Recensione WWE Royal Rumble 2003
19 gennaio 2003 da Boston
(Massachusetts)
Durata show: 2 ore e 39 minuti
Inizia il 2003, un anno di grandi cambiamenti con nuove
stelle di primo piano e veterani sempre presenti.
Brock Lesnar
vs. The Big Show (w/Paul Heyman) [Il Vincitore entra nel Royal Rumble Match]
Voto: 7/10. La prima sfida è una rivincita fra i due rivali
degli ultimi mesi, con il vincitore che ottiene un posto nella Royal Rumble.
Questo è un evento fortemente orientato su Brock Lesnar ed è chiaro dal primo
incontro. Battere Big Show è soltanto il primo passo per rincorrere il titolo
WWE. Lesnar vince in 6 minuti e 15 secondi, dimostrandosi più che pronto per la
sfida.
World Tag
Team Titles: Lance Storm & William Regal (c) vs. The Dudley Boyz (Bubba Ray
Dudley & D-Von Dudley)
Voto: 7+/10. C’è da divertirsi grazie ai Dudley Boyz, che
sanno intrattenere bene e anche William Regal ha dei buoni momenti. Non sono
mai stato un fan di Lance Storm ma in questo match è più che valido. I Dudley
vincono la sfida e i titoli di coppia dopo 7 minuti e 26 secondi con un finale
ben riuscito nonostante l’intervento del commissario Morley (cioè Val Venis).
Dawn Marie vs. Torrie Wilson
Voto: 4/10. La rivalità fra le due divas ha preso una piega
eccessiva, infatti è il periodo dopo la “morte” di Al Wilson, con tanto di
ceffoni al funerale. Il match è pessimo ma breve, così breve da risultare
inoffensivo. La sfida termina con la vittoria di Torrie Wilson in 3 minuti e 35
secondi, in modo da prendersi la sua rivincita su Dawn Marie.
World
Heavyweight Title: Triple H (w/Ric Flair) (c) vs. Scott Steiner
Voto: 3/10. Okay, questo è considerato uno dei peggiori match
mai disputato per il titolo mondiale e ci sono delle valide ragioni. Scott
Steiner è arrivato in WWE con il supporto del pubblico, ma dopo questa sfida
gli rimarranno molti meno fans. La ragione è che la sua performance sul ring è
strana, una raffica di Suplex, oltre a una gestione del match che ha poco
senso, con scorrettezze da entrambe le parti e Steiner che si sfoga picchiando
tutti fino a farsi squalificare dopo 17 minuti. Il pubblico ha fischiato
pesantemente e non ha gradito nulla di questa sfida, partita con il massimo
interesse per poi perdersi nella noia. Siamo sotto al minimo sindacale delle 0
stelle (o del mio 4/10).
WWE
Heavyweight Title: Kurt Angle (c) vs. Chris Benoit
Voto: 10/10. Si tratta di uno dei match più apprezzati della
carriera di entrambi i lottatori e, probabilmente, anche il loro match più
famoso da rivali. Una sfida ultra-tecnica che mostra il meglio del loro
repertorio, con la giusta durata. Sicuramente è uno dei match più tecnici della
storia della WWE ed è spettacolare e avvincente. Ci sono tanti tentativi di
chiusura e pure il pubblico si trova coinvolto in un match atipico per l’epoca.
Angle sottomette Benoit dopo 17 minuti e 18 secondi. Un match da recuperare,
che ancora oggi risulta eccellente.
30 men Royal Rumble
Match
Durata Rumble: 53 minuti e 47 secondi.
Primo e secondo ingresso: Shawn Michaels / Chris Jericho
Numero 30: Undertaker
Ritorni a sorpresa: Undertaker
Wrestler
principali: Shawn Michaels (1), Chris Jericho (2), Edge (5), Kane (22), Brock
Lesnar (29), Undertaker (30)
Fase iniziale: ottima, la Rumble 2003 parte alla grande con
Shawn Michaels e Chris Jericho a darsi battaglia con un’eliminazione abbastanza
veloce di HBK, che è il primo a uscire. Rey Mysterio ed Edge aggiungono la
giusta qualità alla sfida e ci sono due grandi performance, quella di Edge e
quella di Jericho, che diventa uno dei protagonisti della sfida. Ci sono vari
intrecci come Christian con Jericho ma anche con Edge, la sfida è sempre
dinamica e nelle prime fasi è veramente spettacolare, con una fra le migliori
partenze di sempre.
