Recensione Summerslam
1995
27 agosto 1995 da Pittsburg
(Pennsylvania)
Durata show: 2:42:59
King Mabel ha vinto il King of the Ring ’95 ed è lanciato
come il primo contendente di Diesel, mentre viene riproposto un Ladder match
fra Shawn Michaels e Diesel per la cintura intercontinentale dopo la loro prima
sfida con la scala a Wrestlemania X.
Si parte con un promo di Dean Douglas con l’immancabile
lavagna grattata con le unghie. Sarà lui a occuparsi dell’analisi dell’evento.
Hakushi vs. The 1-2-3
Kid
Si parte con un match fra due lottatori agili che
garantiscono un buono spettacolo in una sfida senza alcuna costruzione o
tensione. Kid ha sicuramente perso quel fascino che aveva sul pubblico, che qui
si gode lo spettacolo senza tifare per lui come ai vecchi tempi. Hakushi mostra
il meglio del suo repertorio e dopo 9 minuti e 28 secondi schiaccia a terra
l’avversario con un Powerslam per lo schienamento vincente. 7.5/10, un buon
modo per aprire l’evento, senza esagerare è una sfida che mantiene le
aspettative pur senza nulla nel background dietro alla sfida.
Promo di King Mabel in vista del match contro Diesel.
Stavolta riesce a essere per una volta minaccioso e credibile, mi sembra
incredibile ammetterlo, ma le sue parole hanno l’effetto sperato.
Bob Holly vs. Hunter Hearst Helmsley
Hunter è in piena fase di lancio mentre Bob “Sparky” Holly si
mantiene sullo stesso livello, senza mai avere vere occasioni per farsi
conoscere nonostante un’agilità impressionante in quella fase della carriera.
Qui si vede tutta l’influenza che il personaggio di Steven Regal potrebbe aver
avuto su HHH in WCW, che ne imita le posa e l’andamento della sfida, anche se è
decisamente più aggressivo e meno scorretto dell’altro lottatore. C’era già in
lui quella grinta da Triple H che aspettava soltanto di emergere. Holly è poco
più di uno sparring partner, resiste a lungo ma poi crolla dopo il Pedigree
dell’avversario in 7 minuti e 11 secondi. 6-/10, guardabile ma senza mordente,
anche qui non c’è una storia dietro alla sfida ed è altamente prevedibile. In
realtà per oltre un anno non ci sarà alcun lancio per Hunter nonostante parecchie
vittorie collezionate, ma è un problema tipico per molti lottatori fino al
termine del 1996.
The Blu Twins (Eli Blu & Jacob Blu) (w/Uncle Zebekiah) vs. The
Smoking Gunns (Bart Gunn & Billy Gunn)
Questo match non ha nulla, sono due team messi contro per
creare un match di coppia nell’evento. Considerato che i Blu Twins sono jobber
che durano qualche minuto in più del solito, la storia della sfida è quella, si
va avanti per un po’ e poi gli Smoking Gunns chiudono con la loro manovra di
squadra, il Sidewinder, in 6 minuti e 10 secondi. 5-/10, match mediocre, quasi
a senso unico tranne per alcune fasi di ‘heat’ dei Blu Twins. Siamo arrivati
all’ultima sfida senza una storia dietro in questo evento.
Barry Horowitz vs. Skip (w/Sunny)
Skip non ha avuto una fase iniziale come tanti altri
lottatori perché in una delle sue prime sfide si è trovato a perdere contro
Horowitz, un jobber fino a quel momento. Dunque questo è il match della grande
occasione per dimostrare di essere degno di questa chance. Horowitz non si
comporta male e anzi mostra di avere un buon repertorio tecnico. Hakushi
interviene senza una ragione precisa, distrae Skip che si ferma a fissarlo e
Horowitz va a schienarlo con un Roll-up per la vittoria in 11 minuti e 21
secondi. 6.5/10, discreto intrattenimento, Skip viene rallentato da questo
insuccesso, mentre non ne risente Sunny che fa riscoprire il ruolo della
manager donna (in WCW ancora ricoperto da Sherri).
Dean Douglas commenta il finale del match precedente con la
parola ‘vivify’, ma dà un giudizio negativo sull’intervento di Hakushi e la
sconfitta di Skip.
Intervista a Shawn Michaels, che appare in piena forma e sa
di aver spezzato l’amicizia con Razor Ramon a causa dell’ambizione di entrambi
per la cintura.
