mercoledì 16 novembre 2016

Recensione In Your House 2 (23 luglio 1995)

Recensione In Your House 2: Lumberjacks
23 luglio 1995 da Nashville (Tennessee)
Durata show: 1:56:27

Evento in diretta da Nashville, la patria della musica country (e la casa di Jeff Jarrett). Al tavolo di commento ci sono Vince McMahon e Jerry Lawler e a sorpresa il filmato introduttivo non è “With my baby tonight”, risparmiandoci di vedere lo stesso video per l’ennesima volta. In realtà il palco viene preparato proprio per permettere a Double J di cantare il suo brano.

The 1-2-3 Kid vs. The Roadie
Si parte bene con una sfida adatta al talento dei due lottatori. Kid nel ’95 è stato offuscato da tanti altri avversari, collezionando più sconfitte che vittorie e perdendo così quella sensazione che potesse vincere in qualsiasi momento, mentre Roadie era in rampa di lancio, anche se ancora nel ruolo del numero 2 di Jeff Jarrett. Azione frenetica e buone idee, con una chiusura di Roadie con un Piledriver dalla terza corda sul rivale in 7 minuti e 26 secondi. 7+/10, il talento c’è tutto, la durata non è granché e sicuramente con un paio di minuti in più poteva uscire un match ancora migliore.

Intervista alla Million Dollar Corporation, non c’è più King Kong Bundy fra i suoi membri ma al suo posto c’è Kama. Sid mostra delle facce strane e malvagie mentre gli altri si occupano del discorso.

Men On A Mission (King Mabel & Sir Mo) vs. Razor Ramon & Savio Vega
Fra una decina di minuti in singolo di Mabel o di coppia con Mo, preferirei la prima opzione perché Mo è uno fra i lottatori meno abili che abbiano mai calcato il ring della federazione. Ramon combatte con un leggero infortunio causato da Mabel, perciò buona parte del match la fa Savio Vega. Brutta sfida, non basta il supporto del pubblico per renderla accettabile e il finale è anticlimatico, con King Mabel che riesce a chiudere con il Belly to Belly Suplex (al rallentatore) sul Bad Guy in 10 minuti e 9 secondi. 4.5/10, pessimo svolgimento, non era un gran match sulla carta ma l’esecuzione è ancora peggiore di quanto fosse prevedibile. Savio Vega esce bene, Razor Ramon invece non fa una buona prestazione.

I Lumberjack all’angolo di Diesel si stanno preparando per la sfida, fra loro ci sono Adam Bomb, Bam Bam Bigelow, Billy Gunn e Man Mountain Rock. Bigelow in realtà deve prima affrontare un’altra sfida qualche minuto dopo.

Concerto live di Jeff Jarrett che canta il suo brano (in realtà vedendolo dal vivo si vede chiaramente che sta facendo il labiale, spesso mentre il cantato parte prima che lui apra bocca). Dovrebbe servire a lanciare le vendite del brano ma il pubblico di Nashville (che è la sua città) lo fischia pesantemente, evidentemente non considerandolo un buon brano country. Insomma, non proprio la reazione che speravano.

Bam Bam Bigelow vs. Henry O. Godwinn
Il grande rilancio di Bigelow dopo il main event di Wrestlemania non lo ha portato da nessuna parte, è qui a combattere contro Godwinn in una sfida senza particolare costruzione. All’inizio è lui a dominare con una serie di Suplex, poi la sfida si fa equilibrata. Bam Bam cerca di chiudere con l’Headbutt dalla terza corda, il rivale si toglie ed è lui a lanciarsi dall’alto, ma manca il bersaglio e Bigelow va a chiudere su di lui senza nemmeno ricorrere a una mossa con uno schienamento dopo 5 minuti e 33 secondi. Pare bastare per la vittoria. 6.5/10, match decente, di breve durata ma che risulta piacevole da seguire. Il finale non è riuscito al 100% perché non c’è alcuna mossa a fermare Godwinn.

Breve intervista a Shawn Michaels, pronto a salire sul ring.

WWF Intercontinental Title Match: Jeff Jarrett (w/The Roadie) (c) vs. Shawn Michaels
Serviva Shawn Michaels per far fare a Double J la sfida epica della carriera. La parte migliore è che anche l’offensiva di Jarrett risulta di ottimo livello, è una sfida fantastica dall’inizio alla fine, con una psicologia valida e gli interventi irritanti di Roadie che sembrano sempre sul punto di mettere fuori gioco l’Heart Break Kid. Michaels prima rischia di essere contato fuori dal ring, poi si trova nuovamente in difficoltà quando l’arbitro cade a terra dopo che Jarrett gli cade addosso. Sweet Chin Music evitata perché Roadie lo butta a terra, ma Double J non riesce a chiudere con il Diving Crossbody. Roadie è girato di spalle e non si accorge che è Jarrett a stare all’angolo perciò gli afferra un piede. Nuovo Superkick e stavolta Jarrett va giù e Shawn Michaels lo schiena in 20 minuti e 1 secondo per diventare il nuovo campione intercontinentale. 8.5/10, ottimo match, e una fra le sfide migliori dell’intera carriera di Jarrett. Si tratta di un grande momento nello scenario adatto per il cambio di cintura. L’aspetto negativo è che quello che pare l’inizio di una rivalità fra Jarrett e Roadie non viene portato a termine perché Double J lascia la federazione per poi tornare a fine anno.

