Recensione WWE Vengeance 2002
21 luglio 2002 da Detroit
(Michigan)
Durata show: 2 ore e 38 minuti
Benvenuti nella Ruthless Aggression Era! Certo, non è
necessario definire Vengeance 2002 il primo evento di una nuova era perché
tutti gli eventi precedenti sono stati di transizione e questo lo è in buona
parte. Però è chiaro che gli equilibri stanno cambiando. John Cena è al suo
primo match in pay per view, Brock Lesnar continua la sua scalata verso l’alto
e il main event è fra tre dei maggiori protagonisti dell’era Attitude, eppure
sembra ormai diverso dal periodo precedente. Il fulcro dello show è la scelta
di Triple H se andare a Raw o a Smackdown, essendo una wild card al momento.
Quindi ci sono segmenti dove Eric Bischoff e Stephanie McMahon cercano di
ingaggiarlo.
Bubba Ray
Dudley & Spike Dudley vs. Chris Benoit & Eddie Guerrero [Tables
Elimination Tag Team Match]
Voto: 8-/10. Una gran bella sfida anche se c’è qualcosa che
mi disturba. Bubba Ray si getta su un tavolo per errore… e non viene eliminato.
Un Tables match dove contano le eliminazioni fatte dagli avversari, ma che
senso ha? Adoro il team di Guerrero e Benoit, veramente ottimi insieme, se
fossero rimasti in team a lungo avrebbero fatto grandi cose come squadra.
Guerrero è il primo eliminato, poi è il turno di Spike Dudley, infine Bubba Ray
(che era finito su un tavolo prima) elimina Benoit e porta la vittoria al suo
team dopo 15 minuti e 1 secondo. Un ottimo match per aprire l’evento.
WWE
Cruiserweight Title: Jamie Noble (w/Nidia) (c) vs. Billy Kidman
Voto: 7/10. Billy Kidman è stato una meteora della divisione
Cruiserweight, purtroppo poi finito quasi sempre a lottare a Velocity. Jamie
Noble è nel suo periodo di grande successo, purtroppo c’è Nidia di mezzo a
rovinare un po’ la qualità dei match. La sfida è buona e vede Noble schienare
Kidman in 7 minuti e 27 secondi. Non eccezionale ma decisamente godibile.
WWE European Title: Jeff Hardy (c) vs. William Regal
Voto: 6/10. Un buon lavoro da parte di entrambi i lottatori
in una sfida breve e con un finale dal nulla dove Jeff Hardy schiena Regal in 4
minuti e 13 secondi. Purtroppo è il periodo di Regal che piange dopo le
sconfitte e non è bello da vedere. Sufficiente.
John Cena vs. Chris Jericho
Voto: 6.5/10. C’è parecchia grinta in questa sfida dove John
Cena è al suo debutto in pay per view. Si vede chiaramente che questi due
lottatori sono adatti ad affrontarsi a vicenda e ne esce una bella sfida, dove
Cena vince con uno schienamento dal nulla dopo 6 minuti e 14 secondi. Una sfida
che fa capire chiaramente il potenziale di John Cena.
WWE
Intercontinental Title: Rob Van Dam (c) vs. Brock Lesnar (w/Paul Heyman)
Voto: 7.5/10. Un buonissimo match fra due rivali del King of
the Ring del mese precedente. RVD difende la cintura soltanto grazie a una
squalifica quando interviene Paul Heyman dopo 9 minuti e 39 secondi, ma a dire
il vero Brock Lesnar appare dominante nella sfida, sempre più lanciato verso il
successo.
Nel post-match, RVD cerca di attaccare Lesnar ma viene
atterrato da lui.
Booker T vs.
The Big Show [No Disqualification No Count Out Match]
Voto: 6/10. Sfida sufficiente, che non ha nulla di speciale
ma che risulta comunque piacevole, con Booker T che riesce a vincere per
schienamento dopo 5 minuti e 50 secondi. Che dire… Big Show subisce una
sconfitta inattesa!
