Recensione Raw 154
08 aprile 1996 da San
Bernardino (California)
Durata show: 47:57
Rating: 4.7 (vs nessun episodio di Nitro)
Vader (w/Jim Cornette) vs. Yokozuna (w/Mr. Fuji)
Può funzionare un match fra i due pesi massimi? In teoria sì,
in pratica è breve e noioso, con l’intervento di Jim Cornette a tenere i piedi
a Yokozuna per aiutare Vader a vincere dopo 3 minuti e 44 secondi per
schienamento. 5/10, non mi è piaciuta la conclusione anche se devo ammettere
che aiuta Vader ad apparire come un mostro totale.
Vader infierisce su Yozokuna e potrebbe avergli rotto la
caviglia, perciò l’avversario viene portato via in barella. Lungo periodo di
stop? No, tornerà a breve.
Ultimate Warrior torna a Raw (penso che sia la ragione
principale per degli ascolti così alti nel ’96). McMahon gli chiede dov’è
finito per tre anni e mezzo e lui risponde che ha sentito le voci dei suoi
Warriors nella testa, perciò ha deciso di tornare (in pratica non ha risposto
alla domanda). Viene fatto capire che sarà un wrestler della nuova generazione
ad affrontarlo e si presenta Goldust, a cui Warrior risponde con un ruggito
ridicolo, davanti a McMahon che esibisce un disgusto naturale per il suo comportamento
sopra le righe. Goldust fa di tutto per avere una conversazione ‘normale’, ma
Warrior comincia a usare termini forti e si prende pure la censura, dandogli
del ‘mostro’ per poi attaccarlo. Ora capisco perché il guerriero è durato pochi
mesi dopo il suo ritorno nel ’96. Viene annunciato un match fra Warrior e
Goldust per In Your House 7.
Vader attacca ancora Yokozuna nel backstage con una sedia,
rovinandolo ancora più di prima.
Duke Droese vs. Hunter Hearst Helmsley
Questa sfida a senso unico viene usata per far vedere un
breve promo di Marc Mero che avverte HHH che sta arrivando per lui… la
settimana prossima! In realtà Duke oppone un po’ di resistenza ma crolla dopo
il Pedigree in 4 minuti e 30 secondi. 5+/10, non si tratta di un brutto match ma
l’interesse da parte mia era al minimo. Non so quanta credibilità dia a HHH
dopo la brutta sconfitta contro Warrior a Wrestlemania.
Parte un segmento interminabile con Yokozuna portato in
ambulanza.
Match del braccio di ferro fra Ahmed Johnson e British
Bulldog, con Owen Hart che cerca di distrarre il rivale di Bulldog e continua a
lamentarsi. Finalmente la sfida viene disputata ed è Johnson a vincerla.
Bulldog attacca Johnson per cercare di infortunarlo ma lui reagisce. Alla fine
ha la meglio l’inglese, che lo getta contro il tavolo all’angolo.
Viene annunciato Goldust contro Savio Vega per la cintura
intercontinentale per il prossimo episodio di Raw.
WWF World Heavyweight Title Match: Shawn Michaels (w/Jose Lothario) (c)
vs. Jerry Lawler
Diesel è al tavolo di commento. Shawn Michaels prende la
sfida alla leggera e Lawler si ridicolizza più volte, non mostrandosi mai come
un degno avversario (ma Lawler in WWF è sempre stato così, una macchietta
comedy, abilissimo ad attirarsi il pubblico contro). Nel finale HBK domina e
chiude per schienamento dopo 8 minuti e 30 secondi. 6/10, solo perché appare
naturale vedere Michaels dare una sonora lezione a The King!
Shawn Michaels chiama Diesel sul ring e lui accetta, dopo che
scatta la rissa Mr. Perfect aiuta Diesel e lui stordisce il campione mondiale.
Voto finale: 4/10, l’evento sarà sempre
ricordato per il terribile promo di Ultimate Warrior, so che ha fatto storia e
che è considerato uno fra i peggiori di sempre, specialmente nel confronto con
Goldust (che al giorno d’oggi farebbe passare Warrior per il cattivo, viste le
motivazioni per aggredire l’avversario solo per il suo modo di vestirsi).
L’assalto di Vader a Yokozuna è ben gestito, ma ci sono troppi segmenti, al
punto che ciò che funzionava finisce per annoiare. Anche il braccio di ferro
viene dilungato ma almeno è interessante per la fisicità. Ciò che ci perde
nella puntata è il Wrestling, circa 15 minuti totali divisi su tre match, oltre
ad essere tutti e tre di pessimo livello. Puntata focalizzata appunto sulle
storie, ma buona parte dello show è difficile da apprezzare e questi 50 minuti
pesano come se fosse durato il doppio.
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