Recensione Raw 147
19 febbraio 1996 da Cincinnati
(Ohio)
Durata show: 45:33
Rating: 3.1 (vs Nitro #25: 2.9)
Di ritorno da In Your House 6, è stato ufficializzato il main
event di Wrestlemania XII: Bret Hart contro Shawn Michaels per la cintura
mondiale WWF. Prima delle tre puntate registrate da Cincinnati.
WWF Intercontinental
Title Match: Goldust (w/Marlena) (c) vs. Razor Ramon
Questa è una rivalità che dura da diversi mesi, e per qualche
ragione Ramon usa la cintura per colpire il campione ma non viene squalificato.
Il match è buono per la prima parte, dopo il ritorno dalla pubblicità ha perso
il ritmo e non lo riprende più, tant’è che a un certo punto Goldust si
allontana e si fa contare fuori, mantenendo la cintura. 6.5/10, ci sono buone
dinamiche fra questi due lottatori, tendono a dar spunto a sfide buone, anche
se qui la parte migliore è solo all’inizio.
Razor Ramon prende il microfono e dice di non volere la
cintura di Goldust, ma il suo sedere (…), poi si rivolge a Roddy Piper e dice
che non gli piacciono certe cose trasmesse in televisione, vuole un rematch
contro Goldust in qualsiasi momento.
Undertaker emerge da una bara verticale, chiaro segnale che
probabilmente dorme nelle bare quando non combatte ma in piedi.
Aldo Montoya e Barry Horowitz stanno per combattere in un
match di coppia che non interessa a nessuno, ma Vader interviene e annienta
entrambi.
Filmato sul ritorno imminente di Ultimate Warrior, atteso da
molti fan, poi Bob Backlund viene visto a litigare con un fan sugli spalti
mentre è in campagna presidenziale.
Marty Jannetty vs. The Ringmaster (w/Ted DiBiase)
Steve Austin riesce a farsi valere, sa come sfruttare queste
sfide secondarie per mettere in mostra il suo talento, nonostante il pubblico
silenzioso, nemmeno più preso da Jannetty. Ringmaster vince con la Sleeper Hold
in pochi minuti, mentre viene già soprannominato più volte ‘Stone Cold’ per il
suo carattere freddo. 6/10, vorrei dare di più ma l’arena è rimasta
indifferente per tutto il tempo.
Promo di Mankind, seduto al buio con un topo in mano a
riflettere sulla creazione dell’umanità e sulla sua. Grande talento per quei
pochi secondi di discorso.
Viene annunciato un Handicap match per la prossima puntata di
Raw, Yokozuna contro Owen Hart e British Bulldog.
Tatanka (w/Ted DiBiase) vs. The Undertaker (w/Paul Bearer)
Ancora Tatanka? In effetti era ritornato nel Royal Rumble
match, ma è un ritorno a breve termine. Com’è prevedibile, pessima prestazione
di Tatanka per un match brutto e lentissimo. Diesel interviene e ‘sequestra’ il
cameraman per portarlo nel backstage dove distrugge la bara di Undertaker con
il martello. Viene fatto passare come un attacco alla ‘casa’ di Undertaker,
suvvia, questo è ridicolo! Nel frattempo The Phenom esce illeso da un
Piledriver e chiude con il Tombstone Piledriver per la vittoria. 4.5/10, fra il
segmento all’esterno del ring e la scarsa qualità della sfida, ci sono pochi
elementi interessanti, pessimo main event che rovina una puntata fino a quel
momento accettabile.
Video su Billionaire Ted con una falsa intervista, stavolta
non è molto divertente.
Voto finale: 5.5/10, la costruzione di
Undertaker contro Diesel assume dei toni assurdi, tornando in piena era gimmick
con la storia della bara distrutta. I primi due match riescono bene, il main
event è indecente, colpa di un Tatanka decisamente svogliato (che rimarrà
ancora poco prima di un altro ritiro). Buone cose da Mankind e Vader ma c’è ben
poco, non è una puntata che offre molti spunti e Goldust contro Razor Ramon non
è decisivo.
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