giovedì 26 gennaio 2017

Recensione WCW Starrcade 1995 (27 dicembre 1995)

Recensione WCW Starrcade 1995
27 dicembre 1995 da Nashville (Tennessee)
Durata show: 2:43:59

Edizione veramente particolare di Starrcade, i lottatori sono impegnati in uno scontro WCW contro Giappone/NJPW, mentre la stella principale, Hulk Hogan, non ha alcun match. Ho l’impressione che a volte la WCW si fosse dimenticata che Starrcade era l’evento di punta dell’anno, raramente negli anni ’90 è stato in grado di contrastare il prestigio di Wrestlemania.
Al tavolo di commento con Tony Schiavone e Bobby Heenan c’è Dusty Rhodes, che predice la vittoria della cintura mondiale da parte di Ric Flair. Considerata la natura competitiva dell’evento, e le interviste mirate ai rispettivi match, non le descriverò perché finirei per diventare ripetitivo “wrestler 1 parla di wrestler 2 e del torneo”. Faccio una menzione particolare per Sting che parla di Luger come amico-rivale con un carisma immenso, per me lui era il volto della WCW proprio grazie a promo del genere.

Chris Benoit vs. Jushin Thunder Liger (w/Sonny Onoo) [World Cup Of Wrestling Match #1]
Si parte con una grande sfida, inevitabile quando ci sono due lottatori così abili, fra i migliori al mondo. Ci sono tutti gli ingredienti per qualcosa di spettacolare tranne il finale. Dopo voli all’esterno e manovre sia tecniche che d’agilità, interviene Kevin Sullivan a causare una distrazione al canadese (il suo obiettivo è Brian Pillman, ma causa comunque problemi a un altro membro degli Horsemen), così Liger chiude con un Roll-up e ottiene la vittoria in 10 minuti e 29 secondi. WCW 0; NJPW 1. 8-/10, il finale distrugge una sfida fino a quel momento ottima, seppure non abbastanza lunga da garantire uno spettacolo maggiore. Un ottimo abbinamento, ma la conclusione riesce a cancellare in parte quanto è stato fatto prima di quel momento.

IWGP Junior Heavyweight Title: Koji Kanemoto (w/Sonny Onoo) (c) vs. Alex Wright [World Cup Of Wrestling Match #2]
C’è la cintura in palio e per quanto mi riguarda Wright è del tutto degno di competere, incredibile talento spesso utilizzato male, oltre a essere molto giovane. Penso che Wright sia uno di quei nomi che hanno avuto troppa sfortuna a trovarsi nei posti giusti al momento sbagliato. Kanemoto è bravissimo, la sfida ha di tutto, Moonsault, Somersault, Suplex di ogni tipo e altre manovre atletiche, è una grande sfida che si chiude con un Roll-up del campione dopo 11 minuti e 30 secondi. WCW 0; NJPW 2. 8/10, grande performance dei due lottatori, lo trovo superiore al match precedente anche grazie a una conclusione più marcata.

Lex Luger (w/Jimmy Hart) vs. Masahiro Chono (w/Sonny Onoo) [World Cup Of Wrestling Match #3]
Il match poteva essere promettente perché Chono è considerato uno specialista della STF, ma non è una sfida che punta sul confronto fra manovre di sottomissione, non c’è nulla a caratterizzarla e si conclude troppo in fretta quando Luger fa cedere l’avversario con la Torture Rack in 6 minuti e 41 secondi. WCW 1; NJPW 2. 6/10, priva di ogni emozione, c’è da dire che in parte mi ha ricordato almeno il lato migliore di Luger che non si vedeva da anni quando ancora disputava dei buoni match.

Johnny B. Badd (w/Kimberly) vs. Masa Saito (w/Sonny Onoo) [World Cup Of Wrestling Match #4]
Saito è l’inventore del Saito Suplex, e come potete immaginare è già over 50 ai tempi della sfida, non al pieno della forma fisica. Kimberly insulta Onoo dicendogli che se una donna non può stare a bordo ring allora nemmeno lui dovrebbe essere lì, poi la sfida in sé non è di sicuro il miglior match per Johnny, o per Saito. Ci sono colpi durissimi del giapponese, ma la sfida non inizia mai a entrare nel vivo. Saito getta Johnny oltre la terza corda, che equivale ancora a una squalifica, e perciò Johnny vince in 5 minuti e 52 secondi. WCW 2; NJPW; 2. 5/10, deludente, non ai livelli di quello che poteva uscire fra Johnny e un Junior Heavyweight, purtroppo non è stato il migliore degli abbinamenti.

Eddie Guerrero vs. Shinjiro Otani (w/Sonny Onoo) [World Cup Of Wrestling Match #5]
Questo è il mio match preferito del torneo perché la qualità è elevata e si può assistere al migliore Eddie Guerrero in circolazione, oltre a una sfida perfetta di Otani. Grande confronto, penso uno fra i pochi del torneo veramente capace di coinvolgere il pubblico (totalmente disinteressato al resto). Simile al secondo match, anche qui la qualità del Wrestling lottato è spettacolare. Si chiude con una serie di Roll-up veloci e alternati, che viene vinta da Otani che ottiene lo schienamento vincente dopo 13 minuti e 43 secondi. WCW 2; NJPW 3. 8.5/10, sicuramente uno di quei match riusciti che riesce a catturare l’atmosfera (erroneamente vista dal pubblico come USA contro Giappone, una visione sbagliata e non voluta dalla WCW).

