. sceglie un altro avversario per Raven… Sean Waltman! La carriera di Raven è in gioco.

 

Raven vs. Sean Waltman

Voto: 4.5/10. Con X-Pac Sean Waltman, ci sono sfide dove è fenomenale e altre dove non è ispirato. Come tutta la rivalità di Raven contro Larry Z, questo è deludente. La sfida vede l’uso di oggetti vari fra cui bidoni della spazzatura e il carrello della spesa, ma è caotica e non funziona, nel finale Larry Z interviene e causa la sconfitta di Raven dopo 7 minuti e 52 secondi. Due cose, è Larry Z. a fare il conteggio e Raven ha un piede sulle corde. Terribile. Colpo di scena, la carriera di Raven è finita… ma per quanto tempo? Lo rivedremo fra pochi mesi, purtroppo ancora in questa pessima rivalità dirigenziale.

 

Ron Killings vs. Bobby Roode (w/Scott D'Amore)

Voto: 6-/10. Bobby Roode non è ancora al top nelle sfide da solo, ma è chiaramente un lottatore in rampa di lancio. Konnan interviene per causare un altro finale rovinato in questo evento dove Roode schiena Ron Killings dopo 9 minuti e 47 secondi.

Konnan fa attaccare Ron Killings dal suo nuovo alleato Homicide (si sta formando la LAX), ma la James Gang interviene ad aiutare Killings, che tuttavia non si fida ancora molto di loro e rimane sulla propria strada.

 

Rhino vs. Abyss (w/James Mitchell)

Voto: 7-/10. Questa rivalità è spettacolare, due lottatori pronti a tutto pur di catturare l’attenzione del pubblico e causare distruzione. La sfida non è nulla di eccezionale ma a mio parere funziona abbastanza bene, con la giusta devastazione. Purtroppo anche qui c’è un finale sporco, con James Mitchell che continua a interferire e Abyss riesce a fregare Rhino, schienandolo dopo 9 minuti e 18 secondi. Sicuramente non è un match risolutivo (a differenza del nome del pay per view).

 

NWA World Tag Team Titles: America's Most Wanted (Chris Harris & James Storm) (w/Gail Kim) (c) vs. Team 3D (Brother Devon & Brother Ray)

Voto: 7/10. Il match è buono e funziona decisamente bene, allora dov’è il problema? Il finale è fra i peggiori che io abbia mai visto, ma partiamo da altro. C’è un segnale di squilibrio negli AMW quando James Storm per errore dà una sediata al compagno, ma non è abbastanza per chiudere la sfida. Il Team 3D è dominante nel finale ma c’è casino generale, viene usata una polvere e l’arbitro non vede però conta lo schienamento del Team 3D sui rivali, ma arriva il Team Canada a invertire i ruoli, quando l’arbitro apre gli occhi dà la vittoria agli AMW dopo 13 minuti e 40 secondi. A mio parere è davvero un finale osceno per un match di altissimo livello, in un evento dove quasi ogni match pare avere delle complicazioni nella chiusura.

 

TNA X-Division Title: Samoa Joe (c) vs. Christopher Daniels

Voto: 9/10. Si continua ad assistere a match imperdibili quando ci sono Samoa Joe e Christopher Daniels sul ring! Che dire di questa sfida, è veramente bella, con continui colpi di scena e un Samoa Joe splendido, grosso ma veramente agile e atletico, capace di fare qualsiasi cosa. Daniels viene sottomesso ma non cede, Joe continua a colpirlo e interviene AJ Styles a gettare l’asciugamano per chiudere la sfida dopo 15 minuti e 40 secondi. Joe appare dominante e imbattibile ma Daniels fa un grande match con lui, è davvero un altro match pazzesco.

 

Jeff Jarrett & Monty Brown vs. Christian Cage & Sting

Voto: 7/10. Il main event è esattamente ciò che serviva per introdurre Sting in TNA, mettendolo al fianco del lottatore più lanciato del momento, che è Christian Cage. Jeff Jarrett fa le sue cose, cerca di combattere in modo scorretto, spesso non riesce ad avere la meglio e le interferenze del Team Canada non ingannano Sting, mentre Christian continua a dimostrare di essere un ottimo lottatore. Sting schiena Jeff Jarrett dopo 15 minuti e 9 secondi. Apprezzo che non sia stato Monty Brown a subire la disfatta ma che Double J si sia messo in gioco.

 

Voto finale: 7/10, un evento dove gli ultimi quattro match rialzano la qualità quando parecchie sfide sono state deludenti. Un tema comune è quello dei finali non perfettamente puliti, tanti match ne risentono, in particolare l’ottima sfida fra AMW e Team 3D, completamente rovinata da un finale simile. Il main event è valido, Sting e Christian Cage formano una coppia in grado di rubare la scena e coinvolgere i fans. Il migliore match e la maggiore ragione per vedere l’evento è l’ottima sfida fra Samoa Joe e Christopher Daniels, che danno il 100% e tutto ciò risulta in qualcosa di splendido. Menzione d’onore pure per AJ Styles contro Hiroshi Tanahashi (sì, proprio lui) e Abyss contro Rhino, un’altra sfida rovinata da un finale sporco. Ci sono anche tante cose che non vanno nell’evento, perciò lo posso soltanto definire buono e non ottimo. Sean Waltman è fuori forma, Raven è coinvolto in una rivalità pessima e riesco a capire perché abbia voluto allontanarsi per qualche mese dalla TNA. Siamo nella fase di passaggio della formazione degli LAX e ancora nel finale dei 3 Live Kru. Insomma, è un periodo molto movimentato ma le certezze rimangono le stesse, la TNA del 2006 ha un grande potenziale!

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