Recensione WWE Rebellion 2002
26 ottobre 2002 da
Manchester (Regno Unito)
Durata show: 2 ore e 27 minuti
Abbiamo l’ultimo degli eventi europei del 2002, quelli di cui
di solito ci si dimentica l’esistenza perché sono praticamente degli house show
“glorificati”, il lato positivo è che ne rimane uno solo nel 2003 e poi
spariranno del tutto. Questo è esclusivo del roster di Smackdown. Però si
tratta della prima opportunità di Edge di lottare nel main event per un titolo
mondiale come viene rivelato da Stephanie McMahon, che sostituisce Edge al
posto dell’infortunato Undertaker.
Matt Hardy vs.
Booker T
Voto: 6/10. Si parte subito con un lottatore del
roster di Raw che è presente all’evento, Booker T. Matt Hardy fa un promo
pre-match ma non è ancora abilissimo al microfono come invece dimostrerà di
essere in seguito. Purtroppo è una sfida pesante senza particolari pregi,
Booker vince per schienamento in 15 minuti. Un match dimenticabile anche se si
nota l’impegno dei due lottatori, forse più orientati alle sfide in team.
Dawn Marie
& John Cena vs. Billy Kidman & Torrie Wilson
Voto: 5/10. John Cena è già un villain ma senza la
personalità da rapper che adotterà in seguito, è parecchio anonimo ed è cattivo
solo perché fa team con Dawn Marie, che in questo periodo se la spassa alla
grande con Al Wilson, il padre di Torrie. Non è granché, il fanservice è
elevato ma c’è poco spazio per il Wrestling lottato. Billy Kidman porta la
vittoria alla squadra per schienamento in 5 minuti e 22 secondi.
Billy e Torrie ci danno dentro di pazza gioia al termine
della sfida.
Crash vs. Funaki
Voto: 4/10. Il peggiore match, una vera e propria noia pur
essendo breve. È chiaramente una sfida per riempire il tempo libero ma non
regge affatto bene. Funaki sconfigge Crash dopo 5 minuti. Evitabile, avrei
preferito un evento più breve ma senza un match del genere.
WWE
Cruiserweight Title: Jamie Noble (w/Nidia) (c) vs. Tajiri vs. Rey Mysterio
[Three Way Elimination Match]
Voto: 8/10. Un ottimo match a eliminazione che si divide in
due fasi. La prima vede molto equilibrio e dura poco, con Tajiri aggressivo in
grado di fare la Tarantula ma che viene presto eliminato dopo 4 minuti, la
seconda molto più lunga, una sfida diretta per il titolo dove Rey Mysterio
regala spettacolo ma Nidia interferisce spesso in modo scorretto e permette a
Jamie Noble di schienare il rivale dopo 13 minuti, rimanendo campione.
Nel post-match, Rey Mysterio esegue la doppia 619 sui rivali.
Chuck & Val
Venis vs. Reverend D-Von & Ron Simmons
Senza voto. Due team senza senso di esistere, messi insieme
per caso per avere una sfida, Big Valbowski (come si fa chiamare Val Venis in
questo periodo) se la cava ancora bene ma D-Von annienta Chuck in soli 3
minuti. Un altro match evitabile e inutile.
Rikishi vs. Albert
Voto: 5/10. Albert sta per diventare A-Train ma ha ancora il
“vecchio” nome (cioè, non è che abbia tenuto A-Train per così tanto tempo).
Sfida dove appunto Albert ha tradito in precedenza Rikishi e quindi c’è una
sorta di rivincita. Ho rischiato di addormentarmi in questo match, anche se non
è la prima volta nell’evento. Aggiungiamo che c’è una stipulazione, il Kiss my
ass, cioè lo sconfitto deve baciare le chiappe al vincitore. Che schifo! Vince
Rikishi in 5 minuti ed è Albert a essere umiliato, era piuttosto scontato che
sarebbe finita in quel modo.
WWE Tag Team
Titles: Chris Benoit & Kurt Angle (c) vs. Los Guerreros (Chavo Guerrero
& Eddie Guerrero)
Voto: 8/10. I segmenti precedenti alla sfida fanno vedere due
mentalità diverse fra i due team, Benoit e Angle non si fidano l’uno
dell’altro, i Los Guerreros sono legati fra loro, sono una famiglia. La sfida è
ad alta qualità, con grande impegno dei due team, non perde mai interesse anche
senza risultare perfetto. Nel finale sono i campioni a vincere per schienamento
dopo 20 minuti e 15 secondi. Sicuramente è un match molto godibile.
WWE
Heavyweight Title: Brock Lesnar (c) & Paul Heyman vs. Edge [Two On One
Handicap Match]
Voto: 7/10. Edge è ben lontano dall’essere il main eventer
degli anni seguenti, ma non se la cava male, anche se gran parte della sfida
ruota attorno alla resistenza incredibile di Brock Lesnar, che pare
inarrestabile e ovviamente è lui a ottenere la vittoria dopo 20 minuti. Paul
Heyman svolge un buon ruolo, cercando di non combattere personalmente ma è
anche l’unico elemento di rischio della squadra.
Post-match, Heyman afferra una sedia per dare il colpo di
grazia a Edge, ma lui reagisce e manda KO il manager per chiudere lo show a suo
favore, anche senza la cintura.
Voto finale: 5/10, un evento da house show con
pochissime emozioni, per fortuna le ultime due sfide catturano l’attenzione
grazie a un tag team match spettacolare fra Benoit ed Angle e i Los Guerreros,
i due migliori team del 2002. Nel main event, c’è la prima grande occasione di
Edge, che ha zero chance di vittoria ma almeno si mette alla prova contro la
Next Big Thing, nel periodo dove nessuno riuscita a contrastare Lesnar. Fra i
lati positivi c’è pure il Three Way (per la maggior parte un 1 contro 1) per il
titolo Cruiserweight, il periodo di Rey Mysterio, Tajiri e Jamie Noble è fra i
migliori della divisione per la qualità del lottato. Purtroppo tutto il resto è
sprecato, a parte l’impegno di Matt Hardy e Booker T in una sfida appena
sufficiente, non c’è altro che sia riuscito a catturare la mia attenzione.
Siamo lontani da un evento pessimo ma allo stesso tempo Rebellion è
dimenticabile, con una sensazione di “già visto” di un evento che non offre
nulla a chi lo segue a parte alcune sfide più che buone.
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