Recensione WCW Nitro 42
01 luglio 1996 da Landover
(Maryland)
Durata show: 1:33:44
Rating: 3.3 (vs Raw 166: 2.6)
Puntata che precede Bash at the Beach ’96, il mondo del
Wrestling sta per ricevere uno scossone destinato a cambiare i prossimi anni in
quella che sarà l’era Attitude.
DDP apre la puntata e insulta il pubblico locale dicendo che
non si fida di queste persone e che bisognerebbe chiudere l’arena perché è
sparito l’anello del Lord of the Ring che era in suo possesso.
WCW World Tag Team Title Match: Harlem Heat (Booker T & Stevie Ray)
(c) vs. The Steiner Brothers (Rick Steiner & Scott Steiner)
Match un po’ strano, ci si focalizza di più su quanto succede
all’esterno (con gli Horsemen al tavolo VIP) e sul ritorno di Colonel Parker a
seguire la sfida, da ex alleato e nemico degli Harlem Heat. I fratelli Steiner
sono sul punto di vincere la sfida, ma Parker interviene con il suo bastone e
porta gli Harlem Heat alla vittoria per schienamento dopo 10 minuti e 49
secondi. 7-/10, una sfida d’apertura che diverte e intrattiene, la cui
conclusione riporta Parker ad allearsi con i campioni di coppia anche senza la
presenza di Sherri.
“Mean” Gene intervista i Four Horsemen al tavolo VIP, che
dovranno lottare in un 4 vs 4 match nel main event. Le manager parlano al posto
dei lottatori, che si godono lo show, poi anche loro parlano ma solo per pochi
secondi.
Filmato su Glacier in attesa del debutto… ma arriverà mai o
continueranno a esserci filmati a vuoto?
Disco Inferno vs.
Kurasawa
Un match per lanciare Disco Inferno, dopo questa le ho viste
tutte. Il lottatore chiede al pubblico se vuole vederlo danzare, ma non c’è
alcuna risposta. Arriva Kurasawa che ha una presa minima sui fan. Insomma, è un
match che non interessa a nessuno, me compreso. Disco Inferno vince usando un
oggetto dall’esterno per schienamento dopo 3 minuti e 45 secondi mentre un
imitatore entra con la sua musica. 4+/10, dove il + va al momento in cui Disco
Inferno prende a calci i gradoni d’acciaio e si fa male da solo. Come
intrattenitore non è affatto male, ma questa sfida non aveva senso.
Diamond Dallas Page vs. Scotty Riggs
DDP combatte infuriato per l’anello mancante e Riggs oppone
scarsa resistenza, tranne nella fase finale. Page vince con la Cutter per
schienamento dopo 5 minuti e 42 secondi. 6/10, ottimo lavoro di costruzione di
DDP, Riggs fa la sua parte onesta senza pretendere nulla. Page in poco tempo è
passato da midcarder insignificante a personaggio che suscita interesse.
“Mean” Gene intervista DDP e pensa che Jim Duggan (che
durante il match aveva fatto un promo parlando dell’anello) abbia lui l’anello,
ma Page lo ignora e anzi sospetta di lui.
Greg Valentine vs.
Randy Savage
Non sorprendetevi di vedere Greg Valentine sul ring quando
meno ve lo aspettate, nel 2017 è ancora attivo come lottatore. Questo è il suo
ritorno in WCW e combatte contro Macho Man che ha una pittura facciale quasi
pessima come quella della scorsa settimana. Purtroppo il suono della campanella
ci ricorda che non siamo negli anni ’80 e la sfida è lenta, come se fosse al
rallentatore. Randy Savage vince con l’Elbow Drop in 5 minuti e 19 secondi,
chiudendo la prima ora dello show. 5/10, il carisma dei due lottatori aiuta
molto a non avere un voto inferiore, alla fine è breve e non è terribile.
Eric Bischoff apre la seconda ora dicendo che gli Outsiders
non hanno speranze di battere il team WCW, ma loro arrivano dal pubblico con un
biglietto da spettatori.
WCW World Heavyweight Title Match: The Giant (w/Jimmy Hart) (c) vs. John
Tenta
Un match brutto ma meno scontato del previsto perché Tenta
oppone resistenza e nel finale si ritrova quasi a dominare. Kevin Sullivan
interviene e Giant se ne approfitta per chiudere con una Chokeslam in 6 minuti
e 37 secondi. 4.5/10, una sfida pesante da seguire nonostante la breve durata.
Big Bubba interviene con un rasoio per tagliare una parte
della barba di John Tenta (dopo avergli tagliato i capelli tempo prima). Poi
lui, The Giant e Sullivan vengono intervistati, proseguendo la loro rivalità
con i Four Horsemen.
Viene
annunciato Rey Mysterio Jr. contro Psychosis per Bash at the Beach.
Gli Outsiders si armano di microfono e interviene Randy
Savage a cercare di raggiungerli, ma la security tiene tutti separati. Poi
parte un coro per Diesel da parte del pubblico mentre gli Outsiders vengono
accompagnati fuori dall’arena.
Jim Duggan dice a “Mean” Gene di aver ‘trovato’ l’anello di
Lord of the Ring, preso da DDP, e se ne vanta, ma arriva Page ed è furioso, gli
dà del ladro e poi viene colpito da Duggan.
Joe Gomez, The Renegade & The Rock 'n' Roll Express (Ricky Morton
& Robert Gibson) vs. The Four Horsemen (Arn Anderson, Chris Benoit, Ric
Flair & Steve McMichael)
Il main event è valido, per quanto alcuni lottatori non siano
granché, in particolare Renegade che pare veramente pessimo. Ancora una volta
Morton e Gibson si fanno valere con buone prestazioni. Nel finale è Ric Flair a
far cedere Renegade dopo 11 minuti e 51 secondi. 7/10, 4 contro 4 ben gestito,
anche se c’è un chiaro dominio dei Four Horsemen.
Intervista ai quattro membri degli Horsemen, che parlano dei
loro match in arrivo a Bash at the Beach, Ric Flair ha una sfida per il titolo
americano contro Konnan senza alcuna rivalità costruita fra loro.
Si chiude con Kevin Nash e Scott Hall tenuti lontani dalla
security nell’arena, sono costretti a lasciarla in macchina, ma sembrano
essersi divertiti parecchio.
Voto finale: 5/10, giudicando solo dai
voti dei match verrebbe fuori una pessima media, o comunque si ha l’idea di una
puntata orrenda. Non è così, lo show ha dei buoni momenti, le interviste sono
interessanti, e Diamond Dallas Page è il protagonista dell’episodio, mentre nella
seconda ora gli Outsiders tengono il controllo della situazione. C’è anche
molto spazio per i Four Horsemen. Detto questo, non è un episodio importante,
ma rimane guardabile anche se con parecchi match che rallentano la puntata e la
rendono pesante. The Giant contro John Tenta era evitabile, così come alcune
interviste. È l’ultimo show prima del grande cambiamento che sconvolgerà la
federazione e l’intero mondo del Wrestling, quindi a un solo passo da un
momento memorabile che farà parlare di sé per anni, anzi, decenni.
Nitro, voto 5; Raw, voto 7. A sorpresa Raw riesce a battere
Nitro di ben due punti voto.
Nitro 25 – Raw 13
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