martedì 3 gennaio 2017

Recensione Raw episodio 136 (20 novembre 1995)

Recensione Raw 136
20 novembre 1995 da Richmond (Virginia)
Durata show: 45:22
Rating: 2.3 (vs Nitro #12: 2.5)

A Survivor Series, Bret Hart ha sconfitto Diesel, conquistando la cintura mondiale. Diesel, al termine della sfida, lo ha aggredito. I primi cinque minuti sono dedicati al riepilogo degli ultimi eventi.

Hakushi vs. The 1-2-3 Kid (w/Ted DiBiase)
Razor Ramon è al telefono e avverte che Kid sa meglio di tutti che lui è il Bad Guy e che perciò pagherà per quello che gli ha fatto (allearsi con DiBiase). Marty Jannetty cerca di intervenire ma viene bloccato dallo staff, visto che vorrebbe aggredire 1-2-3 Kid. Hakushi stavolta è tifato dal pubblico contro l’avversario in un’inversione dei ruoli rispetto allo scontro precedente. Sfida con due lottatori agili e capaci di buone manovre, che vede l’intervento di Ted DiBiase quando l’arbitro non vede per buttare Hakushi giù dalla terza corda. Kid se ne approfitta e vince con uno Spinning Kick. 7+/10, un’ottima sfida d’apertura, veloce ma appassionante grazie alla qualità dei lottatori coinvolti. Il turn di Kid funziona bene ed è sentito dal pubblico.

Dopo la sfida DiBiase paga Kid e viene intervistato, ma Jannetty torna, però viene intercettato da Sid, che lo scaraventa fuori dal ring con una Powerbomb.

In Your House (5) Report gestito da Dok Hendrix, che ci mette sempre un po’ troppa energia e parla veloce. Viene annunciato Bret Hart contro British Bulldog per la cintura mondiale, con un filmato sulla loro sfida a Summerslam ’92 (match storico). Bulldog in un promo dice che lo ha sconfitto a Wembley davanti al suo pubblico e lo ha battuto, e succederà lo stesso. Nota a margine: adoro quando dice ‘In Your House’ con l’accento marcato. Inoltre, un Hog Pen match fra Henry O. Godwinn e Hunter Hearst Helmsley. L’evento è il 17 dicembre perciò ci saranno ancora altri tre episodi di Raw prima di arrivarci.

Savio Vega vs. Skip (w/Sunny)
Sfida breve. Dopo lo spazio concesso nel match di Survivor Series a Skip, qui non c’è storia e Vega domina per quasi tutto il tempo, ma… arriva Diesel (non in abbigliamento da lottatore) e aggredisce Skip all’esterno, causando un No Contest senza avere alcun problema con il lottatore che ha colpito. Non valutabile, ma decisamente interessante.

Diesel ha il microfono e dice che i fan si aspettano le sue scuse per quello che ha fatto a Bret Hart, ma lui non è lì per quello. Per la prima volta in un anno ha dormito bene e si è svegliato con un sorriso sulla faccia, poi si rivolge a Vince McMahon e gli dice di non essere un ‘pupazzo aziendale’ che lui ha cercato di creare (wow, prima volta che viene rotta la keyfabe). I membri dello staff hanno cercato di farlo sorridere per vendere magliette, ma ora ‘Big Daddy Cool’ è tornato. Non gli importa se sarà amato o odiato, lui si sente ritornato se stesso. Il pubblico ha reazioni miste, c’è chi lo applaude in estasi e chi lo fischia, è un segmento forte e probabilmente il migliore dell’intero 1995 perché fa qualcosa che non si era mai visto fino a quel momento in WWF.

Viene annunciato Kama contro Undertaker per il possesso dell’urna nel prossimo episodio di Raw, inoltre ci sarà il ritorno di Brother Love (il manager originale di Undertaker).

Owen Hart (w/Jim Cornette & Mr. Fuji) vs. Shawn Michaels
Se il match d’apertura era fra lottatori agili, questo è fra combattenti tecnici e capaci di match di ottimo livello. Michaels in particolare sembra disputare la sfida della vita ed è veramente scatenato. La durata è buona e c’è un finale a sorpresa. HBK sbatte contro il palo d’acciaio e da quel momento pare intontito, ma continua la sfida. Quando Owen Hart viene gettato fuori dal ring, lui collassa a terra per le conseguenze della manovra. Da quel momento silenzio assoluto, il team di commento non parla più, Owen rimane a guardare dalle retrovie, mentre c’è la pausa pubblicitaria e al ritorno ci sono i paramedici. Data la natura ‘in diretta’ dello show è un finale forte e inatteso, che fa pensare a un infortunio grave. 8-/10, è stato un grande match fino all’interruzione, e anche qui come nel promo di Diesel c’è qualcosa di rivolto non al pubblico casuale ma ai veri fan, facendoli dubitare e temere che Shawn Michaels si sia fatto male in maniera seria. Si può intuire che non sia così, il team di commento avrebbe fatto copertura completa se fosse stato un infortunio, ma il silenzio lascia in sospensione e questo funziona bene.


Voto finale: 8/10, comincio subito dicendo una cosa. Che spettacolo il promo di Diesel! Intenso e con riferimenti che possono essere colti solo dai fan informati (chi sa che Vince era il vero gestore della federazione, e chi sa come funziona la ‘creazione’ di un personaggio), precede di molto tempo segmenti simili da parte di Bret Hart nel ’96-’97 ed è qualcosa che ha effetto e serve a formare l’immagine di quella che sarà la futura era Attitude. Anche il main event riesce al meglio proprio perché viene superata una linea di confine a cui non si era abituati. Shawn Michaels collassa, Owen Hart non rientra sul ring e il team di commento rimane in silenzio assoluto, mentre è l’immagine dei paramedici che mettono la mascherina al lottatore a chiudere lo show. Un momento shock, ed è impossibile capire sul momento se sia successo qualcosa di grave oppure sia una storia. Questo funziona, dà una profondità maggiore allo show e dà la sensazione di aver assistito a qualcosa di grosso in diretta. Veramente un episodio ben gestito, fra i migliori del ’95. Non avrà vinto nella battaglia dei rating di quel lunedì sera, ma ha fatto breccia con le sue particolarità.

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