martedì 20 aprile 2021

Recensione WCW Nitro episodio 89 (26 maggio 1997)

 Recensione WCW Nitro 89

26 maggio 1997 da Nashville (Tennessee)

Durata show: 1 ora e 31 minuti

Rating: 3.3 (vs Raw #211: 2.7)

 

Hollywood Hogan apre questo episodio da 2 ore insieme a Eric Bischoff, sale sul ring e provoca Sting, dicendogli che se vuole farsi avanti lui è pronto a sfidarlo. Trappola o meno, Sting non abbocca e Hogan fa le sue pose muscolari prima di andarsene.

 

Hector Garza, Juventud Guerrera & Super Calo vs. Ciclope, Damien & La Parka

Voto: 7.5/10. Questo è un match 3 contro 3 in pieno stile Lucha Libre messicana, mi piace quando Nitro cerca di intrattenere con altri stili di lotta meno famosi sul territorio americano. Non mancano i colpi duri, i voli oltre la barriera e l’azione senza sosta, per quanto si tratti di una sfida decisamente breve. Hector Garza porta la vittoria al suo team in 6 minuti e 26 secondi. Riesco a immaginare fan di Wrestling che seguendo la sfida hanno visto qualcosa di innovativo.

 

Psychosis vs. Alex Wright

Voto: 7-/10. Un’altra sfida breve ma che risulta pienamente convincente, Wright dimostra di essere un buon lottatore anche se non ha il carisma per diventare uno fra i più famosi, mentre Psychosis riesce a gestire bene la situazione e vince per schienamento dopo 4 minuti e 9 secondi. Partenza spettacolare per questo show.

 

Sonny Onoo viene intervistato da Mean Gene e cerca di ingaggiare Psychosis per un contratto e lui è d’accordo. Madusa interviene e lo interrompe, dicendo che lei merita una title shot al titolo femminile. Lui accetta per Great American Bash dove le concederà una title shot contro la campionessa femminile Akira Hokuto, ma Madusa dovrà mettere in palio la sua carriera.

 

Wrath (w/James Vandenberg & Mortis) vs. Mark Starr

Squash. Sfida a senso unico dove Wrath annienta il povero Starr in 2 minuti e 34 secondi. Facile e indolore.

 

Konnan vs. Villano IV

Squash. Un’altra sfida senza difficoltà dove Konnan annienta il messicano Villano IV in 3 minuti e 10 secondi per sottomissione. C’è poco da dire pure qui.

 

Mean Gene intervista anche Konnan e gli dice che senza Kevin Sullivan la sua carriera è ferma, ma lui dice che ha un obiettivo ed è Chris Benoit.

 

The Great Muta (w/Sonny Onoo) vs. Masahiro Chono

Senza voto. Due leggende giapponesi a confronto. Chono rappresenta il NWO. Il problema è che non c’è nessuna mossa di Wrestling, i due si studiano e poi si alleano entrambi contro Sonny Onoo dopo 3 minuti, annientandolo insieme.

Chono poi passa a Great Muta la maglia del NWO e lui si unisce alla squadra.

 

The Barbarian (w/Jimmy Hart) vs. Jim Powers

Squash. Di nuovo un match con un lottatore dominante. Barbarian annienta Jim Powers in 3 minuti e 19 secondi.

 

Chris Benoit provoca Jimmy Hart, vuole una sfida con Barbarian ma Hart la evita e dice che non c’è tempo.

 

The Giant (w/Lex Luger) vs. Jerry Flynn, Johnny Swinger & Rick Fuller [One on Three Handicap Match]

Squash. The Giant non soffre nemmeno da solo contro tre lottatori, vince in 2 minuti e 17 secondi. Altra sfida dominante e senza competizione.

 

Mean Gene intervista Lex Luger e The Giant, parlando dell’alleanza fra Hollywood Hogan e Dennis Rodman (famosissimo giocatore dei Chicago Bulls). Luger non teme i nemici e si fida di Giant, che aggiunge soltanto che il gigante sta arrivando per Hogan.

 

Syxx mostra il filmato dall’annientamento di Ric Flair insieme a Kevin Nash e Scott Hall avvenuto di recente, poi si diverte a riderci sopra insieme a Kevin Nash e Scott Hall. Nash è brutale contro Ric Flair fra battute sullo stare fermo a letto con l’infortunio, i macchinari sulle dialisi e la minaccia di essere loro tre a ritirare Flair dal Wrestling.

 

Jeff Jarrett & Steve McMichael (w/Debra) vs. Harlem Heat (Booker T & Stevie Ray) (w/Sister Sherri)

Voto: 6.5/10. Questa sembra davvero la storia di un team che sta scoppiando, con Double J e Steve McMichael che hanno sempre più problemi. Il match è abbastanza divertente finché McMichael non impazzisce e va a recuperare Kevin Greene al tavolo di commento per far scattare una rissa, lasciando Jeff Jarrett a subire lo schienamento dopo 10 minuti e 8 secondi. Insomma, più che sufficiente come main event.

Double J litiga poi con Debra dopo la sconfitta.

 

Hollywood Hogan vorrebbe combattere per il titolo e Bischoff dice che purtroppo non potrà perché Sting non è presente. Compare il fake Sting da sotto al ring e Hogan lo fa abbassare e umiliare, sputa a terra e il fake Sting loda lo sputo di Hogan. In quel momento arriva il vero Sting a calarsi dall’alto e fa piazza pulita di Bischoff e del fake Sting, facendo scappare Hogan

 

Voto finale: 6.5/10, una puntata di Nitro con pochi alti e tanti bassi, ma che non cala mai troppo di qualità e garantisce divertimento dentro e fuori dal ring. Il segmento finale è pazzesco, davvero divertente da seguire e con una grande performance di Sting e Hollywood Hogan che mette pepe alla rivalità. Sui confronti sul ring, buono il match 3 contro 3 fra messicani, passabile anche Psychosis contro Alex Wright, con un main event piuttosto godibile con gli Harlem Heat che prevalgono su Jeff Jarrett e Steve McMichael grazie ai conflitti interni dei due Horsemen. Ci sono diverse interviste di poco conto e l’inserimento nel New World Order di Great Mutah che abbandona il suo manager Sonny Onoo. Per la maggior parte del tempo, i match sono squash a senso unico ma per fortuna sono brevi. Più che sufficiente ma con uno show da due ore si può fare meglio!

 

Nitro, voto 6.5; Raw, voto 7. Un’altra settimana dove gli show sono di qualità simile ma ho preferito Raw.

 

Nitro 43 – Raw 38

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