mercoledì 5 luglio 2017

Recensione TNA Destination X 2005 (13 marzo 2005)

Recensione TNA Destination X 2005
13 marzo 2005 da Orlando (Florida)

Questo dovrebbe essere un ‘ottimo’ ricordo per me, perché è stato il primo evento della TNA che ho visto, e invece fu così brutto da farmi quasi passare la voglia di recuperarla. Per fortuna in mezzo a uno show mal riuscito ero rimasto molto colpito da ciò che riguardava la X-Division ed è stato questo a spingermi a proseguire, oltre ad apprezzare il tipo di hardcore leggero proposto dalla federazione. Considerato che sono passati 12 anni dalla prima visione, potrei avere un’opinione diversa, lo sapremo nel corso della recensione.

3 Live Kru (BG James & Konnan) & America's Most Wanted (Chris Harris & James Storm) vs. Team Canada (Alex Jerrell, Bobby Roode, Eric Young & Petey Williams) (w/Johnny Devine & Scott D'Amore)
Voto: 5.5/10. Sfida riempitiva che racchiude ben otto lottatori, di cui Alex Jerrell conosciuto anche come A1, il componente più scarso del Team Canada, davvero un wrestler mediocre. Gli AMW non riescono a mettere in mostra le loro qualità nella sfida, ma è un match che si lascia vedere e che regala comunque qualche buon momento. Nel finale Bobby Roode schiena Konnan dopo 8 minuti e 49 secondi, portando una vittoria al Team Canada. Sforzo accettabile dei lottatori, il match risente della breve durata rapportata a un gran numero di lottatori, a volte è confusionario. Vince sicuramente il team che ne aveva più bisogno.

Chase Stevens (w/Andy Douglas & Chris Candido) vs. Chris Sabin
Voto: 5.5/10. Stevens non è propriamente un lottatore della X-Division, lo stile dei due lottatori è differente e i Naturals cercano di aiutarsi dall’esterno. Chris Candido è il veterano Skip ai tempi della WWF (chi segue le recensioni di Raw ’95-’96 che metto ogni giorno lo trova spesso). Sabin è il punto di forza del match, ma la sfida non ingrana mai e si chiude con un Roll-up riversato da Sabin ai danni di Stevens dopo 6 minuti e 12 secondi. Come nel primo match, nulla che possa garantire la sufficienza ma ci arriva vicino. Sabin è un ottimo lottatore, ancora un po’ grezzo ma già capace di grandi cose, mentre i Naturals sono meglio come team e hanno dei punti deboli in singolo.

I Naturals attaccano Chris Sabin, ma interviene un wrestler mascherato a salvarlo, che poi si toglie la maschera e si rivela il messicano Shocker. Devo ammettere che quando si è tolto la maschera ho subito pensato che era meglio se la teneva addosso.

Dustin Rhodes vs. Raven [Bullrope Match]
Voto: 6/10. Con Raven contro Rhodes si va sempre sul sicuro per quanto riguarda una sfida basata sulla rissa. Tuttavia non è un match dove Raven pare ispirato ed è Rhodes a gestirlo per buona parte. Nel finale Raven crolla su una sedia e viene schienato in 6 minuti e 7 secondi. Troppo breve per garantire divertimento, ma funziona quanto serve e Dustin Rhodes si prende la sua rivincita su Raven.

Il Team Canada attacca Dustin Rhodes, gli America’s Most Wanted intervengono per salvarlo e aggredire il Team Canada. Aveva poco senso ma il match sembrava abbastanza vuoto senza una conclusione.

Phi Delta Slam (Big Tilly & Bruno) (w/Trinity) vs. The Disciples Of Destruction (Don Harris & Ron Harris) (w/Traci)
Voto: 2/10. Alla fine Trinity e Traci non sono riuscite a coesistere come segretarie di Dusty Rhodes, formando due team, entrambi di pessimo livello, almeno Traci ha i cugini di Undertaker in squadra (non è una battuta), entrambi presenti per anni in WWF. I Phi Delta Slam sono inguardabili. Ne esce un match pessimo che dura anche troppo e non mostra nulla di buono. Non c’è talento, non c’è psicologia, non c’è nulla. I Disciples of Destruction vincono per schienamento in 9 minuti e 55 secondi, portando la vittori a Traci. Perché fare un match lungo con lottatori a cui nessuno importa e tagliare quello di Rhodes e Raven? Finora il peggior match proposto dalla TNA in un evento mensile in pay per view.

Dustin Rhodes si allea con gli America’s Most Wanted, il sempre irritante Johnny Fairplay interviene per far loro da manager ma viene umiliato. Segmento pessimo.

Monty Brown vs. Trytan
Voto: 3/10. La storia di Trytan è divertente quanto triste, la TNA voleva creare un nuovo ‘mostro’, avendo trovato un wrestler dal fisico imponente, ma senza alcun talento nella lotta… e hanno provato a credere in lui. Be’, poi escono sfide scadenti e perfino la TNA non è riuscita a tenerlo per più di tre mesi. Trytan domina ma Brown reagisce e si prepara alla Pounce, va a schienarlo ma si spengono le luci dopo 6 minuti, causando No Contest. E invece no, compare un lottatore mascherato, Brown lo schiena anche se non fa parte della sfida. Non solo il finale è stupido, ma la sfida è pessima. Incredibile vedere due match di fila così tremendi.

