martedì 27 dicembre 2016

Recensione Nitro episodio 10 (06 novembre 1995)

Recensione WCW Nitro 10
06 novembre 1995 da Jacksonville (Florida)
Durata show: 49:04
Rating: 2.0 (vs Raw #134: 2.6)

Una puntata interattiva, dove il pubblico può prendere parte alle decisioni sull’episodio. Inoltre, la puntata dura 5 minuti in più del solito, ma c’è da dire che nei rating ha ottenuto un punteggio basso, solo un misero 2.

WCW World Heavyweight Title Match: The Giant (w/Jimmy Hart) (c) vs. Cobra
Si parte con uno scontro di pochi secondi, una Chokeslam dal gigante basta per chiudere la sfida in 16 secondi. Squash, non proprio la sfida aperta a tutti che ci si poteva aspettare.

Ci sono due spogliatoi, uno con gli heel e l’altro con i face, in modo da organizzare un main event ideale con i voti del pubblico.

Non solo Hulk Hogan è vestito di nero, ma anche “Macho Man” Randy Savage, entrambi con gli occhiali da sole. Hulk invita Savage a entrare con lui nel ‘lato oscuro’, e Macho Man gli offre consigli.

The Renegade vs. The Taskmaster (w/Jimmy Hart)
Sfida fra due lottatori che non spiccano di certo per il talento sul ring, Taskmaster domina senza difficoltà per poi mettere fine a Renegade, che ormai è diventato un normalissimo jobber, con un Double Foot Stomp dopo 2 minuti e 47 secondi. Squash.
Jimmy Hart umilia Renegade dopo il match, togliendogli con un fazzoletto il trucco facciale.

Chris Benoit vs. Eddie Guerrero
Sfida eccellente fra due wrestler che hanno dato tanto al Wrestling, qui a confronto in un match tecnico che mette a confronto i loro stili. Il canadese sfrutta ancora manovre prese dal Puroresu, e non è un caso visto che ci sono diversi wrestler della NJPW a seguire lo show e vengono pure inquadrati, mentre Guerrero è ancorato alla lucha libre ed è ancora la stella fra i due per quanto riguarda catturare l’attenzione del pubblico. Sfida solida che dura poco ma offre tanto, dopo una serie di Suplex di Benoit, è Guerrero a chiudere con un Back Suplex nel finale, appoggiando i piedi sulle corde per ottenere uno schienamento illegale dopo 6 minuti e 29 secondi. 8-/10, Avrei voluto che la sfida durasse di più, è stata un’ottima contesa anche senza avere i lottatori a piene forze. Sicuramente negli anni a seguire il loro stile è cambiato, quindi è interessante vedere come lottavano nel ’95.

Viene svelato che il voto del pubblico è andato a Sting e Ric Flair, che dunque avranno un atteso scontro vista la loro rivalità in corso.

WCW United States Heavyweight Title Match: Sting (c) vs. Ric Flair
Sting parte con aggressività prima del suono della campanella, c’è grande coinvolgimento del pubblico perché la rivalità è nel punto di massima dopo il tradimento di Flair a Sting avvenuto ad Halloween Havoc. Buona sfida, meno tecnica del previsto e più orientata a raccontare una storia. Nel finale Sting esegue un Superplex dalla terza corda e poi chiude con la Scorpion Death Lock per una vittoria sorprendente pulita in 9 minuti e 42 secondi. 7.5/10, non è uno fra i migliori capitoli di Flair contro Sting, ma è sensato dopo gli avvenimenti del pay per view.

Sting mantiene la Scorpion Death Lock anche dopo il suono della campanella e intervengono diversi lottatori per convincerlo a fermarsi, ma lui insiste perché vuole vendicarsi di Flair, lasciandolo sofferente sul ring. A sorpresa, Sting poi se ne va insieme a Lex Luger, lasciando tutti confusi.

C’è un annuncio importante, infatti si torna a rettificare il finale del match di Halloween Havoc e un avvocato, probabilmente di Hogan, riesce a rendere vacante la cintura vinta da The Giant, costringendo a metterla in palio nel main event di World War 3, con quasi tutto il roster coinvolto per conquistarla. Per quanto sia sempre brutto vedere cinture vacanti, permette di assistere a qualcosa di innovativo (non troppo, considerato il precedente di Royal Rumble ’92). Giant si ritrova privato della cintura che aveva vinto per squalifica.

Voto finale: 7.5/10, sembrava una pessima puntata nei primi minuti, dalla delusione della sfida titolata del gigante contro un avversario non di livello, al terribile match di Renegade e del Taskmaster. Roba orrida! Da quel momento, lo show cambia direzione, e gli ultimi due match sono veramente buoni, entrambi piacevoli anche se nessuno di questi rimane imperdibile. La cintura mondiale resa vacante apre nuovi scenari e impedisce di avere un dominio costante del gigante, che era stato inserito da troppo poco tempo nel quadro generale. Perciò, lo show funziona ed è una puntata piacevole, con due sfide conclusive che rendono giustizia all’episodio.


Nitro: 7.5; Raw: 3. Il punto settimanale va a Nitro.

Nitro 8 – Raw 1

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