lunedì 5 settembre 2016

WCW Slamboree (22 maggio 1994)

WCW Slamboree 1994
22 maggio 1994 da Philadelphia (Pennsylvania)
Durata show: 2:46:41

Slamboree è noto per essere l’ultimo grande evento della WCW che precede l’arrivo di Hulk Hogan, pronto a diventare il suo wrestler più significativo.
Il tema dell’evento è “la riunione delle leggende” e si apre proprio con la presentazione di alcune vecchie glorie: Ole Anderson, The Masked Assassin, Penny Banner, Red Bastien, Tully Blanchard, The Crusher, Don Curtis, Verne Gagne, Hard Boiled Haggerty, Larry Hennig, Killer Kowalski, Ernie Ladd, Wahoo McDaniel, Angelo Mosca, Harley Race, Ray Stevens, Lou Thesz, Johnny Weaver, Mr. Wrestling II e Tommy Young.
In questo evento non è la cintura mondiale WCW a essere difesa nel main event, ma quella internazionale (l’ex cintura NWA, praticamente) che è stata resa vacante perché Rick Rude l’ha conquistata in modo irregolare e si è ritirato dal Wrestling in quel periodo. Nick Bockwinkle cerca di assegnare la cintura direttamente a Sting (che aveva perso quel match), ma lui preferisce combattere per meritarla.

WCW United States Heavyweight Title Match: Steve Austin (w/Col. Robert Parker) (c) vs. Johnny B. Badd
Si parte con un buon match, facile intrattenimento grazie a Austin in piena forma e Johnny motivato con l’avversario ideale. Il match ha i giusti ritmi e permette ai due lottatori di avere il giusto spazio. Badd arriva a un passo dalla vittoria per schienamento, ma Steve Austin lo ribalta a terra con un Roll-up tenendolo per i pantaloni per essere lui a vincere in 16 minuti e 12 secondi. 7.5/10, un altro buon match nel regno titolato di Austin, a volte con Johnny B. Badd è questione di avere un rivale adatto per vedere sfide interessanti.

Terry Funk vs. Tully Blanchard
Interessante cartello che definisce Terry Funk “ECW Style”, l’arena di Philadelphia cominciava già a farsi riconoscere ma la federazione era ancora piccola e senza l’attenzione che avrebbe ricevuto negli anni seguenti. La sfida ‘fra leggende’ è una buona rissa, il pubblico locale stravede per Funk e lo sostiene, inoltre non è un match lungo e quindi i due lottatori se ne approfittano per renderlo intenso. Verso la fine entrambi cercano di utilizzare armi, Funk è armato di sedia e Blanchard cerca anche lui di infrangere le regole, perciò l’arbitro è costretto a squalificarli dopo 7 minuti e 15 secondi. 6.5/10, un altro match discreto, il carisma di Terry Funk è una dote naturale che lo aiuta spesso a coinvolgere i fan durante le sfide.

Larry Zbyszko vs. Lord Steven Regal (w/Sir William)
Mi fa strano vedere Larry Z. nella parte del ‘buono’ considerati i suoi trascorsi da heel, ma contro Regal è inevitabile. Il match è ultra tecnico con la sensazione di Old School. Regal è l’unico che può davvero modernizzarlo, ma non cerca di farlo perché il suo stile si adatta facilmente a match fatti di prese e psicologia. Larry Z. prova a chiudere con la Sleeper Hold, Regal si libera e cerca di chiudere con un Butterfly Suplex, che viene fermato per uno schienamento, che porta alla vittoria proprio Zbyszko in 11 minuti e 30 secondi. 6+/10, non è spettacolare o particolarmente memorabile, ma è la sfida giusta per i due lottatori, un match tecnico che non dura eccessivamente.

Bunkhouse Buck (w/Col. Robert Parker) vs. Dustin Rhodes [Bullrope Match]
Il loro match nell’evento precedente era stato a sorpresa uno fra i migliori, qui il Bullrope è sicuramente intenso sul piano fisico, con colpi durissimi. Rhodes stavolta riesce a prendersi una rivincita usando la campana delle corde per travolgere l’avversario e schienarlo in 12 minuti e 47 secondi. 6-/10, non è il migliore dei match serali, però funziona bene per una rivalità come la loro.
Dopo il match, interviene Terry Funk ad attaccare Rhodes.

WCW World Heavyweight Title Match: Ric Flair (c) vs. Barry Windham (w/Col. Robert Parker)
Windham è la scelta giusta come avversario di Ric Flair, prima o poi dovevano trovarsi contro. Quando il Nature Boy ha lasciato la WCW nel ’91, è stato lui a prendere il posto di top heel della federazione, pur senza riuscire a conquistare la cintura WCW. La sfida è godibile anche senza avere mai un ritmo particolarmente alto, il lato tecnico di Windham è sicuramente utile per mandarla avanti nel migliore dei modi. Il finale arriva tramite un Flying Crossbody di Flair dopo 13 minuti e 21 secondi. 6/10, sufficienza piena per questo confronto, è chiaro che i due lottatori si conoscono bene e riescono a renderla più che accettabile.

