sabato 18 marzo 2017

Recensione Wrestlemania X-7 (01 aprile 2001)

Recensione Wrestlemania X-7
01 aprile 2001 da Houston (Texas)
Durata show: 3:45:22

Da alcuni definito l’ultimo evento dell’era Attitude, da altri uno dei fulcri di quest’epoca (io preferisco considerare chiusa l’era Attitude con Survivor Series 2001), ma da tutti considerato uno fra i più grandi eventi di sempre. Con Paul Heyman al tavolo di commento oltre a Jim Ross, questo evento segna la fine delle Monday Night Wars, con il trionfo finale della World Wrestling Federation. Per me è un piacere rivedere l’evento per recensirlo.

WWF Intercontinental Title Match: Chris Jericho (c) vs. William Regal
Voto: 7+/10. Jericho qui è tifato dal pubblico contro Regal, che è il commissario della federazione, quindi una figura di potere. Considerata l’abilità tecnica e atletica di entrambi, il match è buono e i fan si lasciano coinvolgere (una fra le arene più accese di sempre). Jericho esce da una sottomissione e vince con il Lionsault per schienamento in 7 minuti e 40 secondi. Nonostante il match breve, la performance dei due lottatori è ottima, si vede la volontà di Y2J di farsi notare anche se viene posizionato a inizio evento.

Segmento degli APA nel backstage, con un monologo fantastico di Bradshaw prima del loro match. Jacqueline fa da manager al team.

Tazz & The APA (Bradshaw & Faarooq) (w/Jacqueline) vs. The Right To Censor (Bull Buchanan, The Goodfather & Val Venis) (w/Steven Richards)
Voto: 5+/10. I Right To Censor sono un team fra i più sgradevoli di sempre, e non solo per la musica d’ingresso, che hanno funzionato per una buona parte del 2000. Tazz e gli APA formano una squadra interessante. Nel finale è Bradshaw a chiudere su Goodfather per schienamento dopo 3 minuti e 56 secondi. Nulla di avvincente, ma per un match così breve ha garantito qualcosa di guardabile.

Trish Stratus porta Linda McMahon sulla carrozzella (la storia la vede in stato vegetale per le continue umiliazioni subite), e incrocia Stephanie. Le due fingono di essere amiche stavolta.

WWF Hardcore Title: Raven (c) vs. Kane vs. The Big Show [Triple Threat Match]
Voto: 7.5/10. Raven e Kane si affrontano prima dell’arrivo di Big Show, che causa l’inevitabile distruzione con la sua forza. La parte nel backstage è molto divertente, con Raven che vola attraverso una finestra (infrangendola), e Kane che guida un carrello del golf (sembra una scena a caso presa da un videogioco di Grand Theft Auto, ma è resa bene). Raven viene annientato per l’intera sfida. Si chiude con un bump sulla struttura nella rampa, con Kane che si getta di sotto con un Diving Legdrop per schienare Big Show dopo 9 minuti e 28 secondi, conquistando la cintura Hardcore. Molto divertente, potreste non trovarvi d’accordo sul voto, ma ha alcuni momenti epici, per quanto non ci sia Wrestling nella sfida. Ma in un evento così lungo è del tutto accettabile e si inserisce bene.

Edge e Christian, con occhiali da sole stranissimi, scherzano con Kurt Angle, che invece è concentrato sulla sfida che lo attende.

WWF European Title Match: Test (c) vs. Eddie Guerrero (w/Perry Saturn)
Voto: 7+/10. Match interessante, lo stile di lotta dei lottatori non si combina al meglio ma esce comunque un match piacevole da seguire, anche se breve. Test ha il supporto del pubblico, Guerrero quello dei Radicals. Interviene Dean Malenko ed è lui a causare la vittoria sporca per schienamento di Eddie Guerrero dopo 8 minuti e 32 secondi. Un altro match che funziona bene, Guerrero diventa campione europeo in un grande scenario.

Mick Foley promette di essere un arbitro imparziale per il match fra Vince e Shane McMahon.

Chris Benoit vs. Kurt Angle
Voto: 8.5/10. Lo scontro tecnico per eccellenza, i due migliori lottatori tecnici della federazione a confronto. Ci sono stati altri confronti fra loro ancora più epici di questo, che invece è particolarmente lento e vede entrambi cercare di sopraffare il rivale con la propria abilità. Arrivano Crossface ed Angle Slam, c’è di tutto, ma il finale è deludente perché arriva un colpo basso dell’Olympic Hero a portarlo ad eseguire un Roll-up per la vittoria dopo 14 minuti e 10 secondi. Grande sfida con un finale tutt’altro che piacevole, ciò non toglie che quello visto fino a quel momento è stato di ottimo livello. Un match da vedere, e non è nemmeno il migliore della loro serie.

