mercoledì 7 dicembre 2016

Recensione In Your House 3 (24 settembre 1995)

Recensione In Your House 3
24 settembre 1995 da Saginaw (Michigan)
Durata show: 1:54:47

Dopo sole due settimane di costruzione arriva il terzo In Your House, diventando ormai di cadenza mensile, e ce ne saranno altri due prima della fine dell’anno. Dopo una musica introduttiva blues e una grafica rigorosamente da anni ’90 vediamo Vince McMahon e Jerry “The King” Lawler al tavolo di commento insieme a Jim Ross. È stato promesso un cambio di cintura nel main event per via del tema dell’evento: Triple Header.

Savio Vega vs. Waylon Mercy
Trovo fantastico il personaggio di Waylon Mercy, la sua calma innata che diventa aggressività al suono della campanella, riesce a dare una sensazione di pericolo imminente. Aveva tutto il potenziale di diventare uno fra i lottatori di punta, ma come ho già scritto in passato era troppo avanti come caratterizzazione. Il match è abbastanza standard, nulla di impressionante, è una contesa accettabile o anche buona in alcuni momenti. Vega distrugge l’imbattibilità dell’avversario con uno Spinning Heel Kick dopo 7 minuti e 6 secondi. 6/10, sfida sufficiente, forse perché mi riesce facile seguire con interesse Mercy, e anche Vega ha fatto una prestazione migliore di quella dei suoi match al King of the Ring. La fase calda di Savio Vega coincide anche con la prima sconfitta di Mercy in quello che è anche il suo unico match in pay per view. Purtroppo ha avuto una durata breve!

Pare che Owen Hart non sia presente all’evento e Jim Cornette è nel panico, mentre Gorilla Monsoon, che è da poco tempo il presidente della federazione, dice che il Triple Header match con tutte le cinture in palio sarà comunque disputato.

Henry O. Godwinn vs. Sid (w/Ted DiBiase)
Non ho alcun parere negativo su Godwinn, che per quanto non mi piaccia per la personalità da stalliere che tende al comedy con il secchio degli avanzi, risulta un lottatore più che accettabile. Sid invece ha carisma e potenza, ma spesso non ci mette impegno nelle sfide, e qui mostra il peggiore aspetto, quello svogliato e pigro, rallentando la sfida fino a privarla di ogni interesse. DiBiase impedisce a Godwinn di vincere con lo Slop Drop, perciò Sid se ne approfitta e chiude con la Sit Down Powerbomb in 7 minuti e 23 secondi. 4.5/10, noia assicurata anche in una sfida dalla durata breve, non è tanto l’esito scontato a darmi fastidio, ma l’assenza di interesse durante il dominio di Sid.
Sid e Kama infieriscono su Godwinn dopo il match, ma interviene Bam Bam Bigelow (che è ancora rivale della Million Dollar Corporation da mesi), perciò Godwinn prende il secchio pieno di sporcizia e lo svuota su Ted DiBiase, rovinandogli la tenuta.

Si torna da Jim Cornette, che scopre da Gorilla Monsoon che dovrà trovare un nuovo compagno per Yokozuna per la difesa delle cinture di coppia e per le title shot contro Diesel e Shawn Michaels.

Bam Bam Bigelow vs. The British Bulldog
Bulldog è ancora fresco dell’inserimento nella Million Dollar Corporation dopo aver tradito Diesel in un match di coppia. È in fase di slancio mentre Bigelow dopo essere stato nel main event di Wrestlemania X ha perso la sua popolarità dopo essere passato fra i ‘buoni’, forse non coprendo al meglio quel ruolo. La sfida ha un ritmo accettabile, dura parecchio ma spesso grazie all’inglese risulta guardabile, non più di questo perché non c’è grande enfasi e nell’arena a nessuno importa qualcosa di Bam Bam (che infatti sarà fuori dalla WWF entro fine anno). Bulldog connette con un Powerslam impressionante e va a chiudere con uno schienamento dopo 12 minuti. 6+/10, poco più che sufficiente ma serve al suo scopo di rendere British Bulldog un lottatore da tenere d’occhio. Bigelow è nella fase finale della sua carriera in federazione e questo pare uno spreco, viste le sue qualità.

Mr. Bob Backlund presenta al pubblico Dean Douglas dopo aver insultato il pubblico locale.

Dean Douglas (w/Bob Backlund) vs. Razor Ramon
Douglas ha un personaggio orrendo, l’insegnante arrogante che puntualizza tutto. Andrebbe bene se fosse interessante nei suoi discorsi, ma è roba inascoltabile nel 2016, che magari nel ’95 era ancora ritenuta okay. Il vero fulcro della sfida è la rivalità fra Razor Ramon e 1-2-3 Kid, Douglas si è inserito nei loro problemi personali, approfittandosi della situazione. Il match è okay, anche perché Dean è un buon lottatore e Ramon è sicuramente uno fra i wrestler principali, capace di esibire carisma nella maggior parte delle sfide, ed è anche uno di quelli che non fanno pesare i match a senso unico che disputa a Raw. Qui si va per le lunghe ed ovviamente risulta decisivo l’inserimento di Kid, che quando l’arbitro è a terra cerca di aiutare il Bad Guy eseguendo lui il conteggio, ma non è valido. Ramon lo spintona e gli mostra di non aver apprezzato il suo intervento, perciò Douglas se ne approfitta e chiude con un Roll-up in 14 minuti e 53 secondi. 7-/10, l’unica ragione per cui il match mi è piaciuto è la rivalità fra Kid e Ramon, oltre al non essere per nulla offensivo verso lo spettatore. Il finale è più che giustificato perché distrugge ogni armonia fra i due alleati.

