Recensione WCW Clash of
the Champions XXXI (31)
06 agosto 1995 da Daytona Beach (Florida)
Durata show: 1:30:29
Il secondo e ultimo Clash of the Champions del ’95 arriva
giusto un po’ prima del primo episodio di Nitro. Ci troviamo ancora nel periodo
critico dell’anno dove tutto sembra andare per il verso sbagliato sul piano
della qualità degli eventi, mentre le distanze fra WWF e WCW si riducono sempre
di più (nel senso che entrambe sprofondano in ascolti e vendite ma l’altra
federazione in modo peggiore). Ci troviamo inoltre al match conclusivo di Vader
nella sua carriera prima di cambiare federazione.
Kurasawa & Meng (w/Col. Robert Parker) vs. Road Warrior Hawk &
Sting
Ho l’impressione che Sting e Hawk siano un team creato un po’
per caso in assenza di Animal, c’è da dire che si ricollega bene alla rivalità
con Meng. Kurasawa viene descritto come un pezzo grosso del Giappone ma subisce
per tutto il tempo in cui è sul ring. Hawk non è particolarmente interessante
da vedere in azione, per fortuna c’è Sting a compensare con buone manovre. Nel
finale tutti e quattro combattono sul ring, l’arbitro non lascia nemmeno
avvertimenti, Sting e Hawk chiudono con il Doomsday Device su Kurasawa in 7
minuti e 23 secondi. 5.5/10, quasi una sfida a senso unico, non è elettrizzante
ma almeno ha un ritmo accettabile.
Kusawara attacca Hawk e sembra avergli rotto il braccio
nell’assalto.
Viene mostrato il filmato di Hulk Hogan da solo contro il
Dungeon of Doom, che dopo Kamala e Zodiac ha visto unirsi anche Earthquake (ora
chiamato The Shark), ma Sting e Randy Savage lo salvano.
Intervista a Bunkhouse Buck e Dick Slater insieme al
colonnello Parker, nulla di veramente interessante, a parte che hanno
guadagnato le cinture di coppia in uno show televisivo. Parker vuole trascorre
del tempo insieme a Sherri.
Alex Wright vs. Diamond
Dallas Page (w/Diamond Doll)
DDP si fa odiare trattando male Diamond Doll (Kimberly). Il
match si focalizza sui tentativi ripetuti di Wright di provare a ottenere la
vittoria senza mai riuscirci, poi lui si lancia all’esterno del ring con un
Suicide Dive ma l’avversario si toglie e così cade a terra. Page lo riporta sul
ring e va a schienarlo senza alcuna mossa dopo 8 minuti e 14 secondi,
risultando così in un finale debole. 6.5/10, non male, Wright sembra
atleticamente migliore ma commette errori d’inesperienza mentre DDP continua la
sua scalata al successo. Una manovra finale sarebbe stata ottima per la
chiusura.
Ric Flair è scatenato nell’intervista mentre Arn Anderson è
calmo e composto, riconoscendo che Vader è un avversario pericoloso. Dovranno
affrontarlo insieme perché è un Handicap match.
WCW World Television
Title Match: The Renegade (w/Jimmy Hart) (c) vs. Paul Orndorff
Perché con tutti i lottatori doveva proprio esserci Renegade?
Orndorff torna a essere fischiato in modo netto dopo lo strano tifo a Bash at
the Beach. Continua ancora una volta l’imitazione dello stile di lotta di
Ultimate Warrior, Orndorff ha un po’ di offensiva ma si ferma a discutere con
l’arbitro e Renegade chiude con uno Slingshot Crossbody dopo 3 minuti e 59
secondi. 4.5/10, stavolta il match dura troppo poco perché io mi metta a
lamentarmi della prestazione del campione televisivo. Mi dispiace vedere Mr.
Wonderful ridotto in quel modo.
Vader è chiaramente focalizzato sui suoi avversari, Ric Flair
e Arn Anderson. Immagino che fosse la scelta ideale da mandare contro il
Dungeon of Doom come quarto membro del team di Hulk Hogan, ma viene licenziato
a breve dopo questo show.
