Recensione WWE Royal Rumble 2021
31 gennaio 2021 da St.
Petersburg (Florida)
Durata show: 3 ore e 50 minuti
Il 2021 inizia così come è terminato il 2020, con il nuovo
Thunderdome e i fan connessi da casa. Ci attende un evento fondamentale per la costruzione
di Wrestlemania.
Asuka & Charlotte Flair (c) vs. Nia Jax & Shayna Baszler
Voto: 5/10. Un match decisamente apatico, che non riesce a
creare grossi stimoli e sembra forzato nella costruzione. Come se non bastasse
il poco interesse nel ring, continua la strana storia di Charlotte ostile a
Lacey Evans, “fidanzata” di Ric Flair. Il Nature Boy interviene e distrae
Charlotte, portandola così alla sconfitta per schienamento dopo 10 minuti e 33
secondi, che corona Nia e Shayna nuove campionesse di coppia.
Termina il Kickoff e hanno inizio le sfide dell’evento.
WWE Title:
Drew McIntyre (c) vs. Goldberg
Senza voto. Come faccio a votare una sfida del genere? Si
tratta di una serie di mosse finali in successione, senza una logica. Spear,
Claymore a raffica, c’è ben poco da commentare. Drew McIntyre vince dopo
l’ennesima Claymore in 2 minuti e 32 secondi, rimanendo campione. Se Goldberg
deve tornare per match del genere, non ne sentivo la mancanza.
Post-match arriva l’abbraccio fra Goldberg e McIntyre, che
sembrano chiarirsi una volta per tutte.
WWE SmackDown
Women's Title: Sasha Banks (c) vs. Carmella (w/Reginald)
Voto: 6.5/10. Carmella non è la migliore fra gli sfidanti,
più che altro perché Reginald prende troppo tempo all’esterno e ci si perde un
po’ con quella storia. In ogni caso Sasha riesce comunque a mostrare il suo
talento e vince in 10 minuti e 21 secondi. Risultato ovvio.
Women’s Royal Rumble
Match
Durata Rumble: 58 minuti e 48 secondi.
Primo e secondo ingresso: Bayley / Naomi
Numero 30: Natalya
Debutti/Ritorni a sorpresa: Jillian Hall, Victoria, Torrie
Wilson, Mickie James
Superstar principali: Bayley (1), Bianca Belair (3), Shayna
Baszler (6), Rhea Ripley (14), Charlotte Flair (15), Ember Moon (28), Nia Jax
(29)
Fase iniziale: sufficiente, si parte subito con grandi nomi e
l’idea della sfida impossibile per Bayley, il ring si riempie alla svelta di
alcune fra le migliori lottatrici in circolazione, ma la parte che mi piace di
meno è il ruolo di Billie Kay, che continua a infastidire le rivali sulla rampa
d’ingresso mostrando una sua foto. Può far ridere una o due volte, ma poi
diventa ridondante, almeno finché non torna Jillian Hall e si unisce a lei.
Insomma, c’è molta azione ma si perde negli sketch semi-comedy che contornano
la sfida.
Fase centrale: buona, l’atmosfera cambia quando con il 14
entra Rhea Ripley e con il 15 entra Charlotte Flair. Shayna continua ad
annientare rivali e pare instancabile. Purtroppo la telecamera non riesce a
star dietro a tutte le eliminazioni e spesso si ha l’impressione di perdersi
qualcosa. Continuo a non apprezzare la rivalità fra Charlotte e Lacey, che
sembra sempre prendere troppo tempo.
Fase finale: ottima, direi che ci siamo pure per la fase
finale. Alexa entra con il 27 e viene eliminata quasi immediatamente da Rhea
Ripley per via del suo cambiamento caratteriale alla Bray Wyatt. Più si va
avanti, più diventa convincente, con una parte dove rimangono poche lottatrici,
tutte competitive. Natalya elimina Lana a tradimento e rimane nelle ultime
quattro con Rhea Ripley, Bianca Belair e Charlotte Flair. Bianca elimina
Natalya, Charlotte viene buttata fuori dalle due rivali rimaste. Rhea e Bianca
si affrontano per diversi minuti finché dopo 58 minuti e 48 secondi è Bianca
Belair a vincere la Rumble 2021.
Voto Rumble: 7.5/10, un buon match, partito un po’ in sordina
e migliorato gradualmente. Ci sono fasi semi-comiche che non mi hanno
divertito, o l’eliminazione stupida di Alexa Bliss in pochi secondi, ma per il
resto si riesce a creare una bella situazione, con diverse donne dominanti fra
cui Shayna Baszler, Rhea Ripley e Nia Jax, più l’incredibile resistenza di
Bianca Belair, entrata con il numero 3. Non si tratta di un match imperdibile
perché i difetti sono evidenti e molte eliminazioni si perdono nel nulla ma
risulta pur sempre una sfida epica con un’ottima lotta a due per la vittoria,
riuscita bene, a mio parere con la giusta vincitrice.
WWE Universal
Title: Roman Reigns (w/Paul Heyman) (c) vs. Kevin Owens [Last Man Standing
Match]
Voto: 8-/10. Un vero Last Man Standing match, di quelli che
non si vedevano da un po’ di tempo. Duro e crudo, con belle idee e alcune
iniziative epiche fra cui un salto da un carrello di Kevin Owens. Roman è
perfetto nel ruolo del campione che cerca disperatamente di sopravvivere.