WCW World Tag Team Title: The Nasty Boys (Brian Knobbs & Jerry Sags) (c) vs. Cactus Jack & Kevin Sullivan [Broadstreet Bully Match (Special Referee: Dave Schultz)]
Dopo il Chicago Street Fight match è tempo della sfida di Broadstreet. Cambia il tag team partner di Jack, Sullivan al posto di Payne. Ho preferito la sfida dell’evento precedente a questa, che è pur sempre ben gestita e con colpi duri, ma abbastanza breve e con un finale che non mi è piaciuto. L’arbitro speciale, che credo sia un giocatore di hockey, toglie la mazza da hockey a Sags, la recupera Cactus Jack e con la complicità va a schienarlo dopo 9 minuti e 56 secondi con un conteggio veloce. Nuovi campioni di coppia. 7/10, grande intensità ma la presenza dell’arbitro speciale esterno al mondo del Wrestling dà la sensazione di stonare con quanto si è visto nel confronto.
Dopo la conclusione, Maxx Payne interviene e colpisce anche lui Sags con un colpo di chitarra, trionfo totale per i nuovi campioni e il vecchio partner di Jack.

WCW International World Heavyweight Title Match: Sting vs. Vader (w/Harley Race)
La forza distruttiva di Vader contro l’agilità di Sting, e pensare che doveva esserci Sting contro Rick Rude, ma il lottatore si è infortunato. Il match è brutale, gli attacchi del Big Man sono devastanti, anche se ogni volta che Sting reagisce ci sono ottimi sbalzi qualitativi. L’arbitro cade a terra, arriva una Chokeslam di Vader, che ‘forse’ avrebbe vinto così. Harley Race cerca di colpire Sting con una sedia, ma lui si abbassa ed è Vader a subire il colpo in piena fronte. DDT che non basta allo Stinger per vincere, poi arriva lo Splash che viene contrattaccato in un Powerslam. Moonsault di Vader che viene evitato, Harley Race cerca di fermare Sting lanciandosi dalla terza corda ma colpisce involontariamente il suo cliente con una testata. Flying Splash di Sting per la vittoria della cintura in 13 minuti e 54 secondi. Finale insano! 8.5/10, impressionante testa a testa per la cintura che parte lento e aumenta di ritmo con il passare dei minuti. È un grande momento per Sting riuscire a battere Vader e portarsi sullo stesso piano di Ric Flair che era riuscito in questo traguardo.

Segmenti e considerazioni:
  • -          Dusty Rhodes non è presente all’evento ma registra un promo in esterna, motivando il figlio Dustin che deve disputare una sfida.
  • -          Promo di Ric Flair, ottimo come sempre nel mettere attesa verso la sua sfida.
  • -          Terry Funk è al microfono di Mean Gene nel backstage dopo il suo match, dice di essere una leggenda dell’hardcore e si approfitta della diretta per insultare Dusty Rhodes che non è presente e che vorrebbe prendere a frustate Dustin. Gli viene subito tolto il microfono.
  • -          Hall of Fame WCW anno 1994. Gordon Solie presenta sei induzioni: Lou Thesz, The Crusher, Ernie Ladd, The Masked Assassin, Ole Anderson, The Bruiser. Il segmento dura sui 30 minuti ed è in grande stile con la cerimonia, ma penso che un pay per view non sia il luogo ideale perché porta via molto spazio.
  • -          Ci sono varie interviste alle leggende presenti all’evento, nessuna di queste è particolarmente importante.
  • -          Vader è furioso dopo la sconfitta e si muove con una sedia, ma non fa nulla, è solo uno sfogo.



Voto finale: 7/10, anche senza nessuna sfida imperdibile (anche se personalmente trovo il main event riuscito sotto ogni aspetto), è un evento solido senza alcun match pessimo, dove tutto risulta ben gestito. Tre ore che scorrono bene e che portano la WCW a mischiare stili differenti, dal tradizionale all’hardcore, ricordandosi della storia del Wrestling con una propria Hall of Fame che ha i giusti tempi e non è marginale. La scelta di avere Sting contro Vader nel main event invece di Ric Flair vs Barry Windham ha senso per dare un’ultima chance alla cintura mondiale ‘internazionale’ (ex NWA) di essere credibile in vista dell’unificazione. Avere match molto diversi fra loro è la chiave ideale per i gusti differenti dei fan. Inoltre l’arena, abituata agli show della ECW, contribuisce molto senza mai lasciare momenti di vuoto fra il pubblico. Sicuramente è una buona prima parte dell’anno per la WCW, destinata poi a cambiare con l’arrivo di Hulk Hogan.

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