martedì 3 agosto 2021

Recensione TNA Turning Point 2005 (11 dicembre 2005)

 Recensione TNA Turning Point 2005

11 dicembre 2005 da Orlando (Florida)

 

Ultimo evento in pay per view del 2005 per la Total Non-Stop Action, con l’incredibile hype per il Barbed Wire match, che fa da opener.

 

Abyss (w/James Mitchell) vs. Sabu [Barbed Wire Match]

Voto: 7.5/10. Fedele all’attesa, è un match brutale dove non manca il sangue, anche se decisamente più soft rispetto a molte altre sfide di Sabu. Si tratta di uno spot fest dove i lottatori sono circondati dal filo spinato, sia nelle corde che all’interno dei tavoli presenti sul ring. Il finale è epico, con Abyss schiacciato fra due tavoli pieni di filo spinato e Sabu che lo schiena in 11 minuti e 22 secondi. È anche per sfide come queste che molti di noi adorano Abyss, in qualche modo sopravvive a tutto anche quando perde, mentre Sabu ottiene una vittoria importante nella loro rivalità.

 

Alex Shelley & Roderick Strong vs. Austin Aries & Matt Bentley (w/Traci)

Voto: 7/10. Strong e Aries non sono parte del roster della TNA ma più che altro “talenti in prova” dalla ROH, e che talenti! Ovviamente sono diventati entrambi due grandi professionisti, qui sono ancora lontani dall’essere al top della carriera ma fanno una buona sfida. Shelley è già un intrattenitore, Bentley sembra sempre una copia giovane di HBK. Nel finale, è Bentley a schienare Strong dopo 8 minuti. Davvero una buona partenza per l’evento e questo tag team match è parecchio divertente anche senza una storia d’accompagnamento.

 

Larry Z continua la sua lunga rivalità con Raven e gli manda contro un lottatore da lui scelto, che come al solito è un esterno della TNA, si tratta di Chris K, cioè Kanyon della WCW.

 

Chris K vs. Raven

Voto: 4/10. Un match orrendo, non per colpa di Raven o del suo avversario, semplicemente in pochi minuti bisogna essere convinti che questa sia una sfida decente. No, non lo è, Chris K cerca pure di fuggire dal ring e Raven lo porta all’interno e vince senza problemi per schienamento in circa 6 minuti.

 

Raven viene ancora provocato da Larry Z e lo attacca in una rissa, ma le guardie del corpo lo trascinano via. Questa è una rivalità che pare non terminare più ed è fra le peggiori di tutto il 2005!

 

4 Live Kru (BG James, Kip James, Konnan & Ron Killings) vs. Team Canada (A1, Bobby Roode, Eric Young & Petey Williams) (w/Scott D'Amore)

Voto: 6.5/10. I 3 Live Kru sono diventati 4 Live Kru da quando si è aggiunto Kip James (Billy Gunn), anche se questo ha provocato un rischio di rottura della squadra perché Konnan era contrario. Le conseguenze si vedono in questo match, dove tutto sembra procedere regolarmente in una sfida a 8 lottatori che non pare né eccellente né pessima. Nel finale Kip James sta per chiudere su Bobby Roode, ma Konnan lo colpisce con una sedia a tradimento, poi permette a Roode di ottenere lo schienamento vincente del Team Canada dopo 7 minuti e 14 secondi. Si tratta di una sfida che porta a uno split e rinforza allo stesso tempo i canadesi.

Post-match, Konnan attacca pure BG James e abbraccia Ron Killings, che rimane sorpreso dal suo comportamento e non sa più cosa pensare. È la fine dei 3 Live Kru!

 

Chris Sabin, Dale Torborg & Sonjay Dutt (w/AJ Pierzynski) vs. Diamonds In The Rough (David Young, Elix Skipper & Simon Diamond) [Basebrawl Match]

Voto: 6/10. Non saprei riconoscere quali siano di preciso le regole del Basebrawl match, ma c’è da dire che ci sono due guest star che sono giocatori dei Chicago White Sox (baseball). Per fortuna lotta solo uno di loro, che come wrestler non è granché, non si tratta di uno di quei match con stelle dello sport che solo la WCW sapeva rendere interessante ai vecchi tempi. Quindi ne esce una sfida sufficiente, grazie all’impegno dei lottatori reali e la vittoria del team in cui milita Dale Torborg grazie a Chris Sabin che porta lo schienamento vincente alla squadra dopo 8 minuti e 1 secondo. Utile per attirare attenzione sulla TNA, ma scarso nella qualità.

