martedì 2 febbraio 2021

Recensione WWE Royal Rumble 2021 (31 gennaio 2021)

 Recensione WWE Royal Rumble 2021

31 gennaio 2021 da St. Petersburg (Florida)

Durata show: 3 ore e 50 minuti

 

Il 2021 inizia così come è terminato il 2020, con il nuovo Thunderdome e i fan connessi da casa. Ci attende un evento fondamentale per la costruzione di Wrestlemania.

 

Asuka & Charlotte Flair (c) vs. Nia Jax & Shayna Baszler

Voto: 5/10. Un match decisamente apatico, che non riesce a creare grossi stimoli e sembra forzato nella costruzione. Come se non bastasse il poco interesse nel ring, continua la strana storia di Charlotte ostile a Lacey Evans, “fidanzata” di Ric Flair. Il Nature Boy interviene e distrae Charlotte, portandola così alla sconfitta per schienamento dopo 10 minuti e 33 secondi, che corona Nia e Shayna nuove campionesse di coppia.

 

Termina il Kickoff e hanno inizio le sfide dell’evento.

 

WWE Title: Drew McIntyre (c) vs. Goldberg

Senza voto. Come faccio a votare una sfida del genere? Si tratta di una serie di mosse finali in successione, senza una logica. Spear, Claymore a raffica, c’è ben poco da commentare. Drew McIntyre vince dopo l’ennesima Claymore in 2 minuti e 32 secondi, rimanendo campione. Se Goldberg deve tornare per match del genere, non ne sentivo la mancanza.

Post-match arriva l’abbraccio fra Goldberg e McIntyre, che sembrano chiarirsi una volta per tutte.

 

WWE SmackDown Women's Title: Sasha Banks (c) vs. Carmella (w/Reginald)

Voto: 6.5/10. Carmella non è la migliore fra gli sfidanti, più che altro perché Reginald prende troppo tempo all’esterno e ci si perde un po’ con quella storia. In ogni caso Sasha riesce comunque a mostrare il suo talento e vince in 10 minuti e 21 secondi. Risultato ovvio.

 

Women’s Royal Rumble Match

Durata Rumble: 58 minuti e 48 secondi.

Primo e secondo ingresso: Bayley / Naomi

Numero 30: Natalya

Debutti/Ritorni a sorpresa: Jillian Hall, Victoria, Torrie Wilson, Mickie James

Superstar principali: Bayley (1), Bianca Belair (3), Shayna Baszler (6), Rhea Ripley (14), Charlotte Flair (15), Ember Moon (28), Nia Jax (29)

 

Fase iniziale: sufficiente, si parte subito con grandi nomi e l’idea della sfida impossibile per Bayley, il ring si riempie alla svelta di alcune fra le migliori lottatrici in circolazione, ma la parte che mi piace di meno è il ruolo di Billie Kay, che continua a infastidire le rivali sulla rampa d’ingresso mostrando una sua foto. Può far ridere una o due volte, ma poi diventa ridondante, almeno finché non torna Jillian Hall e si unisce a lei. Insomma, c’è molta azione ma si perde negli sketch semi-comedy che contornano la sfida.

Fase centrale: buona, l’atmosfera cambia quando con il 14 entra Rhea Ripley e con il 15 entra Charlotte Flair. Shayna continua ad annientare rivali e pare instancabile. Purtroppo la telecamera non riesce a star dietro a tutte le eliminazioni e spesso si ha l’impressione di perdersi qualcosa. Continuo a non apprezzare la rivalità fra Charlotte e Lacey, che sembra sempre prendere troppo tempo.

Fase finale: ottima, direi che ci siamo pure per la fase finale. Alexa entra con il 27 e viene eliminata quasi immediatamente da Rhea Ripley per via del suo cambiamento caratteriale alla Bray Wyatt. Più si va avanti, più diventa convincente, con una parte dove rimangono poche lottatrici, tutte competitive. Natalya elimina Lana a tradimento e rimane nelle ultime quattro con Rhea Ripley, Bianca Belair e Charlotte Flair. Bianca elimina Natalya, Charlotte viene buttata fuori dalle due rivali rimaste. Rhea e Bianca si affrontano per diversi minuti finché dopo 58 minuti e 48 secondi è Bianca Belair a vincere la Rumble 2021.

Voto Rumble: 7.5/10, un buon match, partito un po’ in sordina e migliorato gradualmente. Ci sono fasi semi-comiche che non mi hanno divertito, o l’eliminazione stupida di Alexa Bliss in pochi secondi, ma per il resto si riesce a creare una bella situazione, con diverse donne dominanti fra cui Shayna Baszler, Rhea Ripley e Nia Jax, più l’incredibile resistenza di Bianca Belair, entrata con il numero 3. Non si tratta di un match imperdibile perché i difetti sono evidenti e molte eliminazioni si perdono nel nulla ma risulta pur sempre una sfida epica con un’ottima lotta a due per la vittoria, riuscita bene, a mio parere con la giusta vincitrice.