Bunkhouse Buck, Col. Robert Parker & Dick Slater vs. Harlem Heat
(Booker T & Stevie Ray) & Sister Sherri
Il filmato di riepilogo della rivalità non sembra finire più,
almeno gli Harlem Heat stavolta hanno il supporto del pubblico dopo un periodo
di transizione e la perdita delle cinture di coppia, devono vincere la sfida
per ottenere un rematch. Il problema della costruzione è che ai fan non importa
nulla dei due team, vogliono vedere interagire Sherri e Parker fra loro con la
storia di lui che prova dei sentimenti per la manager rivale. C’è una pausa
pubblicitaria durante la sfida, poi al ritorno viene annunciato il primo
episodio di WCW Nitro. Parker entra ma è in difficoltà contro gli Harlem Heat,
poi è Sherri ad entrare e lo colpisce alle parti basse. Lui prende vantaggio,
però Sherri lo getta a terra e lo bacia mentre lo schiena per portare la
vittoria al suo team dopo 11 minuti e 1 secondo. 5/10, incredibilmente questa
storia funziona sul pubblico perché c’è un boato nel finale. Niente di speciale
nel confronto fra i due team.
Purtroppo l’assalto di Sherri ai danni di Parker continua e
lui deve fuggire mentre lei cerca di baciarlo.
Intervista di “Mean” Gene a Hulk Hogan, che non avendo una
sfida da disputare parla dei suoi muscoli prima di dedicarsi al Dungeon of
Doom.
Si torna proprio nel Dungeon, dove The Master e Taskmaster
vedono arrivare Hulk Hogan nella loro segretissima tana. L’Hulkster vuole
vedere il gigante, che è Paul Wight (il futuro Big Show della WWE), che si
presenta come ‘il figlio del Gigante’ (e si intende André, chiaramente solo per
storia) e gli strappa la catena dal collo come aveva fatto André anni prima.
Tutti i membri del Dungeon of Doom attaccano Hogan ma arriva Vader a salvarlo,
arrivando poi faccia a faccia con il gigante.
Arn Anderson & Ric Flair vs. Vader [Two On One Handicap Match]
Vader arriva fresco di un turn face poco riuscito a Bash at
the Beach, trovandosi contro due avversari di prima categoria. Il vantaggio
numerico non viene sfruttato al meglio, Vader riesce sempre a salvarsi e
connette una Powerbomb su Anderson. Flair non sembra molto motivato a
intervenire e non interrompe in tempo il conteggio, perciò arriva lo
schienamento dopo 8 minuti e 5 secondi. 6.5/10, da un Handicap match mi
aspettavo una gestione diversa, Vader è tornato di nuovo indistruttibile e
riesce a sconfiggere i suoi avversari in meno di dieci minuti.
Flair e Anderson discutono fra loro dopo la sconfitta,
arrivano quasi alle mani, ma poi il Nature Boy se ne va. Hulk Hogan e i suoi
alleati raggiungono lo stage, dove Vader arriva davanti a Hulk e c’è ancora
qualche screzio fra i due.
Voto finale: 4/10, una card sottotono
per un evento con divertimento minimale, dove la sorpresa è il match fra Alex
Wright e DDP. Tutto il buon lavoro di costruzione di Vader come alleato di
Hogan, Savage e Sting verrà poi buttato con il licenziamento del lottatore,
mentre la storia del Dungeon of Doom è grottesca ed esagerata, ma devo
ammettere che tutto sommato non mi dispiace questo aspetto sovrannaturale o
caricaturato del Wrestling. Il punto di forza dello show rimane la tensione fra
Ric Flair e Arn Anderson che porta allo split fra i due storici alleati. Il 3
contro 3 è ridicolo, visto oggi è tremendo ma sono sicuro che a metà anni ’90
quel tipo di comicità avesse presa, vista la reazione positiva del pubblico nel
vedere Sherri tormentare Parker. C’è qualche passo avanti nella costruzione dei
War Games di Fall Brawl.
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