venerdì 28 aprile 2017

Recensione Nitro episodio 37 (27 maggio 1996)

Recensione WCW Nitro 37
27 maggio 1996 da Macon (Georgia)
Durata show: 1:32:38
Rating: 2.8 (vs Raw 161: 2.3)

Nuovo formato di commento per Nitro, ed è un’idea interessante. La prima ora con Tony Schiavone e Larry Zybisko, la seconda con Eric Bischoff e Bobby “The Brain” Heenan. Questo show segna un momento chiave della Monday Night War, perciò leggete la recensione per sapere cos’è successo!

Arn Anderson & Ric Flair (w/Miss Elizabeth & Woman) vs. The American Males (Marcus Alexander Bagwell & Scotty Riggs)
Match giocato sul piano fisico, parte nella norma e accelera nella parte finale. Purtroppo ho una totale incapacità ad appassionarmi a un match con Scotty Riggs, ma il lavoro svolto dagli Horsemen è ottimo, con grande psicologia. Proprio grazie alle tattiche di squadra sono Anderson e Flair a vincere la sfida per schienamento in 12 minuti e 59 secondi, ma non senza faticare. 6.5/10, vorrei dare di più perché è stata una vera battaglia, però con gli American Males di mezzo non c’è particolare enfasi.

Dopo la vittoria, Ric Flair festeggia con le sue manager e provoca Steve McMichael, vuole conquistare anche sua moglie. Poi viene mostrato il filmato dell’allenamento in palestra di McMichael e Kevin Greene.

Steve Doll vs. The Mauler (w/Col. Robert Parker)
Match inutile fra due lottatori che i fan nemmeno conoscono, entrambi mai presenti a Nitro e la WCW lo sa bene. La sfida viene interrotta dopo 5 minuti perché c’è un’interruzione, ma ne parlo qui sotto. Senza voto.

Debutta in WCW Scott Hall, o Razor Ramon, visto che il personaggio è sempre quello. Dopo aver raggiunto il ring passando fra la folla (con una reazione a sorpresa da parte dei fan), prende un microfono e il match precedente termina. Ramon dice che tutti sanno chi è lui ma non sanno perché è lì. Ironizza sui segmenti di Billionaire Ted e dice che ha un messaggio per la WCW. Se vogliono la guerra, avranno la guerra. Parla chiaramente come se fosse ancora in WWF e questo crea un’atmosfera incredibile, con il pubblico in silenzio, sbigottito. Grande momento nella storia del Wrestling.

Diamond Dallas Page vs. Sgt. Craig Pittman (w/Teddy Long)
Pittman ha finalmente trovato il manager dopo mesi di ricerca, ma non serve a nulla perché DDP riesce a dominare e poi vincere la sfida per schienamento dopo 3 minuti e 1 secondo. Squash.

Promo di Shark con “Mean” Gene Okerlund. Ormai si considera fuori dal Dungeon of Doom, che esiste ancora ma nessuno pare farne più parte.

Arriva il cambio di commentatori perché scatta la seconda ora di show. Eric Bischoff e Bobby “The Brain” Heenan sono al tavolo di commento.

WCW World Heavyweight Title Match: The Giant (w/Jimmy Hart) (c) vs. Shark
Per quanto Earthquake con il viso disegnato da squalo sia ridicolo, il lottatore non ha perso il suo talento, anche se pare meno minaccioso che in passato. Dopo uno scontro di potenza, Hart interviene e distrae Shark, che subisce una Chokeslam e viene schienato dopo 4 minuti e 1 secondo. 6-/10, sfida breve che funziona. Giant pare tornato di nuovo aggressivo e disprezzato dal pubblico.

Big Bubba Rogers arriva a rasare i capelli a Shark al termine della sfida, devo essermi perso qualche passaggio esterno a Nitro. Viene comunque spiegato che Bubba fa parte del Dungeon of Doom ed è stato mandato lì dal Taskmaster.

