Recensione Raw 134
06 novembre 1995 da Brandon
(Manitoba, Canada)
Durata show: 46:21
Rating: 2.6 (vs Nitro #10: 2.0)
Al tavolo di commento c’è Dok Hendrix al posto di Jerry
Lawler, impegnato nel main event. E ovviamente non questo non è un buon segno,
considerata la continua ironia e il tono di voce alto dell’intervistatore.
Marty Jannetty vs. The British Bulldog (w/Jim Cornette)
Una sfida iniziale un po’ troppo a favore dell’inglese, che
ha un’offensiva marcata anche se l’avversario ha diverse reazioni. Bulldog
chiude con un Running Powerslam dopo una decina di minuti. 6.5/10, il match mi
ha preso molto perché è troppo a senso unico e non fa bene a Jannetty, che
passa da puntate in cui era protagonista al ruolo dell’avversario facile da
battere.
Intervista a Jim Cornette e British Bulldog di costruzione
per Survivor Series e il team capitanato da Bulldog. Purtroppo le frasi al
microfono dell’inglese non sono proprio il massimo del carisma, stavolta il
manager non riesce a coprire il discorso.
Filmato su quanto avvenuto a Superstars, Bam Bam Bigelow ha
lanciato la sua sfida a Goldust, che ha accettato. Si avvicina la fine della
carriera di Bigelow nella federazione!
Henry O. Godwinn vs. Terry Richards
Richards è il futuro Rhyno, che qui è ancora un semplice
jobber e viene distrutto facilmente da Godwinn, che poi vince con il suo Slop
Drop. Squash, uno di quelli brutti ma brevi.
HHH attacca Godwinn e gli getta addosso il contenuto del suo
secchio per vendicarsi degli screzi avuti in precedenza.
Survivor Series Report con l’annuncio di un match 4 contro 4,
da una parte Undertaker, Savio Vega, Godwinn e Fatu contro King Mabel, Jerry
Lawler, HHH e Isaac Yankem (Triple H e Kane nella stessa squadra!) In un
filmato registrato, Undertaker porta la maschera protettiva al volto. Diesel
invece ribadisce che non ci saranno conteggi fuori e squalifiche nel match
contro Bret Hart.
Kama (w/Ted DiBiase) vs. Tony Roy
Lo scopo del match è di fare un’intervista telefonica a Shawn
Michaels, che promuove il suo match di squadra di Survivor Series mentre Kama
vince facilmente con un pugno da KO. Squash.
Viene annunciato Razor Ramon contro Sid per il titolo
intercontinentale, con 1-2-3 Kid arbitro speciale per il prossimo episodio di
Raw. Non mi aspetto nulla di positivo per il Bad Guy!
Bret Hart & Hakushi (w/Barry Horowitz) vs. Isaac Yankem DDS &
Jerry Lawler
Hakushi è scatenato nella sfida e ora che ha il pubblico
dalla sua parte non si trattiene con le sue manovre agili, gli Handspring e i
lanci all’esterno. Yankem gestisce la sfida per la maggior parte, sfruttando la
sua forza fisica. Jerry Lawler riesce a connettere il Piledriver sul giapponese.
La sfida si protrae per le lunghe prima che Bret Hart riesca ad ottenere il
cambio. Il canadese domina contro Yankem e lo sottopone alla Sharpshooter,
facendolo cedere quando l’arbitro non vede. Barry Horowitz strappa la sedia
dalle mani di Jerry Lawler e l’arbitro lo vede con questa e dà la squalifica al
team di Bret Hart. Finale terribile! 6.5/10, il match è abbastanza divertente
nelle fasi iniziali, poi peggiora a causa della lentezza nel dominio dei due
heel. Il finale toglie ogni interesse alla sfida, veramente una pessima scelta
davanti al pubblico canadese che già ha dovuto assistere ad altre puntate
pessime prima di questa.
Nel finale viene mostrata un’anteprima del prossimo show, che
praticamente ci viene a ricordare che gli show sono registrati e che perciò non
ci sarà il fascino della diretta. Bella mossa!
Voto finale: 3/10, purtroppo la WWF non
impara dai suoi errori, ed è strano perché questo episodio ha dei rating molto
più alti di Nitro. Due sfide squash, e un British Bulldog vs Marty Jannetty
molto sotto al suo potenziale. Il main event serve al solo scopo di far vedere
Bret Hart e Hakushi come parte della stessa squadra e far vedere in azione l’idolo
del pubblico canadese contro i suoi due nemici principali. Prosegue la
costruzione di Survivor Series fra annunci e brevi filmati, nulla di
eccezionale, e si mantiene sui livelli molto bassi della puntata precedente,
senza nulla che valga la pena di essere visto o che riesca a garantire
spettacolo. Questo è probabilmente il punto di minima per la federazione, che
cerca ancora il metodo adatto, ma ha ancora gli ascolti dalla sua parte e
perciò non c’è una preoccupazione eccessiva nel cercare di fare buoni show.
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