Recensione WCW Nitro 26
26 febbraio 1996 da Knoxville
(Tennessee)
Durata show: 51:59
Rating: 3.2 (vs Raw 148: 3.1)
Buona parte dello show è incentrata sulla rivalità per i
titoli di coppia, uno di quei casi dove un episodio segue una storia per la
maggior parte del tempo.
Big Bubba Rogers vs.
Sting
Una sorpresa, c’è da dire che Bubba è un ottimo wrestler e lo
dimostra in sfide di secondo piano come questa, dove risulta temibile e spinge
Sting a cambiare le sue tattiche, addirittura provando un Tombstone Piledriver
per poi vincere in tuffo dopo 7 minuti e 14 secondi. 7+/10, questo è un match
fresco, giocato sul carisma differente dei due lottatori, Rogers comincia ad
assomigliare al futuro personaggio in WWF, cattivo e arrogante, perciò stavolta
riesce a fare la differenza nonostante la sconfitta.
“Mean” Gene è con Sting e Lex Luger, avvicinati dai Road
Warriors, che continuano a volere un match per le cinture di coppia (la storia
è diventata presto ripetitiva). I Road Warriors mostrano rispetto per Sting e
fastidio per Luger, alimentando le differenze di carattere fra i due campioni,
ma stavolta anche il Total Package concorda che dovrebbero affrontarsi. Il
senso del segmento sfuma via nel sapere che i Road Warriors hanno un match per
le title shot proprio qualche minuto più tardi.
Lex Luger vs. The
Renegade
Renegade appare a Nitro per fare ‘concorrenza’ al ritorno di
Ultimate Warrior, ormai lo sanno tutti che è una pessima imitazione del
lottatore. Purtroppo il match è anche abbastanza equilibrato, incredibile
vedere Renegade mantenere l’offensiva più volte anche con l’apatia del pubblico
nei suoi confronti. Luger vince grazie all’intervento di Jimmy Hart, che spinge
Renegade giù dalle corde e gli permette di chiudere con la Torture Rack in 5
minuti e 47 secondi. 4/10, un match pessimo anche se breve, non c’è nulla da
salvare.
Sting si è accorto della conclusione sporca e accusa Luger di
essere d’accordo con le tattiche di Jimmy Hart mentre lui continua a far finta
di nulla. I due compagni di squadra sono sul punto di collidere fra loro.
Sinceramente, se sono campioni di coppia è solo merito di tattiche come quelle.
WCW World Tag Team Title #1 Contendership Match: Harlem Heat (Booker T
& Stevie Ray) vs. The Road Warriors (Road Warrior Animal & Road Warrior
Hawk)
Non arriva nulla di buono da questo match, i due team sono
incompatibili e non c’è grande mordente, anzi, non ce n’è proprio. I Road
Warriors vincono per schienamento in 7 minuti e 54 secondi, confermandosi
sfidanti alle cinture. 5-/10, un altro match deludente, i Road Warriors dal
ritorno sono stati mediocri, e dureranno ancora pochi mesi prima di andarsene
in Giappone. Mi dispiace vedere gli Harlem Heat ridotti a un ruolo minore dopo
il loro ritorno.
Arn Anderson, Kevin Sullivan & Ric Flair (w/Miss Elizabeth &
Woman) vs. Hulk Hogan, Randy Savage & The Booty Man
Sfida costruita nel main event dell’episodio precedente, con
l’alleanza ormai solida fra Dungeon of Doom e Four Horsemen. Booty Man imita un
po’ troppo Hogan caratterialmente e pure Macho Man si presenta con le vesti in
giallo e rosso, che va un po’ contro tutto quello che abbiamo visto nei mesi
precedenti con la competizione fra lui e Hogan, accantonata per far vedere
Savage amico dell’Hulkster. Flair come spesso accade cattura l’interesse,
giocando con le sue scorrettezze per ingannare gli avversari, anche se con
Hogan raramente questo funziona. Non riesco nemmeno a rendere l’idea di quanto
sia goffo il finale con Booty Man che lancia tutti i rivali addosso al piede
teso di Hogan, con lui che chiude con l’Atomic Leg Drop su Arn Anderson. 5/10,
anche qui poca sostanza nel match, che è stato accettabile solo quando c’era
Ric Flair impegnato.
Di fretta (tutto nel giro di un minuto), Hogan viene
attaccato da Flair e legato con le manette alle corde in chiusura di puntata.
Quel “ci vediamo fra due settimane” alla fine suona davvero male, come se ci
fosse un distacco così netto fra le puntate.
Voto finale: 4/10, un episodio che parte
bene e poi crolla di qualità, faticando a riprendersi anche in un main event
pieno di lottatori importanti. Sting contro Big Bubba Rogers è uno scontro
impostato bene, ma appunto è l’unica fase saliente dello show e non dura
nemmeno 8 minuti in un episodio di oltre 50 minuti. Gli screzi fra Sting e Lex
Luger sono accettabili, ma arrivano proprio per una sfida senza interesse come
quella fra Luger e Renegade. I Road Warriors vengono trattati come il team del
momento e tutta l’attenzione è su di loro, ma la resa sul ring è pessima e,
anche se mi trovo a concordare con la scelta per la loro popolarità, la qualità
rimane bassa. Era da tempo che Nitro non deludeva così tanto, da Superbrawl in
poi anche Nitro ha subito l’impatto di un evento fiacco, con storie che non
riescono a decollare, insomma, sta vivendo una crisi proprio quando sarebbe
vicino a scavalcare Raw nella guerra del lunedì sera, che poi sta vincendo
comunque ma con meno margine di quanto otterrebbe se lo show tornasse buono
come il mese precedente.
Nitro, voto 5.5; Raw, voto 4.5. Vittoria per Raw in una
settimana che non offre molto.
Nitro 15 – Raw 7
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