venerdì 9 settembre 2016

WCW Clash of the Champions XXVII

WCW CLASH OF THE CHAMPIONS XXVII (27)
23 giugno 1994 da Charleston (South Carolina)
Durata show: 1:31:24

Interessante scelta della WCW di unificare le due cinture mondiali in un evento televisivo e non in pay per view, lasciando a Bash at the Beach il primo match di Hulk Hogan ad attirare l’attenzione. Ric Flair contro Sting per l’unificazione delle cinture e altre tre sfide titolate.

WCW World Tag Team Title Match: Cactus Jack & Kevin Sullivan (w/Dave Sullivan) (c) vs. The Nasty Boys (Brian Knobbs & Jerry Sags)
Si parte con un discreto match di coppia, questo è sicuramente il periodo migliore dei Nasty Boys, che all’inizio del loro regno titolato non mi erano piaciuti ma la rivalità con Cactus Jack ha permesso loro di sfruttare l’abilità nella rissa. Anche questo è un match divertente, non ci sono eccessi perché le regole non lo permettono, ma tutto funziona bene. Nel finale Jack va a chiudere con la sua Double Arms DDT su Knobbs per mantenere le cinture dopo 10 minuti e 35 secondi. 7+/10, buon inizio di show, non è una sfida ai livelli delle precedenti ma risulta facile da apprezzare.

Tex Slazenger vs. The Guardian Angel
Uno squash a favore dell’ex The Boss/Big Boss Man, che a parte il nome che suona male è diventato un vigilante, quindi il personaggio è quasi sempre lo stesso. Vittoria con il Side Slam in 1 minuto e 44 secondi. 5/10, breve e indolore, tipico da show televisivo.

WCW World Television Title Match: Larry Zbyszko (c) vs. Lord Steven Regal (w/Sir William)
Il match è migliore di quello di Slamboree, con grande dedizione al lato tecnico. Regal è perfetto nel ruolo del wrestler scorretto che fa di tutto per cercare di aggiudicarsi la vittoria. Nel finale, Larry Z. va per la Boston Crab, ma Regal si appoggia alle corde e va a schienarlo in modo scorretto e ottiene la vittoria in 9 minuti e 25 secondi, e quindi la cintura. 7.5/10, buon confronto fra un veterano e il wrestler più tecnico nel roster della WCW.

WCW United States Heavyweight Title Match: Steve Austin (c) vs. Johnny B. Badd
Nel giro di un anno entrambi i lottatori sono migliorati molto sia nell’esibire carisma che nel gestire le sfide. Forse una necessità visto che la WCW aveva bisogno di nuove stelle, e probabilmente ci sarebbe stato un grande futuro per entrambi se non fosse entrato in gioco lo ‘star power’ nella guerra tra federazioni. Da questo match vedo due potenziali campioni, con la differenza che soltanto Austin avrebbe avuto grande successo, mentre Marc Mero è rimasto nel mezzo pur togliendosi qualche soddisfazione in WWE. Fatta questa premessa, la sfida è buona, Johnny è un rivale credibile mentre Austin cerca di consolidare ancora una volta il suo regno. Soltanto il finale è confusionario, Stunning Steve usa il tirapugni e poi chiude con un Inside Cradle, l’arbitro gli dà la vittoria ma un secondo arbitro pare essersene accorto e il tirapugni cade a terra. Johnny se ne approfitta e chiude anche lui con un Inside Cradle, però mentre se ne va con la cintura di campione americano viene lasciato intendere che potrebbe essere scattata la squalifica in 10 minuti e 25 secondi, che poi sarà infatti il risultato ufficiale anche se dallo show è facile pensare che ci sia stato il cambio di cintura (ma non è così). 8/10, un match che premia entrambi i lottatori, dando modo a loro di esibirsi in una card stellare, appena prima della sfida più significativa e con Hulk Hogan a dar man forte all’importanza dell’evento.

