mercoledì 27 gennaio 2021

Recensione Raw episodio 211 (26 maggio 1997)

 Recensione Raw 211

26 maggio 1997 da Evansville (Indiana)

Rating: 2.7 (vs Nitro #89: 3.3)

 

Lo show si apre con Shawn Michaels e Steve Austin intervistati da Jim Ross, che chiede loro se stasera riusciranno a coesistere contro la famiglia Hart. I due sembrano pronti a unire le forze perché hanno dei nemici in comune. I Legion of Doom fanno il loro ingresso mentre HBK e Stone Cold stanno ancora uscendo dal ring e ci sono sguardi di rivalità fra i due team.

 

The Legion Of Doom (Road Warrior Animal & Road Warrior Hawk) vs. The Hart Foundation (Brian Pillman & Jim Neidhart)

Voto: 6.5/10. Una sfida breve che serve di costruzione, compreso il suo epilogo. Si tratta di un buon match che viene interrotto dall’ingresso degli altri membri dell’Hart Foundation, così i Legion of Doom vincono per squalifica dopo poco più di 4 minuti.

Steve Austin e Shawn Michaels tornano sul ring per salvare i Legion of Doom ma lo Showstopper colpisce per errore Stone Cold con una Baseball Slide e scatta la rissa fra loro, che più tardi dovranno fare team per i titoli di coppia.

 

Paul Bearer dal backstage continua ad accennare al segreto di Undertaker, sembra pronto a rivelarlo proprio stasera, così tutti sapranno la verità.

 

Bob Holly vs. D-Lo Brown (w/Crush, Faarooq & Savio Vega)

Senza voto. La parte migliore è avere Faarooq al commento, sembra davvero determinato a lanciarsi come il futuro campione del mondo. Il match non dà alcuno stimolo e viene vinto da D-Lo Brown per schienamento in 3 minuti e 9 secondi. Questo serve per costruire la rivalità fra Undertaker e Faarooq.

 

Undertaker dice di aver fatto la sua scelta e non la rimpiangerà mai, riferendosi a Paul Bearer, pronto a rivelare il segreto nel caso che lui non torni un suo discepolo.

 

Jerry Lawler fa un breve promo dove usa un epiteto oggi impronunciabile in tv nei confronti di Goldust e del suo modo di vestirsi. Sono cambiati i tempi!

 

King Of The Ring 1997 First Round Match

Goldust (w/Marlena) vs. Jerry Lawler

Voto: 6/10. Sfida di qualificazione al KOTR, sono lontani i tempi in cui tutta l’arena fischiava Lawler, anzi, viene accolto benissimo. C’è un discreto interesse del pubblico per una sfida appena sufficiente, dove Goldust sfiora la vittoria ma è Lawler vince per schienamento con i piedi sulle corde in 5 minuti e 19 secondi. Si può notare un tono più maturo rispetto agli standard del periodo, una piccola anteprima dell’Era Attitude che si avvicina.

Chiaramente, Goldust si prende la sua rivincita al termine della sfida e Marlena passa sul corpo atterrato di Lawler.

 

Continua nel backstage la rivalità fra Steve Austin e Shawn Michaels, che stasera saranno compagni ma non si fidano l’uno dell’altro.

 

Flash Funk vs. Rocky Maivia

Squash. Rocky entra con un brano che ricorda vagamente quello futuro di The Rock. Insomma, si sta già preparando anche se è ancora presto. Sfida a senso unico con vittoria facile di Rocky in 3 minuti e 34 secondi con l’aiuto degli Headbangers che sono al tavolo di commento e sinceramente ne avrei fatto a meno.

 

C’è un nuovo promo di approfondimento di Mick Foley, l’uomo che si cela dietro a Mankind. Il lottatore racconta un episodio dove si infortunò e iniziò a convivere con il dolore ai tempi delle scuole superiori. Non è tanto ciò che racconta ma il modo in cui lo racconta a risultare incisivo.

 

Promo backstage dell’Hart Foundation contro Shawn Michaels e Steve Austin, nonostante i proclami generici si vede il carisma dei membri del gruppo, compreso uno scatenato Brian Pillman. Per la prima ora di Raw è tutto!

