sabato 1 aprile 2017

Recensione Backlash 2001 (29 aprile 2001)

Recensione Backlash 2001
29 aprile 2001 da Rosemont (Illinois)
Durata show: 2:44:24

Backlash è sempre un evento piazzato nel momento ideale per chiudere rivalità ancora aperte dopo Wrestlemania e farne partire di nuove, un ottimo punto di svolta che spesso funziona bene. Al tavolo di commento ci sono Jim Ross e Paul Heyman.

The Dudley Boyz (Bubba Ray Dudley, D-Von Dudley & Spike Dudley) vs. The X-Factor (Albert, Justin Credible & X-Pac)
Voto: 6+/10. Una sfida d’apertura divertente senza particolari sorprese. I Dudley Boyz uniti sono uno spettacolo da vedere, mentre trovo sprecato X-Pac in questo periodo, con il suo talento lo si poteva utilizzare meglio, invece di apparire come un riempitivo da mettere insieme ad altri wrestler. La sfida viene vinta proprio dall’X-Factor, con X-Pac che chiude per schienamento in 8 minuti. Nulla di particolare ma la qualità è valida.

Al termine del match, i Dudley Boyz si prendono la loro rivincita sugli avversari ed X-Pac viene gettato con una 3D su un tavolo.

Arriva nell’arena la “Duchessa di Queensbury”, con una parrucca e il vestito elegante, e William Regal la tratta come una nobile.

WWF Hardcore Title Match: Rhyno (c) vs. Raven
Voto: 7.5/10. Questo è un buon match Hardcore, non c’è molta psicologia, ma sapete… è l’hardcore che funziona, quello un po’ ignorante che strappa qualche risata, senza violenza. Bidoni della spazzatura, un carrello della spesa, addirittura Rhyno ci finisce ‘dentro’. Alla fine è la Gore di Rhyno a chiudere il match in 8 minuti e 11 secondi per schienamento, permettendogli di mantenere la cintura. Molto divertente, nulla di eccezionale ma funziona quanto serve, due ottimi lottatori che risentono un po’ di non essere le stelle principali come in ECW, ma allo stesso tempo contribuiscono a una divisione nel migliore dei modi.

Shane McMahon legge un libro delle favole in cui prevede la caduta del gigante contro di lui. Stephanie lo interrompe e gli suggerisce di scusarsi con loro padre per avergli rubato la WCW prima che potesse prenderla lui, ma Shane non l’ascolta. In questo periodo il lottatore/nuovo ‘padrone’ WCW è ancora molto amato dal pubblico.

Steve Austin arriva nell’arena e si sottrae a un’intervista.

Di nuovo un segmento (inutile) con la Duchessa di Queensbury, con Regal che scaccia The Coach (lì come intervistatore) perché non è degno di intervistarla.

Chris Jericho vs. William Regal (w/The Duchess Of Queensbury) [Duchess Of Queensbury Match]
Voto: 7.5/10. Le regole del match? Non spiegate, tant’è che pure Jericho ne paga le conseguenze visto che la duchessa da bordoring si permette di fare quello che vuole per favorire Regal. Prima viene svelato che la contesa è divisa in round, poi Jericho sottomette l’avversario ma le sottomissioni non valgono. Regal si fa squalificare usando lo scettro, ma la duchessa decide che non ci sono squalifiche. Jericho attacca la duchessa e le applica la Walls of Jericho, questo permette a Regal di attaccarlo e vincere scorrettamente per schienamento dopo 12 minuti e 34 secondi. Non il migliore Jericho contro Regal che poteva uscire sul piano tecnico, ma l’intrattenimento è ottimo, perciò nessuna lamentela da parte mia a riguardo di questo match del tutto inusuale.

Vince McMahon e Big Show discutono una strategia prima del match contro Shane.

Kurt Angle prima del match trova il modo per criticare il pubblico di Chicago.

Chris Benoit vs. Kurt Angle [Ultimate Submission 30-Minutes Match]
Voto: 8+/10. Lasciare a questi due lottatori 30 minuti è una garanzia di qualità. Inoltre per un match di questa durata ci sono parecchie sottomissioni, alcune senza nemmeno ricorrere alle mosse caratteristiche di Angle e Benoit (ad esempio un fantastico Jujigatame). L’eroe olimpico si porta in vantaggio 1-0, il canadese pareggia, poi Angle raggiunge il 3-1 (anche usando scorrettezze) ma viene recuperato e si finisce sul 3-3. Quando Kurt Angle pensa che sia tutto finito, viene deciso l’Overtime, perciò si va alla ‘Sudden Death’, quindi alla sottomissione vincente ed è Benoit a farlo cedere nella Crippler Crossface per vincere 4-3 dopo 31 minuti e 33 secondi totali. Uno di quei match che fa sognare i puristi della tecnica, anche se è elaborato e cerca di raccontare una storia che va oltre alla semplice qualità della lotta. Non è perfetto, ci sono delle fasi dispersive che arrivano quasi ad annoiare lo spettatore, perciò non è sicuramente la loro migliore sfida.

