sabato 16 gennaio 2021

Recensione WWE Unforgiven 2002 (22 settembre 2002)

 Recensione WWE Unforgiven 2002

22 settembre 2002 da Los Angeles (California)

Durata show: 2 ore e 41 minuti

 

Dopo Summerslam, sono cambiati gli scenari interni alla WWE. Due cinture mondiali al posto dell’Undisputed Title, quindi due campioni e due titoli in palio in questo evento.

 

Booker T, Bubba Ray Dudley, Goldust & Kane vs. The Un-Americans (Christian, Lance Storm, Test & William Regal)

Voto: 7/10. Si parte con un match veramente godibile a 8 lottatori. Gli Un-Americans hanno William Regal con loro mentre l’altro team mette insieme un po’ troppi wrestler che hanno poco a che vedere fra di loro, a parte Booker T e Goldust che sono un tag team. Kane è l’elemento dominante ed è proprio lui a portare la vittoria al suo team per schienamento in 9 minuti e 52 secondi. Una sfida d’apertura più che adatta per iniziare bene l’evento. Divertente la collaborazione fra Booker T e Bubba Ray Dudley.

 

WWE Intercontinental Title: Chris Jericho (c) vs. Ric Flair

Voto: 6.5/10. Un match nella norma, piuttosto breve dove Ric Flair ha il supporto dei fan ma Chris Jericho è il wrestler migliore e ottiene la sua rivincita da Summerslam nel finale dove è finalmente lui a far cedere Flair dopo 6 minuti e 16 secondi. Si tratta di una sfida accettabile ma facile da dimenticare.

 

Eddie Guerrero vs. Edge

Voto: 7.5/10. Il 2002 ha permesso a diversi lottatori del roster di Smackdown di dare il meglio interagendo in rivalità multiple e incrociate allo stesso tempo. Eddie Guerrero ed Edge sono due fra i wrestler che sono emersi meglio grazie a questa serie di sfide che ha permesso loro di caratterizzarsi meglio. Guerrero poi è perfetto in questo periodo, adoro la sua arroganza che si trasforma spesso in un comportamento beffardo. Eddie sconfigge Edge per schienamento in 11 minuti e 48 secondi. Bella sfida.

 

Billy & Chuck vs. Jamal & Rosey (w/Rico)

Voto: 5.5/10. Non sono un grande fan della rivalità fra Eric Bischoff e Stephanie McMahon (rispettivamente i general manager di Raw e Smackdown) perciò questa sfida inter-roster non mi ha entusiasmato. Rico ha in precedenza tradito Billy e Chuck schierandosi con i Three Minute Warning, che hanno vita abbastanza facile e vincono in 6 minuti e 30 secondi, portando un successo a Eric Bischoff sulla rivale. Se ne riparla in un segmento seguente!

 

World Heavyweight Title: Triple H (c) vs. Rob Van Dam

Voto: 7-/10. Purtroppo non è il match adatto per consacrare Rob Van Dam come un potenziale main eventer, ci vorranno altri anni prima di vederlo nella situazione giusta. La sfida vede spesso l’arbitro cadere, confusione sul ring ed è un po’ dispersiva, ma Triple H è perfetto nel ruolo di campione mondiale e cerca di dare prestigio alla cintura. Ric Flair, umiliato in precedenza da HHH nel backstage, interviene e strappa il martellone a Triple H, ma lo usa per colpire RVD e permettere così ad Hunter di mantenere la cintura per schienamento dopo 18 minuti e 17 secondi. L’importanza è più un fattore storico perché è la prima tappa della formazione della famosa fazione Evolution, con l’alleanza fra Triple H e Ric Flair.

 

WWE World Women's Title: Molly Holly (c) vs. Trish Stratus

Voto: 6/10. Questo è un match decisamente accettabile, che ritengo sufficiente in un periodo dove finalmente la divisione femminile comincia a offrire un prodotto migliore. Trish sembra inarrestabile e arriva a sconfiggere Molly Holly dopo 5 minuti e 43 secondi per conquistare la cintura femminile per la seconda volta in carriera.

 

Kurt Angle vs. Chris Benoit

Voto: 8/10. Il primo match della serie Angle contro Benoit, che sono ancora entrambi lottatori non amati dal pubblico, non c’è un vero buono ma è chiaro che l’eroe olimpico è più fischiato. La sfida è molto tecnica e a tratti spettacolare, ma con alcune fasi spente meno divertenti da seguire. Entrambi cercano di vincere scorrettamente ed è Benoit a schienare Angle con i piedi sulle corde 13 minuti e 58 secondi. Un buon inizio per la loro rivalità.

 

Arriva un segmento strano e probabilmente oggi sarebbe visto di “cattivo gusto” dove Eric Bischoff costringe Stephanie McMahon a partecipare in un segmento della HLA (che è meglio non tradurre) con due bellissime ragazze. Poi le manda via e chiama un donnone dall’aspetto spaventoso, quando le due iniziano a “darci dentro”, ecco che il donnone si rivela Rikishi e fa la Stink Face a Eric Bischoff. Be’, un po’ se l’è meritato per aver fatto perdere al pubblico quasi 20 minuti con questo segmento. A dire il vero, la parte finale era pure divertente.

 

WWE Heavyweight Title: Brock Lesnar (w/Paul Heyman) (c) vs. The Undertaker

Voto: 7-/10. Sfida caotica, ben riuscita per buona parte ma con un finale veramente pessimo. Lesnar continua la strada delle sfide legittime per essere il numero 1 in circolazione e Undertaker è l’avversario ideale. Ci sono diversi colpi duri e Taker si ritrova un leggero taglio sulla fronte durante la sfida. Nel finale però l’arbitro viene leggermente toccato durante una loro rissa e scatta il No Contest dopo 20 minuti e 25 secondi. Capisco la necessità di un pareggio ma quello era troppo poco per non dare vincitori, ha rovinato un match che aveva un bel potenziale e una degna durata.

 

Voto finale: 7/10, non siamo ai livelli spettacolari dei due pay per view precedenti però Unforgiven 2002 è uno show solido e con una buona card. C’è la freschezza di avere due titoli mondiali in palio, con sfide più che passabili sul livello qualitativo. Brock Lesnar contro Undertaker è esattamente ciò che ci si aspetterebbe da loro, colpi duri e azione senza sosta, ma il finale è caotico e rovina quanto si era visto finora. Triple H e Rob Van Dam non sembrano coesistere bene sul ring e la sfida è inferiore alle aspettative ma la chiusura porta alla prima fase dell’Evolution, di cui sentiremo parlare per parecchi anni. Funzionano bene le rivalità Angle contro Benoit e Guerrero contro Edge, davvero piacevoli per ciò che si vede sul ring. Pure l’undercard è per la maggior parte accettabile, con qualche riserva come la sfida di coppia. Ci sono segmenti un po’ prolungati per la rivalità fra Eric Bischoff e Stephanie McMahon, tutto sommato accettabili nel contesto dei due roster in competizione. Unforgiven è chiaramente uno show che non porta grandi modifiche o sorprese, ma ridefinisce la situazione del momento e apre nuovi scenari.

Nessun commento:

Posta un commento