Recensione Raw 140
18 dicembre 1995 da Newark
(Delaware)
Durata show: 47:11
Rating: 2.3 (vs Nitro #16: 2.7)
Non mi sembra vero di essere arrivato all’ultimo Raw di
questo straziante 1995, forse l’anno peggiore dei primi tre di Raw, anche se
entrambi ’93 e ’94 se la giocano per certi pessimi momenti. Il roster ha subito
un brutto impatto, mi aspettavo che si sarebbe ripreso verso fine anno con la
Monday Night War e ho fatto degli accenni a ‘miglioramenti’, ma mi sbagliavo, è
il bello della prima visione di questi show così indietro nel tempo. Perciò, se
mi chiedete se il ’95 merita di essere recuperato vi indicherei solo gli
episodi a cui ho dato un voto dal 7 in su (o se proprio volete essere sicuri,
dall’8 in su ma saranno massimo cinque in un anno). Il problema in generale non
erano le storie ma il modo in cui erano narrate, fra segmenti registrati in
studio, interviste e poca interazione. Prendete tutto quello che ha di buono
WCW Nitro e toglietelo, ed ecco Raw nel 1995. Qui iniziano a sentirsi le
ripercussioni di questa crisi, perché nei rating comincia a star sotto allo
show rivale. Ci sarà una scelta per recuperare i fan, riprendere Ultimate
Warrior e andrà bene nei rating ma sarà un disastro per altre ragioni, ne
parlerò più avanti.
Fatu vs. Jeff Jarrett
Il match non è piacevole, sembra non partire mai e il ritmo
si mantiene basso, oltre a non suscitare reazioni nel pubblico. Dopo 5 minuti e
47 secondi quasi vuoti, interviene Ahmed Johnson ad attaccare Jarrett,
causandogli una vittoria per squalifica. 4.5/10, tutto pessimo, a partire dal
personaggio di Fatu con la ‘make a difference’ incapace di differenziarsi.
Gorilla Monsoon parla della Royal Rumble e rettifica che Jeff
Jarrett, il primo a entrare nel RR match, non ne farà parte e invece affronterà
Johnson in una sfida singola all’evento. Praticamente l’unico annuncio che era
stato fatto viene annullato!
In un promo più inquietante del previsto, Goldust dice che il
legame che c’è fra lui e il “Bad Guy” Razor Ramon non può essere compreso e
supera la concezione di un taboo. Perciò lo invita a perdere il suo Machismo
insieme a lui. Se leggete doppi sensi non sorprendetevi, erano intesi nel
discorso.
Viene mostrato il finale di In Your House 5 con il confronto
nel backstage fra Diesel e Undertaker. Poi viene pubblicizzato per la prima
volta un videogioco WWF per Playstation, si vede che siamo arrivati alla fine
del ’95!
Bob Holly vs. Buddy
Landel
Sfida tecnica, forse in modo eccessivo perché il “Nature Boy”
Buddy Landel (che entra con il tema di Ric Flair e il suo look) combatte alla
old school con prese a terra. Diciamo pure che il 70% del match è fatto da parti
lente, ma almeno c’è una valida psicologia di base. Però c’è la sensazione di
qualcosa che manca, oltre all’interesse inesistente che può avere una sfida fra
Landel e Holly. La sfida si conclude con un Running Elbow Drop di Landel in 6
minuti e 51 secondi. 5/10, un altro match che non ha abbastanza grinta,
sicuramente Landel dà l’impressione di imitare Flair senza essere come lui.
Brother Love Show con ospite Ted DiBiase, che predice che il
1996 sarà l’anno del Million Dollar Champion. Incredibilmente non ci arriva
tanto lontano se si considera che il suo futuro protetto “Ringmaster” Steve
Austin diventerà poi uno fra i lottatori immagine della federazione durante
l’anno.
WWF Intercontinental Title Match: Razor Ramon (c) vs. Yokozuna
Goldust osserva la sfida nel pubblico e c’è polvere d’oro
all’ingresso di Razor Ramon. Il match è accettabile, davvero, con tutte le
limitazioni fisiche che ha Yokozuna, ormai vicino al ritiro dalla lotta, queste
vengono mascherate al meglio e si arriva quasi a 10 minuti di sfida. Ramon è
ovviamente il trascinatore, tutto si basa sul suo carisma. Ci sono ‘problemi
tecnici’ con le luci, poi appare Undertaker sulla rampa e Yokozuna si spaventa
fino a fuggire e farsi contare fuori a 8 minuti e 46 secondi. 5.5/10, la storia
raccontata è decente, la qualità del match decisamente meno, ma non si può
sempre valutare una sfida in base al fattore qualitativo.
Intervista di Dok Hendrix a Razor Ramon sull’interesse di
Goldust per lui, in cui spiega che la lettera ricevuta era piena di complimenti
ma a lui piacciono le donne e quindi non è interessato.
Si chiude lo show con un lungo filmato tributo su Shawn
Michaels, la cui situazione pare quella di un ritiro imminente (o almeno fanno
credere questo).
Voto finale: 2/10, uno fra i peggiori
episodi dell’anno per chiuderlo in modo insipido, con Wrestling lottato a
livelli minimali (con che coraggio si può proporre Buddy Lindel contro Bob
Holly?) mentre i segmenti si limitano a interviste ed angle poco sensati (tipo
l’amore di Goldust per Razor Ramon e il suo ‘a me piacciono le donne’). Per di
più, chiudere lo show con un filmato tributo a Shawn Michaels non è proprio la
migliore idea, è una puntata festiva che manca di creatività e tocca il fondo.
Se Yokozuna è il lottatore che mi ha convinto di più c’è davvero qualcosa di
strano nella puntata. Si può evitare completamente.
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