Recensione Raw 145
29 gennaio 1996 da Stockton
(California)
Durata show: 44:27
Rating: 2.4 (vs Nitro #22: 2.8)
Secondo dei tre episodi registrati a Stockton, con due sfide
su tre dall’ottimo potenziale.
Diesel vs. The British Bulldog (w/Jim Cornette)
Fa strano vedere ancora Diesel lottare con il supporto del
pubblico dopo essersi messo contro Bret Hart e Undertaker, è una situazione
simile a quella di Lex Luger in WCW. Lo
scontro è buono, come potrebbe non esserlo quando è British Bulldog a gestire i
tempi e impostare la sfida sul piano tecnico? Nel finale interviene Yokozuna e
per errore colpisce il suo compagno, annientandolo, così Diesel riesce a schienarlo
e vincere la sfida. 7/10, buona partenza per lo show, con un match che funziona
pur senza alcun picco qualitativo. Diesel riesce ancora ad avere molti fan
dalla sua parte.
In Your House
Report gestito da Dox Hendrix (Michael Hayes). All’interno Bret Hart in un’intervista parla del suo
Steel Cage match contro Diesel per la difesa della cintura mondiale, mentre c’è
un nuovo segmento di Billionaire Ted quando viene svelato che c’è una causa
legale in corso dalla WCW, offesa dal contenuto di queste scenette.
The Body Donnas (Skip & Zip) (w/Sunny) vs. The Godwinns (Henry O.
Godwinn & Phineas I. Godwinn) (w/Hillbilly Jim)
Match semplice per i Godwinns contro un team che ormai non ha
alcuna capacità di resistere agli avversari. Bastano circa 2 minuti di sfida
per vedere i Godwinns vincere per schienamento. Il focus è su Phineas, il
compagno di Henry. Squash.
Viene annunciato Bret Hart contro Undertaker con il titolo
mondiale in palio nel prossimo episodio di Raw.
L’avvocato Clarence Mason aiuta Jim Cornette a far annullare
la sospensione di Vader dalla federazione.
“Rowdy” Roddy Piper viene nominato il sostituto di Gorilla
Monsoon durante la sua assenza per infortunio (sempre da parte di Vader). Dunque
Piper ritorna con un ruolo di potere e fa le sue ‘promesse’ da presidente, poi
solleva McMahon con un Airplane Spin mostrandosi un po’ fuori di testa ma
apprezzabile dai fan.
Vignetta pre-debutto per Mankind, con un’inquadratura da
vicino dell’orecchio sfigurato dal famoso incidente, il lottatore si chiede
perché è l’uomo che è, e chiude con il suo motto “Have a nice day” che farà
storia. Scena perfetta per presentare le abilità al microfono di Mick Foley.
Shawn Michaels vs. Yokozuna (w/Jim Cornette)
Sappiamo tutti che Michaels renderebbe ottimo un match contro
un carro armato, ma qui Yokozuna esce veramente bene, facendo una buona
prestazione. HBK è in rampa di lancio ed è altamente motivato nella sfida, fra
Moonsault e Diving Headbutt, per poi vincere pulito dopo un Superkick. 7+/10,
da segnalare un match riuscito meglio di ogni previsione, che è godibile come
main event ed ha una durata giusta.
Yokozuna ha problemi con Owen Hart e British Bulldog dopo la
sconfitta ma i tre uniscono le forze per accerchiare Shawn Michaels, però
interviene Diesel dalla sua parte. Jim Cornette propone un tag team match per
la prossima puntata di Raw fra le squadre.
Voto finale: 7/10, una puntata meno
vista di Nitro ma sicuramente interessante, con due match che si lasciano
guardare con piacere, sia Diesel che Shawn Michaels appaiono nel pieno delle
loro forze, con il primo che riesce ancora a farsi tifare dal pubblico anche da
rivale di Bret Hart e Undertaker, mentre HBK è sempre più vicino al suo match
titolato a Wrestlemania XII. C’è l’introduzione di Mankind, Roddy Piper ritorna
e diventa presidente per un periodo non specificato, la puntata scorre bene e
sembra aver trovato una formula valida per fare concorrenza a Nitro, così come
la precedente offre buoni spunti.
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