lunedì 20 marzo 2017

Recensione Raw episodio 151 (18 marzo 1996)

Recensione Raw 151
18 marzo 1996 da San Antonio (Texas)
Durata show: 46:03
Rating: 2.9 (vs Nitro #28: 3.6)

Mancano ancora due show prima di Wrestlemania XII, e ancora una volta Bret Hart difende la cintura mondiale in un match anche se è già ufficializzata la sua sfida contro Shawn Michaels.

Jake Roberts vs. The British Bulldog (w/Jim Cornette)
Non è male, Roberts al suo ritorno ha avuto un forte supporto dei fan e ha vissuto una seconda gioventù. Poi c’è da dire che British Bulldog come lottatore è ottimo, quindi il risultato finale è un match decente, ma con una pessima conclusione.  Jim Cornette distrae Roberts, che estrae il serpente dal sacco per spaventarlo ma si fa contare fuori dopo 4 minuti e 51 secondi. 6/10, stava funzionando bene, però il finale è davvero stupido.

Filmato sull’allenamento di Shawn Michaels con l’allenatore Lothario. A seguire un filmato con Bret Hart e la sua famiglia. Più o meno come la scorsa settimana.

WWF Intercontinental Title Match: Goldust (w/Marlena) (c) vs. Fatu
È lontano il periodo in cui Fatu ‘voleva fare la differenza’ dagli altri, qui è un samoano demotivato che non regge il confronto diretto con il suo avversario. Goldust combatte con la gonna scozzese per provocare Roddy Piper, che invece è al telefono durante il match. Goldust vince per schienamento in 4 minuti e 39 secondi. 5/10, quasi del tutto a senso unico, funziona bene il personaggio dell’uomo dorato, ma non c’è molto altro.

Viene mostrata la vittoria di Ultimate Warrior contro “Macho Man” Randy Savage a Wrestlemania VII, e questo è abbastanza rivoluzionario perché Savage e Hulk (quelli veri) erano taboo e sparivano da ogni filmato del passato.

Vader, British Bulldog e Owen Hart lanciano una sfida ai loro avversari, Yokozuna, Jake Roberts e Ahmed Johnson, con Jim Cornette che riesce a rendere il discorso coerente.  Loro rispondono e nel caso di vittoria costringeranno Cornette a stare cinque minuti sul ring contro Yokozuna.

Viene mostrato il tradimento di Diesel ai danni di Shawn Michaels in un house show al Madison Square Garden, un evento che sarebbe stato perfetto da vedere a Raw, ma è andata in quel modo.

Barry Horowitz vs. Diesel
Povero Horowitz, stavolta non ha chance contro Diesel e viene sconfitto in 2 minuti e 9 secondi. Nel frattempo Paul Bearer si porta dietro una nuova bara da mostrare a Diesel. Squash.

Diesel scopre chi c’è dentro la bara… c’è Diesel, il lottatore vede se stesso.

WWF World Heavyweight Title Match: Bret Hart (c) vs. Tatanka (w/Ted DiBiase)
Buon match, il migliore di Tatanka da quando è heel. Hart prende sul serio questa sfida e non commette l’errore di sottovalutare la sfida, tant’è che infatti c’è grande impegno da parte sua. Arriva la vittoria per sottomissione con la Sharpshooter dopo 8 minuti e 48 secondi. 7-/10, grande lavoro tecnico da parte del canadese, che risulta spettacolare come al solito. Non è una sfida imperdibile ma se si considera che aveva contro Tatanka poteva andare peggio.

Segmento finale con Billionaire Ted, che non sto a descrivere perché è la solita parodia eccessiva.


Voto finale: 5/10, Raw torna a offrire una puntata ibrida fra le parti buone e quelle meno interessanti, il meglio arriva dalla rivalità fra Undertaker e Diesel con un breve segmento divertente. Ancora filmati d’allenamento per Shawn Michaels e Bret Hart, non si ripete l’ottimo effetto del loro faccia a faccia sul ring di qualche puntata prima. Continuano inoltre rivalità meno importanti come Yokozuna contro Vader, e il tradimento di Diesel a Shawn Michaels viene riassunto da un house show. Sembra che manchi qualcosa a Raw, perlomeno il main event è valido e Bret Hart difende un’altra volta la cintura mondiale. A questo punto, sarà strano, ma la rivalità meglio costruita per Wrestlemania XII è Goldust contro Roddy Piper, che ha dietro una storia e diversi segmenti.

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