venerdì 25 novembre 2016

Recensione WCW Clash of the Champions 31 (06 agosto 1995)

Recensione WCW Clash of the Champions XXXI (31)
06 agosto 1995 da Daytona Beach (Florida)
Durata show: 1:30:29

Il secondo e ultimo Clash of the Champions del ’95 arriva giusto un po’ prima del primo episodio di Nitro. Ci troviamo ancora nel periodo critico dell’anno dove tutto sembra andare per il verso sbagliato sul piano della qualità degli eventi, mentre le distanze fra WWF e WCW si riducono sempre di più (nel senso che entrambe sprofondano in ascolti e vendite ma l’altra federazione in modo peggiore). Ci troviamo inoltre al match conclusivo di Vader nella sua carriera prima di cambiare federazione.

Kurasawa & Meng (w/Col. Robert Parker) vs. Road Warrior Hawk & Sting
Ho l’impressione che Sting e Hawk siano un team creato un po’ per caso in assenza di Animal, c’è da dire che si ricollega bene alla rivalità con Meng. Kurasawa viene descritto come un pezzo grosso del Giappone ma subisce per tutto il tempo in cui è sul ring. Hawk non è particolarmente interessante da vedere in azione, per fortuna c’è Sting a compensare con buone manovre. Nel finale tutti e quattro combattono sul ring, l’arbitro non lascia nemmeno avvertimenti, Sting e Hawk chiudono con il Doomsday Device su Kurasawa in 7 minuti e 23 secondi. 5.5/10, quasi una sfida a senso unico, non è elettrizzante ma almeno ha un ritmo accettabile.
Kusawara attacca Hawk e sembra avergli rotto il braccio nell’assalto.

Viene mostrato il filmato di Hulk Hogan da solo contro il Dungeon of Doom, che dopo Kamala e Zodiac ha visto unirsi anche Earthquake (ora chiamato The Shark), ma Sting e Randy Savage lo salvano.

Intervista a Bunkhouse Buck e Dick Slater insieme al colonnello Parker, nulla di veramente interessante, a parte che hanno guadagnato le cinture di coppia in uno show televisivo. Parker vuole trascorre del tempo insieme a Sherri.

Alex Wright vs. Diamond Dallas Page (w/Diamond Doll)
DDP si fa odiare trattando male Diamond Doll (Kimberly). Il match si focalizza sui tentativi ripetuti di Wright di provare a ottenere la vittoria senza mai riuscirci, poi lui si lancia all’esterno del ring con un Suicide Dive ma l’avversario si toglie e così cade a terra. Page lo riporta sul ring e va a schienarlo senza alcuna mossa dopo 8 minuti e 14 secondi, risultando così in un finale debole. 6.5/10, non male, Wright sembra atleticamente migliore ma commette errori d’inesperienza mentre DDP continua la sua scalata al successo. Una manovra finale sarebbe stata ottima per la chiusura.

Ric Flair è scatenato nell’intervista mentre Arn Anderson è calmo e composto, riconoscendo che Vader è un avversario pericoloso. Dovranno affrontarlo insieme perché è un Handicap match.

WCW World Television Title Match: The Renegade (w/Jimmy Hart) (c) vs. Paul Orndorff
Perché con tutti i lottatori doveva proprio esserci Renegade? Orndorff torna a essere fischiato in modo netto dopo lo strano tifo a Bash at the Beach. Continua ancora una volta l’imitazione dello stile di lotta di Ultimate Warrior, Orndorff ha un po’ di offensiva ma si ferma a discutere con l’arbitro e Renegade chiude con uno Slingshot Crossbody dopo 3 minuti e 59 secondi. 4.5/10, stavolta il match dura troppo poco perché io mi metta a lamentarmi della prestazione del campione televisivo. Mi dispiace vedere Mr. Wonderful ridotto in quel modo.

Vader è chiaramente focalizzato sui suoi avversari, Ric Flair e Arn Anderson. Immagino che fosse la scelta ideale da mandare contro il Dungeon of Doom come quarto membro del team di Hulk Hogan, ma viene licenziato a breve dopo questo show.