Mentre Angle si vanta nel backstage della vittoria, Chris Benoit lo aggredisce, continuando la rivalità.

WWF World Women's Title Match: Ivory (c) vs. Chyna
Voto: 4.5/10. Questo non è un buon match, ma devo dire che Ivory non mi è mai piaciuta e nella permanenza con i Right to Censor ha disputato sfide pessime. Chyna domina la sfida, e non solo vince, ma annienta l’avversaria per tutto il tempo prima di chiudere per schienamento in 2 minuti e 38 secondi e riprendersi la cintura femminile. Va bene assistere al dominio di Chyna ma è un match chiaramente saltabile senza paura di perdersi qualcosa.

Shane McMahon vs. Vince McMahon (w/Stephanie McMahon-Helmsley) [Street Fight (Special Referee: Mick Foley)]
Voto: 8-/10. Ogni volta che i McMahon salgono sul ring, non manca mai il tentativo di disputare match da ricordare, e questo non è da meno. Vince e Shane sono diventati nemici quando il figlio ha preso possesso della WCW, che stava per essere presa dal padre, perciò stanno da parti opposte. Tuttavia la sfida coinvolge gli altri membri della famiglia, e Mick Foley nei panni dell’arbitro speciale. Succedono tante cose, intanto Trish tradisce Vince e si schiera contro Stephanie, Linda McMahon si rialza dalla carrozzella e mostra di aver finto il suo stato di incapacità, anche lei contro Vince. E ovviamente lo stesso fa pure Foley. Tutti tranne Stephanie sono dalla stessa parte! Shane conclude con i suoi soliti spot, sempre piacevoli da seguire, e vince per schienamento dopo 14 minuti e 11 secondi. Non sarà grande Wrestling, ma è intrattenimento che funziona e diverte molto. Si inizia la storia fra WCW e WWF con Shane ‘buono’ e Vince ‘cattivo’, situazione che cambierà in seguito in un 2001 pieno di colpi di scena.

WWF World Tag Team Title: The Dudley Boyz (Bubba Ray Dudley & D-Von Dudley) (c) vs. Christian & Edge vs. The Hardy Boyz (Jeff Hardy & Matt Hardy) [Tables, Ladders & Chairs Match]
Voto: 10/10. Questo è il TLC match più famoso, il secondo della storia, che ha reso leggendari questi tre team (che lo sarebbero diventati comunque anche per altre sfide). Ma soprattutto è quel match capace di rubare la scena, dando inizio all’idea di proporre sfide spettacolari senza bisogno di utilizzare i lottatori più famosi (come capiterà poi con i Money in the Bank Ladder match in seguito). Ci sono degli innesti dall’esterno, Lita per gli Hardy, Spike Dudley per i Dudley, Rhyno per Edge e Christian. Quello che rende il match così spettacolare è la dose insana di spot, succede di tutto, quattro scale sul ring, voli assurdi, Matt Hardy e Bubba Ray che finiscono a una velocità pazzesca dalla cima della scala su un tavolo all’esterno. E poi un’incredibile Spear di Edge dalla cima della scala. Insomma, un match incredibile, dove infine vincono proprio Edge e Christian grazie all’aiuto di Rhyno in 15 minuti e 50 secondi, conquistando le cinture di coppia. Uno fra i miei match preferiti di sempre. La perfezione è un dato relativo, ci sono degli errori, sono inevitabili, e ma la resa è incredibile. Capolavoro.

