Recensione WWE Unforgiven 2002
22 settembre 2002 da Los
Angeles (California)
Durata show: 2 ore e 41 minuti
Dopo Summerslam, sono cambiati gli scenari interni alla WWE.
Due cinture mondiali al posto dell’Undisputed Title, quindi due campioni e due
titoli in palio in questo evento.
Booker T,
Bubba Ray Dudley, Goldust & Kane vs. The Un-Americans (Christian, Lance
Storm, Test & William Regal)
Voto: 7/10. Si parte con un match veramente godibile a 8
lottatori. Gli Un-Americans hanno William Regal con loro mentre l’altro team
mette insieme un po’ troppi wrestler che hanno poco a che vedere fra di loro, a
parte Booker T e Goldust che sono un tag team. Kane è l’elemento dominante ed è
proprio lui a portare la vittoria al suo team per schienamento in 9 minuti e 52
secondi. Una sfida d’apertura più che adatta per iniziare bene l’evento.
Divertente la collaborazione fra Booker T e Bubba Ray Dudley.
WWE
Intercontinental Title: Chris Jericho (c) vs. Ric Flair
Voto: 6.5/10. Un match nella norma, piuttosto breve dove Ric
Flair ha il supporto dei fan ma Chris Jericho è il wrestler migliore e ottiene
la sua rivincita da Summerslam nel finale dove è finalmente lui a far cedere
Flair dopo 6 minuti e 16 secondi. Si tratta di una sfida accettabile ma facile
da dimenticare.
Eddie Guerrero vs. Edge
Voto: 7.5/10. Il 2002 ha permesso a diversi lottatori del
roster di Smackdown di dare il meglio interagendo in rivalità multiple e
incrociate allo stesso tempo. Eddie Guerrero ed Edge sono due fra i wrestler
che sono emersi meglio grazie a questa serie di sfide che ha permesso loro di
caratterizzarsi meglio. Guerrero poi è perfetto in questo periodo, adoro la sua
arroganza che si trasforma spesso in un comportamento beffardo. Eddie sconfigge
Edge per schienamento in 11 minuti e 48 secondi. Bella sfida.
Billy &
Chuck vs. Jamal & Rosey (w/Rico)
Voto: 5.5/10. Non sono un grande fan della rivalità fra Eric
Bischoff e Stephanie McMahon (rispettivamente i general manager di Raw e
Smackdown) perciò questa sfida inter-roster non mi ha entusiasmato. Rico ha in
precedenza tradito Billy e Chuck schierandosi con i Three Minute Warning, che
hanno vita abbastanza facile e vincono in 6 minuti e 30 secondi, portando un
successo a Eric Bischoff sulla rivale. Se ne riparla in un segmento seguente!
World Heavyweight Title: Triple H (c) vs. Rob Van Dam
Voto: 7-/10. Purtroppo non è il match adatto per consacrare
Rob Van Dam come un potenziale main eventer, ci vorranno altri anni prima di
vederlo nella situazione giusta. La sfida vede spesso l’arbitro cadere,
confusione sul ring ed è un po’ dispersiva, ma Triple H è perfetto nel ruolo di
campione mondiale e cerca di dare prestigio alla cintura. Ric Flair, umiliato
in precedenza da HHH nel backstage, interviene e strappa il martellone a Triple
H, ma lo usa per colpire RVD e permettere così ad Hunter di mantenere la
cintura per schienamento dopo 18 minuti e 17 secondi. L’importanza è più un
fattore storico perché è la prima tappa della formazione della famosa fazione
Evolution, con l’alleanza fra Triple H e Ric Flair.
WWE World
Women's Title: Molly Holly (c) vs. Trish Stratus
Voto: 6/10. Questo è un match decisamente accettabile, che
ritengo sufficiente in un periodo dove finalmente la divisione femminile
comincia a offrire un prodotto migliore. Trish sembra inarrestabile e arriva a
sconfiggere Molly Holly dopo 5 minuti e 43 secondi per conquistare la cintura
femminile per la seconda volta in carriera.
Kurt Angle
vs. Chris Benoit
Voto: 8/10. Il primo match della serie Angle contro Benoit,
che sono ancora entrambi lottatori non amati dal pubblico, non c’è un vero
buono ma è chiaro che l’eroe olimpico è più fischiato. La sfida è molto tecnica
e a tratti spettacolare, ma con alcune fasi spente meno divertenti da seguire.
Entrambi cercano di vincere scorrettamente ed è Benoit a schienare Angle con i
piedi sulle corde 13 minuti e 58 secondi. Un buon inizio per la loro rivalità.
Arriva un segmento strano e probabilmente oggi sarebbe visto
di “cattivo gusto” dove Eric Bischoff costringe Stephanie McMahon a partecipare
in un segmento della HLA (che è meglio non tradurre) con due bellissime
ragazze. Poi le manda via e chiama un donnone dall’aspetto spaventoso, quando
le due iniziano a “darci dentro”, ecco che il donnone si rivela Rikishi e fa la
Stink Face a Eric Bischoff. Be’, un po’ se l’è meritato per aver fatto perdere
al pubblico quasi 20 minuti con questo segmento. A dire il vero, la parte
finale era pure divertente.
WWE
Heavyweight Title: Brock Lesnar (w/Paul Heyman) (c) vs. The Undertaker
Voto: 7-/10. Sfida caotica, ben riuscita per buona parte ma
con un finale veramente pessimo. Lesnar continua la strada delle sfide
legittime per essere il numero 1 in circolazione e Undertaker è l’avversario
ideale. Ci sono diversi colpi duri e Taker si ritrova un leggero taglio sulla
fronte durante la sfida. Nel finale però l’arbitro viene leggermente toccato
durante una loro rissa e scatta il No Contest dopo 20 minuti e 25 secondi.
Capisco la necessità di un pareggio ma quello era troppo poco per non dare
vincitori, ha rovinato un match che aveva un bel potenziale e una degna durata.
Voto finale: 7/10, non siamo ai livelli spettacolari
dei due pay per view precedenti però Unforgiven 2002 è uno show solido e con
una buona card. C’è la freschezza di avere due titoli mondiali in palio, con
sfide più che passabili sul livello qualitativo. Brock Lesnar contro Undertaker
è esattamente ciò che ci si aspetterebbe da loro, colpi duri e azione senza
sosta, ma il finale è caotico e rovina quanto si era visto finora. Triple H e
Rob Van Dam non sembrano coesistere bene sul ring e la sfida è inferiore alle
aspettative ma la chiusura porta alla prima fase dell’Evolution, di cui
sentiremo parlare per parecchi anni. Funzionano bene le rivalità Angle contro
Benoit e Guerrero contro Edge, davvero piacevoli per ciò che si vede sul ring.
Pure l’undercard è per la maggior parte accettabile, con qualche riserva come
la sfida di coppia. Ci sono segmenti un po’ prolungati per la rivalità fra Eric
Bischoff e Stephanie McMahon, tutto sommato accettabili nel contesto dei due
roster in competizione. Unforgiven è chiaramente uno show che non porta grandi
modifiche o sorprese, ma ridefinisce la situazione del momento e apre nuovi
scenari.
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