Recensione WCW Nitro 02
11 settembre 1995 da Miami
(Florida)
Durata show: 45:30
Rating: 2.4 (vs Raw #126: 2.5)
Comincia la sfida del lunedì sera e Nitro ha un vantaggio,
quello di avere l’episodio in diretta e confrontarsi con show registrati in
anticipo, sapendo esattamente il tipo di episodi a cui fare concorrenza. Anche
stasera ci sono due sfide titolate, con Sting e Hulk Hogan ancora protagonisti.
C’è lo stage che ha reso popolare lo show, con il tavolo di commento
posizionato nelle retrovie e non a bordo ring, con effetto da studio
televisivo.
Alex Wright vs. Sabu
Sabu mantiene il suo stile estremo anche in WCW, usando la
sedia all’esterno per eseguire un tuffo. Wright si lancia con un Diving
Crossbody all’esterno, poi continuano le manovre spettacolari in una frazione
di tempo limitata. Sabu esegue un Victory Roll dalla terza corda e vince per
schienamento dopo 3 minuti e 58 secondi, ma continua ad attaccare Wright e si
lancia su un tavolo dove lo ha posizionato in precedenza, distruggendolo.
L’arbitro cambia la decisione e dà la vittoria al tedesco per squalifica.
7.5/10, in 4 minuti i due lottatori tirano fuori uno spettacolo incredibile, che
non si vedeva dai tempi di Cactus Jack in azione. Ottimo debutto per Sabu, che
non perde nulla dello stile che lo ha reso famoso.
“Mean” Gene Okerlund intervista Ric Flair sul ring, che parla
dei tempi trascorsi con Arn Anderson dalla sua parte ma viene interrotto dal
“Total Package” Lex Luger. Il Nature Boy cerca di creare hype per la sfida
titolata di questa sera, dicendo che Luger sconfiggerà Hogan ma lui capisce che
lo dice per cercare di renderlo amichevole nei suoi confronti.
WCW United States Heavyweight Title Match: Sting (c) vs. VK Wallstreet
IRS qui si fa chiamare VK Wallstreet (vi lascio immaginare
per cosa sta quel V.K.) mentre la settimana precedente era Michael, ma in WCW i
nomi vanno e vengono da un giorno all’altro. Dopo aver subito qualche mossa,
Sting domina la sfida e chiude con la combinazione Sting Splash - Diving Crossbody dopo 4 minuti e 13 secondi
per mantenere la cintura. Squash, non posso nemmeno dare un voto numerico,
Wallstreet va lì, esegue un paio di prese statiche e poi subisce finché non
viene abbattuto in poco tempo. Wow, non il migliore debutto di sempre, ma
ammetto che preferisco così perché trovavo insopportabili i match di IRS.
Randy Savage vs. Scott
Norton
Norton ha fatto parecchio in Giappone, in seguito è stato
pure in grado di ottenere l’IWGP Championship! Qui è lui a gestire l’offensiva,
purtroppo il match è parecchio lento, con Macho Man che pare non riprendersi
mai. Intervengono Shark (Earthquake) e Kamala del Dungeon of Doom, ma
colpiscono Norton per errore, così Savage si lancia con il Flying Elbow Drop
per la vittoria con schienamento in 5 minuti e 39 secondi. 5+/10, non è stato
un buon match, anche con la breve durata è pesante da seguire e non c’è stato
abbastanza spazio per Randy Savage. Norton sicuramente non ha mostrato le doti
per cui era popolare in Giappone.
Il Dungeon of Doom infierisce al termine della sfida,
cercando di annientare Randy Savage.
WCW World Heavyweight Title Match: Hulk Hogan (w/Jimmy Hart) (c) vs. Lex
Luger
Non si perde tempo ad avere subito una sfida titolata fra
Hogan e Luger e i fan sono presi dalla sfida. Il Total Package riesce a uscire
indenne dai colpi dell’avversario e si gasa, poi anche Hogan fa lo stesso,
mostrando una situazione di equilibrio mentre i fan sono dalla parte
dell’Hulkster. Arriva la Torture Rack di Luger, ma non basta per la vittoria.
Arriva la reazione di Hogan, Big Boot seguito dall’Atomic Leg Drop, mentre va a
schienare l’avversario interviene ancora il Dungeon of Doom, causandogli una
vittoria per squalifica. 7+/10, non l’avrei detto, ma è un match divertente e
ben riuscito, che mantiene alta la tensione fra i futuri compagni di squadra.
Sting e Randy Savage intervengono a favore di Hogan e anche
Luger si rialza, ma ha problemi con il campione del mondo. Hulk Hogan sospetta
che il Total Package sia dalla parte dei suoi nemici, però Sting lo fa
ragionare, dicendo che Luger è il loro compagno e insieme possono sconfiggere
il Dungeon of Doom nei War Games, poi cerca di convincere anche Macho Man ma
lui vota di no. Hogan invece accetta dopo che Luger dice di volerlo aiutare se
otterrà un’altra title shot. Rimane la tensione anche nella conclusione.
Viene annunciato Johnny B. Badd contro Paul Orndorff per il
prossimo episodio di Nitro, che si terrà dopo Fall Brawl.
Voto finale: 6.5/10, ci sono stati solo
due episodi per costruire Fall Brawl e secondo me è stato fatto il possibile.
La cosa positiva è che Nitro ha una marcia in più rispetto a Raw, niente
‘Report’, nessuna sfida contro jobber (almeno per ora) e la sensazione che
tutto può succedere nello show. Il segmento finale è perfetto per costruire la
rivalità dei War Games e funziona bene. Non è tutto perfetto ma questi sono gli
show più facili da apprezzare, dove c’è la volontà di smuovere le cose e
offrire un buono spettacolo, qualcosa che a Raw si è visto raramente nel ’94 e
’95 (mentre nel ’93 c’erano state diverse puntate con sorprese e momenti
interessanti).
Introduco una panoramica che metterò al termine di ogni
puntata di Nitro (visto che la recensisco sempre dopo l’episodio della stessa
settimana di Raw), cioè il confronto nei voti dei singoli episodi per contare
quale dei due show sta ‘vincendo’ sull’altro a livello qualitativo. Non ha nulla
a che vedere con i rating, che trovate all’inizio delle recensioni sia di Raw
che di Nitro e rappresentano gli ascolti del pubblico.
Nitro, voto 6.5; Raw, voto 6. Il punto nel primo confronto va
a Nitro.
Nitro – Raw 1-0
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