WCW World Heavyweight Title / WCW International World Heavyweight Title Unification Match: Ric Flair (c) vs. Sting (c) (w/ Sensational Sherri)
Si ritorna al vecchio Ric Flair, quello classico e scorretto in ogni maniera, disposto a tutto per arrivare alla vittoria. Sensational Sherri (storica manager di lottatori fra cui Randy Savage e Shawn Michaels) si presenta e nasconde il volto per qualche secondo per poi mostrare la pittura facciale identica a quella di Sting, schierandosi al suo angolo. La sfida è chiaramente epica, unificare due cinture mondiali (per quanto una fosse una debole sostituta della cintura NWA) è sempre di rilievo. Il classico scontro buono contro cattivo qui vede comunque ancora una parte del pubblico dalla parte di Flair, che è stato il lottatore più importante degli ultimi due anni. Nel finale, Sting si lancia all’esterno, ma Sherri “involontariamente” fa da scudo al Nature Boy e lui si preoccupa di averla urtata. Flair se ne approfitta, l’azione si sposta sul ring ed è proprio lui a chiudere con uno School Boy Pin all’improvviso, schienando Sting dopo 17 minuti e 17 secondi per diventare il primo campione indiscusso della WCW. 8+/10, non la migliore sfida fra i due rivali, ma è sicuramente importante e ha un’influenza incredibile sul mondo del Wrestling. Quando si parla di ‘campione indiscusso’ (praticamente l’Undisputed Champion) il termine probabilmente viene da qui.

A sfida conclusa, Ric Flair festeggia e Sherri arriva ad abbracciarlo. Sting chiede spiegazioni e lei lo attacca insieme al Dirtiest Player. Hulk Hogan interviene e scaccia entrambi, andando a verificare le condizioni di Sting, poi dice al microfono che l’Hulkamania è arrivata e che Flair verrà distrutto. Invece di esserci il momento di gloria per Flair, è Hogan a chiudere l’evento festeggiando sul ring.

Segmenti e considerazioni:
  • -          Intervista a Sting, che si definisce pronto a combattere Ric Flair e che la sua ‘guerra psicologica’ non lo porterà a ottenere nulla. Negli show televisivi precedenti infatti il Nature Boy è tornato heel dopo essere stato il numero 1 della federazione agli occhi dei fan.
  • -          Promo sui Guardian Angels, il gruppo di vigilanti della strada. Dura un po’ troppo per il messaggio che deve trasmettere, cioè che ci sono persone che proteggono i cittadini.
  • -          L’arrivo di Hulk Hogan è in grande stile, limousine, una scorta impressionante, e con lui c’è Jimmy Hart, che era proprio il suo manager anche nel ’93 in WWE. Il look è sempre lo stesso di sempre per lui.
  • -          Dustin Rhodes e Arn Anderson hanno formato una squadra per affrontare Bunkhouse Buck e Terry Funk al prossimo pay per view. Rhodes dice che loro sono uniti per affrontarli insieme.
  • -          Debutto sullo stage per Hulk Hogan, che riceve una reazione mista, è facile sentire il boato ma anche parecchi fischi in sottofondo da chi lo vede ancora come l’icona di un’altra federazione. Hulkster spiega di essere un cinque volte campione del mondo e di aver eseguito un Bodyslam storico su Andre De Giant. Ric Flair lo interrompe dal titantron (e riceve un boato maggiore di quello di Hogan nonostante sia heel) che lo avverte che non potrà sconfiggerlo, ma Hulk è sicuro che avrà la meglio. La cosa migliore di questo segmento è che avviene prima del match per l’unificazione delle cinture fra Flair e Sting, ma sembra già rivelare come si sarebbe concluso.



Voto finale: 8/10, un ottimo evento per la WCW, che pare giunta al punto di non ritorno con l’ingaggio di Hulk Hogan. Un vantaggio sul piano della popolarità perché da quel momento la federazione non è più la numero 2 ma diventa una potenziale numero 1 e lo sarà per anni. Se fino a quel momento la rivalità fra le due federazioni maggiori era fatta di frecciatine e retroscena, l’acquisto di Hogan è sicuramente il più grande atto di guerra. Purtroppo il roster WCW inizierà a cambiare a breve, alcuni ottimi talenti se ne andranno per lasciar spazio a vecchie glorie che non daranno un buon contributo alla federazione, ma questo sarà affrontato nel corso delle future recensioni. In ogni caso, questo è un evento riuscito e l’unificazione delle due cinture mondiali è importante, oltre a offrire un altro capitolo della storica rivalità fra Sting e Ric Flair.

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