Recensione WCW Nitro 04
25 settembre 1995 da Florence
(South Carolina)
Durata show: 44:59
Rating: 2.7 (vs Raw #128: 1.9)
Nuova puntata di Nitro, che passa a quattro match settimanali
e per la prima volta batte Raw nei rating.
Alex Wright vs. Disco Inferno
Credevo che la musica di Alex Wright fosse da discoteca, ma
Disco Inferno le batte tutte con un revival degli anni ’70 con la disco music.
Debutto per il lottatore, che si aggiunge ai sempre più numerosi wrestler della
categoria Cruiserweight, tuttavia la cintura non farà la sua comparsa fino
all’anno seguente. Wright si lancia oltre la terza corda all’esterno con un
Suicide Dive. Disco Inferno è ancora un rookie e si nota dal tempo che perde
per preparare una manovra d’attacco. Dopo averlo fatto cadere dalla terza
corda, Wright vince poi con un contrattacco, un Backslide Roll-up dopo 4
minuti. 6+/10, sinceramente mi aspettavo una vittoria di Disco Inferno, ma alla
fine è stato il suo avversario ad apparire migliore anche sul piano atletico, peccando
un po’ nel carisma. Con così poco tempo
a disposizione è venuta fuori una sfida piacevole ma che generalmente
richiederebbe più minutaggio.
Hulk Hogan, che ha il supporto al collo, si allena con Jimmy
Hart e si scatena in un promo dove mette la cintura mondiale WCW in palio
contro The Giant e poi con una battuta decisamente cattiva lo avverte che “sarà
messo a riposare insieme a suo padre” (André, padre solo nella storia che era
morto realmente due anni prima). Qui l’Hulkster comincia a sembrare ripetitivo
nel suo discorso, non è uno dei suoi migliori promo.
Doveva esserci una sfida fra Randy Savage e Lex Luger, invece
i due hanno il ‘confronto sul ring’ solo verbale. Fra i due non scorre buon
sangue, il Total Package gli dice che a lui manca il senso comune per averlo
schiaffeggiato in diretta e vuole un vero match fra loro (finalmente) per la
prossima puntata di Nitro. Luger mette in palio la sua carriera nel caso di
sconfitta contro Macho Man.
Kurasawa (w/Col. Robert Parker) vs. Sgt. Craig Pittman
È un match per cui non c’era il minimo interesse, solo
qualche coro patriottico all’inizio che si è spento subito. Eppure la qualità
non è pessima, è soltanto una sfida che non interessa al pubblico. Lo scontro è
molto fisico, anche per merito di Kurasawa, che vince con un Belly to Back
Suplex in 4 minuti e 26 secondi. 5.5/10, l’assenza di stimoli è compensata
dalla buona qualità, però è un altro match breve e che non aiuta la popolarità
di nessuno dei due partecipanti.
Flyin’ Brian Pillman si schiera dalla parte di Arn Anderson
contro Ric Flair e si riserva il diritto di mandare in ospedale chiunque lui
voglia. “Mean” Gene chiede ad Anderson come possa mancare di rispetto a un suo
vecchio amico e lui parla di mantenere quel rispetto, ma ha un compagno affidabile
e aggressivo, poi paragona il Nature Boy a un settantenne. Praticamente da
questo momento è Ric Flair il wrestler tifato dal pubblico nella rivalità con
Anderson e Pillman.
Randy Savage vs. The Taskmaster (w/Zodiac)
Macho Man comincia all’esterno e Zodiac se ne approfitta per
aggredirlo senza rischiare di causare la squalifica a Taskmaster. Sommando
l’età dei tre lottatori coinvolti si superano di gran lunga i 100 anni, e si
nota un vistoso rallentamento nei loro fisici. Per fortuna la sfida è davvero
breve perché stava toccando il fondo qualitativo. Savage perde le staffe e
attacca prima Zodiac e poi anche l’arbitro, facendosi squalificare dopo 2
minuti e 58 secondi. 4/10, roba pessima, salvata soltanto dalla breve durata.
Randy Savage infierisce a sfida conclusa e posiziona Sullivan
(Taskmaster) su Zodiac e si lancia con il Flying Elbow Drop, ma Taskmaster si
toglie e quindi a subire è soltanto Zodiac. Interviene The Giant, che
scaraventa a terra Macho Man con una Chokeslam. Intervengono altri lottatori ma
non possono far nulla contro il Dungeon of Doom, almeno fino all’arrivo di Lex
Luger, che sembra dalla parte di Giant e Taskmaster, ma viene aggredito dal
gigante con una Chokeslam. Sembrava davvero sul punto di unirsi a loro contro
Savage!
Lex Luger vs. Meng
Luger combatte in pessime condizioni dopo l’attacco di Giant
un minuto prima della sfida. Meng cerca di approfittarsene, ma talvolta il
Total Package reagisce, per poi crollare di nuovo. Ripetitivo e noioso, questo
match non offre spettacolo. Per vincere, Meng ricorre all’uso di uno spuntone
(o chiodo di legno) con cui colpisce l’avversario e lo schiena in 6 minuti e 46
secondi. 4/10, un’altra pessima sfida, ogni reazione di Luger lo vede poi
crollare di nuovo, perciò non è nemmeno un match combattuto.
Voto finale: 4/10, mi chiedo perché ci
sia stato questo picco negli ascolti, la qualità dello show era nettamente
inferiore a quella della scorsa settimana e con una card mediocre, mentre Raw
ha fatto decisamente meglio. L’intrattenimento arriva dai segmenti, con un
altro confronto riuscito fra Randy Savage e Lex Luger, e un buon promo di Arn
Anderson e Flyin’ Brian, mentre Hulk Hogan risulta meno incisivo e la sua
battuta di pessimo gusto su André The Giant era improponibile. Il comportamento
di Luger è affascinante, si mantiene tweener invece che prendere una posizione
marcata, ed è qualcosa che a quei tempi era parecchio avanti nel tempo come
idea. Purtroppo lo show a parte quanto ho citato non ha grandi momenti d’interesse,
la sfida d’apertura è godibile, ma si peggiora con il passare del tempo, fino
ad arrivare a un episodio dimenticabile, è il primo flop a livello qualitativo
per lo show, il Dungeon of Doom è riuscito ad affossarlo.
Nitro: 4; Raw: 7. Il punto settimanale va a Raw.
Nitro 2 – Raw 1
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