Viene fatto cenno di problemi all’interno del team di Jarrett e Roadie dopo il finale del match precedente, lo split è vicino.

WWF World Tag Team Title Match: Owen Hart & Yokozuna (w/Jim Cornette & Mr. Fuji) (c) vs. The Allied Powers (Lex Luger & The British Bulldog)
1994 e 1995 non sono stati buoni anni per la categoria tag team, che ha perso i ‘classici’ per lasciar spazio a squadre di lottatori messi insieme per dar loro un ruolo. Per fortuna, sia Owen Hart che British Bulldog si sono rivelati abili a collaborare con compagni diversi per creare delle combinazioni interessanti. Questa è la seconda più grande possibilità che Lex Luger ha avuto per provare a conquistare una cintura in WWE dopo la sfida contro Yokozuna a Wrestlemania X, e qui loro sono di nuovo avversari. Il match è di buona qualità e vede diverse manovre di squadra, come i Double Lariat degli Allied Powers, oltre a un doppio Suplex ai danni di Yokozuna che sembra portarli alla vittoria, ma Owen Hart si lancia dalla terza corda e interrompe il conteggio, permettendo a Yokozuna di chiudere su Lex Luger dopo 10 minuti e 54 secondi. 7+/10, finalmente una buona sfida della categoria tag team, anche se basata su quattro lottatori affermati invece che sul lancio di una vera e propria squadra verso il successo. C’è qualche leggero contrasto all’inizio fra Hart e Yokozuna ma viene risolto e sono loro a vincere in maniera pulita.

Dopo un filmato che ricapitola la rivalità fra Diesel e Sid, i Lumberjack si posizionano fuori dal ring, mentre Diesel viene intervistato.

WWF World Heavyweight Title Lumberjack Match: Diesel (c) (w/Shawn Michaels) vs. Sid (w/Ted DiBiase)
Non penso di aver mai visto un Lumberjack match di ottimo livello, la struttura è sempre la stessa, si getta un avversario all’esterno, lasciandolo in balio di un gruppo di lottatori pronti a colpirlo. La strategia qui è normale, con buoni e cattivi schierati a distanza. La storia del match è potenzialmente buona, con la possibilità che uno dei Lumberjack sia dalla parte di Ted DiBiase e quindi di Sid. In realtà non succede nulla del genere e non ci sono tradimenti di alcun genere. Diesel è in controllo per buona parte del match e grazie al supporto esterno riesce a chiudere con un Big Boot su Sid per andare a schienarlo dopo 10 minuti e 2 secondi, mantenendo la cintura mondiale. 6/10, con questa sfida Sid esce dal main event mentre Diesel continua il suo lungo regno titolato, che va avanti da novembre dell’anno precedente. Non è il miglior match sul piano qualitativo, ma si lascia guardare e stavolta raggiunge la sufficienza, a differenza di quello dell’evento precedente.

Diesel festeggia con i suoi Lumberjack, è un trionfo totale per lui.


Voto finale: 6.5/10, il secondo In Your House ha più carne al fuoco della prima edizione, con Jeff Jarrett contro Shawn Michaels che ruba la scena a qualsiasi altra sfida, oltre a durare di più. C’è un solo match orrendo, quello dei Men on a Mission (che novità), mentre alcune sfide risultano piacevoli. 1-2-3 Kid e The Roadie aprono bene l’evento, la sfida per le cinture di coppia si mantiene su buoni livelli mentre Diesel vs Sid risulta sufficiente, ed è strano perché raramente si vede qualcosa di accettabile quando Sid rimane sul ring per più di cinque minuti. Purtroppo gli spunti offerti dal potenziale split fra Jeff Jarrett e The Roadie non vengono sfruttati al meglio perché Double J decide di lasciare la federazione invece di partecipare a quella rivalità. Bret Hart è impegnato in un dark match vinto contro Jean-Pierre LaFitte, mentre Undertaker vince un Casket match contro Kama, che poi sarà una sfida che verrà svolta anche a Summerslam.

Nessun commento:

Posta un commento