 

NWA World Heavyweight Title #1 Contendership: Christian Cage vs. Monty Brown

Voto: 7/10. Ciò che vuole provare Christian Cage al suo primo match in pay per view è che in TNA può sfruttare un parco mosse migliore rispetto ai tempi recenti della WWE e fa uso di diverse mosse aeree e cerca di rendersi spettacolare appena può farlo. Monty Brown pare poco ispirato, si capisce che non è la sua sfida ideale, mentre Christian ottiene la vittoria per schienamento in 12 minuti e 4 secondi. Anche qui non è la qualità in sé a essere elevata ma la sfida riesce perché Christian dimostra di essere degno del suo nuovo ruolo importante.

 

America's Most Wanted (Chris Harris & James Storm) vs. Team 3D (Brother Devon & Brother Ray) [Tables Match]

Voto: 7+/10. Una rivalità intensa, dentro e fuori dal ring, con grande uso di tavoli e distruzione assicurata. Due ottimi team che regalano grande spettacolo anche senza troppo tempo a loro disposizione e tutto il caos dato dalla stipulazione. Nel finale il Team 3D è dominante e annienta entrambi i rivali in 9 minuti e 23 secondi.

 

TNA X-Division Title: AJ Styles (c) vs. Samoa Joe

Voto: 10/10. AJ Styles solleva Joe per una Powerbomb… cos’altro dovrei aggiungere per consigliare questo match fantastico? L’intera sfida è epica, ricca d’azione e fa sembrare entrambi i lottatori delle star di altissimo livello nonostante, a livello di popolarità, non lo siano ancora. Joe punta a distruggere AJ, mentre il campione si difende con manovre aeree e una resistenza disperata. Alla fine è Joe a vincere per sottomissione dopo 18 minuti e 58 secondi, a mio parere un match epico e altamente meritevole, non saprei dire se è un 10 puro o enfatizzato dall’ottimo commento, ma rimane un grande match fra due campioni. Samoa Joe conquista il suo primo titolo in federazione e diventa X-Division Champion. Spettacolare!

Post-match, Joe continua ad assalire AJ Styles, che viene salvato dal suo acerrimo rivale Christopher Daniels.

 

NWA World Heavyweight Title: Jeff Jarrett (c) vs. Rhino

Voto: 6.5/10. Il main event rispecchia lo stile di praticamente tutti i match di Jeff Jarrett, mischiandosi con l’hardcore spesso presente in quelli di Rhino, che è il trascinatore della sfida. Ci sono molte interferenze da parte del Team Canada, oltre a una bella fase sulla rampa con Rhino scatenato e pieno di tavoli. Purtroppo però si finisce nel solito “tutti contro lo sfidante” che porta Double J a vincere per schienamento dopo 17 minuti e 17 secondi, mantenendo così la cintura mentre lo stint di Rhino da main eventer pare già concludersi qui.

 

A fine evento, appare il simbolo dello scorpione, senza troppi misteri viene fatto intendere che presto Sting sarà in TNA.

 

Voto finale: 8/10, questa è la TNA dei tempi migliori, che riesce a sorprendere e divertire senza mai stancare, con parecchi momenti ‘estremi’, ormai un classico dopo l’evento ECW One Night Stand che è stato influente per creare interesse rinnovato per queste sfide. AJ Styles contro Samoa Joe è il picco dello show, una sfida epica e interminabile ricca di azione. Il main event non è nulla di speciale ma devo ammettere di trovare Rhino un lottatore che mostra di meritare quel ruolo e di essere a suo agio in una sfida così importante, anche se Jeff Jarrett ovviamente è una presenza ormai legata in modo fisso al main event. Christian Cage risulta capace di vincere l’aspettativa e non è il solito “nome famoso” ma un buon wrestler che mostra di saper lottare (se ci fossero mai stati dubbi). Il match iniziale fra Abyss e Sabu è famoso e passato alla storia per l’enfasi sulle corde con il filo spinato, nulla di nuovo ma è pur sempre ben gestito. Gran parte dell’evento si regge fra la sufficienza e la buona qualità, tranne l’orrendo match di Raven che per fortuna dura poco e non è per colpa sua che risulta così pessimo. In particolare, ancora una volta il Team 3D ruba la scena con la teatralità delle sfide ma questo potrebbe essere ricordato per l’epico momento in cui Samoa Joe vince la sua prima cintura e continua il suo dominio in TNA.

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