lunedì 4 gennaio 2021

Recensione WWE Vengeance 2002 (21 luglio 2002)

 Recensione WWE Vengeance 2002

21 luglio 2002 da Detroit (Michigan)

Durata show: 2 ore e 38 minuti

 

Benvenuti nella Ruthless Aggression Era! Certo, non è necessario definire Vengeance 2002 il primo evento di una nuova era perché tutti gli eventi precedenti sono stati di transizione e questo lo è in buona parte. Però è chiaro che gli equilibri stanno cambiando. John Cena è al suo primo match in pay per view, Brock Lesnar continua la sua scalata verso l’alto e il main event è fra tre dei maggiori protagonisti dell’era Attitude, eppure sembra ormai diverso dal periodo precedente. Il fulcro dello show è la scelta di Triple H se andare a Raw o a Smackdown, essendo una wild card al momento. Quindi ci sono segmenti dove Eric Bischoff e Stephanie McMahon cercano di ingaggiarlo.

 

Bubba Ray Dudley & Spike Dudley vs. Chris Benoit & Eddie Guerrero [Tables Elimination Tag Team Match]

Voto: 8-/10. Una gran bella sfida anche se c’è qualcosa che mi disturba. Bubba Ray si getta su un tavolo per errore… e non viene eliminato. Un Tables match dove contano le eliminazioni fatte dagli avversari, ma che senso ha? Adoro il team di Guerrero e Benoit, veramente ottimi insieme, se fossero rimasti in team a lungo avrebbero fatto grandi cose come squadra. Guerrero è il primo eliminato, poi è il turno di Spike Dudley, infine Bubba Ray (che era finito su un tavolo prima) elimina Benoit e porta la vittoria al suo team dopo 15 minuti e 1 secondo. Un ottimo match per aprire l’evento.

 

WWE Cruiserweight Title: Jamie Noble (w/Nidia) (c) vs. Billy Kidman

Voto: 7/10. Billy Kidman è stato una meteora della divisione Cruiserweight, purtroppo poi finito quasi sempre a lottare a Velocity. Jamie Noble è nel suo periodo di grande successo, purtroppo c’è Nidia di mezzo a rovinare un po’ la qualità dei match. La sfida è buona e vede Noble schienare Kidman in 7 minuti e 27 secondi. Non eccezionale ma decisamente godibile.

 

WWE European Title: Jeff Hardy (c) vs. William Regal

Voto: 6/10. Un buon lavoro da parte di entrambi i lottatori in una sfida breve e con un finale dal nulla dove Jeff Hardy schiena Regal in 4 minuti e 13 secondi. Purtroppo è il periodo di Regal che piange dopo le sconfitte e non è bello da vedere. Sufficiente.

 

John Cena vs. Chris Jericho

Voto: 6.5/10. C’è parecchia grinta in questa sfida dove John Cena è al suo debutto in pay per view. Si vede chiaramente che questi due lottatori sono adatti ad affrontarsi a vicenda e ne esce una bella sfida, dove Cena vince con uno schienamento dal nulla dopo 6 minuti e 14 secondi. Una sfida che fa capire chiaramente il potenziale di John Cena.

 

WWE Intercontinental Title: Rob Van Dam (c) vs. Brock Lesnar (w/Paul Heyman)

Voto: 7.5/10. Un buonissimo match fra due rivali del King of the Ring del mese precedente. RVD difende la cintura soltanto grazie a una squalifica quando interviene Paul Heyman dopo 9 minuti e 39 secondi, ma a dire il vero Brock Lesnar appare dominante nella sfida, sempre più lanciato verso il successo.

Nel post-match, RVD cerca di attaccare Lesnar ma viene atterrato da lui.

 

Booker T vs. The Big Show [No Disqualification No Count Out Match]

Voto: 6/10. Sfida sufficiente, che non ha nulla di speciale ma che risulta comunque piacevole, con Booker T che riesce a vincere per schienamento dopo 5 minuti e 50 secondi. Che dire… Big Show subisce una sconfitta inattesa!

