Recensione WCW Nitro 37
27 maggio 1996 da Macon
(Georgia)
Durata show: 1:32:38
Rating: 2.8 (vs Raw 161: 2.3)
Nuovo formato di commento per Nitro, ed è un’idea
interessante. La prima ora con Tony Schiavone e Larry Zybisko, la seconda con
Eric Bischoff e Bobby “The Brain” Heenan. Questo show segna un momento chiave
della Monday Night War, perciò leggete la recensione per sapere cos’è successo!
Arn Anderson & Ric Flair (w/Miss Elizabeth & Woman) vs. The
American Males (Marcus Alexander Bagwell & Scotty Riggs)
Match giocato sul piano fisico, parte nella norma e accelera
nella parte finale. Purtroppo ho una totale incapacità ad appassionarmi a un
match con Scotty Riggs, ma il lavoro svolto dagli Horsemen è ottimo, con grande
psicologia. Proprio grazie alle tattiche di squadra sono Anderson e Flair a
vincere la sfida per schienamento in 12 minuti e 59 secondi, ma non senza
faticare. 6.5/10, vorrei dare di più perché è stata una vera battaglia, però
con gli American Males di mezzo non c’è particolare enfasi.
Dopo la vittoria, Ric Flair festeggia con le sue manager e
provoca Steve McMichael, vuole conquistare anche sua moglie. Poi viene mostrato
il filmato dell’allenamento in palestra di McMichael e Kevin Greene.
Steve Doll vs. The Mauler (w/Col. Robert Parker)
Match inutile fra due lottatori che i fan nemmeno conoscono, entrambi
mai presenti a Nitro e la WCW lo sa bene. La sfida viene interrotta dopo 5
minuti perché c’è un’interruzione, ma ne parlo qui sotto. Senza voto.
Debutta in WCW Scott Hall, o Razor Ramon, visto che il
personaggio è sempre quello. Dopo aver raggiunto il ring passando fra la folla
(con una reazione a sorpresa da parte dei fan), prende un microfono e il match
precedente termina. Ramon dice che tutti sanno chi è lui ma non sanno perché è
lì. Ironizza sui segmenti di Billionaire Ted e dice che ha un messaggio per la
WCW. Se vogliono la guerra, avranno la guerra. Parla chiaramente come se fosse
ancora in WWF e questo crea un’atmosfera incredibile, con il pubblico in
silenzio, sbigottito. Grande momento nella storia del Wrestling.
Diamond Dallas Page vs.
Sgt. Craig Pittman
(w/Teddy Long)
Pittman ha finalmente trovato il manager dopo mesi di
ricerca, ma non serve a nulla perché DDP riesce a dominare e poi vincere la
sfida per schienamento dopo 3 minuti e 1 secondo. Squash.
Promo di Shark con “Mean” Gene Okerlund. Ormai si considera
fuori dal Dungeon of Doom, che esiste ancora ma nessuno pare farne più parte.
Arriva il cambio di commentatori perché scatta la seconda ora
di show. Eric Bischoff e Bobby “The Brain” Heenan sono al tavolo di commento.
WCW World Heavyweight Title Match: The Giant (w/Jimmy Hart) (c) vs.
Shark
Per quanto Earthquake con il viso disegnato da squalo sia
ridicolo, il lottatore non ha perso il suo talento, anche se pare meno
minaccioso che in passato. Dopo uno scontro di potenza, Hart interviene e
distrae Shark, che subisce una Chokeslam e viene schienato dopo 4 minuti e 1
secondo. 6-/10, sfida breve che funziona. Giant pare tornato di nuovo
aggressivo e disprezzato dal pubblico.
Big Bubba Rogers arriva a rasare i capelli a Shark al termine
della sfida, devo essermi perso qualche passaggio esterno a Nitro. Viene
comunque spiegato che Bubba fa parte del Dungeon of Doom ed è stato mandato lì
dal Taskmaster.
