martedì 7 marzo 2017

Recensione Nitro episodio 24 (12 febbraio 1996)

Recensione WCW Nitro 24
12 febbraio 1996 da Tampa (Florida)
Durata show: 47:54
Rating: 3.7 (nessun episodio di Raw)

Settimana senza concorrenza perché non c’è l’episodio settimanale di Raw, infatti gli ascolti si impennano arrivando vicino a quota 4 (una rarità per il ‘96). Si parte con il riassunto degli avvenimenti di Superbrawl, in particolare sui due main event nella gabbia.

Hugh Morrus vs. Randy Savage
Breve panoramica sui regni titolati di Savage in WCW fino a questo punto. Il primo è durato 31 giorni e lo ha visto in netta difficoltà, il secondo è durato 20 giorni ed è stato leggermente migliore, ed ha sempre perso la cintura contro Ric Flair. Credetemi se vi dico che i prossimi regni di Savage saranno anche peggiori e incredibilmente brevi, ma se ne parlerà più avanti. La sfida va quasi nettamente a favore di Macho Man, mentre Morrus che nelle settimane precedenti sembrava un innesto importante del Dungeon subisce il classico Flying Elbow Drop e viene sconfitto in 4 minuti e 52 secondi. 5/10, quasi uno squash, Savage continua a non essere al top della forma fisica e dopo nemmeno cinque minuti appare affaticato.
Savage annuncia a fine match che il suo obiettivo è Ric Flair.

“Mean” Gene intervista un pilota della NASCAR, nulla di interessante.

Loch Ness (w/Jimmy Hart) vs. Scotty Riggs
Debutto sul ring per il nuovo mostro del Dungeon of Doom, un bestione grasso e avanti con gli anni (sull’orlo dei 50) che domina la sfida senza affatto sorprendere (troppo simile ad altri lottatori della stessa squadra arrivati prima di lui), vincendo per schienamento in 1 minuto e 8 secondi. Su Riggs c’è poco da dire a questo punto della carriera. Squash.

Woman e Miss Elizabeth si presentano con Ric Flair, fresco di vittoria della cintura mondiale. Ha ottenuto tutto quello che desiderava e fa la sua camminata al fianco delle due manager.

WCW United States Heavyweight Title Match: Konnan (c) vs. Devon Storm
Buon match, Storm (il futuro Crowbar) assomiglia a Shawn Michaels nel look ma è più orientato a cercare lo spot spettacolare (addirittura ne prova uno con i gradoni d’acciaio) mentre Konnan è nel pieno della forma atletica, e si rifà della serata precedente dove ha avuto un match orrendo con One Man Gang. Sfida breve ma piena di ottime manovre atletiche, anche se il pubblico non pare particolarmente impressionato. Konnan vince per schienamento in 5 minuti e 19 secondi. 7+/10, manca un po’ di ritmo, ma l’esecuzione delle mosse è veramente piacevole da seguire. Come spesso accade a Nitro, ci sono dei match del genere che servono a mostrare stili di lotta diversi dalla norma.

Arn Anderson (w/Woman) vs. Hulk Hogan
Match normale fra una stella del Wrestling e un lottatore ben conosciuto e sempre affidabile. Ric Flair, Woman e Miss Elizabeth intervengono per fornire supporto a Double A, mentre il match vede il classico Super Hogan che resiste a tutto, addirittura applica la Figure 4 Leg Lock al rivale (la peggiore versione che ho mai visto eseguire della manovra) e Flair interviene. Invece della squalifica si va avanti e le due manager donne collaborano per aiutare Anderson a ottenere una vittoria sporca per schienamento dopo 9 minuti e 16 secondi, ma è una vera sorpresa. 6+/10, se mi avessero detto che Anderson avrebbe sconfitto Hogan con uno schienamento non ci avrei creduto.

Hulk Hogan fa piazza pulita e si vendica degli Horsemen, poi Randy Savage si unisce a lui. Poi Hogan ottiene un rematch da Arn Anderson, meglio per lui così potrà liberarsi da questa ‘disfatta’ sulla tabella di marcia, mentre Savage vuole un match per il titolo mondiale contro Ric Flair.

Voto finale: 5/10, tutto okay in una puntata senza particolari sforzi, d’altronde non c’è la concorrenza diretta di Raw, è una vittoria scontata che non spinge la WCW a inventarsi chissà quale mezzo per attirare spettatori. Schiera sul ring Randy Savage, Hulk Hogan e dà una grande possibilità ad Arn Anderson di prendersi una vittoria storica in carriera. Non manca nemmeno Ric Flair che è il campione mondiale, perciò ci sono tutti gli ingredienti per strappare un episodio accettabile, anche se ancora insufficiente, un po’ privo di mordente e con un solo match buono, ma fra due lottatori non molto conosciuti dal pubblico (Devon Storm era nuovo anche a me, prima apparizione a Nitro per lui).


Nitro, voto 5; Raw, niente puntata. Situazione inalterata nel punteggio.


Nitro 14 – Raw 6

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