giovedì 22 aprile 2021

Recensione WWE Royal Rumble 2003 (19 gennaio 2003)

 Recensione WWE Royal Rumble 2003

19 gennaio 2003 da Boston (Massachusetts)

Durata show: 2 ore e 39 minuti

 

Inizia il 2003, un anno di grandi cambiamenti con nuove stelle di primo piano e veterani sempre presenti.

 

Brock Lesnar vs. The Big Show (w/Paul Heyman) [Il Vincitore entra nel Royal Rumble Match]

Voto: 7/10. La prima sfida è una rivincita fra i due rivali degli ultimi mesi, con il vincitore che ottiene un posto nella Royal Rumble. Questo è un evento fortemente orientato su Brock Lesnar ed è chiaro dal primo incontro. Battere Big Show è soltanto il primo passo per rincorrere il titolo WWE. Lesnar vince in 6 minuti e 15 secondi, dimostrandosi più che pronto per la sfida.

 

World Tag Team Titles: Lance Storm & William Regal (c) vs. The Dudley Boyz (Bubba Ray Dudley & D-Von Dudley)

Voto: 7+/10. C’è da divertirsi grazie ai Dudley Boyz, che sanno intrattenere bene e anche William Regal ha dei buoni momenti. Non sono mai stato un fan di Lance Storm ma in questo match è più che valido. I Dudley vincono la sfida e i titoli di coppia dopo 7 minuti e 26 secondi con un finale ben riuscito nonostante l’intervento del commissario Morley (cioè Val Venis).

 

Dawn Marie vs. Torrie Wilson

Voto: 4/10. La rivalità fra le due divas ha preso una piega eccessiva, infatti è il periodo dopo la “morte” di Al Wilson, con tanto di ceffoni al funerale. Il match è pessimo ma breve, così breve da risultare inoffensivo. La sfida termina con la vittoria di Torrie Wilson in 3 minuti e 35 secondi, in modo da prendersi la sua rivincita su Dawn Marie.

 

World Heavyweight Title: Triple H (w/Ric Flair) (c) vs. Scott Steiner

Voto: 3/10. Okay, questo è considerato uno dei peggiori match mai disputato per il titolo mondiale e ci sono delle valide ragioni. Scott Steiner è arrivato in WWE con il supporto del pubblico, ma dopo questa sfida gli rimarranno molti meno fans. La ragione è che la sua performance sul ring è strana, una raffica di Suplex, oltre a una gestione del match che ha poco senso, con scorrettezze da entrambe le parti e Steiner che si sfoga picchiando tutti fino a farsi squalificare dopo 17 minuti. Il pubblico ha fischiato pesantemente e non ha gradito nulla di questa sfida, partita con il massimo interesse per poi perdersi nella noia. Siamo sotto al minimo sindacale delle 0 stelle (o del mio 4/10).

 

WWE Heavyweight Title: Kurt Angle (c) vs. Chris Benoit

Voto: 10/10. Si tratta di uno dei match più apprezzati della carriera di entrambi i lottatori e, probabilmente, anche il loro match più famoso da rivali. Una sfida ultra-tecnica che mostra il meglio del loro repertorio, con la giusta durata. Sicuramente è uno dei match più tecnici della storia della WWE ed è spettacolare e avvincente. Ci sono tanti tentativi di chiusura e pure il pubblico si trova coinvolto in un match atipico per l’epoca. Angle sottomette Benoit dopo 17 minuti e 18 secondi. Un match da recuperare, che ancora oggi risulta eccellente.

 

30 men Royal Rumble Match

Durata Rumble: 53 minuti e 47 secondi.

Primo e secondo ingresso: Shawn Michaels / Chris Jericho

Numero 30: Undertaker

Ritorni a sorpresa: Undertaker

Wrestler principali: Shawn Michaels (1), Chris Jericho (2), Edge (5), Kane (22), Brock Lesnar (29), Undertaker (30)

Fase iniziale: ottima, la Rumble 2003 parte alla grande con Shawn Michaels e Chris Jericho a darsi battaglia con un’eliminazione abbastanza veloce di HBK, che è il primo a uscire. Rey Mysterio ed Edge aggiungono la giusta qualità alla sfida e ci sono due grandi performance, quella di Edge e quella di Jericho, che diventa uno dei protagonisti della sfida. Ci sono vari intrecci come Christian con Jericho ma anche con Edge, la sfida è sempre dinamica e nelle prime fasi è veramente spettacolare, con una fra le migliori partenze di sempre.