WWF World Women's Title Match: Alundra Blayze (c) vs. Bertha Faye
(w/Harvey Wippleman)
Mi dispiace che ormai nel ’95 senza Bull Nakano era rimaste
soltanto loro due a rendersi interessanti per la cintura femminile. Bertha Faye
aveva debuttato con un personaggio aggressivo ma è diventata la fidanzata di
Wippleman di buon umore. Qui si va sul classico peso leggero contro peso
massimo, che limita un po’ il parco mosse della Blayze. Bertha chiude con una
Powerbomb per una vittoria veloce in 4 minuti e 37 secondi che la porta a
conquistare la cintura femminile. 6/10, sufficiente ma tremendamente breve, non
si vede nemmeno il potenziale che questa sfida poteva avere con qualche minuto
in più a disposizione. Incredibile vedere il volto della divisione femminile
distrutto in meno di cinque minuti e con un finale pulito.
Dopo il match Jim Ross cerca di intervistare la nuova
campionessa ma viene tenuto alla larga da Wippleman.
Paul Bearer e Undertaker fanno un breve promo contro Kama. I
discorsi sono sempre i soliti con la chiusura del ‘rest in peace’, già, nulla
di sorprendente.
Kama (w/Ted DiBiase) vs. The Undertaker (w/Paul Bearer) [Casket Match]
Nella stessa rivalità hanno inserito
due elementi classici e già visti un po’ troppe volte, l’urna rubata
dall’avversario di turno del Phenom, e la bara usata per spaventarlo e porre
fine alla rivalità. Undertaker stava diventando un personaggio ripetitivo, non
per colpa sua ma delle circostanze, per fortuna ha saputo reinventarsi diverse
volte in carriera e a rimanere al top anche nell’era Attitude grazie a questi
cambiamenti. Ma qui è ancora il Deadman spettrale che dà la caccia al suo
nemico. Nonostante la lentezza generale, ci sono delle parti buone,
specialmente negli ultimi minuti. Undertaker e Kama finiscono insieme nella
bara e si combattono al suo interno. Il Deadman poi connette il Tombstone
Piledriver e trascina l’avversario nella bara per la vittoria dopo 16 minuti e
26 secondi. 6.5/10, sfida valida e pienamente accettabile in un periodo
tutt’altro che buono per Undertaker, che pare avere una sua storia totalmente
separata da quella del resto dei lottatori della federazione. E anche nei mesi
seguenti non migliorerà la qualità dei suoi avversari, ma almeno qui Kama è
stato perfetto nel ruolo del rivale di turno!
Bret Hart viene intervistato e critica non solo il suo
avversario ma anche Jerry Lawler.
Bret Hart vs. Isaac Yankem DDS
Pensavo che con la vittoria di Bret Hart su Jerry Lawler
sarebbe finita la rivalità fra i due, invece The King ha assoldato il dentista
Isaac Yankem, il futuro Kane (anche se ci sarà un altro personaggio di mezzo
prima di indossare quella maschera), per mettere in difficoltà il suo acerrimo
rivale. Non c’è stata grande interazione fra i due lottatori, ma c’è da dire
che Hart si era concentrato sulla rivalità con Hakushi per poi rimanere ancora
una volta in secondo piano. La sfida parte lenta ma sale di ritmo e risulta un
ottimo debutto per il dentista, non tanto per il personaggio ma per le qualità
del lottatore, che mostra già alcune manovre classiche come L’Axe Smash dalla
terza corda all’esterno del ring. Hart gli applica la Sharpshooter, ma Lawler
interviene e lo salva e da quel momento diventa praticamente un due contro uno.
Hitman perde le staffe e sembra sul punto di farsi squalificare quando lega i
piedi dell’avversario all’angolo, bloccandolo, ma l’arbitro va a salvarlo.
Yankem attacca Hart alle corde mentre Lawler lo colpisce dall’esterno, perciò
scatta la squalifica ed è Bret Hart a vincere in 16 minuti e 8 secondi. 7+/10,
è un altro atto della lunga rivalità fra Hart e Lawler, ma Yankem non passa in
secondo piano. Grandi qualità del lottatore anche con un personaggio mediocre
che non poteva portarlo al successo, almeno qui svolge un buon lavoro per farsi
odiare dai fan.
A sfida conclusa, Yankem infierisce su Bret Hart con l’aiuto
di Jerry Lawler.
Intervista al “Bad Guy” Razor Ramon, convinto che la storia
tende a ripetersi e perciò lui sconfiggerà ancora Shawn Michaels in un Ladder
match.