Abyss vs. Jeff Hardy [Falls Count Anywhere Match]
Voto: 8-/10. L’ho già detto, trovo l’abbinamento Jeff Hardy – Hardcore ridicolo, ma questa sfida è divertente, uno dei punti di forza della TNA, capace di intrattenere con hardcore leggero e buone idee. La parte nel backstage è piacevole, il ritorno sul ring di ottimo livello. Entrambi i lottatori combattono bene, Abyss è pericoloso ma Jeff Hardy con i suoi voli ad alto rischio (e spot dalla scala) riesce a schienarlo dopo 15 minuti e 29 secondi. Un match coinvolgente, sicuramente non epico ma capace di regalare buoni minuti di Wrestling.

Abyss si vendica della sconfitta subita gettando Jeff Hardy sulle puntine da disegno. Questa fa male!

Johnny Fairplay cerca di “lavorarsi” anche il Team Canada parlando con Scott D’Amore, ma viene scocciato a malo modo. Sono fra i pochi a pensarlo, ma il Team Canada era una grande idea ben sviluppata.

Kevin Nash vs. The Outlaw [First Blood Match]
Voto: 3/10. Billy Gunn, dovendo cambiare nome per ragioni di copyright, è diventato The Outlaw (il fuorilegge), almeno nel periodo iniziale visto che poi cambierà nome di nuovo. Cosa aspettarsi da Nash vs Gunn nel 2005? Tanta pigrizia e ben poco di interessante, una sfida lenta e non coinvolgente in uno show già pessimo di suo. Vedere Gunn con il cacciavite che cerca di colpire l’occhio di Nash è la cosa meno credibile al mondo. Nash riesce a far sanguinare l’avversario quando l’arbitro è a terra. Jeff Jarrett interviene per colpisce il Big Daddy Cool con la cintura mentre Gunn viene curato, perciò l’unico a sanguinare è Kevin Nash dopo 11 minuti e 18 secondi, con la vittoria di Outlaw e cori poco piacevoli da parte del pubblico. Un’altra catastrofe, match tremendo con finale che poteva funzionare ma che viene allungato per troppo tempo.

Per rimanere originali, anche questo post-match vede la vendetta dello sconfitto sul vincitore, con Nash che atterra Outlaw e si prende la sua rivincita.

TNA X-Division Title: AJ Styles (c) vs. Christopher Daniels vs. Primetime vs. Ron Killings [Ultimate X Challenge Match]
Voto: 8/10. Sfida ad eliminazione dove l’unico elemento che stona un po’ nella X-Division è R-Truth, ma non è un problema perché dopo pochi minuti Primetime lo schiena. Poi è Daniels ad eliminare Elix Skipper, infine lui e AJ Styles si giocano la vittoria in una serie di spot spettacolari ma con diversi errori. Nel finale, AJ recupera la cintura appena all’Ultimate X ma l’arbitro è a terra ed è Daniels a ottenerla in 24 minuti e 55 secondi, conquistando la cintura per la prima volta in carriera. Una sfida a tratti entusiasmante, ma non è il massimo che si può vedere dalla X-Division. C’è da dire che il Best Moonsault Ever dalla cima della struttura era incredibile.

NWA World Heavyweight Title: Jeff Jarrett (c) vs. Diamond Dallas Page [Ringside Revenge Match]
Voto: 2/10. Trovo irritante la sfida, non solo per la bassa qualità dei primi 15 (e inutili) minuti, ma anche per il ‘Ringside Revenge’. Ci sono tanti interventi esterni, spesso non congiunti fra loro, con il Team Canada dalla parte di Jarrett, Larry Z. dalla parte di DDP, poi Road Dogg strappa la chitarra a Double J ma colpisce per errore il compagno Konnan. The Outlaw sta con il campione, Sean Waltman (X-Pac) sta con DDP, mentre i Naturals aiutano Jarrett. Page esegue la Cutter ma Monty Brown si schiera a favore di Jarrett (a sorpresa) e colpisce DDP con la Pounce, cambiando schieramento dopo soli tre mesi, perciò Jarrett vince per schienamento dopo 21 minuti e 34 secondi. Un match pesante da seguire, che non dà soddisfazioni, a meno che non vi piaccia vedere inserimenti dall’esterno per tanto tempo che non terminano mai. Il regno di Jarrett gira sempre attorno a questo ed ormai l’avversario diventa marginale visti i continui cambi di situazione.

Jeff Jarrett e Monty Brown si stringono la mano e festeggiano insieme in chiusura di show.


Voto finale: 2.5/10, potrebbe trattarsi del peggiore evento mensile della TNA prima degli anni recenti, e lo dico perché fra Jeff Jarrett contro DDP e Kevin Nash contro The Outlaw si assiste a qualcosa di veramente deludente, accompagnato da parecchi match inutili nel resto della card. A salvare solo parzialmente l’evento sono due match, la sfida fra membri della X-Division (con AJ Styles e Christopher Daniels non si può rimanere delusi, visto il loro talento) e Jeff Hardy contro Abyss, in una sfida per tutta l’arena che riesce bene. Certo, non bastano a rendere lo show guardabile, mentre match come Raven contro Dustin Rhodes passano inosservati, così come il debutto di Shocker è un fallimento sul piano dell’interesse. Lo sconsiglio vivamente, anche se devo ammettere che non è un disastro totale come alcuni rari eventi, soltanto che è di una debolezza incredibile.

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