 

WWE Universal Title: Roman Reigns (w/Paul Heyman) (c) vs. Kevin Owens [Last Man Standing Match]

Voto: 8-/10. Un vero Last Man Standing match, di quelli che non si vedevano da un po’ di tempo. Duro e crudo, con belle idee e alcune iniziative epiche fra cui un salto da un carrello di Kevin Owens. Roman è perfetto nel ruolo del campione che cerca disperatamente di sopravvivere. Purtroppo c’è una parte che non mi piace, dove Owens lega Roman a un palo e lo blocca a terra con la manetta, ma poi va a prendere fiato ed è Paul Heyman a liberarlo. Roman riesce poi a vincere in maniera frettolosa dopo 24 minuti e 54 secondi. Un gran bel match che rallenta troppo nella parte finale per poi chiudersi in modo brusco.

 

Men’s Royal Rumble Match

Durata Rumble: 58 minuti e 27 secondi.

Primo e secondo ingresso: Edge / Randy Orton

Numero 30: Braun Strowman

Debutti/Ritorni a sorpresa: Carlito, Kane, Hurricane, Christian

Superstar principali: Edge (1), Randy Orton (2), Damian Priest (14), Daniel Bryan (17), Christian (24), AJ Styles (25), Seth Rollins (29), Braun Strowman (30)

 

Fase iniziale: buona, si parte bene con la sfida fra Edge e Randy Orton, ben sentita e convincente, una rivalità che funziona e diverte. Si aggiungono presto anche Sami Zayn, Jeff Hardy, Shinsuke Nakamura quindi la qualità risulta più che alta anche senza particolari sorprese. Randy Orton si infortuna ed esce dal ring, ci sono molte inquadrature sulla sua uscita, che mi fanno presto sospettare che lo vedremo ancora. Il focus principale risulta comunque su Edge nella sfida impossibile di sopravvivenza. C’è poi il ritorno di Carlito in forma perfetta.

Fase centrale: buona, Damian Priest entra con il #14 e risulta uno fra i wrestler più longevi, che supera molte avversità. Arriva poi Daniel Bryan, subito dopo entra Kane, ci sono dei rimandi al Team Hell No mentre vengono mostrati aggiornamenti su Randy Orton in infermeria (che non è stato eliminato). Come nella parte iniziale, la qualità regge bene, ci sono delle parti veramente piacevoli ma non mancano i momenti dispersivi. Christian entra con il #24 e si unisce a Edge per aiutarlo.

Fase finale: buona, i grandi nomi sono riservati agli ultimi numeri, con AJ Styles al #25, Seth Rollins al #29, Braun Strowman al #30. Nessuna grande sorpresa ma diverse rivalità proseguono, c’è pure un bello scambio fra Sheamus e Cesaro. Con Strowman sul ring, arrivano molte eliminazioni e si prosegue verso una fase finale convincente, piena di potenziali vincitori con la sorpresa di Matt Riddle che non si sa come sia sopravvissuto fino a quel momento. I “Final Four” sono Edge, Christian, Seth Rollins e Braun Strowman, con quest’ultimo che viene buttato fuori. Rollins elimina Christian ma perde contro Edge. Abbiamo un vincitore? No, ritorna Randy Orton ma non c’è il colpaccio finale, infatti Edge butta fuori anche lui ed è il terzo wrestler a vincere la Rumble entrando con il numero 1. Gran bel finale di match.

Voto Rumble: 8/10, il vincitore potrebbe non convincere tutti ma a mio parere è una grande prova di resistenza, ci sono delle similitudini con la Rumble femminile dove Bianca Belair entra con il #3 e sopravvive fino in fondo. Alcuni ritorni funzionano bene, Carlito, Kane e Christian si integrano bene, quello di Hurricane è praticamente trascurabile, che poi lo avevamo visto in AEW di recente. Questo è un anno dove si ha la sensazione che potrebbe vincere chiunque, infatti è proprio Edge a trionfare, un nome abbastanza imprevedibile, sicuramente una scelta migliore rispetto a Strowman e Rollins. Mi ha emozionato, non ero così esaltato per un finale della Rumble dai tempi della vittoria di Nakamura. Quindi non posso lamentarmi, anzi, l’ho trovata una Rumble bella dall’inizio alla fine, con una qualità costante senza picchi particolari in alcun momento.

 

Voto finale: 7.5/10, questa edizione di Royal Rumble mi è piaciuta perché le tre sfide principali sono state tutte epiche, a partire da Roman Reigns contro Kevin Owens, che ha rischiato di portare Owens all’infortunio per via dei tuffi pericolosi, spot che non si vedono così facilmente negli ultimi anni. La Royal Rumble maschile gioca un po’ sul fattore nostalgia con diverse Reunion, Edge e Christian, Kane e Daniel Bryan, Cesaro e Sheamus, insomma, a me è piaciuta molto e il ritorno finale di Randy Orton rischiava di rovinare tutto ma per fortuna non è andata in quel modo (visto che l’intervento finale con successo lo abbiamo già visto in passato). La Rumble femminile è stata piuttosto buona, con alcune eliminazioni dubbiose come Alexa Bliss che rimane poco più di un minuto per via della “trasformazione”, ma è l’anno delle grandi imprese, specialmente per Bianca Belair che è una vincitrice meno scontata della strafavorita Rhea Ripley. Purtroppo c’è anche Drew McIntyre contro Goldberg, è una sfida brevissima fatta solo di mosse finali, senza una psicologia dietro, più che altro un +1 per il regno di Drew, che secondo me potrebbe addirittura non arrivare a Wrestlemania da campione. Sono soddisfatto di questo evento perché è riuscito meglio del previsto, pure con una undercard dimenticabile ma ha funzionato dove conta davvero.

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