lunedì 13 febbraio 2017

Recensione Raw episodio 144 (22 gennaio 1996)

Recensione Raw 144
22 gennaio 1996 da Stockton (California)
Durata show: 45:19
Rating: 2.9 (vs Nitro #21: 2.7)

Di solito gli episodi dopo i pay per view riescono a ottenere ascolti maggiori di Nitro, anche se la Monday Night War comincia a volgere a favore della WCW proprio in questo periodo. Di ritorno dalla Royal Rumble, Shawn Michaels ha vinto il match a 30 uomini.

Jim Cornette chiede che ora è… ed è Vader Time!

Savio Vega vs. Vader (w/Jim Cornette)
Primo match per Vader a Raw, che mostra la sua potenza inaudita diventando il nuovo mostro della federazione (ruolo che prima era di Yokozuna), distruggendo Savio Vega, che può far poco per contrastarlo, poi chiude con la Vader Bomb dalla terza corda in 3 minuti. 7/10, fa strano dare un voto alto a un match squash, ma Vader è impressionante e distrugge l’entusiasmo del rivale, grande esordio per lui a Raw.

Vader continua ad attaccare Savio Vega, perciò interviene il presidente Gorilla Monsoon a collidere con lui, decidendo di sospendere il lottatore, che gli mette le mani addosso e lui replica con delle Chop, per poi essere distrutto e anche l’arbitro viene travolto. È tutto perfetto, l’assalto a una figura di potere non era qualcosa che si vedeva spesso all’epoca. Devono intervenire Shawn Michaels e Razor Ramon per far fuggire Vader. Il lottatore urla poi alla telecamera e lancia sedie nel backstage in seguito alla sospensione.

Hunter Hearst Helmsley vs. Razor Ramon
HHH è accompagnato da una valletta, che appare mediocre e non aggiunge nulla al personaggio. Il Bad Guy pare un po’ svogliato nella sfida anche se questa è buona. Nel finale irrompe 1-2-3 Kid a distrarre Ramon, che lo segue e si fa contare fuori dopo 8 minuti e 1 secondo. 6.5/10, match più che okay fra due lottatori che hanno una buona compatibilità sul ring.

Spassoso Billionaire Ted dove si cerca un’idea originale non rubata alla WWF… e si tratta della linea telefonica a pagamento di “Scheme” Gene. Geniale.

Vince McMahon intervista Shawn Michaels e come al solito pare impazzire per lui, ridendo a ogni battuta, sempre con il sorriso stampato sul volto. Jim Cornette interrompe l’intervista per dire che Owen Hart gli ha quasi stroncato la carriera ed è lui a meritare la title shot per Wrestlemania. Michaels cade nella trappola e accetta di mettere in palio la title shot contro Owen Hart (ovviamente al prossimo In Your House), poi Cornette viene buttato fuori dal ring. Si va un po’ per le lunghe ma il carisma del manager e di HBK è un punto a favore del promo.

Vengono annunciati due match per il prossimo episodio di Raw, Diesel contro British Bulldog e Shawn Michaels contro Yokozuna.

Bret Hart vs. Goldust (w/Marlena)
Match da una decina di minuti con tre pause pubblicitarie all’interno, infatti non ci sono tempi morti durante la trasmissione della sfida, e risulta veramente buona. Bret Hart sottomette Goldust dopo 10 minuti e 58 secondi, complice un intervento di Razor Ramon. 7.5/10, main event di buon livello, con Bret Hart che sembra tenerci perché esca una grande sfida.
Breve intervista dopo la sfida a Bret Hart, in cui si prepara allo Steel Cage match contro Diesel al prossimo In Your House e spiega che non avrebbe problemi a concedere un’altra sfida ad Undertaker.


Voto finale: 7.5/10, una buona puntata dopo una Royal Rumble abbastanza scialba, il merito è soprattutto dell’ottimo debutto nello show di Vader, che distrugge tutto e tutti e lascia un grande impatto, risultando pericoloso e temibile (d’altronde è un ex WCW Champion, giusto dargli spazio fin da subito). I tre match sono tutti validi, con un buon Bret Hart contro Goldust, e un’intervista a Shawn Michaels che lo vede collidere con Jim Cornette, il migliore manager in circolazione. Questo è il Raw che mi piace vedere, aggressivo, con il fascino della diretta e senza sfide dispersive con lottatori di terza fascia!

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