WCW World Television Title Match: Lex Luger (c) vs. Maxx
Maxx è Maxx Muscle, un lottatore già presente da anni ma
sempre lontano dalle scene che contano, perciò questa è una buona opportunità
per lui. Il match è pessimo e nemmeno Luger fa una buona prestazione (pare
demotivato, come se non gli interessasse, un problema tipico della sua
carriera), la Torture Rack finale arriva con netta difficoltà e il Total
Package vince per sottomissione in 5 minuti e 45 secondi.
A match concluso, Lex Luger parla di The Giant, visto che è
uno dei suoi prossimi sfidanti al titolo mondiale. Non ha apprezzato essere
scaraventato su un tavolo dal gigante e attende la sfida fra loro.
Bobby Walker vs. Brad
Armstrong
Sfida improntata sulla tecnica, e come prevedibile il
pubblico è muto e disinteressato, perché interessarsi a Walker che è
praticamente uno sconosciuto? Di per sé il match non è malaccio, ma è privo di
mordente. È proprio Walker a vincere per schienamento in 4 minuti e 26 secondi
dopo aver pure perso l’equilibrio alle corde. 4.5/10, un esempio di come non
dovrebbe essere un match televisivo, non aiuta la carriera di nessuno dei due
lottatori, Walker arriva lì inesperto ed è evidente.
Alex Wright vs. Lord Steven Regal (w/Jeeves)
Quando lo show sembra non offrire sfide meritevoli, arriva un
buon match fra due abili lottatori. Wright sfrutta la sua agilità, ma Regal
mantiene il controllo e arriva alla vittoria con un Roll-up dopo 10 minuti e 18
secondi. 7-/10, la durata è buona, manca un po’ di coinvolgimento da parte del
pubblico.
“Mean” Gene chiede a Regal il suo pensiero sugli americani e
lui ne parla male, facendo paragoni con i lottatori della federazione. Poi cita
la guerra di cui ha parlato Scott Hall e vuole farne parte.
Scott Steiner vs. Sting
Grande match fra Sting e Scott Steiner, che ormai ha una
massa muscolare evidente e sta già cambiando aspetto. Meno agilità e più
tecnica e potenza, comunque Steiner rimane un wrestler da seguire. Tutto
procede per il meglio e ci sono degli ottimi contrattacchi da entrambe le
parti. Lex Luger e Rick Steiner raggiungono il bordo ring e dopo un po’ si
attaccano fra loro, invadendo il quadrato per causare No Contest dopo 10 minuti
e 16 secondi. 7.5/10, avrei voluto dare di più ma quel finale è veramente
anticlimatico, fino a quel momento era tutto perfetto.
Scott Hall si presenta al tavolo di commento per ironizzare
sulla WCW e chiede a Bischoff di portare un messaggio a Billionaire Ted,
dicendo che “loro” sono in tre e possono battere i tre scelti dalla WCW. ‘We
Are Taking Over’. Questa è la nascita del futuro gruppo dominante della
federazione.
Voto finale: 8/10, c’è una sola ragione
per cui questa puntata è entrata nella leggenda del Wrestling: il debutto di
Scott Hall e la guerra lanciata alla WCW come se lui fosse ancora Razor Ramon.
È la sera in cui la World Championship Wrestling prende il trono del lunedì
sera e deve essere riconosciuta capace di un impulso creativo che riesce a
sconvolgere uno schema. Sicuramente non è la prima ‘guerra’ territoriale, ma è
la prima guerra televisiva fra federazioni, e l’unica che abbia veramente
valore (non penso che si possa dire lo stesso di quel breve periodo Raw contro
Impact al lunedì sera visto il dominio della WWE). Inutile mentire, non importa
cosa c’è nel resto della puntata, quei cinque minuti (e anche i due minuti
finali) di magia hanno cambiato il Wrestling, segnando l’inizio di una nuova
era, per alcuni la migliore di sempre. Sia la prima ora che la seconda hanno
problemi evidenti, è ancora tutto sperimentale per capire come dividere il
tanto tempo a disposizione, ma va bene così, in ogni caso è il primo show
televisivo di Wrestling a prendersi le due ore e questo rende la puntata
qualcosa di originale per l’epoca.
Nitro, voto 8; Raw, voto 5. Episodio leggendario di Nitro,
basta ed avanza per vincere la settimana.
Nitro 22 – Raw 11
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