sabato 6 febbraio 2021

Recensione WWE Rebellion 2002 (26 ottobre 2002)

 Recensione WWE Rebellion 2002

26 ottobre 2002 da Manchester (Regno Unito)

Durata show: 2 ore e 27 minuti

 

Abbiamo l’ultimo degli eventi europei del 2002, quelli di cui di solito ci si dimentica l’esistenza perché sono praticamente degli house show “glorificati”, il lato positivo è che ne rimane uno solo nel 2003 e poi spariranno del tutto. Questo è esclusivo del roster di Smackdown. Però si tratta della prima opportunità di Edge di lottare nel main event per un titolo mondiale come viene rivelato da Stephanie McMahon, che sostituisce Edge al posto dell’infortunato Undertaker.

 

Matt Hardy vs. Booker T

Voto: 6/10. Si parte subito con un lottatore del roster di Raw che è presente all’evento, Booker T. Matt Hardy fa un promo pre-match ma non è ancora abilissimo al microfono come invece dimostrerà di essere in seguito. Purtroppo è una sfida pesante senza particolari pregi, Booker vince per schienamento in 15 minuti. Un match dimenticabile anche se si nota l’impegno dei due lottatori, forse più orientati alle sfide in team.

 

Dawn Marie & John Cena vs. Billy Kidman & Torrie Wilson

Voto: 5/10. John Cena è già un villain ma senza la personalità da rapper che adotterà in seguito, è parecchio anonimo ed è cattivo solo perché fa team con Dawn Marie, che in questo periodo se la spassa alla grande con Al Wilson, il padre di Torrie. Non è granché, il fanservice è elevato ma c’è poco spazio per il Wrestling lottato. Billy Kidman porta la vittoria alla squadra per schienamento in 5 minuti e 22 secondi.

Billy e Torrie ci danno dentro di pazza gioia al termine della sfida.

 

Crash vs. Funaki

Voto: 4/10. Il peggiore match, una vera e propria noia pur essendo breve. È chiaramente una sfida per riempire il tempo libero ma non regge affatto bene. Funaki sconfigge Crash dopo 5 minuti. Evitabile, avrei preferito un evento più breve ma senza un match del genere.

 

WWE Cruiserweight Title: Jamie Noble (w/Nidia) (c) vs. Tajiri vs. Rey Mysterio [Three Way Elimination Match]

Voto: 8/10. Un ottimo match a eliminazione che si divide in due fasi. La prima vede molto equilibrio e dura poco, con Tajiri aggressivo in grado di fare la Tarantula ma che viene presto eliminato dopo 4 minuti, la seconda molto più lunga, una sfida diretta per il titolo dove Rey Mysterio regala spettacolo ma Nidia interferisce spesso in modo scorretto e permette a Jamie Noble di schienare il rivale dopo 13 minuti, rimanendo campione.

Nel post-match, Rey Mysterio esegue la doppia 619 sui rivali.

 

Chuck & Val Venis vs. Reverend D-Von & Ron Simmons

Senza voto. Due team senza senso di esistere, messi insieme per caso per avere una sfida, Big Valbowski (come si fa chiamare Val Venis in questo periodo) se la cava ancora bene ma D-Von annienta Chuck in soli 3 minuti. Un altro match evitabile e inutile.

 

Rikishi vs. Albert

Voto: 5/10. Albert sta per diventare A-Train ma ha ancora il “vecchio” nome (cioè, non è che abbia tenuto A-Train per così tanto tempo). Sfida dove appunto Albert ha tradito in precedenza Rikishi e quindi c’è una sorta di rivincita. Ho rischiato di addormentarmi in questo match, anche se non è la prima volta nell’evento. Aggiungiamo che c’è una stipulazione, il Kiss my ass, cioè lo sconfitto deve baciare le chiappe al vincitore. Che schifo! Vince Rikishi in 5 minuti ed è Albert a essere umiliato, era piuttosto scontato che sarebbe finita in quel modo.

 

WWE Tag Team Titles: Chris Benoit & Kurt Angle (c) vs. Los Guerreros (Chavo Guerrero & Eddie Guerrero)

Voto: 8/10. I segmenti precedenti alla sfida fanno vedere due mentalità diverse fra i due team, Benoit e Angle non si fidano l’uno dell’altro, i Los Guerreros sono legati fra loro, sono una famiglia. La sfida è ad alta qualità, con grande impegno dei due team, non perde mai interesse anche senza risultare perfetto. Nel finale sono i campioni a vincere per schienamento dopo 20 minuti e 15 secondi. Sicuramente è un match molto godibile.

 

WWE Heavyweight Title: Brock Lesnar (c) & Paul Heyman vs. Edge [Two On One Handicap Match]

Voto: 7/10. Edge è ben lontano dall’essere il main eventer degli anni seguenti, ma non se la cava male, anche se gran parte della sfida ruota attorno alla resistenza incredibile di Brock Lesnar, che pare inarrestabile e ovviamente è lui a ottenere la vittoria dopo 20 minuti. Paul Heyman svolge un buon ruolo, cercando di non combattere personalmente ma è anche l’unico elemento di rischio della squadra.

Post-match, Heyman afferra una sedia per dare il colpo di grazia a Edge, ma lui reagisce e manda KO il manager per chiudere lo show a suo favore, anche senza la cintura.

 

Voto finale: 5/10, un evento da house show con pochissime emozioni, per fortuna le ultime due sfide catturano l’attenzione grazie a un tag team match spettacolare fra Benoit ed Angle e i Los Guerreros, i due migliori team del 2002. Nel main event, c’è la prima grande occasione di Edge, che ha zero chance di vittoria ma almeno si mette alla prova contro la Next Big Thing, nel periodo dove nessuno riuscita a contrastare Lesnar. Fra i lati positivi c’è pure il Three Way (per la maggior parte un 1 contro 1) per il titolo Cruiserweight, il periodo di Rey Mysterio, Tajiri e Jamie Noble è fra i migliori della divisione per la qualità del lottato. Purtroppo tutto il resto è sprecato, a parte l’impegno di Matt Hardy e Booker T in una sfida appena sufficiente, non c’è altro che sia riuscito a catturare la mia attenzione. Siamo lontani da un evento pessimo ma allo stesso tempo Rebellion è dimenticabile, con una sensazione di “già visto” di un evento che non offre nulla a chi lo segue a parte alcune sfide più che buone.

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