venerdì 3 febbraio 2017

Recensione dell'episodio 19 di Nitro (08 gennaio 1996)

Recensione WCW Nitro 19
08 gennaio 1996 da Charleston (South Carolina)
Durata show: 53:44
Rating: 2.8 (vs Raw #142: 3.0)

A partire da questa recensione, sarò più sintetico per comodità personale (finora recensire mi ha portato a passare metà del tempo a guardare e metà a scrivere), sperando di poter in questo modo dimezzare i tempi e raggiungere più velocemente l’obiettivo prefissato. Detto questo, eviterò segmenti come “intervista del lottatore X che si dice pronto per il match da disputare”, specialmente quando durano 20-30 secondi e non aggiungono nulla. Ad esempio una cosa che non farò più è elencare la manovra di chiusura delle sfide, spiegando comunque il modo in cui termina il match e trasformando la ‘recensione’ dei match in opinioni più che una vera recensione.

Alex Wright vs. Chris Benoit (w/Brian Pillman)
Wright è stato sottovalutato, in questo match dimostra ancora una volta di essere un buon lottatore, anche se ovviamente spesso passa in secondo piano perché Benoit, Guerrero, Regal e Jerry Lynn sono dei fenomeni, talenti naturali. Brian Pillman aiuta Benoit dall’esterno, mentre Wright compie ben due voli fuori dal ring. Benoit vince per schienamento in 6 minuti e 40 secondi. 7.5/10, ottima performance di Wright nonostante la sconfitta.

Eddie Guerrero vs. Lord Steven Regal (w/Jeeves)
Solita abilità tecnica di Regal, con Guerrero che si trova in difficoltà e vince solo grazie a uno schienamento dal nulla dopo 8 minuti e 8 secondi. 7+/10, non ci sono grandi emozioni o momenti epici ma è una sfida solita, più che valida per Nitro anche grazie a una durata accettabile.

Sting e Lex Luger sono ospiti di “Mean” Gene sulla rampa, e Sting ha una domanda per Luger, riguardante cos’è successo dopo il match a Starrcade (quando Luger ha impedito a Sting di salire sul ring). Il Total Package spiega che non c’era nulla di male e poi entrambi rivelano che potrebbe formarsi un loro team per competere in squadra.

Diamond Dallas Page vs. Sting
DDP è ancora un lottatore immaturo e le sue fasi di dominio lo dimostrano, non riesce a tenere la sfida e si limita ad addormentarla, il pubblico è annoiato più che infastidito dal suo comportamento. Sting reagisce ma fa fatica a vincere, riuscendo a sottomettere l’avversario solo dopo diversi tentativi, chiudendo in 6 minuti e 20 secondi. 6.5/10, il carisma di Sting salva la sfida.

Hulk Hogan & Randy Savage vs. The Four Horsemen (Arn Anderson & Ric Flair)
Main event combattuto e con alcune buone fasi, con due squadre sicuramente di ottimo livello per intrattenere il pubblico. Nel finale Hulk Hogan chiude con la combinazione Big Boot – Atomic Leg Drop per la vittoria dopo 15 minuti. 7.5/10, è una sfida che non delude le aspettative e tutti i lottatori si impegnano, perfino Savage per una volta non ne esce debole (anche se il ruolo principale nel suo team è di Hogan).

Il Dungeon of Doom attacca Hulk Hogan e Randy Savage, The Giant infierisce ma Zodiac lo ferma per evitare il pestaggio, schierandosi ancora una volta dalla parte dei rivali in chiusura di show.

Voto finale: 7.5/10, uno show più orientato al Wrestling lottato che al resto, ma tutto pare scorrere bene anche senza nulla di veramente impressionante o momenti da ricordare. Lex Luger e Sting sembrano aver chiuso ogni possibile contrasto fra loro, mentre Hogan e Savage si prendono una vittoria utile sui Four Horsemen. Buoni match con Guerrero, Regal, Benoit e Wright. Insomma, tutto procede per il meglio e i lottatori più importanti compaiono nell’episodio o sono presenti sul ring.

Nitro, voto 7.5; Raw, voto: 4. Lezione di Wrestling da parte di Nitro in questa puntata nettamente superiore.


Nitro 14 – Raw 3

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