Randy Savage vs. Hiroyoshi Tenzan (w/Sonny Onoo) [World Cup Of Wrestling Match #6]
Un altro match deludente in questa fase di Savage da campione WCW, in cui per tutta la sfida lui sta a subire le mosse dell’avversario per poi scatenarsi in una reazione finale che lo porta a vincere con il Flying Elbow Drop in 6 minuti e 55 secondi. Completamente privo di mordente. WCW 3; NJPW 3. 4/10, il peggiore match del torneo, e nemmeno stavolta Macho Man ne esce bene, sembra in pessime condizioni fisiche.

Kensuke Sasaki (w/Sonny Onoo) vs. Sting [World Cup Of Wrestling Match #7]
Penso che sia la finale più prevedibile di sempre, siccome sappiamo tutti che la WCW non può perdere in casa contro una federazione giapponese (più prestigiosa e storica, ma conta ben poco). Spetta a Sting il ruolo dell’ultimo eroe, e stavolta si trasforma davvero in una sfida patriottica. C’è un po’ d’azione ma non è uno fra i match migliori, nonostante il carisma di Sting e un avversario già conosciuto perché al tempo dello show detiene la cintura americana. Sting vince con la Scorpion Death Lock per sottomissione in 6 minuti e 52 secondi. 7+/10, non è una finale lunga ma comprendo che l’obiettivo era di far tenere il fiato a Sting per poi fargli affrontare una sfida ancora più importante pochi minuti dopo. Infatti il torneo altro non è che un riempitivo per l’unico match atteso dai fan (ma facile da valutare in positivo ad anni di distanza).

WCW World Heavyweight Title #1 Contendership: Lex Luger vs. Ric Flair vs. Sting [Triangle Match]
Qui c’è tutto quello che serviva per creare lo scontro più atteso, capace di mettere in lotta i tre wrestler con maggiore storia. Luger e Sting amici ma rivali, Flair praticamente nemico di tutti, è tutto ben giocato anche se si tratta di un match lento nell’esecuzione, con tante fasi in cui tutto è fermo. Per me è accettabile e anzi certe volte questa lentezza è ripagata dalla tensione, c’è un solo problema ed è un finale che al giorno d’oggi farebbe scappare il pubblico dell’arena. Ric Flair rimane l’unico sul ring, Sting si rialza ma Luger lo blocca, ed entrambi vengono contati fuori. Il conteggio fuori in un match a tre probabilmente non è mai stato più proposto perché non ha alcun senso, mentre Luger non trattenendo Sting avrebbe permesso di mandare avanti la sfida, in pratica tutto ciò non ha senso e rovina il finale di un match che poteva fare la storia della federazione (e in parte comunque la fa lo stesso). Flair vince per conteggio fuori in 28 minuti e 3 secondi. 7.5/10, non posso dare di più per le osservazioni fatte in precedenza, ma di sicuro è una sfida che regala buoni momenti, e Ric Flair si mantiene ai livelli che ci aspetta da lui.

Jimmy Hart passa da Luger a Flair per essere parte di chi punta a vincere la cintura.

WCW World Heavyweight Title: Randy Savage (c) vs. Ric Flair (w/Jimmy Hart)
Lo scontro a Nitro è stato deludente, e qui va un po’ meglio anche se non è quel Flair contro Savage che poteva diventare leggendario. Il Nature Boy combatte bene anche da stanco, Macho Man continua ad apparire affaticato, d’altronde dopo il suo ritiro anni prima non ha mai mostrato di aver ottenuto la giusta forma fisica. Però, è uno scontro fra lottatori di punta e comunque ha il suo fascino. Intervengono gli Horseman e Jimmy Hart, portando Savage a essere colpito dal tirapugni di Arn Anderson per il colpo da KO. Flair va a schienarlo in 8 minuti e 41 secondi e diventa il nuovo campione mondiale per la dodicesima volta in carriera. 7/10, non è una sfida da sogno e il risultato è determinato dalle interferenze esterne, ma è un punto di svolta nell’evento più importante dell’anno. Il regno di Savage si chiude in modo mediocre senza mai dargli una sola chance di esprimersi come campione.
Flair festeggia la vittoria della cintura per chiudere l’ultimo evento annuale.


Voto finale: 7/10, è difficile valutare questo Starrcade, se si guarda l’intrattenimento e lo spirito interno della federazione il voto dovrebbe essere molto più basso, ma quasi un’intera ora viene spesa nella battaglia fra i quattro lottatori simbolo della WCW a parte Hulk Hogan (del tutto fuori dall’evento). Il torneo è facile da apprezzare se si guarda alla qualità dei match, posso dire che i fan dell’arena non avevano interesse e il loro umore è cambiato verso la fine, purtroppo è brutto vedere grande qualità con zero reazioni dell’arena, ma non è la prima né l’ultima volta che questo succede. Ric Flair e Sting sono stati perfetti e capaci di trasmettere emozioni, Lex Luger e Randy Savage un po’ meno, ma si sono meritati quell’opportunità. Sul torneo, è qualcosa di atipico e mai più riproposto, perciò può risultare interessante. Dipende da quanto preferite la qualità del lottato alla qualità delle storie, e questo determina il voto. Sicuramente non è stato costruito a dovere, però so di aver dato dei voti buoni per la maggior parte dei match e questo vuol dire che mi sono divertito a seguirlo.

Nessun commento:

Posta un commento