martedì 16 febbraio 2021

Recensione WWE Survivor Series 2002 (17 novembre 2002)

 Recensione WWE Survivor Series 2002

17 novembre 2002 da New York (New York)

Durata show: 2 ore e 44 minuti

 

Dopo l’ottimo Summerslam, il 2002 ha un altro evento imperdibile e ricco di novità, Survivor Series, con la prima Elimination Chamber nel main event. L’attesa per una stipulazione nuova, del tutto affascinante, era incredibile all’epoca, con sei lottatori a contendersi il World Heavyweight Title.

 

Bubba Ray Dudley, Jeff Hardy & Spike Dudley vs. Rico & The Three-Minute Warning (Jamal & Rosey) [Table Elimination Six Man Tag Team Match]

Voto: 8-/10. Una fantastica sfida iniziale! Qui davvero si vede il potenziale di Jamal, il futuro Umaga, che ha un ruolo maggiore. C’è un grande impegno da parte dei lottatori e la sfida è spettacolare e divertente, con diverse eliminazioni ben riuscite e uno dei tanti voli pazzeschi di Jeff Hardy. Bubba Ray arriva in fondo con Rico, viene salvato da D-Von Dudley, che si schiera dalla sua parte dopo parecchi mesi e lo aiuta a ottenere la vittoria in 14 minuti e 20 secondi. Grande divertimento e ottima azione, questo è un match che valorizza tutti, tranne Rosey che pare rimanere indietro a livello di abilità sul ring.

I due Dudley festeggiano insieme, il tag team si è riformato!

 

WWE Cruiserweight Title: Jamie Noble (w/Nidia) (c) vs. Billy Kidman

Voto: 7.5/10. Un buon match per il titolo dei pesi leggeri. Billy Kidman è lanciato da mesi ed è la sua grande occasione per diventare campione, mentre Noble continua a essere nel suo periodo di massima popolarità fra una scorrettezza e l’altra. Kidman lo schiena per diventare il nuovo campione dopo 7 minuti e 10 secondi. Abbastanza breve ma di qualità, mentre dà inizio ai problemi interni fra Jamie Noble e Nidia, che viene urtata per sbaglio da lui.

 

World Women's Title: Trish Stratus (c) vs. Victoria [Hardcore Match]

Voto: 6.5/10. Un Hardcore match decisamente soft, dove il massimo pericolo consiste in un estintore con il suo fumo, mah. A parte questo, comunque si tratta di buone lottatrici in un periodo dove la divisione femminile cominciava a migliorare la sua reputazione, ci sono voluti anni ma almeno c’era dietro una storia seria, di rivalità intensa e non stupidaggini come in passato. Victoria riesce a vincere per schienamento in 7 minuti e 4 secondi, diventando così campionessa femminile. Personalmente mi piace questa versione di Victoria dal carattere aggressivo.

 

WWE Heavyweight Title: Brock Lesnar (w/Paul Heyman) (c) vs. The Big Show

Voto: 7/10. La storia dietro al match è ottima, Brock Lesnar ha continuato ad annientare avversari sul suo percorso e allo stesso tempo ha cominciato a diventare sempre più indipendente da Paul Heyman, che fa di tutto per evitare di mandarlo contro Big Show. Stavolta è Lesnar a essere tifato dal pubblico! Si tratta di una sfida molto breve ma efficace per mandare avanti la storia, Lesnar sta per vincere ma Paul Heyman interrompe il conteggio e si schiera dalla parte di Big Show, che vince per schienamento in 4 minuti e 23 secondi. C’è un nuovo campione WWE!

 

WWE Tag Team Titles: Edge & Rey Mysterio (c) vs. Chris Benoit & Kurt Angle vs. Los Guerreros (Chavo Guerrero & Eddie Guerrero) [Three Way Elimination Match]

Voto: 8.5/10. Una fantastica sfida a tre team, davvero ben gestita e con il ritmo alto. Sicuramente la scelta delle squadre è perfetta. Il primo team a essere eliminato è quello di Benoit e Angle, quando il canadese viene schienato da Edge dopo 13 minuti. Angle reagisce male con il suo partner e tornano in rivalità. Si continua e sono i Los Guerreros a vincere le cinture dopo 19 minuti e 26 secondi. Davvero una sfida incredibile!