Salta la possibile alleanza fra Yokozuna e Sid, poi quella fra Yokozuna e King Mabel, non si sa ancora chi sarà il partner del campione di coppia.

Bret Hart vs. Jean-Pierre LaFitte
Ci sono solo due lottatori che assicurano la garanzia di buone prestazioni sul ring conto chiunque, Bret Hart e Shawn Michaels. E ironicamente LaFitte è decisamente sottovalutato perché ha buone doti atletiche, ma è un pirata che viene chiamato ‘ladro’. La storia è che il lottatore ha rubato la giacca a Bret Hart e strappato via a un giovane fan gli occhiali del canadese. Perciò Hart è lì per riprendersi il suo onore, mentre come al solito Jerry Lawler è dalla parte di chiunque gli sia contro, anche se qui si limita a criticarlo dal tavolo di commento. Il match parte bene con un Suicide Dive di Hart, e si mantiene su ottimi ritmi, è quel tipo di sfida che non ha particolare valore sul piano dell’intrattenimento ma è un’ottima contesa tecnica e atletica, che poi è qualcosa che viene facile apprezzare quando succede nel ’95, un anno con pochi match di alta qualità. I lottatori ricorrono al meglio del loro repertorio. Bret Hart arriva a chiudere con la Sharpshooter dopo 16 minuti e 37 secondi, sudandosi questa vittoria contro un altro lottatore che sarà fuori dalla federazione entro fine anno (così come Mercy, Douglas e Bigelow). Hitman si riprende la sua giacca. 8+/10, un buon livello del match proprio come speravo di vedere, Bret Hart per oltre metà anno è stato tagliato fuori dalla zona che conta e si accontenta di sfide come questa che dimostrano ancora una volta che è il numero 1 sul piano atletico.

Alla fine Jim Cornette ha trovato il partner per Yokozuna che andrà a sostituire Owen Hart, e si tratta di British Bulldog. Ironicamente Bulldog diventerà in seguito il compagno di coppia di Owen con un buon successo nella categoria.

Promo di Diesel e Shawn Michaels, decisamente carichi per la sfida che li attende, loro sono i Dudes with Attitudes.

WWF World Heavyweight Title / WWF World Tag Team Title / WWF Intercontinental Title Tag Team Match: Camp Cornette (The British Bulldog & Yokozuna) (w/Jim Cornette & Mr. Fuji) (c) vs. Dudes With Attitudes (Diesel (c) & Shawn Michaels (c))
Triple Header match, ovvero tutte le cinture sono in palio, il concetto è interessante, ma non ho capito a fondo la storia di tenere Owen Hart fuori dal main event, è già stato in lotta con il fratello Bret in passato regalando due sfide a 5 stelle, perciò che si può volere di più? Bulldog comunque risulta un valido contendente, forse lanciato un po’ di fretta nei piani alti, ma dopo aver visto al top Sid e Mabel sicuramente è meglio lui. Il match si basa in particolare sul carisma di Diesel e Shawn Michaels, spesso protagonisti della sfida. Owen Hart fa irruzione nella fase finale, ma appena sale sul ring subisce la Jacknife Powerbomb da Diesel, che lo schiena all’istante per la vittoria (anche se non era parte della sfida) dopo 15 minuti e 42 secondi. Shawn Michaels e Diesel sono i nuovi campioni di coppia… per una sola notte, capirete la ragione leggendo la recensione del prossimo episodio di Raw. 7+/10, a parte il finale stupido è un buon match, di quelli con il giusto rapporto fra intrattenimento e qualità atletica. British Bulldog affronta due match non brevi e non dimostra la minima stanchezza.
Shawn Michaels e Diesel festeggiano la conquista delle cinture di coppia in chiusura di show.


Voto finale: 6.5/10, a essere sincero mi sono divertito per buona parte, la prima ora non è il massimo della qualità, ma gli ultimi tre match sono divertenti e con pochi problemi. Certo, c’è da dire che Razor Ramon vs Dean Douglas è più facile da apprezzare avendo seguito gli sviluppi a Raw. Ho recuperato un pre-show prima di vedere l’evento e ho notato quanto fosse importante lo show tv Superstars, che conteneva buona parte della costruzione delle rivalità, dando un maggiore spessore a quello che sembrava un pay per view fatto di fretta. So che questo è il periodo con Bill Watts dietro le quinte (che aveva fatto alcune cose buone in WCW, ma anche tanti errori), si nota un risveglio dell’idea di competizione con maggiore enfasi sulla tecnica e le qualità dei lottatori, anche se a risentirne è il lato dell’intrattenimento, che qui grida al concetto di B-Show per questo In Your House, il cui tanto proclamato cambio di cinture risulta un banalissimo ‘Diesel e Shawn Michaels prendono le cinture di coppia’ che non cambia nulla in federazione anche perché il giorno dopo non sono nemmeno loro a difenderle. Bret Hart contro LaFitte è un match meritevole, che andrebbe visto da chi apprezza le sfide tecniche (anche perché nel ’95 non c’è molto di cui raccomandare la visione). Sufficienza piena, non c’è King Mabel, Sid dura 7 minuti nel peggiore match e in generale ci sono più pregi che lati negativi.

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