venerdì 23 dicembre 2016

Recensione Raw episodio 133 (30 ottobre 1995)

Recensione Raw 133
30 ottobre 1995 da Brandon (Manitoba, Canada)
Durata show: 46:28
Rating: 2.1 (vs Nitro #9: 2.3)

Puntata speciale di Halloween, come si può sentire dall’introduzione con effetti speciali e voce distorta di pessima categoria.

Goldust vs. Savio Vega
Match che non prende mai il giusto ritmo, c’è un buon supporto del pubblico per Vega, come raramente si era visto finora. Goldust addormenta la sfida con una Sleeper Hold, poi nel finale il portoricano manca il suo Spinning Kick e sembra sofferente, perciò Goldust se ne approfitta e chiude con un semplice Roll-up in 5 minuti e 46 secondi. 5-/10, non il miglior modo di iniziare lo show. Il Bizarre One ottiene un’altra vittoria, e stavolta ai danni di chi fino a due mesi prima sembrava lanciatissimo verso chissà quali piani.

In mezzo a pubblicità e promozioni di ogni tipo, il Survivor Series Report svela che Bret Hart contro Diesel al pay per view sarà senza squalifiche.

Joe Dorgan vs. Marty Jannetty
Tipica sfida a senso unico, anche se Dorgan ha una breve fase di vantaggio all’inizio. Jannetty vince con il Fist Drop dalle corde in 2 minuti e 44 secondi. Squash.

Vengono annunciati due match per il prossimo episodio di Raw. Bret Hart e Hakushi contro Isaac Yankem e Jerry Lawler. Marty Jannetty affronterà British Bulldog.

Intervista sul ring a British Bulldog e Jim Cornette, con l’avvocato Clarence Mason dalla loro parte. L’avvocato fa notare che ad affrontare Bret Hart dovrebbe essere il vincitore del match, ma è stato British Bulldog a vincere per squalifica a In Your House 4, non Diesel. Perciò vogliono mettersi contro Gorilla Monsoon e fare in modo che British Bulldog ottenga la sua chance titolata (o un match contro il canadese). Poi Bulldog se la prende con Marty Jannetty e vuole sconfiggerlo la settimana seguente, ma l’ex Rocker lo attacca con un Dropkick, buttandolo fuori dal ring per poi attaccare anche Jim Cornette e minacciare Mason.

WWF World Tag Team Title Match: The Smoking Gunns (Bart Gunn & Billy Gunn) (c) vs. John Rechner & Phil Apollo
Sfida semplice per gli Smoking Gunns, che vincono con il Sidewinder (la manovra combinata) dopo 2 minuti e 51 secondi. Squash.

Promo di Bret Hart, che vuole giocarsi la title shot contro Diesel e che ci sarà un vincitore per via della stipulazione senza squalifiche.

Pubblicità di Wrestlemania: The Arcade Game. Gran bel gioco, è divertente perché i personaggi hanno delle abilità speciali.

Breve promo di Paul Bearer, che spiega del cambiamento di Undertaker, in rivalità con King Mabel.

WWF Intercontinental Title Match: Razor Ramon (c) vs. Owen Hart (w/Jim Cornette)
La sfida non delude, è un buon match fra due lottatori capaci di mettere su una contesa decente quando si impegnano. C’è equilibrio ma serve a poco perché nel finale Yokozuna interviene e attacca Ramon, causandogli la vittoria per squalifica dopo 10 minuti e 16 secondi. 7/10, tutto okay, senza l’intervento finale probabilmente sarebbe stato migliore.

Yokozuna e Owen Hart attaccano Razor Ramon, 1-2-3 Kid arriva a salvarlo ma finisce per essere aggredito anche lui. Interviene sul ring Ahmed Johnson, che esegue un Bodyslam su Yokozuna, avendo la meglio su di lui a fine show.


Voto finale: 3/10, uno show veramente povero di avvenimenti, con tre brutti match (fra cui due sfide a senso unico, totalmente inutili nella Monday Night War), e un main event buono che però si conclude per squalifica. Sicuramente non è una buona puntata, il tema di Halloween dà spunto a non wrestler con vestiti a tema, ma se ne faceva a meno perché tende a essere offensivo per l’intelligenza degli spettatori. La parte migliore è un breve promo di Bret Hart, che anche con un minuto o forse meno a disposizione mostra la piena determinazione per la sfida contro Diesel. E ancora una volta l’abilità al microfono di Jim Cornette è fondamentale per mandare avanti la storia di British Bulldog che punta ad avere una nuova title shot.

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