martedì 20 dicembre 2016

Recensione Nitro episodio 08 (23 ottobre 1995)

Recensione WCW Nitro 08
23 ottobre 1995 da Huntsville (Alabama)
Durata show: 45:45
Rating: 2.6 (vs Raw #132: 2.2)

Ultima puntata prima di Halloween Havoc, che si apre subito con un match.

Kurasawa (w/Col. Robert Parker) vs. Randy Savage
Match completamente standard, che non ha molta enfasi ma rimane equilibrato fino a un finale dove Macho Man si lancia con il Flying Elbow Drop per la vittoria dopo 8 minuti. 5/10, guardabile ma non di buon livello, serve solo a farci vedere che Savage è ancora un wrestler di punta.

Promo del Master del Dungeon of Doom, che blatera frasi con poco senso urlando per tutto il tempo in modo ridicolo e troppo recitato. Viene nascosto un lottatore in un iceberg, preferisco non commentare. Taskmaster e The Giant minacciano Hulk Hogan in una scena che sembra non finire più.

Hulk Hogan veste ancora in nero ma è meno aggressivo dei due episodi precedenti e più motivato in vista della sfida con The Giant. Però si infastidisce con Sting, Lex Luger e Macho Man per essersi fatti da parte quando lui era in difficoltà, ma dice a loro di volerli affrontare dopo aver sconfitto il gigante. La sua sfida è contro tutti i lottatori.

Chris Benoit & Dean Malenko vs. Eddie Guerrero & Mr. JL (w/Alex Wright)
Grande match di coppia, con nessuna importanza sul piano della storia ma con grande enfasi sul lottato, ancora una volta la WCW punta a stupire con stili di lotta poco conosciuti dal pubblico americano. Ci sono grandi mosse, tuffi aerei e perfino combo in volo. Nel finale Jerry Lynn esegue un Victory Roll per schienare Dean Malenko in 10 minuti, per portare la vittoria al suo team. 7.5/10, sfide come queste danno valore allo show, e questa puntata ne aveva bisogno.
Brian Pillman attacca Eddie Guerrero sulla rampa per poi andarsene soddisfatto.

Harlem Heat (Booker T & Stevie Ray) (w/Sister Sherri) vs. Lex Luger & Sting
Buoni partecipanti per un match che non prende mai il giusto ritmo, ma risulta piacevole da seguire grazie a un pubblico caldo a favore di Sting (e un po’ anche per Luger). Gli Harlem Heat sono ormai tornati heel e cercano di vincere scorrettamente. Sting si lancia dalla terza corda con una Clothesline in volo per poi schienare Booker T dopo 8 minuti. 6/10, sfida nella norma, nulla di grandioso ma è accettabile anche se prevedibile.

Il Dungeon of Doom invade il ring, il gigante attacca sia Luger che Sting, ma intervengono Macho Man e Hulk Hogan, con il campione che riesce ad avere la meglio con soli pugni. Il Dungeon of Doom invade nuovamente e scatta una rissa generale. Ma che succede all’esterno? L’iceberg esplode e da esso emerge… una mummia? Uno Yeti? Uno zombie? Non ci è dato sapere, ma il look è ridicolo e di sicuro farà altre comparse!

Voto finale: 5.5/10, okay, stavolta il Dungeon of Doom era veramente ridicolo, peccato perché c’è stato un match di coppia centrale veramente buono che ha innalzato la qualità dello show grazie al talento di tutti e quattro i lottatori coinvolti. Mi è piaciuta anche l’offensiva finale di Hulk Hogan, che per la prima volta riesce a tener testa a The Giant e lo mette alle strette. Il resto non ha particolare mordente, ma va bene per costruire l’attesa di Halloween Havoc. Non ancora sufficiente, ma anche in una settimana no Nitro si salva grazie ad alcuni punti a favore.

Nitro: 5.5; Raw: 4.5. Il punto settimanale va a Nitro, in una settimana sotto la sufficienza per entrambi.


Nitro 6 – Raw 1

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