Recensione In Your
House 2: Lumberjacks
23 luglio 1995 da Nashville
(Tennessee)
Durata show: 1:56:27
Evento in diretta da Nashville, la patria della musica country
(e la casa di Jeff Jarrett). Al tavolo di commento ci sono Vince McMahon e
Jerry Lawler e a sorpresa il filmato introduttivo non è “With my baby tonight”,
risparmiandoci di vedere lo stesso video per l’ennesima volta. In realtà il
palco viene preparato proprio per permettere a Double J di cantare il suo
brano.
The 1-2-3 Kid vs. The
Roadie
Si parte bene con una sfida adatta al talento dei due
lottatori. Kid nel ’95 è stato offuscato da tanti altri avversari,
collezionando più sconfitte che vittorie e perdendo così quella sensazione che
potesse vincere in qualsiasi momento, mentre Roadie era in rampa di lancio,
anche se ancora nel ruolo del numero 2 di Jeff Jarrett. Azione frenetica e
buone idee, con una chiusura di Roadie con un Piledriver dalla terza corda sul
rivale in 7 minuti e 26 secondi. 7+/10, il talento c’è tutto, la durata non è
granché e sicuramente con un paio di minuti in più poteva uscire un match
ancora migliore.
Intervista alla Million Dollar Corporation, non c’è più King
Kong Bundy fra i suoi membri ma al suo posto c’è Kama. Sid mostra delle facce
strane e malvagie mentre gli altri si occupano del discorso.
Men On A Mission (King Mabel & Sir Mo) vs. Razor Ramon & Savio
Vega
Fra una decina di minuti in singolo di Mabel o di coppia con
Mo, preferirei la prima opzione perché Mo è uno fra i lottatori meno abili che
abbiano mai calcato il ring della federazione. Ramon combatte con un leggero
infortunio causato da Mabel, perciò buona parte del match la fa Savio Vega.
Brutta sfida, non basta il supporto del pubblico per renderla accettabile e il
finale è anticlimatico, con King Mabel che riesce a chiudere con il Belly to
Belly Suplex (al rallentatore) sul Bad Guy in 10 minuti e 9 secondi. 4.5/10,
pessimo svolgimento, non era un gran match sulla carta ma l’esecuzione è ancora
peggiore di quanto fosse prevedibile. Savio Vega esce bene, Razor Ramon invece
non fa una buona prestazione.
I Lumberjack all’angolo di Diesel si stanno preparando per la
sfida, fra loro ci sono Adam Bomb, Bam Bam Bigelow, Billy Gunn e Man Mountain
Rock. Bigelow in realtà deve prima affrontare un’altra sfida qualche minuto
dopo.
Concerto live di Jeff Jarrett che canta il suo brano (in
realtà vedendolo dal vivo si vede chiaramente che sta facendo il labiale,
spesso mentre il cantato parte prima che lui apra bocca). Dovrebbe servire a
lanciare le vendite del brano ma il pubblico di Nashville (che è la sua città)
lo fischia pesantemente, evidentemente non considerandolo un buon brano
country. Insomma, non proprio la reazione che speravano.
Bam Bam Bigelow vs.
Henry O. Godwinn
Il grande rilancio di Bigelow dopo il main event di
Wrestlemania non lo ha portato da nessuna parte, è qui a combattere contro
Godwinn in una sfida senza particolare costruzione. All’inizio è lui a dominare
con una serie di Suplex, poi la sfida si fa equilibrata. Bam Bam cerca di
chiudere con l’Headbutt dalla terza corda, il rivale si toglie ed è lui a
lanciarsi dall’alto, ma manca il bersaglio e Bigelow va a chiudere su di lui
senza nemmeno ricorrere a una mossa con uno schienamento dopo 5 minuti e 33
secondi. Pare bastare per la vittoria. 6.5/10, match decente, di breve durata
ma che risulta piacevole da seguire. Il finale non è riuscito al 100% perché
non c’è alcuna mossa a fermare Godwinn.
Breve intervista a Shawn Michaels, pronto a salire sul ring.
WWF Intercontinental Title Match: Jeff Jarrett (w/The Roadie) (c) vs.
