lunedì 27 febbraio 2017

Recensione Raw episodio 145 (29 gennaio 1996)

Recensione Raw 145
29 gennaio 1996 da Stockton (California)
Durata show: 44:27
Rating: 2.4 (vs Nitro #22: 2.8)

Secondo dei tre episodi registrati a Stockton, con due sfide su tre dall’ottimo potenziale.

Diesel vs. The British Bulldog (w/Jim Cornette)
Fa strano vedere ancora Diesel lottare con il supporto del pubblico dopo essersi messo contro Bret Hart e Undertaker, è una situazione simile a quella di Lex Luger in WCW.  Lo scontro è buono, come potrebbe non esserlo quando è British Bulldog a gestire i tempi e impostare la sfida sul piano tecnico? Nel finale interviene Yokozuna e per errore colpisce il suo compagno, annientandolo, così Diesel riesce a schienarlo e vincere la sfida. 7/10, buona partenza per lo show, con un match che funziona pur senza alcun picco qualitativo. Diesel riesce ancora ad avere molti fan dalla sua parte.

In Your House Report gestito da Dox Hendrix (Michael Hayes). All’interno Bret Hart in un’intervista parla del suo Steel Cage match contro Diesel per la difesa della cintura mondiale, mentre c’è un nuovo segmento di Billionaire Ted quando viene svelato che c’è una causa legale in corso dalla WCW, offesa dal contenuto di queste scenette.

The Body Donnas (Skip & Zip) (w/Sunny) vs. The Godwinns (Henry O. Godwinn & Phineas I. Godwinn) (w/Hillbilly Jim)
Match semplice per i Godwinns contro un team che ormai non ha alcuna capacità di resistere agli avversari. Bastano circa 2 minuti di sfida per vedere i Godwinns vincere per schienamento. Il focus è su Phineas, il compagno di Henry. Squash.

Viene annunciato Bret Hart contro Undertaker con il titolo mondiale in palio nel prossimo episodio di Raw.

L’avvocato Clarence Mason aiuta Jim Cornette a far annullare la sospensione di Vader dalla federazione.

“Rowdy” Roddy Piper viene nominato il sostituto di Gorilla Monsoon durante la sua assenza per infortunio (sempre da parte di Vader). Dunque Piper ritorna con un ruolo di potere e fa le sue ‘promesse’ da presidente, poi solleva McMahon con un Airplane Spin mostrandosi un po’ fuori di testa ma apprezzabile dai fan.

Vignetta pre-debutto per Mankind, con un’inquadratura da vicino dell’orecchio sfigurato dal famoso incidente, il lottatore si chiede perché è l’uomo che è, e chiude con il suo motto “Have a nice day” che farà storia. Scena perfetta per presentare le abilità al microfono di Mick Foley.

Shawn Michaels vs. Yokozuna (w/Jim Cornette)
Sappiamo tutti che Michaels renderebbe ottimo un match contro un carro armato, ma qui Yokozuna esce veramente bene, facendo una buona prestazione. HBK è in rampa di lancio ed è altamente motivato nella sfida, fra Moonsault e Diving Headbutt, per poi vincere pulito dopo un Superkick. 7+/10, da segnalare un match riuscito meglio di ogni previsione, che è godibile come main event ed ha una durata giusta.

Yokozuna ha problemi con Owen Hart e British Bulldog dopo la sconfitta ma i tre uniscono le forze per accerchiare Shawn Michaels, però interviene Diesel dalla sua parte. Jim Cornette propone un tag team match per la prossima puntata di Raw fra le squadre.


Voto finale: 7/10, una puntata meno vista di Nitro ma sicuramente interessante, con due match che si lasciano guardare con piacere, sia Diesel che Shawn Michaels appaiono nel pieno delle loro forze, con il primo che riesce ancora a farsi tifare dal pubblico anche da rivale di Bret Hart e Undertaker, mentre HBK è sempre più vicino al suo match titolato a Wrestlemania XII. C’è l’introduzione di Mankind, Roddy Piper ritorna e diventa presidente per un periodo non specificato, la puntata scorre bene e sembra aver trovato una formula valida per fare concorrenza a Nitro, così come la precedente offre buoni spunti.

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