Recensione WCW Nitro 09
30 ottobre 1995 da Dayton
(Ohio)
Durata show: 44:27
Rating: 2.3 (vs Raw #133: 2.1)
Si sfrutta il fattore shock degli avvenimenti di Halloween
Havoc per aprire lo show, ed è forse l’unico modo adatto per promuovere un
evento pessimo ma che ha garantito tante sorprese (e può infatti colpire chi
apprezza i cambiamenti inattesi).
Eddie Guerrero vs. Sgt.
Craig Pittman
Sfida iniziale più che godibile anche se chiaramente senza
uno scopo ben preciso. Guerrero appare in forma perfetta e domina per la
maggior parte del match, per poi chiudere con un Roll-up dal nulla dopo 5
minuti e 34 secondi. 6/10, immagino che il ruolo di Guerrero fosse quello di
disputare match riempitivi al solo scopo di mostrare il suo talento.
Scott Norton vs. Shark
Scontro fra due wrestler di grossa stazza che si conclude con
un nulla di fatto, perché si ritrovano ad affrontarsi fuori dal ring e vengono
contati fuori dopo 2 minuti e 47 secondi, per poi rientrare insieme nel
backstage mentre continua la loro rissa. 4/10, difficile da valutare, ma di
certo non è un bello spettacolo, solo pugni per meno di tre minuti di match.
Ric Flair, Arn Anderson e Brian Pillman confermano la loro
alleanza, gli Horseman sono tornati (e per ora sono in tre).
Disco Inferno vs. Sabu
Scontro breve che garantisce spettacolo per quel poco che
dura. Nonostante la situazione equilibrata, Sabu vince con il Somersault Leg
Drop per poi schienare l’avversario in 2 minuti e 26 secondi. 6-/10, buona
prestazione dei due lottatori, con Sabu al centro dell’attenzione. Purtroppo il
minutaggio è ridotto, ma è divertente e si prosegue nel post-match.
La rissa fra i due lottatori prosegue e Sabu appoggia Disco
Inferno su un tavolo per poi lanciarsi con un Somersault dall’interno
all’esterno del ring, però il rivale si sposta. Mai la WCW era arrivata così
vicina a imitare lo stile della ECW, segno di un’apertura mentale maggiore
rispetto alla WWF che non ha mai cercato un vero cambiamento di stile nella New
Generation Era. Però si tratta anche dell’ultimo match di Sabu, che infatti
passa proprio in ECW a breve, segno di un lancio che non lo ha portato da nessuna
parte all’interno della WCW.
Lex Luger & Meng (w/Jimmy Hart & The Taskmaster) vs. The
American Males (Marcus Alexander Bagwell & Scotty Riggs)
Lex Luger si è alleato al Dungeon of Doom ad Halloween Havoc
e questo è il suo primo match in squadra con Meng. Continuo a pensare che
questo tradimento non avesse senso perché Luger era stato aggredito troppe
volte in passato, ma di sicuro ha avuto un forte impatto. Gli American Males
continuano ad essere una squadra mediocre, sono sorpreso di vederli coinvolti
nel main event. Non c’è alcuna chimica di squadra fra Luger e Meng, che devono
faticare per arrivare alla vittoria grazie alla Torture Rack del Total Package
grazie all’interferenza di Jimmy Hart dopo 7 minuti. 5/10, che match è stato?
Nulla di interessante, non chiude lo show con giustizia e anzi finisce per
annoiare in buona parte. Nel ’95 non c’è una sola ragione per interessarsi a
Bagwell.
Come poteva chiudersi lo show? Con il filmato del finale del
match fra Hulk Hogan e The Giant della sera prima, quando c’è stato il tanto
atteso cambio di campione mondiale per l’interferenza dello Yeti. Era una bella
sfida a distanza per vedere chi fra Diesel e Hogan avrebbe perso per primo la
cintura!
Jimmy Hart spiegherà le ragioni del suo tradimento a Hulk
Hogan la prossima settimana a Nitro (perché non farlo ora?) Taskmaster è
chiaramente soddisfatto della fine dell’Hulkamania e rotola a terra dalla
gioia. The Giant svela che difenderà la cintura mondiale lunedì prossimo.
Voto finale: 3.5/10, dopo aver visto Raw,
non pensavo che Nitro potesse fare uno show quasi peggiore di quello, eppure…
perché vedere questa puntata? Non succede nulla e i protagonisti della sera
precedente non sono presenti, niente Hogan, niente Giant (fa giusto una breve
apparizione), il Dungeon of Doom è ridotto ai suoi membri meno rilevanti, a
parte Luger che comunque è impegnato in un match da sbadigli. Per fortuna c’è
qualcosa di positivo, Sabu e Disco Inferno intrattengono, Eddie Guerrero da
solo è capace di una buona prestazione. Lo show soffre esattamente come Raw
dell’incapacità di mandare avanti le storie. Entrambi hanno un’intervista sul
ring che funziona a metà, ed entrambi hanno gli stessi difetti strutturali, ma
Nitro almeno non propone sfide a senso unico e anche in quelle due sfide brevi
non c’è un dominio di un lottatore sull’altro.
Nitro: 3.5; Raw: 3. Il punto settimanale va a Nitro, in
quella che finora è stata la peggiore settimana della guerra del lunedì sera.
Nitro 7 – Raw 1
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