Purtroppo c’è una parte che non mi piace, dove Owens lega Roman a un palo e lo
blocca a terra con la manetta, ma poi va a prendere fiato ed è Paul Heyman a liberarlo.
Roman riesce poi a vincere in maniera frettolosa dopo 24 minuti e 54 secondi.
Un gran bel match che rallenta troppo nella parte finale per poi chiudersi in
modo brusco.
Men’s Royal Rumble
Match
Durata Rumble: 58 minuti e 27 secondi.
Primo e secondo ingresso: Edge / Randy Orton
Numero 30: Braun Strowman
Debutti/Ritorni a sorpresa: Carlito, Kane, Hurricane,
Christian
Superstar
principali: Edge (1), Randy Orton (2), Damian Priest (14), Daniel Bryan (17), Christian
(24), AJ Styles (25), Seth Rollins (29), Braun Strowman (30)
Fase iniziale: buona, si parte bene con la sfida fra Edge e
Randy Orton, ben sentita e convincente, una rivalità che funziona e diverte. Si
aggiungono presto anche Sami Zayn, Jeff Hardy, Shinsuke Nakamura quindi la
qualità risulta più che alta anche senza particolari sorprese. Randy Orton si
infortuna ed esce dal ring, ci sono molte inquadrature sulla sua uscita, che mi
fanno presto sospettare che lo vedremo ancora. Il focus principale risulta
comunque su Edge nella sfida impossibile di sopravvivenza. C’è poi il ritorno
di Carlito in forma perfetta.
Fase centrale: buona, Damian Priest entra con il #14 e risulta
uno fra i wrestler più longevi, che supera molte avversità. Arriva poi Daniel
Bryan, subito dopo entra Kane, ci sono dei rimandi al Team Hell No mentre
vengono mostrati aggiornamenti su Randy Orton in infermeria (che non è stato
eliminato). Come nella parte iniziale, la qualità regge bene, ci sono delle
parti veramente piacevoli ma non mancano i momenti dispersivi. Christian entra
con il #24 e si unisce a Edge per aiutarlo.
Fase finale: buona, i grandi nomi sono riservati agli ultimi
numeri, con AJ Styles al #25, Seth Rollins al #29, Braun Strowman al #30. Nessuna
grande sorpresa ma diverse rivalità proseguono, c’è pure un bello scambio fra
Sheamus e Cesaro. Con Strowman sul ring, arrivano molte eliminazioni e si
prosegue verso una fase finale convincente, piena di potenziali vincitori con la
sorpresa di Matt Riddle che non si sa come sia sopravvissuto fino a quel
momento. I “Final Four” sono Edge, Christian, Seth Rollins e Braun Strowman,
con quest’ultimo che viene buttato fuori. Rollins elimina Christian ma perde
contro Edge. Abbiamo un vincitore? No, ritorna Randy Orton ma non c’è il
colpaccio finale, infatti Edge butta fuori anche lui ed è il terzo wrestler a vincere
la Rumble entrando con il numero 1. Gran bel finale di match.
Voto Rumble: 8/10, il vincitore potrebbe non convincere tutti
ma a mio parere è una grande prova di resistenza, ci sono delle similitudini
con la Rumble femminile dove Bianca Belair entra con il #3 e sopravvive fino in
fondo. Alcuni ritorni funzionano bene, Carlito, Kane e Christian si integrano
bene, quello di Hurricane è praticamente trascurabile, che poi lo avevamo visto
in AEW di recente. Questo è un anno dove si ha la sensazione che potrebbe
vincere chiunque, infatti è proprio Edge a trionfare, un nome abbastanza
imprevedibile, sicuramente una scelta migliore rispetto a Strowman e Rollins.
Mi ha emozionato, non ero così esaltato per un finale della Rumble dai tempi
della vittoria di Nakamura. Quindi non posso lamentarmi, anzi, l’ho trovata una
Rumble bella dall’inizio alla fine, con una qualità costante senza picchi
particolari in alcun momento.
Voto finale: 7.5/10, questa edizione di
Royal Rumble mi è piaciuta perché le tre sfide principali sono state tutte epiche,
a partire da Roman Reigns contro Kevin Owens, che ha rischiato di portare Owens
all’infortunio per via dei tuffi pericolosi, spot che non si vedono così
facilmente negli ultimi anni. La Royal Rumble maschile gioca un po’ sul fattore
nostalgia con diverse Reunion, Edge e Christian, Kane e Daniel Bryan, Cesaro e
Sheamus, insomma, a me è piaciuta molto e il ritorno finale di Randy Orton
rischiava di rovinare tutto ma per fortuna non è andata in quel modo (visto che
l’intervento finale con successo lo abbiamo già visto in passato). La Rumble
femminile è stata piuttosto buona, con alcune eliminazioni dubbiose come Alexa
Bliss che rimane poco più di un minuto per via della “trasformazione”, ma è l’anno
delle grandi imprese, specialmente per Bianca Belair che è una vincitrice meno
scontata della strafavorita Rhea Ripley. Purtroppo c’è anche Drew McIntyre
contro Goldberg, è una sfida brevissima fatta solo di mosse finali, senza una psicologia
dietro, più che altro un +1 per il regno di Drew, che secondo me potrebbe
addirittura non arrivare a Wrestlemania da campione. Sono soddisfatto di questo
evento perché è riuscito meglio del previsto, pure con una undercard dimenticabile
ma ha funzionato dove conta davvero.
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