giovedì 1 dicembre 2016

Recensione Nitro episodio 02 (11 settembre 1995)

Recensione WCW Nitro 02
11 settembre 1995 da Miami (Florida)
Durata show: 45:30
Rating: 2.4 (vs Raw #126: 2.5)

Comincia la sfida del lunedì sera e Nitro ha un vantaggio, quello di avere l’episodio in diretta e confrontarsi con show registrati in anticipo, sapendo esattamente il tipo di episodi a cui fare concorrenza. Anche stasera ci sono due sfide titolate, con Sting e Hulk Hogan ancora protagonisti. C’è lo stage che ha reso popolare lo show, con il tavolo di commento posizionato nelle retrovie e non a bordo ring, con effetto da studio televisivo.

Alex Wright vs. Sabu
Sabu mantiene il suo stile estremo anche in WCW, usando la sedia all’esterno per eseguire un tuffo. Wright si lancia con un Diving Crossbody all’esterno, poi continuano le manovre spettacolari in una frazione di tempo limitata. Sabu esegue un Victory Roll dalla terza corda e vince per schienamento dopo 3 minuti e 58 secondi, ma continua ad attaccare Wright e si lancia su un tavolo dove lo ha posizionato in precedenza, distruggendolo. L’arbitro cambia la decisione e dà la vittoria al tedesco per squalifica. 7.5/10, in 4 minuti i due lottatori tirano fuori uno spettacolo incredibile, che non si vedeva dai tempi di Cactus Jack in azione. Ottimo debutto per Sabu, che non perde nulla dello stile che lo ha reso famoso.

“Mean” Gene Okerlund intervista Ric Flair sul ring, che parla dei tempi trascorsi con Arn Anderson dalla sua parte ma viene interrotto dal “Total Package” Lex Luger. Il Nature Boy cerca di creare hype per la sfida titolata di questa sera, dicendo che Luger sconfiggerà Hogan ma lui capisce che lo dice per cercare di renderlo amichevole nei suoi confronti.

WCW United States Heavyweight Title Match: Sting (c) vs. VK Wallstreet
IRS qui si fa chiamare VK Wallstreet (vi lascio immaginare per cosa sta quel V.K.) mentre la settimana precedente era Michael, ma in WCW i nomi vanno e vengono da un giorno all’altro. Dopo aver subito qualche mossa, Sting domina la sfida e chiude con la combinazione Sting Splash  - Diving Crossbody dopo 4 minuti e 13 secondi per mantenere la cintura. Squash, non posso nemmeno dare un voto numerico, Wallstreet va lì, esegue un paio di prese statiche e poi subisce finché non viene abbattuto in poco tempo. Wow, non il migliore debutto di sempre, ma ammetto che preferisco così perché trovavo insopportabili i match di IRS.

Randy Savage vs. Scott Norton
Norton ha fatto parecchio in Giappone, in seguito è stato pure in grado di ottenere l’IWGP Championship! Qui è lui a gestire l’offensiva, purtroppo il match è parecchio lento, con Macho Man che pare non riprendersi mai. Intervengono Shark (Earthquake) e Kamala del Dungeon of Doom, ma colpiscono Norton per errore, così Savage si lancia con il Flying Elbow Drop per la vittoria con schienamento in 5 minuti e 39 secondi. 5+/10, non è stato un buon match, anche con la breve durata è pesante da seguire e non c’è stato abbastanza spazio per Randy Savage. Norton sicuramente non ha mostrato le doti per cui era popolare in Giappone.
Il Dungeon of Doom infierisce al termine della sfida, cercando di annientare Randy Savage.

WCW World Heavyweight Title Match: Hulk Hogan (w/Jimmy Hart) (c) vs. Lex Luger
Non si perde tempo ad avere subito una sfida titolata fra Hogan e Luger e i fan sono presi dalla sfida. Il Total Package riesce a uscire indenne dai colpi dell’avversario e si gasa, poi anche Hogan fa lo stesso, mostrando una situazione di equilibrio mentre i fan sono dalla parte dell’Hulkster. Arriva la Torture Rack di Luger, ma non basta per la vittoria. Arriva la reazione di Hogan, Big Boot seguito dall’Atomic Leg Drop, mentre va a schienare l’avversario interviene ancora il Dungeon of Doom, causandogli una vittoria per squalifica. 7+/10, non l’avrei detto, ma è un match divertente e ben riuscito, che mantiene alta la tensione fra i futuri compagni di squadra.

Sting e Randy Savage intervengono a favore di Hogan e anche Luger si rialza, ma ha problemi con il campione del mondo. Hulk Hogan sospetta che il Total Package sia dalla parte dei suoi nemici, però Sting lo fa ragionare, dicendo che Luger è il loro compagno e insieme possono sconfiggere il Dungeon of Doom nei War Games, poi cerca di convincere anche Macho Man ma lui vota di no. Hogan invece accetta dopo che Luger dice di volerlo aiutare se otterrà un’altra title shot. Rimane la tensione anche nella conclusione.

Viene annunciato Johnny B. Badd contro Paul Orndorff per il prossimo episodio di Nitro, che si terrà dopo Fall Brawl.

Voto finale: 6.5/10, ci sono stati solo due episodi per costruire Fall Brawl e secondo me è stato fatto il possibile. La cosa positiva è che Nitro ha una marcia in più rispetto a Raw, niente ‘Report’, nessuna sfida contro jobber (almeno per ora) e la sensazione che tutto può succedere nello show. Il segmento finale è perfetto per costruire la rivalità dei War Games e funziona bene. Non è tutto perfetto ma questi sono gli show più facili da apprezzare, dove c’è la volontà di smuovere le cose e offrire un buono spettacolo, qualcosa che a Raw si è visto raramente nel ’94 e ’95 (mentre nel ’93 c’erano state diverse puntate con sorprese e momenti interessanti).

Introduco una panoramica che metterò al termine di ogni puntata di Nitro (visto che la recensisco sempre dopo l’episodio della stessa settimana di Raw), cioè il confronto nei voti dei singoli episodi per contare quale dei due show sta ‘vincendo’ sull’altro a livello qualitativo. Non ha nulla a che vedere con i rating, che trovate all’inizio delle recensioni sia di Raw che di Nitro e rappresentano gli ascolti del pubblico.

Nitro, voto 6.5; Raw, voto 6. Il punto nel primo confronto va a Nitro.


Nitro – Raw 1-0

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