Recensione Raw 151
18 marzo 1996 da San
Antonio (Texas)
Durata show: 46:03
Rating: 2.9 (vs Nitro #28: 3.6)
Mancano ancora due show prima di Wrestlemania XII, e ancora
una volta Bret Hart difende la cintura mondiale in un match anche se è già
ufficializzata la sua sfida contro Shawn Michaels.
Jake Roberts vs. The British Bulldog (w/Jim Cornette)
Non è male, Roberts al suo ritorno ha avuto un forte supporto
dei fan e ha vissuto una seconda gioventù. Poi c’è da dire che British Bulldog
come lottatore è ottimo, quindi il risultato finale è un match decente, ma con
una pessima conclusione. Jim Cornette
distrae Roberts, che estrae il serpente dal sacco per spaventarlo ma si fa
contare fuori dopo 4 minuti e 51 secondi. 6/10, stava funzionando bene, però il
finale è davvero stupido.
Filmato sull’allenamento di Shawn Michaels con l’allenatore
Lothario. A seguire un filmato con Bret Hart e la sua famiglia. Più o meno come
la scorsa settimana.
WWF Intercontinental
Title Match: Goldust (w/Marlena) (c) vs. Fatu
È lontano il periodo in cui Fatu ‘voleva fare la differenza’
dagli altri, qui è un samoano demotivato che non regge il confronto diretto con
il suo avversario. Goldust combatte con la gonna scozzese per provocare Roddy
Piper, che invece è al telefono durante il match. Goldust vince per schienamento
in 4 minuti e 39 secondi. 5/10, quasi del tutto a senso unico, funziona bene il
personaggio dell’uomo dorato, ma non c’è molto altro.
Viene mostrata la vittoria di Ultimate Warrior contro “Macho
Man” Randy Savage a Wrestlemania VII, e questo è abbastanza rivoluzionario
perché Savage e Hulk (quelli veri) erano taboo e sparivano da ogni filmato del
passato.
Vader, British Bulldog e Owen Hart lanciano una sfida ai loro
avversari, Yokozuna, Jake Roberts e Ahmed Johnson, con Jim Cornette che riesce
a rendere il discorso coerente. Loro
rispondono e nel caso di vittoria costringeranno Cornette a stare cinque minuti
sul ring contro Yokozuna.
Viene mostrato il tradimento di Diesel ai danni di Shawn
Michaels in un house show al Madison Square Garden, un evento che sarebbe stato
perfetto da vedere a Raw, ma è andata in quel modo.
Barry Horowitz vs.
Diesel
Povero Horowitz, stavolta non ha chance contro Diesel e viene
sconfitto in 2 minuti e 9 secondi. Nel frattempo Paul Bearer si porta dietro
una nuova bara da mostrare a Diesel. Squash.
Diesel scopre chi c’è dentro la bara… c’è Diesel, il
lottatore vede se stesso.
WWF World Heavyweight Title Match: Bret Hart (c) vs. Tatanka (w/Ted
DiBiase)
Buon match, il migliore di Tatanka da quando è heel. Hart
prende sul serio questa sfida e non commette l’errore di sottovalutare la
sfida, tant’è che infatti c’è grande impegno da parte sua. Arriva la vittoria
per sottomissione con la Sharpshooter dopo 8 minuti e 48 secondi. 7-/10, grande
lavoro tecnico da parte del canadese, che risulta spettacolare come al solito.
Non è una sfida imperdibile ma se si considera che aveva contro Tatanka poteva
andare peggio.
Segmento finale con Billionaire Ted, che non sto a descrivere
perché è la solita parodia eccessiva.
Voto finale: 5/10, Raw torna a offrire
una puntata ibrida fra le parti buone e quelle meno interessanti, il meglio
arriva dalla rivalità fra Undertaker e Diesel con un breve segmento divertente.
Ancora filmati d’allenamento per Shawn Michaels e Bret Hart, non si ripete
l’ottimo effetto del loro faccia a faccia sul ring di qualche puntata prima.
Continuano inoltre rivalità meno importanti come Yokozuna contro Vader, e il
tradimento di Diesel a Shawn Michaels viene riassunto da un house show. Sembra
che manchi qualcosa a Raw, perlomeno il main event è valido e Bret Hart difende
un’altra volta la cintura mondiale. A questo punto, sarà strano, ma la rivalità
meglio costruita per Wrestlemania XII è Goldust contro Roddy Piper, che ha
dietro una storia e diversi segmenti.
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