Breve intervista a Triple H e Stephanie McMahon.

Shane McMahon vs. The Big Show [Last Man Standing Match]
Voto: 7+/10. Shane McMahon ha cercato di ingaggiare Big Show nel tentativo di rilanciare la WCW (quando ancora era un piano concreto quello di provare a ripristinare Nitro, per fortuna o purtroppo senza successo), ma lui ha scelto di allearsi con Vince McMahon. Questo è il famoso match del volo assurdo da un’altezza elevata di Shane McMahon. Veramente impressionante, ho avuto i brividi a pensare a quanto avesse rischiato (perché è perfino più alto del tetto dell’Hell in a Cell). La parte iniziale non è granché, quando poi interviene Test a favore di Shane la situazione migliora notevolmente e la sfida si sposta all’esterno. Alla fine Shane vince proprio grazie al suo volo insano su Big Show, schienandolo in 11 minuti e 55 secondi. Sida salvata dalla parte finale, con un tuffo che non ha alcun trucco, visto che viene inquadrato da molte angolature.

Altro segmento con Triple H e Stephanie, ma stavolta c’è anche Vince McMahon con loro.

WWF European Title: Matt Hardy (w/Jeff Hardy) (c) vs. Christian (w/Edge) vs. Eddie Guerrero [Triple Threat Match]
Voto: 7/10. Matt Hardy ha vinto la cintura europea da Guerrero in una puntata di Smackdown. Qui gli interventi esterni fanno la differenza, Edge aiuta Christian, Jeff Hardy aiuta Matt. Sfida caotica dove alla fine Hardy riesce a chiudere per schienamento su Christian dopo 6 minuti e 37 secondi. Breve e con interventi esterni, tuttavia funziona perché risulta un buon triangolare con il risultato incerto fino all’ultimo momento.

WWF World Heavyweight Title / WWF Intercontinental Title / WWF World Tag Team Title: Kane & The Undertaker (c) [Tag Team] vs. Steve Austin (c) [World] & Triple H (c) [Intercontinental] (w/Stephanie McMahon-Helmsley)
Voto: 7+/10. Si è formata un’alleanza fra due rivali storici, Steve Austin e Triple H. E ovviamente non potevano che trovarsi di fronte Undertaker e Kane, i campioni di coppia. La sfida vede nella stipulazione un cambio obbligatorio di cintura perché chi vince si prende tutto (e sia Undertaker che Kane possono così competere per le cinture singole dei rivali). Lo scontro è intenso, con una rissa totale, senza stare dietro a scontri uno contro uno e vede anche l’uso di alcune armi. Nel finale intervengono i McMahon (tranne Shane), che causano maggiore confusione, ma soprattutto Kane viene attaccato con il martellone di Triple H, che va a chiudere su di lui dopo 25 minuti e 2 secondi. Triple H e Steve Austin vincono le cinture di coppia. Uno scontro epico che non appare però così eccezionale come potrebbe sembrare, tipico main event da era Attitude con rissa, interventi esterni e finale sporco. Però funziona bene perché si tratta di lottatori di punta.


Voto finale: 7.5/10, si interrompe la striscia di ‘eventi imperdibili’ che era iniziata con Royal Rumble ’01, ma rimane pur sempre un buon evento in pay per view a seguire Wrestlemania. La qualità di quasi tutti i match è buona o addirittura di più, l’Ultimate Submission match fra Kurt Angle e Chris Benoit è impressionante, anche se non è il migliore match tecnico fra di loro. Rhyno contro Raven è divertente, Jericho e Regal regalano una storia quasi ridicola ma ben fatta, e il main event è esattamente ciò che doveva essere, lo scontro di super potenze, con Austin che non era mai stato così cattivo e tifato contro. Inoltre perfino dove ci si dimentica dell’esistenza dei match ci sono validi momenti come il tuffo di Shane McMahon da un’altezza insana e la 3D sul tavolo al termine del primo match. Sicuramente è un evento che non mi ha lasciato deluso, mi aspettavo di meno rispetto a quello che ha offerto.

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