Brother Love vs. Bushwhacker Butch vs. Bushwhacker Luke vs. Doink vs. Duke Droese vs. Earthquake vs. Hillbilly Jim vs. James E. Cornette vs. Kamala (w/Harvey Wippleman) vs. Kim Chee vs. Michael Hayes vs. Nikolai Volkoff vs. Repo Man vs. Sgt. Slaughter vs. The Gobbledy Gooker vs. The Goon vs. The Iron Sheik vs. The One Man Gang vs. Tugboat [Gimmick Battle Royal]
Voto: 5-/10. Al tavolo di commento si aggiungono “Mean” Gene Okerlund e Bobby “The Brain” Heenan, praticamente due figure che hanno fatto la storia della WCW ma che erano icone degli show WWF anni ’80. Guardate i nomi coinvolti, sono tutti lottatori che vanno bene in questa sfida e che non vorrei vedere sul ring a fare altro. Iron Sheik ha già problemi di mobilità, Duke Droese sembra invecchiato di 15 anni quando ne sono solo passati cinque. Earthquake invece è in ottima forma. Fa strano vedere Brother Love e Jim Cornette che sono manager combattere, mentre Michael Hayes entra con la sua musica d’ingresso dei tempi della WCW. Ah, per i nostalgici è pure godibile, anche se non posso considerarlo un vero e proprio match, è una catena di eliminazioni ed alla fine vince proprio Iron Sheik eliminando Sgt. Slaughter dopo 3 minuti e 50 secondi. Sforzo minimale per dare presenza a lottatori che hanno fatto nel bene o nel male la storia della federazione (ci sono pure Gooker e The Goon, due fra le peggiori idee di sempre).
Sgt. Slaugther attacca Iron Sheik a match concluso e gli applica la Sleeper Hold.

The Undertaker vs. Triple H
Voto: 8.5/10. Grande match, Undertaker fino a quel momento a Wrestlemania aveva avuto solo due sfide di ottimo livello, contro Diesel e Kane, per il resto quasi tutti i suoi match erano stati poco interessanti. Questa sfida con Triple H è ottima, è la terza volta che rischia sul serio di perdere la sua ‘streak’ di vittorie. I due lottatori cominciano sul ring e poi combattono all’esterno, c’è anche un bump insano di Triple H giù da una rampa, ma la regia non aiuta molto, mostrandolo dalla distanza mentre il pubblico sembra impazzire. Alla fine l’American Badass esce da tutto quello che l’avversario è in grado di fare ed è lui a vincere con la Last Ride Powerbomb dopo 18 minuti e 27 secondi. Un grande match, capace di regalare parecchie emozioni, con Undertaker in piena forma e Triple H sempre pronto a mettersi in gioco.

WWF World Heavyweight Title: The Rock (c) vs. Steve Austin [No Disqualification Match]
Voto: 10/10. Secondo atto di Steve Austin contro The Rock a Wrestlemania su tre. Quasi trenta minuti in cui il pubblico cambia parere, passando dal tifo per Stone Cold a quello per The Rock. Scontro di altissimo livello, Austin torna perfino ad utilizzare manovre di sottomissione e ci sono delle citazioni alla sua sfida contro Bret Hart a Wrestlemania XIII, con la Sharpshooter da parte di entrambi i lottatori. Rocky e Austin sanguinano, soffrono, e non si arrendono mai, mentre lo stile di lotta troppo aggressivo di Stone Cold porta il pubblico a tifare per il campione. Vince McMahon interviene e dopo qualche minuto rivela da che parte sta, è lì per favorire Austin, il suo storico rivale. The Rock subisce sediate e Stunner, ma continua a rialzarsi. Dopo una raffica di sediate alla fine va giù definitivamente e Austin vince la cintura mondiale, schienandolo dopo 28 minuti e 8 secondi. Un altro match epico che ha fatto la storia della federazione, segnala un momento cardine, un’alleanza fra Stone Cold e McMahon. Intenso, forse non tecnicamente eccelso, ma incredibilmente sentito dal pubblico. Il meglio che i due lottatori avevano da offrire è qui presente nella sfida.

Steve Austin festeggia insieme a Vince McMahon, arriva la stretta di mano, poi i due si allontanano insieme sulla rampa, con il pubblico del Texas sorpreso da questa alleanza.


Voto finale: 10/10, il massimo che può esserci da un evento di Wrestling, è ben lontano dalla perfezione assoluta, d’altronde ci sono dei match brutti, per fortuna durano poco. Ma in quasi 4 ore di spettacolo si toccano delle vette irraggiungibili, due match da voto 10, l’incredibile TLC a tre team e Austin contro The Rock atto II. Undertaker contro Triple H, Kurt Angle contro Chris Benoit, altri due match insani. Tutti sono motivati, la World Wrestling Federation arriva all’evento da trionfatrice assoluta, avendo annientato la WCW dalla concorrenza. Dopo due ottimi eventi, Royal Rumble e No Way Out, Wrestlemania X-Seven è praticamente il compimento del percorso, e la massima espressione dell’era Attitude, quando tutto pare trovare la sua giusta dimensione. Un evento da far vedere per spingere le persone ad appassionarsi al Wrestling, se poi si sa quali storie ci sono dietro è ancora meglio. Assolutamente un evento da vedere ‘almeno’ una volta, o anche dieci.

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