giovedì 8 dicembre 2016

Recensione Raw episodio 128 (25 settembre 1995)

Recensione Raw 128
25 settembre 1995 da Grand Rapids (Michigan)
Durata show: 46:12
Rating: 1.9 (vs Nitro #4: 2.7)

Nitro è rimasto senza benzina, mentre Raw va avanti perché va a Diesel (cartello della settimana esposto in prima fila).

Questa settimana si invertono i rating di quella precedente, con una vittoria negli ascolti per Nitro, la prima nella Monday Night War. Questo show segue In Your House 3, che è stato un ppv godibile che non ha cambiato molto la federazione e ha le sue controversie. C’è da dire che qui si va in controtendenza e invece delle sfide a senso unico ci sono soltanto tre match ma di livello maggiore.

Viene svelato che al termine di In Your House 3, Jim Cornette ha protestato per lo schienamento subito da Owen Hart che non era parte del main event, perciò le cinture di coppia sono tornate di nuovo a Owen Hart e Yokozuna, rendendo inutile il cambio della sera prima. Da notare la presenza dell’avvocato Clarence Mason dalla parte di Cornette, in futuro diventerà un membro della Nation of Domination, ma ci vorrà ancora un po’ di tempo.

Marty Jannetty vs. Skip (w/Sunny)
Il ritorno di Jannetty è una sorpresa di quelle gradite, e il pubblico è dalla sua parte. Skip a suon di sconfitte è diventato un lottatore di fascia medio-bassa e perciò appare chiaro che è lì a subire per la maggior parte del tempo. Nonostante questo, le abilità di Chris Candido sono buone e lo scontro risulta interessante per tutta la sua durata. L’ex membro dei Rockers vince con un Flying Fist Drop dalla seconda corda dopo 7 minuti e 39 secondi. 7.5/10, un’ottima partenza per lo show, non penso che si potesse fare di meglio. Jannetty fa del suo meglio e mostra di non aver perso la sua agilità.

Si torna a vedere la discussione al tavolo che ha portato Owen Hart e Yokozuna a riprendersi le cinture di coppia con una decisione esterna al ring. Continua a essere ridicola ma comprensibile visto che Owen non era parte della sfida. Shawn Michaels e Diesel otterranno una title shot in seguito.

WWF World Tag Team Title Match: Owen Hart & Yokozuna (w/Jim Cornette & Mr. Fuji) (c) vs. The Smoking Gunns (Bart Gunn & Billy Gunn)
Non è un match avvincente come quello titolato della sera precedente, ma gli Smoking Gunns rimangono un buon team, che ha iniziato a essere dominante nella categoria di coppia proprio in questo periodo. Le parti con Yokozuna sono un po’ lente e poco avvincenti (nulla di sorprendente), quelle con Owen Hart invece mantengono un livello interessante. Nel finale c’è un’incomprensione dei campioni, Yokozuna esegue un Big Splash ma colpisce il compagno, Billy Gunn lo butta fuori dal ring mentre Bart va allo schienamento vincente in 10 minuti e 9 secondi. Nuovi campioni di coppia. 7+/10, avrei dato 7, ma aggiungo un bonus per la sorpresa del cambio di cintura in diretta a Raw. Ammetto di apprezzare che venga dato un altro regno titolato agli Smoking Gunns, ottimi wrestler che sono sempre stati tenuti in secondo piano.
Shawn Michaels e Diesel arrivano a congratularsi con i nuovi campioni al termine della sfida.

Vengono annunciati due match per la prossima puntata di Raw, LaFitte contro Bret Hart e Razor Ramon contro 1-2-3 Kid. Da notare il tema dei Blues Brothers in sottofondo.

Gorilla Monsoon annuncia che nel prossimo In Your House (4) a Winnipeg, Canada, Diesel metterà la cintura mondiale in palio contro British Bulldog, mentre ci sarà anche il debutto di Goldust.

The British Bulldog (w/Jim Cornette) vs. The Undertaker (w/Paul Bearer)
Siamo ancora nella fase di Undertaker con i guanti viola, e purtroppo la sua rivalità in corso è contro King Mabel, che infatti si presenta sullo stage per osservare il match. Bulldog domina all’inizio mentre Undertaker gestisce la seconda parte. Mabel interviene e attacca Undertaker con un Belly to Belly Suplex, causandogli la vittoria per squalifica dopo 7 minuti e 29 secondi. 7/10, finale sgradevole ma comprensibile, con un attacco di Mabel che pare leggermente più convincente del solito. Buon confronto fra Bulldog e il Deadman.

A sfida conclusa, Mabel infierisce su Undertaker ma fugge quando arrivano Diesel e Shawn Michaels a scacciare lui e British Bulldog. Arrivano Owen Hart e Yokozuna, poi gli Smoking Gunns e tutto si conclude con un nulla di fatto. Undertaker si rialza e mostra rispetto a chi lo ha aiutato, stringendo la mano a Diesel (questo può essere un fatto importante per il futuro) e a Shawn Michaels. L’esultanza si protrae per un po’ troppo tempo perché la diretta è ancora in corso anche quando non c’è più nulla da mostrare al pubblico.


Voto finale: 7/10, un episodio ben riuscito dove non c’è un solo match di pessimo livello e la qualità tende a essere buona per tutta la durata. C’è un cambio di campioni di coppia (stavolta efficace a differenza della sera prima in pay per view), mentre il fascino della diretta stavolta si fa sentire, per la prima volta Raw entra nella modalità della guerra del lunedì sera e gioca le sue carte, anche se la differenza principale con Nitro è che non vengono usate le stelle principali della federazione (Bret Hart, Diesel, Shawn Michaels, però almeno c’è Undertaker nel main event). Il lavoro di costruzione di British Bulldog come primo contendente procede un po’ troppo in fretta, ma la sua credibilità è indiscutibile. Il ritorno di Marty Jannetty ha un buon effetto e permette di sfruttare il momento per dargli rilievo.

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