WCW World Television Title Match: Lex Luger (c) vs. Maxx
Maxx è Maxx Muscle, un lottatore già presente da anni ma sempre lontano dalle scene che contano, perciò questa è una buona opportunità per lui. Il match è pessimo e nemmeno Luger fa una buona prestazione (pare demotivato, come se non gli interessasse, un problema tipico della sua carriera), la Torture Rack finale arriva con netta difficoltà e il Total Package vince per sottomissione in 5 minuti e 45 secondi.

A match concluso, Lex Luger parla di The Giant, visto che è uno dei suoi prossimi sfidanti al titolo mondiale. Non ha apprezzato essere scaraventato su un tavolo dal gigante e attende la sfida fra loro.

Bobby Walker vs. Brad Armstrong
Sfida improntata sulla tecnica, e come prevedibile il pubblico è muto e disinteressato, perché interessarsi a Walker che è praticamente uno sconosciuto? Di per sé il match non è malaccio, ma è privo di mordente. È proprio Walker a vincere per schienamento in 4 minuti e 26 secondi dopo aver pure perso l’equilibrio alle corde. 4.5/10, un esempio di come non dovrebbe essere un match televisivo, non aiuta la carriera di nessuno dei due lottatori, Walker arriva lì inesperto ed è evidente.

Alex Wright vs. Lord Steven Regal (w/Jeeves)
Quando lo show sembra non offrire sfide meritevoli, arriva un buon match fra due abili lottatori. Wright sfrutta la sua agilità, ma Regal mantiene il controllo e arriva alla vittoria con un Roll-up dopo 10 minuti e 18 secondi. 7-/10, la durata è buona, manca un po’ di coinvolgimento da parte del pubblico.

“Mean” Gene chiede a Regal il suo pensiero sugli americani e lui ne parla male, facendo paragoni con i lottatori della federazione. Poi cita la guerra di cui ha parlato Scott Hall e vuole farne parte.

Scott Steiner vs. Sting
Grande match fra Sting e Scott Steiner, che ormai ha una massa muscolare evidente e sta già cambiando aspetto. Meno agilità e più tecnica e potenza, comunque Steiner rimane un wrestler da seguire. Tutto procede per il meglio e ci sono degli ottimi contrattacchi da entrambe le parti. Lex Luger e Rick Steiner raggiungono il bordo ring e dopo un po’ si attaccano fra loro, invadendo il quadrato per causare No Contest dopo 10 minuti e 16 secondi. 7.5/10, avrei voluto dare di più ma quel finale è veramente anticlimatico, fino a quel momento era tutto perfetto.

Scott Hall si presenta al tavolo di commento per ironizzare sulla WCW e chiede a Bischoff di portare un messaggio a Billionaire Ted, dicendo che “loro” sono in tre e possono battere i tre scelti dalla WCW. ‘We Are Taking Over’. Questa è la nascita del futuro gruppo dominante della federazione.

Voto finale: 8/10, c’è una sola ragione per cui questa puntata è entrata nella leggenda del Wrestling: il debutto di Scott Hall e la guerra lanciata alla WCW come se lui fosse ancora Razor Ramon. È la sera in cui la World Championship Wrestling prende il trono del lunedì sera e deve essere riconosciuta capace di un impulso creativo che riesce a sconvolgere uno schema. Sicuramente non è la prima ‘guerra’ territoriale, ma è la prima guerra televisiva fra federazioni, e l’unica che abbia veramente valore (non penso che si possa dire lo stesso di quel breve periodo Raw contro Impact al lunedì sera visto il dominio della WWE). Inutile mentire, non importa cosa c’è nel resto della puntata, quei cinque minuti (e anche i due minuti finali) di magia hanno cambiato il Wrestling, segnando l’inizio di una nuova era, per alcuni la migliore di sempre. Sia la prima ora che la seconda hanno problemi evidenti, è ancora tutto sperimentale per capire come dividere il tanto tempo a disposizione, ma va bene così, in ogni caso è il primo show televisivo di Wrestling a prendersi le due ore e questo rende la puntata qualcosa di originale per l’epoca.


Nitro, voto 8; Raw, voto 5. Episodio leggendario di Nitro, basta ed avanza per vincere la settimana.


Nitro 22 – Raw 11

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