WWF Intercontinental Title: Shawn Michaels (c) vs. Razor Ramon [Ladder
Match]
La rivalità era fra Shawn Michaels e Sid, ma l’occasione di
proporre un match imperdibile ha prevalso sulla logica di continuare una
rivalità in corso. Per quanto sia difficile immaginare che ripetere la magia
del primo match sia improponibile, la seconda sfida fra loro con la scala è di
alto livello, con un’intensità incredibile e un ottimo minutaggio. Shawn
Michaels cerca di introdurre alcune novità invece di ripetere quanto aveva
fatto la prima volta, ed entra in gioco anche una seconda scala. Il Bad Guy
cerca di eseguire il Razor’s Edge proprio su questa, ma fallisce. Michaels ha
la meglio quando entrambi salgono ognuno su una scala ma è troppo distante e
non riesce a recuperare la cintura. Nuovo tentativo di Razor’s Edge, evitato
con il Back Body Drop che fa volare Ramon fuori dal ring. Michaels sale sulla
scala e recupera la cintura intercontinentale dopo 25 minuti e 3 secondi di una
grandissima sfida. 9+/10, due fra i migliori atleti della federazione in un
match che continua a superarsi di minuto in minuto, arrivando a un livello
molto alto. Incredibile pensare che da questa edizione di Summerslam sia uscito
un match del genere in mezzo a tante sfide sulla sufficienza. Sul serio, dopo
questa sfida non capisco come si potesse tenere lo Showstopper lontano dal main
event per altri mesi.
Razor Ramon spintona il vincitore ma ci ragiona sopra e
decide di portargli rispetto, consegnandogli la cintura per accettare questa
vittoria da parte di Shawn Michaels.
Dean Douglas commenta il match che si è concluso da poco ma
vede Razor Ramon arrivare da lui e il Bad Guy lo aggredisce dopo aver quasi
sopportato le sue critiche.
WWF World Heavyweight Title Match: Diesel (c) vs. King Mabel (w/Sir Mo)
Oggi ci è facile capire che mandare Mabel per la cintura
mondiale è stata una pessima scelta, ai tempi penso che fosse comunque prevedibile.
Non aveva mai mostrato le qualità per rendersi minaccioso, prima della vittoria
del King of the Ring era un lottatore apprezzato dal pubblico solo perché si
portava dietro un rapper. Il problema è che i fan sono disinteressati, arrivano
da un Ladder match spettacolare per vedere qualcosa di vuoto e privo di ogni
emozione. Mabel conosce tre mosse e dopo un minuto le ha già usate tutte,
Diesel sembra svogliato, forse perché è un match dove non ha fasi di dominio. Lex
Luger interviene nella sua ultima apparizione per contrastare Mo all’esterno e
impedirgli di favorire il compagno. Arriva il Belly to Belly Suplex di Mabel,
ma non basta per vincere. Il lottatore si lancia con un Big Splash dalle corde
e manca il bersaglio. Diesel si lancia con una Flying Clothesline per poi
schienare lo sfidante in 9 minuti e 15 secondi. 5-/10, forse si poteva fare
qualcosa in più, e non intendo con un match più lungo, ma con più azione e meno
tempi morti. La risposta dei fan non è buona, il regno di Diesel comincia a
stancare.
L’evento si chiude con il breve festeggiamento di Diesel.
Voto finale: 6/10, sono dubbioso su
questa edizione di Summerslam, c’è un match eccezionale che è la sfida della
scala fra Razor Ramon e Shawn Michaels, dove si vede dell’innovazione e il
carisma dei due wrestler. Inoltre anche 1-2-3 Kid contro Hakushi risulta di
buon livello, mentre Isaac Yankem ha un debutto efficace contro Bret Hart, che
come sempre sa come raccontare una storia e dà una profondità maggiore alla
sfida. Diesel contro Mabel purtroppo mantiene le basse aspettative che si
potevano avere con questo vincitore del King of the Ring, anche se spesso si
danno a Diesel delle colpe che non sono del lottatore. Qui non c’era molto che
poteva fare, non ha nemmeno potuto connettere con la Jacknife Powerbomb.
Perfino il Casket match fra Undertaker e Kama è guardabile, perciò mi sento di
dare la sufficienza a un evento dove le sfide più lunghe sono accettabili, con
una in particolare che entra nei ‘must watch’ di ogni fan di Wrestling. Tutto
questo arriva appena prima della Monday Night War e conclude il primo capitolo
di Cith Recensioni Wrestling, portandolo nella fase più epica da seguire,
quella con il confronto fra Raw e Nitro.
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