Shawn Michaels
Serviva Shawn Michaels per far fare a Double J la sfida epica
della carriera. La parte migliore è che anche l’offensiva di Jarrett risulta di
ottimo livello, è una sfida fantastica dall’inizio alla fine, con una
psicologia valida e gli interventi irritanti di Roadie che sembrano sempre sul
punto di mettere fuori gioco l’Heart Break Kid. Michaels prima rischia di
essere contato fuori dal ring, poi si trova nuovamente in difficoltà quando
l’arbitro cade a terra dopo che Jarrett gli cade addosso. Sweet Chin Music
evitata perché Roadie lo butta a terra, ma Double J non riesce a chiudere con
il Diving Crossbody. Roadie è girato di spalle e non si accorge che è Jarrett a
stare all’angolo perciò gli afferra un piede. Nuovo Superkick e stavolta
Jarrett va giù e Shawn Michaels lo schiena in 20 minuti e 1 secondo per
diventare il nuovo campione intercontinentale. 8.5/10, ottimo match, e una fra
le sfide migliori dell’intera carriera di Jarrett. Si tratta di un grande
momento nello scenario adatto per il cambio di cintura. L’aspetto negativo è
che quello che pare l’inizio di una rivalità fra Jarrett e Roadie non viene
portato a termine perché Double J lascia la federazione per poi tornare a fine
anno.
Viene fatto cenno di problemi all’interno del team di Jarrett
e Roadie dopo il finale del match precedente, lo split è vicino.
WWF World Tag Team Title Match: Owen Hart & Yokozuna (w/Jim Cornette
& Mr. Fuji) (c) vs. The Allied Powers (Lex Luger & The British Bulldog)
1994 e 1995 non sono stati buoni anni per la categoria tag
team, che ha perso i ‘classici’ per lasciar spazio a squadre di lottatori messi
insieme per dar loro un ruolo. Per fortuna, sia Owen Hart che British Bulldog
si sono rivelati abili a collaborare con compagni diversi per creare delle
combinazioni interessanti. Questa è la seconda più grande possibilità che Lex
Luger ha avuto per provare a conquistare una cintura in WWE dopo la sfida
contro Yokozuna a Wrestlemania X, e qui loro sono di nuovo avversari. Il match
è di buona qualità e vede diverse manovre di squadra, come i Double Lariat
degli Allied Powers, oltre a un doppio Suplex ai danni di Yokozuna che sembra
portarli alla vittoria, ma Owen Hart si lancia dalla terza corda e interrompe
il conteggio, permettendo a Yokozuna di chiudere su Lex Luger dopo 10 minuti e
54 secondi. 7+/10, finalmente una buona sfida della categoria tag team, anche
se basata su quattro lottatori affermati invece che sul lancio di una vera e
propria squadra verso il successo. C’è qualche leggero contrasto all’inizio fra
Hart e Yokozuna ma viene risolto e sono loro a vincere in maniera pulita.
Dopo un filmato che ricapitola la rivalità fra Diesel e Sid,
i Lumberjack si posizionano fuori dal ring, mentre Diesel viene intervistato.
WWF World Heavyweight Title Lumberjack Match: Diesel (c) (w/Shawn
Michaels) vs. Sid (w/Ted DiBiase)
Non penso di aver mai visto un Lumberjack match di ottimo
livello, la struttura è sempre la stessa, si getta un avversario all’esterno,
lasciandolo in balio di un gruppo di lottatori pronti a colpirlo. La strategia
qui è normale, con buoni e cattivi schierati a distanza. La storia del match è
potenzialmente buona, con la possibilità che uno dei Lumberjack sia dalla parte
di Ted DiBiase e quindi di Sid. In realtà non succede nulla del genere e non ci
sono tradimenti di alcun genere. Diesel è in controllo per buona parte del
match e grazie al supporto esterno riesce a chiudere con un Big Boot su Sid per
andare a schienarlo dopo 10 minuti e 2 secondi, mantenendo la cintura mondiale.
6/10, con questa sfida Sid esce dal main event mentre Diesel continua il suo
lungo regno titolato, che va avanti da novembre dell’anno precedente. Non è il
miglior match sul piano qualitativo, ma si lascia guardare e stavolta raggiunge
la sufficienza, a differenza di quello dell’evento precedente.
Diesel festeggia con i suoi Lumberjack, è un trionfo totale
per lui.
Voto finale: 6.5/10, il secondo In Your
House ha più carne al fuoco della prima edizione, con Jeff Jarrett contro Shawn
Michaels che ruba la scena a qualsiasi altra sfida, oltre a durare di più. C’è
un solo match orrendo, quello dei Men on a Mission (che novità), mentre alcune
sfide risultano piacevoli. 1-2-3 Kid e The Roadie aprono bene l’evento, la
sfida per le cinture di coppia si mantiene su buoni livelli mentre Diesel vs
Sid risulta sufficiente, ed è strano perché raramente si vede qualcosa di
accettabile quando Sid rimane sul ring per più di cinque minuti. Purtroppo gli
spunti offerti dal potenziale split fra Jeff Jarrett e The Roadie non vengono
sfruttati al meglio perché Double J decide di lasciare la federazione invece di
partecipare a quella rivalità. Bret Hart è impegnato in un dark match vinto
contro Jean-Pierre LaFitte, mentre Undertaker vince un Casket match contro
Kama, che poi sarà una sfida che verrà svolta anche a Summerslam.
Nessun commento:
Posta un commento