giovedì 9 marzo 2017

Recensione Raw episodio 147 (19 febbraio 1996)

Recensione Raw 147
19 febbraio 1996 da Cincinnati (Ohio)
Durata show: 45:33
Rating: 3.1 (vs Nitro #25: 2.9)

Di ritorno da In Your House 6, è stato ufficializzato il main event di Wrestlemania XII: Bret Hart contro Shawn Michaels per la cintura mondiale WWF. Prima delle tre puntate registrate da Cincinnati.

WWF Intercontinental Title Match: Goldust (w/Marlena) (c) vs. Razor Ramon
Questa è una rivalità che dura da diversi mesi, e per qualche ragione Ramon usa la cintura per colpire il campione ma non viene squalificato. Il match è buono per la prima parte, dopo il ritorno dalla pubblicità ha perso il ritmo e non lo riprende più, tant’è che a un certo punto Goldust si allontana e si fa contare fuori, mantenendo la cintura. 6.5/10, ci sono buone dinamiche fra questi due lottatori, tendono a dar spunto a sfide buone, anche se qui la parte migliore è solo all’inizio.
Razor Ramon prende il microfono e dice di non volere la cintura di Goldust, ma il suo sedere (…), poi si rivolge a Roddy Piper e dice che non gli piacciono certe cose trasmesse in televisione, vuole un rematch contro Goldust in qualsiasi momento.

Undertaker emerge da una bara verticale, chiaro segnale che probabilmente dorme nelle bare quando non combatte ma in piedi.

Aldo Montoya e Barry Horowitz stanno per combattere in un match di coppia che non interessa a nessuno, ma Vader interviene e annienta entrambi.

Filmato sul ritorno imminente di Ultimate Warrior, atteso da molti fan, poi Bob Backlund viene visto a litigare con un fan sugli spalti mentre è in campagna presidenziale.

Marty Jannetty vs. The Ringmaster (w/Ted DiBiase)
Steve Austin riesce a farsi valere, sa come sfruttare queste sfide secondarie per mettere in mostra il suo talento, nonostante il pubblico silenzioso, nemmeno più preso da Jannetty. Ringmaster vince con la Sleeper Hold in pochi minuti, mentre viene già soprannominato più volte ‘Stone Cold’ per il suo carattere freddo. 6/10, vorrei dare di più ma l’arena è rimasta indifferente per tutto il tempo.

Promo di Mankind, seduto al buio con un topo in mano a riflettere sulla creazione dell’umanità e sulla sua. Grande talento per quei pochi secondi di discorso.

Viene annunciato un Handicap match per la prossima puntata di Raw, Yokozuna contro Owen Hart e British Bulldog.

Tatanka (w/Ted DiBiase) vs. The Undertaker (w/Paul Bearer)
Ancora Tatanka? In effetti era ritornato nel Royal Rumble match, ma è un ritorno a breve termine. Com’è prevedibile, pessima prestazione di Tatanka per un match brutto e lentissimo. Diesel interviene e ‘sequestra’ il cameraman per portarlo nel backstage dove distrugge la bara di Undertaker con il martello. Viene fatto passare come un attacco alla ‘casa’ di Undertaker, suvvia, questo è ridicolo! Nel frattempo The Phenom esce illeso da un Piledriver e chiude con il Tombstone Piledriver per la vittoria. 4.5/10, fra il segmento all’esterno del ring e la scarsa qualità della sfida, ci sono pochi elementi interessanti, pessimo main event che rovina una puntata fino a quel momento accettabile.

Video su Billionaire Ted con una falsa intervista, stavolta non è molto divertente.


Voto finale: 5.5/10, la costruzione di Undertaker contro Diesel assume dei toni assurdi, tornando in piena era gimmick con la storia della bara distrutta. I primi due match riescono bene, il main event è indecente, colpa di un Tatanka decisamente svogliato (che rimarrà ancora poco prima di un altro ritiro). Buone cose da Mankind e Vader ma c’è ben poco, non è una puntata che offre molti spunti e Goldust contro Razor Ramon non è decisivo.

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