Arriva il segmento finale della scelta di Triple H su quale
dei due roster sarà il suo. Eric Bischoff e Stephanie McMahon fanno ancora dei
tentativi disperati per ottenerlo, poi lui si comporta a modo suo e sceglie il “diavolo
che conosce meglio” rispetto a quello che non conosce, perciò è pronto a unirsi
a Smackdown con Stephanie. Quando la decisione sembra presa, arriva Shawn
Michaels, che gli dice di aver messo fine al NWO (finalmente) e lo convince a
unirsi a lui a Raw per “fare casino”. Vengono dati forti indizi sul ritorno
della Degeration-X, così Triple H sceglie di unirsi a Raw e se ne va con HBK.
Eric Bischoff cerca di umiliare Stephanie ma lei gli rifila un ceffone e lo
getta al tappeto. Segmento lungo ma ben riuscito.
WWE World Tag
Team Titles: Edge & Hulk Hogan (c) vs. Christian & Lance Storm (w/Test)
Voto: 6/10. Questa sfida funziona bene e sarebbe stata
addirittura migliore senza Hulk Hogan. Si tratta comunque del suo ultimo match
in ppv nel 2002. Christian e Lance Storm, gli Un-Americans, formano un buon
team, Edge è davvero lanciato. Chris Jericho interviene ad aggredire Edge, causandogli
la sconfitta per schienamento dopo 9 minuti e 48 secondi, con il cambio di
titoli. Hogan abbassa un po’ la qualità della sfida perché tende a focalizzare
su di sé l’attenzione. Un altro lottatore avrebbe lavorato meglio con i talenti
emergenti, ma con lui non pare andare così.
WWE
Undisputed World Heavyweight Title: The Undertaker (c) vs. Kurt Angle vs. The
Rock [Triple Threat Match]
Voto: 9/10. Questo è uno dei migliori Three Way match,
nonostante non sia uno fra i più longevi. Stavolta tutti e tre i wrestler fanno
una performance incredibile. Kurt Angle a mio parere è il protagonista della
sfida almeno per quanto riguarda la capacità di tenere sempre vivo lo scontro.
Verso i 10 minuti inizia a diventare una sfida piena di manovre risolutive e tentativi
di schienamento. Alla fine è The Rock a schienare Kurt Angle in 19 minuti e 47
secondi, conquistando il titolo Undisputed. L’unica cosa che non mi convince è
che c’è un cambio titolato quando viene schienato un wrestler che non è il
campione, ma spesso accade così. In ogni caso, è un Must Watch spesso
dimenticato.
Voto finale: 8/10, Vengeance 2002 fa ciò che non era
riuscito agli eventi precedenti, cioè di apparire come un evento compatto
dall’inizio alla fine, con leggeri cali qualitativi ma con ottimi risultati per
le sfide che contano. Con un main event del genere si va sul sicuro! Uno fra i
migliori Three Way match di quel decennio o anche di sempre, con un finale
importante per quanto rappresenti un altro cambio di titolo in un anno che ne
ha avuti davvero troppi in pochi mesi. The Rock torna a essere il simbolo della
WWE. Triple H focalizza su di sé l’attenzione con la scelta se passare a Raw o
a Smackdown, dando vita a una serie di segmenti ben riusciti, con l’intervento
finale di Shawn Michaels che è significativo e che stava per trascinarci nel revival
della D-X già nel 2002! Ma la storia continua poi a Raw della sera seguente.
Ottimo anche l’opening match dei tavoli con una grande performance del team di
Guerrero e Benoit. Rob Van Dam contro Brock Lesnar è un altro buon match,
mentre passa anche per il valore storico la sfida di John Cena contro Chris
Jericho, che non è un match eccezionale ma segna il potenziale di Cena quando
era ancora “senza un personaggio”. La Ruthless Aggression è chiaramente già
iniziata in questo evento, che mischia ancora una volta le carte e inizia a
proporre i volti che faranno la storia della federazione nel periodo seguente.
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