Fase centrale: buona, c’è un leggero calo di qualità a lungo andare nella sfida, con un sacco di lottatori buttati nel mezzo come B2, Test, i Three Minutes Warning… insomma, è il caos generale. Però continuano degli ottimi intrecci, si vede già la freddezza di Jericho nell’eliminare non solo Edge ma anche il suo compagno di squadra Christian. John Cena fa una performance un po’ in sordina ma resiste per un bel po’ di tempo, Rob Van Dam ruba la scena e i siparietti di Matt Hardy che viene salvato continuamente da Shannon Moore sono divertenti. Qui la sfida funziona bene e intrattiene senza mai stancare.

Fase finale: buona, l’ultima parte è quella che vede i Big Man in azione, Kane, Batista, Brock Lesnar, Undertaker, insomma, viene fatta piazza pulita di chi non può resistere fino in fondo. Torna Shawn Michaels per far eliminare Chris Jericho e continuare così una rivalità che li porterà a Wrestlemania. Se ne vanno alcuni fra i potenziali vincitori come Booker T e RVD (non avrei mai scommesso su di loro). Gli ultimi quattro rimasti sono proprio Kane, Undertaker, Lesnar e… Batista?!? A inizio 2003 è strano, non ha nulla a che vedere con loro e chiaramente non doveva essere lì, ma è il primo di loro a farsi buttare fuori da Undertaker, che poi elimina pure Kane. In pratica, Kane “tradisce” RVD, Undertaker “tradisce” Kane, Lesnar riesce a buttare fuori Taker e a vincere la Royal Rumble e quindi ad accedere al main event del prossimo Wrestlemania dopo una performance dominante nell’evento. C’è poi un segno di rispetto da parte di Undertaker al vincitore del match.

Voto 8/10, raramente apprezzo a livelli alti una Royal Rumble, questa è stata molto buona, la ritengo una delle migliori grazie all’intrattenimento sempre presente e alla quantità di lottatori che vanno e vengono, oltre alle storie che si intrecciano e ai richiami al passato. È tutto ciò che una Royal Rumble dovrebbe essere e va bene così! Ci sono le star, ci sono le promesse del futuro (Edge, John Cena e potenzialmente Batista) oltre al coinvolgimento del pubblico, sempre pronto a tifare per il lottatore di turno e a fischiare chi non piace. Il risultato anche visto ad anni di distanza appare scontato, Brock Lesnar era davvero l’unico che poteva e doveva vincere quel match, quindi va bene così.

 

Voto finale: 7/10, un evento che fa il suo dovere, con una Royal Rumble molto bella da vedere e che dura quasi un’ora e un match imperdibile per il titolo WWE fra Kurt Angle e Chris Benoit, uno di quei match a cinque stelle che meritano tantissimo. Tutto il resto è decisamente meno appassionante e alcune sfide sono pessime. Oltre a uno dei migliori match dell’anno abbiamo pure uno dei peggiori match di sempre, Triple H contro Scott Steiner, una sfida interminabile fatta di Suplex e una pessima interazione, oltre a un finale atroce. Il top e lo schifo in due sfide di fila! Posso dire che comunque l’evento risulta divertente e intrattiene bene. Perfino i primi due match sono buoni, anche se poi arriva il breve ma pessimo match fra Torrie Wilson e Dawn Marie, che pare chiudere una fra le rivalità più esagerate di sempre. Brock Lesnar viene finalmente lanciato, non solo dopo il trionfo al King of the Ring 2002, ma pure dopo aver dominato questa Royal Rumble, diventando uno fra i volti principali della federazione nonostante sia dentro da nemmeno un anno. Una vera stella, uno di quei lottatori che si vedono raramente e che riescono a creare interesse. Ci sono poi tanti punti buoni come la lotta ininterrotta fra Shawn Michaels e Chris Jericho, ma comunque la presenza del lungo e terribile HHH vs Steiner va a danneggiare la media voto, non è qualcosa su cui si può passare sopra facilmente. In ogni caso, è un buon evento sulla strada per Wrestlemania.

Nessun commento:

Posta un commento