Bunkhouse Buck, Col. Robert Parker & Dick Slater vs. Harlem Heat (Booker T & Stevie Ray) & Sister Sherri
Il filmato di riepilogo della rivalità non sembra finire più, almeno gli Harlem Heat stavolta hanno il supporto del pubblico dopo un periodo di transizione e la perdita delle cinture di coppia, devono vincere la sfida per ottenere un rematch. Il problema della costruzione è che ai fan non importa nulla dei due team, vogliono vedere interagire Sherri e Parker fra loro con la storia di lui che prova dei sentimenti per la manager rivale. C’è una pausa pubblicitaria durante la sfida, poi al ritorno viene annunciato il primo episodio di WCW Nitro. Parker entra ma è in difficoltà contro gli Harlem Heat, poi è Sherri ad entrare e lo colpisce alle parti basse. Lui prende vantaggio, però Sherri lo getta a terra e lo bacia mentre lo schiena per portare la vittoria al suo team dopo 11 minuti e 1 secondo. 5/10, incredibilmente questa storia funziona sul pubblico perché c’è un boato nel finale. Niente di speciale nel confronto fra i due team.
Purtroppo l’assalto di Sherri ai danni di Parker continua e lui deve fuggire mentre lei cerca di baciarlo.

Intervista di “Mean” Gene a Hulk Hogan, che non avendo una sfida da disputare parla dei suoi muscoli prima di dedicarsi al Dungeon of Doom.

Si torna proprio nel Dungeon, dove The Master e Taskmaster vedono arrivare Hulk Hogan nella loro segretissima tana. L’Hulkster vuole vedere il gigante, che è Paul Wight (il futuro Big Show della WWE), che si presenta come ‘il figlio del Gigante’ (e si intende André, chiaramente solo per storia) e gli strappa la catena dal collo come aveva fatto André anni prima. Tutti i membri del Dungeon of Doom attaccano Hogan ma arriva Vader a salvarlo, arrivando poi faccia a faccia con il gigante.

Arn Anderson & Ric Flair vs. Vader [Two On One Handicap Match]
Vader arriva fresco di un turn face poco riuscito a Bash at the Beach, trovandosi contro due avversari di prima categoria. Il vantaggio numerico non viene sfruttato al meglio, Vader riesce sempre a salvarsi e connette una Powerbomb su Anderson. Flair non sembra molto motivato a intervenire e non interrompe in tempo il conteggio, perciò arriva lo schienamento dopo 8 minuti e 5 secondi. 6.5/10, da un Handicap match mi aspettavo una gestione diversa, Vader è tornato di nuovo indistruttibile e riesce a sconfiggere i suoi avversari in meno di dieci minuti.

Flair e Anderson discutono fra loro dopo la sconfitta, arrivano quasi alle mani, ma poi il Nature Boy se ne va. Hulk Hogan e i suoi alleati raggiungono lo stage, dove Vader arriva davanti a Hulk e c’è ancora qualche screzio fra i due.


Voto finale: 4/10, una card sottotono per un evento con divertimento minimale, dove la sorpresa è il match fra Alex Wright e DDP. Tutto il buon lavoro di costruzione di Vader come alleato di Hogan, Savage e Sting verrà poi buttato con il licenziamento del lottatore, mentre la storia del Dungeon of Doom è grottesca ed esagerata, ma devo ammettere che tutto sommato non mi dispiace questo aspetto sovrannaturale o caricaturato del Wrestling. Il punto di forza dello show rimane la tensione fra Ric Flair e Arn Anderson che porta allo split fra i due storici alleati. Il 3 contro 3 è ridicolo, visto oggi è tremendo ma sono sicuro che a metà anni ’90 quel tipo di comicità avesse presa, vista la reazione positiva del pubblico nel vedere Sherri tormentare Parker. C’è qualche passo avanti nella costruzione dei War Games di Fall Brawl.

Nessun commento:

Posta un commento