lunedì 23 gennaio 2017

Recensione Raw episodio 140 (18 dicembre 1995)

Recensione Raw 140
18 dicembre 1995 da Newark (Delaware)
Durata show: 47:11
Rating: 2.3 (vs Nitro #16: 2.7)

Non mi sembra vero di essere arrivato all’ultimo Raw di questo straziante 1995, forse l’anno peggiore dei primi tre di Raw, anche se entrambi ’93 e ’94 se la giocano per certi pessimi momenti. Il roster ha subito un brutto impatto, mi aspettavo che si sarebbe ripreso verso fine anno con la Monday Night War e ho fatto degli accenni a ‘miglioramenti’, ma mi sbagliavo, è il bello della prima visione di questi show così indietro nel tempo. Perciò, se mi chiedete se il ’95 merita di essere recuperato vi indicherei solo gli episodi a cui ho dato un voto dal 7 in su (o se proprio volete essere sicuri, dall’8 in su ma saranno massimo cinque in un anno). Il problema in generale non erano le storie ma il modo in cui erano narrate, fra segmenti registrati in studio, interviste e poca interazione. Prendete tutto quello che ha di buono WCW Nitro e toglietelo, ed ecco Raw nel 1995. Qui iniziano a sentirsi le ripercussioni di questa crisi, perché nei rating comincia a star sotto allo show rivale. Ci sarà una scelta per recuperare i fan, riprendere Ultimate Warrior e andrà bene nei rating ma sarà un disastro per altre ragioni, ne parlerò più avanti.

Fatu vs. Jeff Jarrett
Il match non è piacevole, sembra non partire mai e il ritmo si mantiene basso, oltre a non suscitare reazioni nel pubblico. Dopo 5 minuti e 47 secondi quasi vuoti, interviene Ahmed Johnson ad attaccare Jarrett, causandogli una vittoria per squalifica. 4.5/10, tutto pessimo, a partire dal personaggio di Fatu con la ‘make a difference’ incapace di differenziarsi.

Gorilla Monsoon parla della Royal Rumble e rettifica che Jeff Jarrett, il primo a entrare nel RR match, non ne farà parte e invece affronterà Johnson in una sfida singola all’evento. Praticamente l’unico annuncio che era stato fatto viene annullato!

In un promo più inquietante del previsto, Goldust dice che il legame che c’è fra lui e il “Bad Guy” Razor Ramon non può essere compreso e supera la concezione di un taboo. Perciò lo invita a perdere il suo Machismo insieme a lui. Se leggete doppi sensi non sorprendetevi, erano intesi nel discorso.

Viene mostrato il finale di In Your House 5 con il confronto nel backstage fra Diesel e Undertaker. Poi viene pubblicizzato per la prima volta un videogioco WWF per Playstation, si vede che siamo arrivati alla fine del ’95!

Bob Holly vs. Buddy Landel
Sfida tecnica, forse in modo eccessivo perché il “Nature Boy” Buddy Landel (che entra con il tema di Ric Flair e il suo look) combatte alla old school con prese a terra. Diciamo pure che il 70% del match è fatto da parti lente, ma almeno c’è una valida psicologia di base. Però c’è la sensazione di qualcosa che manca, oltre all’interesse inesistente che può avere una sfida fra Landel e Holly. La sfida si conclude con un Running Elbow Drop di Landel in 6 minuti e 51 secondi. 5/10, un altro match che non ha abbastanza grinta, sicuramente Landel dà l’impressione di imitare Flair senza essere come lui.

Brother Love Show con ospite Ted DiBiase, che predice che il 1996 sarà l’anno del Million Dollar Champion. Incredibilmente non ci arriva tanto lontano se si considera che il suo futuro protetto “Ringmaster” Steve Austin diventerà poi uno fra i lottatori immagine della federazione durante l’anno.

WWF Intercontinental Title Match: Razor Ramon (c) vs. Yokozuna
Goldust osserva la sfida nel pubblico e c’è polvere d’oro all’ingresso di Razor Ramon. Il match è accettabile, davvero, con tutte le limitazioni fisiche che ha Yokozuna, ormai vicino al ritiro dalla lotta, queste vengono mascherate al meglio e si arriva quasi a 10 minuti di sfida. Ramon è ovviamente il trascinatore, tutto si basa sul suo carisma. Ci sono ‘problemi tecnici’ con le luci, poi appare Undertaker sulla rampa e Yokozuna si spaventa fino a fuggire e farsi contare fuori a 8 minuti e 46 secondi. 5.5/10, la storia raccontata è decente, la qualità del match decisamente meno, ma non si può sempre valutare una sfida in base al fattore qualitativo.

Intervista di Dok Hendrix a Razor Ramon sull’interesse di Goldust per lui, in cui spiega che la lettera ricevuta era piena di complimenti ma a lui piacciono le donne e quindi non è interessato.
Si chiude lo show con un lungo filmato tributo su Shawn Michaels, la cui situazione pare quella di un ritiro imminente (o almeno fanno credere questo).


Voto finale: 2/10, uno fra i peggiori episodi dell’anno per chiuderlo in modo insipido, con Wrestling lottato a livelli minimali (con che coraggio si può proporre Buddy Lindel contro Bob Holly?) mentre i segmenti si limitano a interviste ed angle poco sensati (tipo l’amore di Goldust per Razor Ramon e il suo ‘a me piacciono le donne’). Per di più, chiudere lo show con un filmato tributo a Shawn Michaels non è proprio la migliore idea, è una puntata festiva che manca di creatività e tocca il fondo. Se Yokozuna è il lottatore che mi ha convinto di più c’è davvero qualcosa di strano nella puntata. Si può evitare completamente.

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