Recensione WCW Nitro 19
08 gennaio 1996 da Charleston
(South Carolina)
Durata show: 53:44
Rating: 2.8
(vs Raw #142: 3.0)
A partire da questa recensione, sarò più sintetico per
comodità personale (finora recensire mi ha portato a passare metà del tempo a
guardare e metà a scrivere), sperando di poter in questo modo dimezzare i tempi
e raggiungere più velocemente l’obiettivo prefissato. Detto questo, eviterò
segmenti come “intervista del lottatore X che si dice pronto per il match da
disputare”, specialmente quando durano 20-30 secondi e non aggiungono nulla. Ad
esempio una cosa che non farò più è elencare la manovra di chiusura delle
sfide, spiegando comunque il modo in cui termina il match e trasformando la
‘recensione’ dei match in opinioni più che una vera recensione.
Alex Wright vs. Chris Benoit (w/Brian Pillman)
Wright è stato sottovalutato, in questo match dimostra ancora
una volta di essere un buon lottatore, anche se ovviamente spesso passa in
secondo piano perché Benoit, Guerrero, Regal e Jerry Lynn sono dei fenomeni,
talenti naturali. Brian Pillman aiuta Benoit dall’esterno, mentre Wright compie
ben due voli fuori dal ring. Benoit vince per schienamento in 6 minuti e 40
secondi. 7.5/10, ottima performance di Wright nonostante la sconfitta.
Eddie Guerrero vs. Lord Steven Regal (w/Jeeves)
Solita abilità tecnica di Regal, con Guerrero che si trova in
difficoltà e vince solo grazie a uno schienamento dal nulla dopo 8 minuti e 8
secondi. 7+/10, non ci sono grandi emozioni o momenti epici ma è una sfida
solita, più che valida per Nitro anche grazie a una durata accettabile.
Sting e Lex Luger sono ospiti di “Mean” Gene sulla rampa, e
Sting ha una domanda per Luger, riguardante cos’è successo dopo il match a
Starrcade (quando Luger ha impedito a Sting di salire sul ring). Il Total
Package spiega che non c’era nulla di male e poi entrambi rivelano che potrebbe
formarsi un loro team per competere in squadra.
Diamond Dallas Page vs. Sting
DDP è ancora un lottatore immaturo e le sue fasi di dominio
lo dimostrano, non riesce a tenere la sfida e si limita ad addormentarla, il
pubblico è annoiato più che infastidito dal suo comportamento. Sting reagisce
ma fa fatica a vincere, riuscendo a sottomettere l’avversario solo dopo diversi
tentativi, chiudendo in 6 minuti e 20 secondi. 6.5/10, il carisma di Sting
salva la sfida.
Hulk Hogan & Randy Savage vs. The Four Horsemen (Arn Anderson &
Ric Flair)
Main event combattuto e con alcune buone fasi, con due
squadre sicuramente di ottimo livello per intrattenere il pubblico. Nel finale
Hulk Hogan chiude con la combinazione Big Boot – Atomic Leg Drop per la
vittoria dopo 15 minuti. 7.5/10, è una sfida che non delude le aspettative e
tutti i lottatori si impegnano, perfino Savage per una volta non ne esce debole
(anche se il ruolo principale nel suo team è di Hogan).
Il Dungeon of Doom attacca Hulk Hogan e Randy Savage, The
Giant infierisce ma Zodiac lo ferma per evitare il pestaggio, schierandosi ancora
una volta dalla parte dei rivali in chiusura di show.
Voto finale: 7.5/10, uno show più
orientato al Wrestling lottato che al resto, ma tutto pare scorrere bene anche
senza nulla di veramente impressionante o momenti da ricordare. Lex Luger e
Sting sembrano aver chiuso ogni possibile contrasto fra loro, mentre Hogan e
Savage si prendono una vittoria utile sui Four Horsemen. Buoni match con
Guerrero, Regal, Benoit e Wright. Insomma, tutto procede per il meglio e i
lottatori più importanti compaiono nell’episodio o sono presenti sul ring.
Nitro, voto 7.5; Raw, voto: 4. Lezione di Wrestling da parte
di Nitro in questa puntata nettamente superiore.
Nitro 14 – Raw 3
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