lunedì 13 marzo 2017

Recensione Raw episodio 148 (26 febbraio 1996)

Recensione Raw 148
26 febbraio 1996 da Cincinnati (Ohio)
Durata show: 46:06
Rating: 3.1 (vs Nitro #26: 3.2)

Isaac Yankem DDS vs. Jake Roberts
Si parte subito con un match, che purtroppo non ha molto da offrire. Il ritorno di Jake Roberts è sicuramente apprezzato dal pubblico ed è l’unica ragione per cui la sfida funziona, il dentista non se la passa bene e subisce la DDT che porta The Snake alla vittoria in 3 minuti e 32 secondi. 5/10, sfida che sembra uscita da una puntata a caso di Superstars a inizio anni ‘90, non c’è mordente ma si lascia seguire.

Nuovo filmato di hype in vista del ritorno di Ultimate Warrior.

Bob Holly vs. Diesel
Diesel è distratto perché teme che Undertaker sia sotto al ring, questo permette a Sparky (che non si è ancora liberato del tutto di quel soprannome) di provare un’offensiva maggiore. Nulla di particolare, stacco pubblicitario e si torna in tempo per la Jacknife Powerbomb che porta Diesel a vincere un match scontato dopo 5 minuti e 30 secondi. 6-/10, il tipo di match che va bene per uno show di 46 minuti, Holly è un ottimo wrestler e quando ha occasioni per attaccare sa come farlo, purtroppo il pubblico non pare interessato a tifare per lui.

Undertaker si presenta alla fine della sfida dopo un po’ di giochi di mente, dicendo dallo schermo del titantron che Diesel conoscerà la vera oscurità.

Ahmed Johnson vs. Shinobi
È facile riconoscere Al Snow dietro alla maschera di Shinobi (che in passato era anche Avatar). Ruolo da jobber per lui, Johnson lo distrugge e ottiene la vittoria per schienamento alla svelta. Il match viene usato per un’intervista telefonica a Goldust, che modifica così tanto la sua voce da rendere difficile capire cosa sta dicendo. Squash, viene facile pensare che tutti si aspettassero un futuro incredibile per Ahmed Johnson.

Nuovo promo registrato di Mankind, che parla del suo dolore, come sempre con grande teatralità.

Intervista doppia sul ring a Bret Hart e Shawn Michaels. HBK dice di essere la persona nell’arena con maggiore rispetto per Hitman (eh?), e lui ricambia, dicendo di rispettare molto Michaels. Dopo tante parole sul rispetto reciproco, entra in gioco la voglia di vincere e dimostrare di essere il migliore, con Hart che dice al rivale che spetterà a lui cercare di batterlo, perché lui è il campione. Roddy Piper si presenta da presidente e vuole alimentare questa loro sfida, dicendo che sarà un Iron Man match, una sfida da 60 minuti senza pause in cui vincerà il lottatore con più schienamenti o sottomissioni. Al termine del match, secondo Hot Rod, i due finiranno per odiarsi. Mai una previsione è stata più accurata di questa!

Owen Hart & The British Bulldog (w/Jim Cornette) vs. Yokozuna [Two On One Handicap Match]
Yokozuna cerca di fare la parte dell’eroe, da solo contro i due vecchi compagni. Mentre la sfida prosegue, Vader si presenta e attacca Yokozuna, causandogli una vittoria per squalifica. 5+/10, lo sforzo di non rendere il match lento è apprezzabile, ma non riesce comunque ad essere godibile quando si vorrebbe.
Jake Roberts e Ahmed Johnson arrivano a dar man forte a Yokozuna, costringendo Vader e gli altri lottatori ad andarsene.

Vengono annunciati Shawn Michaels contro 1-2-3 Kid e Bret Hart contro HHH per il prossimo episodio di Raw. Infine si chiude con un segmento di Billionaire Ted, che fa ironia sulle sconfitte di Macho Man subite per le scarpe delle manager donne e su Hogan che usa la sedia senza una logica.


Voto finale: 6/10, il confronto verbale sul ring fra Bret Hart e Shawn Michaels è ottimo, il vero punto cardine dell’episodio. Il fatto di sapere che fra quei due lottatori ci fosse tensione nonostante tutte quelle parole di rispetto reciproco lo rende ancora più affascinante, è una rivalità forte, ma sullo schermo deve ancora esplodere. Purtroppo non arriva nulla di interessante dai match, sono tutte sfide standard senza particolare ispirazione. Però, considerato che l’intervista occupa un buon pezzo di puntata è proprio grazie a questo segmento che l’episodio si salva.

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