 

C’è uno scambio di parole fra Chris Novitsky e Matt Hardy, poi arriva Scott Steiner, che fa il suo debutto in WWE e asfalta entrambi i lottatori. Si tratta di un ottimo segmento per metterlo in risalto.

 

World Heavyweight Title: Triple H (c) vs. Kane vs. Booker T vs. Chris Jericho vs. Shawn Michaels vs. Rob Van Dam [Elimination Chamber Match]

Voto: 10/10. Stiamo di fronte a una sfida innovativa, che oggi abbiamo visto in tutte le salse possibili, ma che nel 2002 era qualcosa di nuovo e sorprendente. Inoltre, che qualità nella scelta dei lottatori! Ognuno di loro aveva qualcosa da offrire, forse l’unica nota stonata è Kane che non sembra ben inserito come tutti gli altri, ma ha i suoi momenti buoni. Chris Jericho che vola sulla cella che viene infranta è solo uno dei grandi momenti del match, c’è davvero di tutto e la prestazione di Triple H, dall’inizio alla fine sul ring, è fantastica. Iniziano Rob Van Dam e Triple H, poi continuano a entrare lottatori, finché l’ultimo è proprio Shawn Michaels. Booker T elimina RVD, Chris Jericho elimina prima RVD e poi Booker T, risultando probabilmente l’MVP del match per via dello spettacolo che offre. Shawn Michaels elimina Y2J, poi si gioca la vittoria contro Triple H in una serie di ribaltamenti di situazione e mosse finali annullate. È proprio l’Heart Break Kid a schienare HHH dopo 39 minuti e 21 secondi per vincere il match e quindi il titolo mondiale in un momento storico. Se volete la verità, rimane la mia Elimination Chamber preferita ed è un match che riguardo sempre con piacere, anni fa avevo creato un mini-tributo alla sfida con le migliori azioni e “My Sacrifice” dei Creed in sottofondo. Purtroppo è andato perso!

 

Voto finale: 9/10, un altro evento che è un grande successo per la WWE. In un 2002 strano, fra eventi terribili e una gestione caotica delle cinture, ogni tanto arrivano show come questo che convincono pienamente, con una grande enfasi per la qualità dei match e le rivalità fra i lottatori (quando ancora si potevano chiamare wrestler e non per forza superstar). Siamo all’apice di un periodo nuovo, la famosa Ruthless Aggression Era dove le figure di primo piano non sono più The Rock e Steve Austin, ma altri lottatori, veterani come Triple H e Shawn Michaels ma pure giovani come Brock Lesnar ed Edge, oltre a chi sta nel mezzo e ha la sua chance per salire ad alti livelli. La prima Elimination Chamber risulta un classico incredibile, a vederla oggi ogni idea sa di già vista ma è veramente incredibile e ci sono degli spot memorabili, specialmente da parte di Chris Jericho. Come si può non rimanere coinvolti da Shawn Michaels alla ricerca di un altro miracolo mentre cerca di resistere in tutti i modi possibili a Triple H? La sfida per i titoli di coppia è pazzesca, con tre team agguerriti e capaci di regalare grande spettacolo. Brock Lesnar contro Big Show è un match breve ma che funziona a perfezione per la sua storia. Non servivano 10 minuti per raccontare tutto questo e infatti è meglio così, con Paul Heyman protagonista e una nuova prospettiva per la carriera di Lesnar. Inoltre, c’è da aggiungere un fantastico match iniziale, in grado di far apparire Jamal e Rico come delle star invece che dei comprimari, chi l’avrebbe mai detto? Insomma, Survivor Series 2002 è un successone, uno di quei classici da recuperare dove la nuova epoca mostra finalmente i frutti del cambiamento senza bisogno delle stelle principali dell’era Attitude.

Nessun commento:

Posta un commento