Fase centrale: buona, c’è un leggero calo di qualità a lungo
andare nella sfida, con un sacco di lottatori buttati nel mezzo come B2, Test,
i Three Minutes Warning… insomma, è il caos generale. Però continuano degli
ottimi intrecci, si vede già la freddezza di Jericho nell’eliminare non solo
Edge ma anche il suo compagno di squadra Christian. John Cena fa una performance
un po’ in sordina ma resiste per un bel po’ di tempo, Rob Van Dam ruba la scena
e i siparietti di Matt Hardy che viene salvato continuamente da Shannon Moore
sono divertenti. Qui la sfida funziona bene e intrattiene senza mai stancare.
Fase finale: buona, l’ultima parte è quella che vede i Big
Man in azione, Kane, Batista, Brock Lesnar, Undertaker, insomma, viene fatta
piazza pulita di chi non può resistere fino in fondo. Torna Shawn Michaels per
far eliminare Chris Jericho e continuare così una rivalità che li porterà a
Wrestlemania. Se ne vanno alcuni fra i potenziali vincitori come Booker T e RVD
(non avrei mai scommesso su di loro). Gli ultimi quattro rimasti sono proprio
Kane, Undertaker, Lesnar e… Batista?!? A inizio 2003 è strano, non ha nulla a
che vedere con loro e chiaramente non doveva essere lì, ma è il primo di loro a
farsi buttare fuori da Undertaker, che poi elimina pure Kane. In pratica, Kane
“tradisce” RVD, Undertaker “tradisce” Kane, Lesnar riesce a buttare fuori Taker
e a vincere la Royal Rumble e quindi ad accedere al main event del prossimo
Wrestlemania dopo una performance dominante nell’evento. C’è poi un segno di
rispetto da parte di Undertaker al vincitore del match.
Voto 8/10, raramente apprezzo a livelli alti una Royal
Rumble, questa è stata molto buona, la ritengo una delle migliori grazie
all’intrattenimento sempre presente e alla quantità di lottatori che vanno e
vengono, oltre alle storie che si intrecciano e ai richiami al passato. È tutto
ciò che una Royal Rumble dovrebbe essere e va bene così! Ci sono le star, ci
sono le promesse del futuro (Edge, John Cena e potenzialmente Batista) oltre al
coinvolgimento del pubblico, sempre pronto a tifare per il lottatore di turno e
a fischiare chi non piace. Il risultato anche visto ad anni di distanza appare
scontato, Brock Lesnar era davvero l’unico che poteva e doveva vincere quel
match, quindi va bene così.
Voto finale: 7/10, un evento che fa il
suo dovere, con una Royal Rumble molto bella da vedere e che dura quasi un’ora
e un match imperdibile per il titolo WWE fra Kurt Angle e Chris Benoit, uno di
quei match a cinque stelle che meritano tantissimo. Tutto il resto è
decisamente meno appassionante e alcune sfide sono pessime. Oltre a uno dei
migliori match dell’anno abbiamo pure uno dei peggiori match di sempre, Triple
H contro Scott Steiner, una sfida interminabile fatta di Suplex e una pessima
interazione, oltre a un finale atroce. Il top e lo schifo in due sfide di fila!
Posso dire che comunque l’evento risulta divertente e intrattiene bene. Perfino
i primi due match sono buoni, anche se poi arriva il breve ma pessimo match fra
Torrie Wilson e Dawn Marie, che pare chiudere una fra le rivalità più esagerate
di sempre. Brock Lesnar viene finalmente lanciato, non solo dopo il trionfo al
King of the Ring 2002, ma pure dopo aver dominato questa Royal Rumble,
diventando uno fra i volti principali della federazione nonostante sia dentro
da nemmeno un anno. Una vera stella, uno di quei lottatori che si vedono
raramente e che riescono a creare interesse. Ci sono poi tanti punti buoni come
la lotta ininterrotta fra Shawn Michaels e Chris Jericho, ma comunque la
presenza del lungo e terribile HHH vs Steiner va a danneggiare la media voto,
non è qualcosa su cui si può passare sopra facilmente. In ogni caso, è un buon
evento sulla strada per Wrestlemania.
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