 

Vader vs. Ahmed Johnson

Senza voto. Ken Shamrock si unisce al tavolo di commento per osservare da vicino il rivale Vader. Quasi non si combatte perché gran parte del tempo viene passato dai due lottatori a provocarsi e darsi spintoni, tuttavia Ahmed Johnson vince con uno Spinebuster con schienamento annesso in soli 3 minuti e 5 secondi. Non si tratta di uno squash ma più di una vittoria lampo di rapina.

 

Paul Bearer mette fretta a Undertaker, deve decidere se schierarsi con lui o il suo segreto verrà rivelato.

 

Hunter Hearst Helmsley (w/Chyna) vs. Rockabilly (w/The Honky Tonk Man)

Voto: 6.5/10. Per una sfida breve almeno intrattiene nel modo giusto ed è un match fra due lottatori non tifati dal pubblico, dove addirittura viene preferito HHH grazie alla forza bruta di Chyna, che mette fuori gioco Honky Tonk Man. Hunter ottiene lo schienamento vincente in 3 minuti e 16 secondi. Da questo match si direbbe che Billy non avrebbe alcuna chance di continuare la sua carriera, invece riuscirà presto a recuperare.

 

Promo breve di Undertaker nell’oscurità, dove dice che Paul Bearer può fare ciò che vuole, lui agirà di conseguenza. Insomma, non si sottomette al ricatto del vecchio manager.

 

Mankind racconta la sua storia, il fascino per Superfly Jimmy Snuka e il suo famoso salto dalla cima della gabbia, vengono mostrati filmati d’archivio delle sfide Backyard di Mick Foley e viene accennato il suo primo personaggio, Dude Love. Ne sentiremo riparlare!

 

WWF World Tag Team Titles: The Hart Foundation (Owen Hart & The British Bulldog) (c) vs. Shawn Michaels & Steve Austin

Voto: 8/10. Una sfida non particolarmente lunga ma intensa e perfetta nella gestione, è un grande match in cui i quattro lottatori riescono a mostrare intensità e la “coppia che scoppia” fra Shawn Michaels e Steve Austin riesce a mantenersi attiva fino in fondo, stranamente senza gravi conseguenze. HBK colpisce British Bulldog con il Superkick ed è Stone Cold a schienarlo dopo 13 minuti e 25 secondi, con un cambio di cinture e nuovi campioni di coppia.

 

Il post-match è caotico, Austin atterra Bret Hart e lo lascia KO sulla rampa e sia lui che Shawn Michaels fuggono dall’Hart Foundation, ma litigano apertamente nel backstage perché continuano a non fidarsi l’uno dell’altro.

 

Paul Bearer sta raccontando finalmente il segreto di Undertaker, nel cimitero dove sono sepolti i suoi genitori, non ci sono due bare, ma tre bare! Sta per spiegare il resto, ma Taker interviene e gli dice di disprezzarlo e di dover terminare ciò che va fatto. Afferra per la gola Paul ma non ha la determinazione di finirlo, si trova a lasciarlo andare. Infine si sottomette a lui, pare che quel segreto sia più importante e vada mantenuto.

 

Voto finale: 7/10, un episodio che parte male e si riprende alla grande, con tantissima azione di qualità nel main event e un paio di segmenti splendidi. La storia di Shawn Michaels e Steve Austin che non si sopportano a vicenda ma riescono a vincere le cinture di coppia contro l’Hart Foundation (il nemico comune) funziona benissimo e non c’è nemmeno la forzatura dei due compagni che iniziano ad apprezzarsi, anzi, la rivalità fra di loro rimane. Mankind tira fuori uno fra i migliori promo di sempre, dove descrive la sua vita senza perdere quella sorta di inquietudine tipica dell’uomo mascherato. Paul Bearer e Undertaker partecipano a un gioco psicologico, dove Taker sembra avere la meglio ma alla fine è costretto a cedere e il segreto viene parzialmente rivelato, si andrà avanti per mesi con questa storia. Purtroppo il resto è davvero mediocre, è raro trovare dei match piacevoli in uno show simile, sono tutti sulla sufficienza o poco più. Lo show gira attorno alle sue stelle principali e in questo caso va bene così, anche se lascia perplessa la gestione di molti lottatori. L’umorismo pare funzionare abbastanza bene sempre se viene tenuto secondario per non esagerare, visto che ci sono parecchie battute di cattivo gusto.

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