Recensione WCW Nitro 24
12 febbraio 1996 da Tampa
(Florida)
Durata show: 47:54
Rating: 3.7 (nessun episodio di Raw)
Settimana senza concorrenza perché non c’è l’episodio
settimanale di Raw, infatti gli ascolti si impennano arrivando vicino a quota 4
(una rarità per il ‘96). Si parte con il riassunto degli avvenimenti di
Superbrawl, in particolare sui due main event nella gabbia.
Hugh Morrus vs. Randy
Savage
Breve panoramica sui regni titolati di Savage in WCW fino a
questo punto. Il primo è durato 31 giorni e lo ha visto in netta difficoltà, il
secondo è durato 20 giorni ed è stato leggermente migliore, ed ha sempre perso
la cintura contro Ric Flair. Credetemi se vi dico che i prossimi regni di
Savage saranno anche peggiori e incredibilmente brevi, ma se ne parlerà più
avanti. La sfida va quasi nettamente a favore di Macho Man, mentre Morrus che
nelle settimane precedenti sembrava un innesto importante del Dungeon subisce
il classico Flying Elbow Drop e viene sconfitto in 4 minuti e 52 secondi. 5/10,
quasi uno squash, Savage continua a non essere al top della forma fisica e dopo
nemmeno cinque minuti appare affaticato.
Savage annuncia a fine match che il suo obiettivo è Ric
Flair.
“Mean” Gene intervista un pilota della NASCAR, nulla di
interessante.
Loch Ness (w/Jimmy Hart) vs. Scotty Riggs
Debutto sul ring per il nuovo mostro del Dungeon of Doom, un
bestione grasso e avanti con gli anni (sull’orlo dei 50) che domina la sfida
senza affatto sorprendere (troppo simile ad altri lottatori della stessa
squadra arrivati prima di lui), vincendo per schienamento in 1 minuto e 8
secondi. Su Riggs c’è poco da dire a questo punto della carriera. Squash.
Woman e Miss Elizabeth si presentano con Ric Flair, fresco di
vittoria della cintura mondiale. Ha ottenuto tutto quello che desiderava e fa
la sua camminata al fianco delle due manager.
WCW United States Heavyweight Title Match: Konnan (c) vs. Devon Storm
Buon match, Storm (il futuro Crowbar) assomiglia a Shawn
Michaels nel look ma è più orientato a cercare lo spot spettacolare
(addirittura ne prova uno con i gradoni d’acciaio) mentre Konnan è nel pieno
della forma atletica, e si rifà della serata precedente dove ha avuto un match
orrendo con One Man Gang. Sfida breve ma piena di ottime manovre atletiche,
anche se il pubblico non pare particolarmente impressionato. Konnan vince per
schienamento in 5 minuti e 19 secondi. 7+/10, manca un po’ di ritmo, ma
l’esecuzione delle mosse è veramente piacevole da seguire. Come spesso accade a
Nitro, ci sono dei match del genere che servono a mostrare stili di lotta
diversi dalla norma.
Arn Anderson (w/Woman) vs. Hulk Hogan
Match normale fra una stella del Wrestling e un lottatore ben
conosciuto e sempre affidabile. Ric Flair, Woman e Miss Elizabeth intervengono
per fornire supporto a Double A, mentre il match vede il classico Super Hogan
che resiste a tutto, addirittura applica la Figure 4 Leg Lock al rivale (la
peggiore versione che ho mai visto eseguire della manovra) e Flair interviene.
Invece della squalifica si va avanti e le due manager donne collaborano per
aiutare Anderson a ottenere una vittoria sporca per schienamento dopo 9 minuti
e 16 secondi, ma è una vera sorpresa. 6+/10, se mi avessero detto che Anderson
avrebbe sconfitto Hogan con uno schienamento non ci avrei creduto.
Hulk Hogan fa piazza pulita e si vendica degli Horsemen, poi
Randy Savage si unisce a lui. Poi Hogan ottiene un rematch da Arn Anderson,
meglio per lui così potrà liberarsi da questa ‘disfatta’ sulla tabella di
marcia, mentre Savage vuole un match per il titolo mondiale contro Ric Flair.
Voto finale: 5/10, tutto okay in una
puntata senza particolari sforzi, d’altronde non c’è la concorrenza diretta di
Raw, è una vittoria scontata che non spinge la WCW a inventarsi chissà quale
mezzo per attirare spettatori. Schiera sul ring Randy Savage, Hulk Hogan e dà
una grande possibilità ad Arn Anderson di prendersi una vittoria storica in carriera.
Non manca nemmeno Ric Flair che è il campione mondiale, perciò ci sono tutti
gli ingredienti per strappare un episodio accettabile, anche se ancora
insufficiente, un po’ privo di mordente e con un solo match buono, ma fra due
lottatori non molto conosciuti dal pubblico (Devon Storm era nuovo anche a me,
prima apparizione a Nitro per lui).
Nitro, voto 5; Raw, niente puntata. Situazione inalterata nel
punteggio.
Nitro 14 – Raw 6
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