 

Arriva il segmento finale della scelta di Triple H su quale dei due roster sarà il suo. Eric Bischoff e Stephanie McMahon fanno ancora dei tentativi disperati per ottenerlo, poi lui si comporta a modo suo e sceglie il “diavolo che conosce meglio” rispetto a quello che non conosce, perciò è pronto a unirsi a Smackdown con Stephanie. Quando la decisione sembra presa, arriva Shawn Michaels, che gli dice di aver messo fine al NWO (finalmente) e lo convince a unirsi a lui a Raw per “fare casino”. Vengono dati forti indizi sul ritorno della Degeration-X, così Triple H sceglie di unirsi a Raw e se ne va con HBK. Eric Bischoff cerca di umiliare Stephanie ma lei gli rifila un ceffone e lo getta al tappeto. Segmento lungo ma ben riuscito.

 

WWE World Tag Team Titles: Edge & Hulk Hogan (c) vs. Christian & Lance Storm (w/Test)

Voto: 6/10. Questa sfida funziona bene e sarebbe stata addirittura migliore senza Hulk Hogan. Si tratta comunque del suo ultimo match in ppv nel 2002. Christian e Lance Storm, gli Un-Americans, formano un buon team, Edge è davvero lanciato. Chris Jericho interviene ad aggredire Edge, causandogli la sconfitta per schienamento dopo 9 minuti e 48 secondi, con il cambio di titoli. Hogan abbassa un po’ la qualità della sfida perché tende a focalizzare su di sé l’attenzione. Un altro lottatore avrebbe lavorato meglio con i talenti emergenti, ma con lui non pare andare così.

 

WWE Undisputed World Heavyweight Title: The Undertaker (c) vs. Kurt Angle vs. The Rock [Triple Threat Match]

Voto: 9/10. Questo è uno dei migliori Three Way match, nonostante non sia uno fra i più longevi. Stavolta tutti e tre i wrestler fanno una performance incredibile. Kurt Angle a mio parere è il protagonista della sfida almeno per quanto riguarda la capacità di tenere sempre vivo lo scontro. Verso i 10 minuti inizia a diventare una sfida piena di manovre risolutive e tentativi di schienamento. Alla fine è The Rock a schienare Kurt Angle in 19 minuti e 47 secondi, conquistando il titolo Undisputed. L’unica cosa che non mi convince è che c’è un cambio titolato quando viene schienato un wrestler che non è il campione, ma spesso accade così. In ogni caso, è un Must Watch spesso dimenticato.

 

Voto finale: 8/10, Vengeance 2002 fa ciò che non era riuscito agli eventi precedenti, cioè di apparire come un evento compatto dall’inizio alla fine, con leggeri cali qualitativi ma con ottimi risultati per le sfide che contano. Con un main event del genere si va sul sicuro! Uno fra i migliori Three Way match di quel decennio o anche di sempre, con un finale importante per quanto rappresenti un altro cambio di titolo in un anno che ne ha avuti davvero troppi in pochi mesi. The Rock torna a essere il simbolo della WWE. Triple H focalizza su di sé l’attenzione con la scelta se passare a Raw o a Smackdown, dando vita a una serie di segmenti ben riusciti, con l’intervento finale di Shawn Michaels che è significativo e che stava per trascinarci nel revival della D-X già nel 2002! Ma la storia continua poi a Raw della sera seguente. Ottimo anche l’opening match dei tavoli con una grande performance del team di Guerrero e Benoit. Rob Van Dam contro Brock Lesnar è un altro buon match, mentre passa anche per il valore storico la sfida di John Cena contro Chris Jericho, che non è un match eccezionale ma segna il potenziale di Cena quando era ancora “senza un personaggio”. La Ruthless Aggression è chiaramente già iniziata in questo evento, che mischia ancora una volta le carte e inizia a proporre i volti che faranno la storia della federazione nel periodo seguente.

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